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IL VANGELO -
MARCO
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VANGELO SECONDO MARCO |
Marco - Capitolo 1 I. LA PREPARAZIONE DEL MINISTERO DI GESU' Predicazione
di Giovanni Battista [1]Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio.
[2]Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero
davanti a te, egli ti preparerà la strada. [3]Voce di uno che grida nel
deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi
sentieri,
[4]si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un
battesimo di conversione per il perdono dei peccati. [5]Accorreva a lui tutta
la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano
battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. [6]Giovanni
era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi,
si cibava di locuste e miele selvatico [7]e predicava: «Dopo di me viene
uno che è più forte di me e al quale io non son degno di chinarmi per
sciogliere i legacci dei suoi sandali. [8]Io vi ho battezzati con acqua, ma
egli vi battezzerà con lo Spirito Santo».
Battesimo di Gesù [9]In
quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da
Giovanni. [10]E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito
discendere su di lui come una colomba. [11]E si sentì una voce dal cielo: «Tu
sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto». Tentazione nel
deserto [12]Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto [13]e vi rimase
quaranta giorni, tentato da satana; stava con le fiere e gli angeli lo
servivano. II. IL MINISTERO DI GESU' IN GALILEA Gesù inaugura la sua
predicazione [14]Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea
predicando il vangelo di Dio e diceva: [15]«Il tempo è compiuto e il regno di
Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo». Chiamata dei primi
quattro discepoli [16]Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e
Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti
pescatori. [17]Gesù disse loro: «Seguitemi, vi farò diventare pescatori di
uomini». [18]E subito, lasciate le reti, lo seguirono. [19]Andando un poco
oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello
mentre riassettavano le reti. [20]Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro
padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. Gesù insegna a
Cafarnao e guarisce un indemoniato [21]Andarono a Cafarnao e, entrato proprio
di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. [22]Ed erano stupiti del
suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come
gli scribi. [23]Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno
spirito immondo, si mise a gridare: [24]«Che c'entri con noi, Gesù Nazareno?
Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». [25]E Gesù lo
sgridò: «Taci! Esci da quell'uomo». [26]E lo spirito immondo, straziandolo e
gridando forte, uscì da lui. [27]Tutti furono presi da timore, tanto che si
chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con
autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». [28]La
sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea. Guarigione
della suocera di Simone [29]E, usciti dalla sinagoga, si recarono subito in
casa di Simone e di Andrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. [30]La
suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
[31]Egli, accostatosi, la sollevò prendendola per mano; la febbre la lasciò
ed essa si mise a servirli. Molte guarigioni [32]Venuta la sera, dopo
il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.
[33]Tutta la città era riunita davanti alla porta. [34]Guarì molti che erano
afflitti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai
demòni di parlare, perché lo conoscevano. Gesù abbandona in segreto Cafarnao
e percorre la Galilea [35]Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito
di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. [36]Ma Simone e quelli
che erano con lui si misero sulle sue tracce [37]e, trovatolo, gli dissero:
«Tutti ti cercano!». [38]Egli disse loro: «Andiamocene altrove per i villaggi
vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». [39]E
andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i
demòni. Guarigione di un lebbroso [40]Allora venne a lui un lebbroso: lo
supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi guarirmi!». [41]Mosso a
compassione, stese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, guarisci!».
[42]Subito la lebbra scomparve ed egli guarì. [43]E, ammonendolo severamente,
lo rimandò e gli disse: [44]«Guarda di non dir niente a nessuno, ma và,
presentati al sacerdote, e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha
ordinato, a testimonianza per loro». [45]Ma quegli, allontanatosi, cominciò a
proclamare e a divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare
pubblicamente in una città, ma se ne stava fuori, in luoghi deserti, e
venivano a lui da ogni parte. Marco - Capitolo 2
Guarigione di un
paralitico [1]Ed entrò di nuovo a Cafarnao dopo alcuni giorni. Si seppe che
era in casa [2]e si radunarono tante persone, da non esserci più posto
neanche davanti alla porta, ed egli annunziava loro la parola. [3]Si
recarono da lui con un paralitico portato da quattro persone. [4]Non potendo
però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel
punto dov'egli si trovava e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio su cui
giaceva il paralitico. [5]Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico:
«Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati».
[6]Seduti là erano alcuni
scribi che pensavano in cuor loro: [7]«Perché costui parla così? Bestemmia!
Chi può rimettere i peccati se non Dio solo?».
[8]Ma Gesù, avendo subito
conosciuto nel suo spirito che così pensavano tra sé, disse loro: «Perché
pensate così nei vostri cuori? [9]Che cosa è più facile: dire al paralitico:
Ti sono rimessi i peccati, o dire: Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina?
[10]Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di
rimettere i peccati, [11]ti ordino - disse al paralitico - alzati, prendi il
tuo lettuccio e và a casa tua». [12]Quegli si alzò, prese il suo lettuccio e
se ne andò in presenza di tutti e tutti si meravigliarono e lodavano Dio
dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!».
Chiamata di
Levi [13]Uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli
li ammaestrava. [14]Nel passare, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al
banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Egli, alzatosi, lo
seguì.
Pasto con i peccatori [15]Mentre Gesù stava a mensa in casa di
lui, molti pubblicani e peccatori si misero a mensa insieme con Gesù e i suoi
discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. [16]Allora gli scribi
della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani,
dicevano ai suoi discepoli: «Come mai egli mangia e beve in compagnia dei
pubblicani e dei peccatori?». [17]Avendo udito questo, Gesù disse loro: «Non
sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per
chiamare i giusti, ma i peccatori». Discussione sul digiuno [18]Ora i
discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono
allora da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli
dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». [19]Gesù
disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è
con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. [20]Ma
verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno.
[21]Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti
il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. [22]E
nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli
otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi». Le spighe
strappate [23]In giorno di sabato Gesù passava per i campi di grano, e i
discepoli, camminando, cominciarono a strappare le spighe. [24]I farisei gli
dissero: «Vedi, perché essi fanno di sabato quel che non è permesso?». [25]Ma
egli rispose loro: «Non avete mai letto che cosa fece Davide quando si trovò
nel bisogno ed ebbe fame, lui e i suoi compagni? [26]Come entrò nella casa
di Dio, sotto il sommo sacerdote Abiatàr, e mangiò i pani dell'offerta,
che soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e ne diede anche ai
suoi compagni?». [27]E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l'uomo e
non l'uomo per il sabato! [28]Perciò il Figlio dell'uomo è signore anche
del sabato». Marco - Capitolo 3
Guarigione di un uomo dalla mano
inaridita [1]Entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una
mano inaridita, [2]e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di
sabato per poi accusarlo. [3]Egli disse all'uomo che aveva la mano
inaridita: «Mettiti nel mezzo!». [4]Poi domandò loro: «E' lecito in giorno di
sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?». [5]Ma essi
tacevano. E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la
durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: «Stendi la mano!». La stese e la
sua mano fu risanata. [6]E i farisei uscirono subito con gli erodiani e
tennero consiglio contro di lui per farlo morire. Le folle al seguito di
Gesù [7]Gesù intanto si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo
seguì molta folla dalla Galilea. [8]Dalla Giudea e da Gerusalemme e
dall'Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran
folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. [9]Allora egli pregò i suoi
discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla,
perché non lo schiacciassero. [10]Infatti ne aveva guariti molti, così che
quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. [11]Gli
spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: «Tu
sei il Figlio di Dio!». [12]Ma egli li sgridava severamente perché non lo
manifestassero.
Istituzione dei Dodici [13]Salì poi sul monte, chiamò
a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. [14]Ne costituì Dodici
che stessero con lui [15]e anche per mandarli a predicare e perché avessero
il potere di scacciare i demòni. [16]Costituì dunque i Dodici: Simone, al
quale impose il nome di Pietro; [17]poi Giacomo di Zebedèo e Giovanni
fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè figli del
tuono; [18]e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo,
Taddeo, Simone il Cananèo [19]e Giuda Iscariota, quello che poi lo
tradì.
Passi dei parenti di Gesù [20]Entrò in una casa e si radunò di
nuovo attorno a lui molta folla, al punto che non potevano neppure prendere
cibo. [21]Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo;
poiché dicevano: «E' fuori di sé». Calunnie degli scribi [22]Ma gli
scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da
Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del principe dei demòni». [23]Ma egli,
chiamatili, diceva loro in parabole: «Come può satana scacciare satana?
[24]Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non può reggersi; [25]se
una casa è divisa in se stessa, quella casa non può reggersi. [26]Alla stessa
maniera, se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può
resistere, ma sta per finire. [27]Nessuno può entrare nella casa di un uomo
forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l'uomo forte; allora ne
saccheggerà la casa. [28]In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati
ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; [29]ma chi avrà
bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di
colpa eterna». [30]Poiché dicevano: «E' posseduto da uno spirito
immondo». I veri parenti di Gesù [31]Giunsero sua madre e i suoi fratelli
e, stando fuori, lo mandarono a chiamare. [32]Tutto attorno era seduta la
folla e gli dissero: «Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle sono
fuori e ti cercano». [33]Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre e chi sono i
miei fratelli?». [34]Girando lo sguardo su quelli che gli stavano seduti
attorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! [35]Chi compie la volontà
di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre». Marco - Capitolo
4
Parabola del seminatore [1]Di nuovo si mise a insegnare lungo il
mare. E si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli salì su una
barca e là restò seduto, stando in mare, mentre la folla era a terra lungo la
riva. [2]Insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo
insegnamento: [3]«Ascoltate. Ecco, uscì il seminatore a seminare. [4]Mentre
seminava, una parte cadde lungo la strada e vennero gli uccelli e la
divorarono. [5]Un'altra cadde fra i sassi, dove non c'era molta terra, e
subito spuntò perché non c'era un terreno profondo; [6]ma quando si levò il
sole, restò bruciata e, non avendo radice, si seccò. [7]Un'altra cadde tra le
spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. [8]E un'altra
cadde sulla terra buona, diede frutto che venne su e crebbe, e rese ora il
trenta, ora il sessanta e ora il cento per uno». [9]E diceva: «Chi ha orecchi
per intendere intenda!». Perché Gesù parla in parabole [10]Quando poi fu
solo, i suoi insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli disse
loro: [11]«A voi è stato confidato il mistero del regno di Dio; a quelli di
fuori invece tutto viene esposto in parabole, [12]perché: guardino, ma non
vedano, ascoltino, ma non intendano, perché non si convertano e venga loro
perdonato».
Spiegazione della parabola del seminatore [13]Continuò
dicendo loro: «Se non comprendete questa parabola, come potrete capire tutte
le altre parabole? [14]Il seminatore semina la parola. [15]Quelli lungo la
strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma quando l'ascoltano,
subito viene satana, e porta via la parola seminata in loro. [16]Similmente
quelli che ricevono il seme sulle pietre sono coloro che, quando ascoltano la
parola, subito l'accolgono con gioia, [17]ma non hanno radice in se stessi,
sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o
persecuzione a causa della parola, subito si abbattono. [18]Altri sono quelli
che ricevono il seme tra le spine: sono coloro che hanno ascoltato la parola,
[19]ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e l'inganno della ricchezza
e tutte le altre bramosie, soffocano la parola e questa rimane senza
frutto.[20]Quelli poi che ricevono il seme su un terreno buono, sono coloro
che ascoltano la parola, l'accolgono e portano frutto nella misura chi del
trenta, chi del sessanta, chi del cento per uno». Come ricevere e
trasmettere l'insegnamento di Gesù [21]Diceva loro: «Si porta forse la
lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? O piuttosto per
metterla sul lucerniere? [22]Non c'è nulla infatti di nascosto che non debba
essere manifestato e nulla di segreto che non debba essere messo in luce.
[23]Se uno ha orecchi per intendere, intenda!». [24]Diceva loro: «Fate
attenzione a quello che udite: Con la stessa misura con la quale misurate,
sarete misurati anche voi; anzi vi sarà dato di più. [25]Poiché a chi ha,
sarà dato e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Parabola
del seme che spunta da solo [26]Diceva: «Il regno di Dio è come un uomo che
getta il seme nella terra; [27]dorma o vegli, di notte o di giorno, il seme
germoglia e cresce; come, egli stesso non lo sa. [28]Poiché la terra produce
spontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella
spiga. [29]Quando il frutto è pronto, subito si mette mano alla falce, perché
è venuta la mietitura». Parabola del grano di senapa [30]Diceva: «A che
cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con quale parabola possiamo
descriverlo? [31]Esso è come un granellino di senapa che, quando viene
seminato per terra, è il più piccolo di tutti semi che sono sulla terra;
[32]ma appena seminato cresce e diviene più grande di tutti gli ortaggi e fa
rami tanto grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi alla sua
ombra». Conclusione sulle parabole [33]Con molte parabole di questo genere
annunziava loro la parola secondo quello che potevano intendere. [34]Senza
parabole non parlava loro; ma in privato, ai suoi discepoli, spiegava ogni
cosa. La tempesta sedata [35]In quel medesimo giorno, verso sera, disse
loro: «Passiamo all'altra riva». [36]E lasciata la folla, lo presero con sé,
così com'era, nella barca. C'erano anche altre barche con lui. [37]Nel
frattempo si sollevò una gran tempesta di vento e gettava le onde nella
barca, tanto che ormai era piena. [38]Egli se ne stava a poppa, sul cuscino,
e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che
moriamo?». [39]Destatosi, sgridò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!».
Il vento cessò e vi fu grande bonaccia. [40]Poi disse loro: «Perché siete
così paurosi? Non avete ancora fede?». [41]E furono presi da grande timore e
si dicevano l'un l'altro: «Chi è dunque costui, al quale anche il vento e
il mare obbediscono?». Marco - Capitolo 5
L'indemoniato
garaseno [1]Intanto giunsero all'altra riva del mare, nella regione dei
Gerasèni. [2]Come scese dalla barca, gli venne incontro dai sepolcri un uomo
posseduto da uno spirito immondo. [3]Egli aveva la sua dimora nei sepolcri e
nessuno più riusciva a tenerlo legato neanche con catene, [4]perché più volte
era stato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene
e infranto i ceppi, e nessuno più riusciva a domarlo. [5]Continuamente,
notte e giorno, tra i sepolcri e sui monti, gridava e si percuoteva con
pietre. [6]Visto Gesù da lontano, accorse, gli si gettò ai piedi, [7]e
urlando a gran voce disse: «Che hai tu in comune con me, Gesù, Figlio del
Dio altissimo? Ti scongiuro, in nome di Dio, non tormentarmi!». [8]Gli
diceva infatti: «Esci, spirito immondo, da quest'uomo!». [9]E gli domandò:
«Come ti chiami?». «Mi chiamo Legione, gli rispose, perché siamo in molti».
[10]E prese a scongiurarlo con insistenza perché non lo cacciasse fuori da
quella regione. [11]Ora c'era là, sul monte, un numeroso branco di porci
al pascolo. [12]E gli spiriti lo scongiurarono: «Mandaci da quei porci,
perché entriamo in essi». [13]Glielo permise. E gli spiriti immondi uscirono
ed entrarono nei porci e il branco si precipitò dal burrone nel mare; erano
circa duemila e affogarono uno dopo l'altro nel mare. [14]I mandriani allora
fuggirono, portarono la notizia in città e nella campagna e la gente si mosse
a vedere che cosa fosse accaduto.
[15]Giunti che furono da Gesù,
videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato
posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. [16]Quelli che avevano visto tutto,
spiegarono loro che cosa era accaduto all'indemoniato e il fatto dei porci.
[17]Ed essi si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio. [18]Mentre
risaliva nella barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di
permettergli di stare con lui. [19]Non glielo permise, ma gli disse: «Và
nella tua casa, dai tuoi, annunzia loro ciò che il Signore ti ha fatto e la
misericordia che ti ha usato». [20]Egli se ne andò e si mise a proclamare per
la Decàpoli ciò che Gesù gli aveva fatto, e tutti ne erano
meravigliati.
Guarigione dell'emorragica e risurrezione della figlia di
Giairo [21]Essendo passato di nuovo Gesù all'altra riva, gli si radunò
attorno molta folla, ed egli stava lungo il mare. [22]Si recò da lui uno dei
capi della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, vedutolo, gli si gettò ai
piedi [23]e lo pregava con insistenza: «La mia figlioletta è agli estremi;
vieni a imporle le mani perché sia guarita e viva». [24]Gesù andò con lui.
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. [25]Or una donna, che
da dodici anni era affetta da emorragia [26]e aveva molto sofferto per opera
di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza nessun vantaggio, anzi
peggiorando, [27]udito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle sue spalle,
e gli toccò il mantello. Diceva infatti: [28]«Se riuscirò anche solo a
toccare il suo mantello, sarò guarita». [29]E subito le si fermò il flusso di
sangue, e sentì nel suo corpo che era stata guarita da quel
male.
[30]Ma subito Gesù, avvertita la potenza che era uscita da lui, si
voltò alla folla dicendo: «Chi mi ha toccato il mantello?». [31]I discepoli
gli dissero: «Tu vedi la folla che ti si stringe attorno e dici: Chi mi
ha toccato?». [32]Egli intanto guardava intorno, per vedere colei che
aveva fatto questo. [33]E la donna impaurita e tremante, sapendo ciò che le
era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità.
[34]Gesù rispose: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Và in pace e sii
guarita dal tuo male».
[35]Mentre ancora parlava, dalla casa del capo
della sinagoga vennero a dirgli: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora
il Maestro?». [36]Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della
sinagoga: «Non temere, continua solo ad aver fede!». [37]E non permise a
nessuno di seguirlo fuorchè a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di
Giacomo. [38]Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide
trambusto e gente che piangeva e urlava. [39]Entrato, disse loro: «Perché
fate tanto strepito e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». [40]Ed
essi lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la
madre della fanciulla e quelli che erano con lui, ed entrò dove era la
bambina.[41]Presa la mano della bambina, le disse: «Talità kum», che
significa: «Fanciulla, io ti dico, alzati!». [42]Subito la fanciulla si alzò
e si mise a camminare; aveva dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore. [43]Gesù raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a
saperlo e ordinò di darle da mangiare.
Marco - Capitolo 6
Visita a
Nazaret [1]Partito quindi di là, andò nella sua patria e i discepoli lo
seguirono. [2]Venuto il sabato, incominciò a insegnare nella sinagoga. E
molti ascoltandolo rimanevano stupiti e dicevano: «Donde gli vengono queste
cose? E che sapienza è mai questa che gli è stata data? E questi prodigi
compiuti dalle sue mani? [3]Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria,
il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle
non stanno qui da noi?». E si scandalizzavano di lui. [4]Ma Gesù disse loro:
«Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in
casa sua». [5]E non vi potè operare nessun prodigio, ma solo impose le mani
a pochi ammalati e li guarì. [6]E si meravigliava della loro
incredulità. Missione dei dodici Gesù andava attorno per i villaggi,
insegnando. [7]Allora chiamò i Dodici, ed incominciò a mandarli a due a due e
diede loro potere sugli spiriti immondi. [8]E ordinò loro che, oltre al
bastone, non prendessero nulla per il viaggio: né pane, né bisaccia, né
denaro nella borsa; [9]ma, calzati solo i sandali, non indossassero due
tuniche. [10]E diceva loro: «Entrati in una casa, rimanetevi fino a che ve ne
andiate da quel luogo. [11]Se in qualche luogo non vi riceveranno e non
vi ascolteranno, andandovene, scuotete la polvere di sotto ai vostri piedi,
a testimonianza per loro». [12]E partiti, predicavano che la gente
si convertisse, [13]scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi
e li guarivano.
Erode e Gesù [14]Il re Erode sentì parlare di Gesù,
poiché intanto il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il
Battista è risuscitato dai morti e per questo il potere dei miracoli opera in
lui». [15]Altri invece dicevano: «E' Elia»; altri dicevano ancora: «E' un
profeta, come uno dei profeti». [16]Ma Erode, al sentirne parlare, diceva:
«Quel Giovanni che io ho fatto decapitare è risuscitato!». Esecuzione di
Giovanni Battista [17]Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva
messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, che
egli aveva sposata. [18]Giovanni diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere la
moglie di tuo fratello». [19]Per questo Erodìade gli portava rancore e
avrebbe voluto farlo uccidere, ma non poteva, [20]perché Erode temeva
Giovanni, sapendolo giusto e santo, e vigilava su di lui; e anche se
nell'ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava
volentieri. [21]Venne però il giorno propizio, quando Erode per il suo
compleanno fece un banchetto per i grandi della sua corte, gli ufficiali e i
notabili della Galilea. [22]Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e
piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla ragazza: «Chiedimi
quello che vuoi e io te lo darò». [23]E le fece questo giuramento: «Qualsiasi
cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno». [24]La
ragazza uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose:
«La testa di Giovanni il Battista». [25]Ed entrata di corsa dal re fece
la richiesta dicendo: «Voglio che tu mi dia subito su un vassoio la testa
di Giovanni il Battista». [26]Il re divenne triste; tuttavia, a motivo
del giuramento e dei commensali, non volle opporle un rifiuto. [27]Subito il
re mandò una guardia con l'ordine che gli fosse portata la testa.
[28]La guardia andò, lo decapitò in prigione e portò la testa su un vassoio,
la diede alla ragazza e la ragazza la diede a sua madre. [29]I discepoli
di Giovanni, saputa la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in
un sepolcro.
Prima moltiplicazione dei pani [30]Gli apostoli si
riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e
insegnato. [31]Ed egli disse loro: «Venite in disparte, in un luogo
solitario, e riposatevi un pò». Era infatti molta la folla che andava e
veniva e non avevano più neanche il tempo di mangiare. [32]Allora partirono
sulla barca verso un luogo solitario, in disparte. [33]Molti però li videro
partire e capirono, e da tutte le città cominciarono ad accorrere là a piedi
e li precedettero. [34]Sbarcando, vide molta folla e si commosse per loro,
perché erano come pecore senza pastore, e si mise a insegnare loro molte
cose. [35]Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli
dicendo: «Questo luogo è solitario ed è ormai tardi; [36]congedali perciò, in
modo che, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da
mangiare». [37]Ma egli rispose: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli
dissero: «Dobbiamo andar noi a comprare duecento denari di pane e dare loro
da mangiare?». [38]Ma egli replicò loro: «Quanti pani avete? Andate a
vedere». E accertatisi, riferirono: «Cinque pani e due pesci». [39]Allora
ordinò loro di farli mettere tutti a sedere, a gruppi, sull'erba verde. [40]E
sedettero tutti a gruppi e gruppetti di cento e di cinquanta. [41]Presi i
cinque pani e i due pesci, levò gli occhi al cielo, pronunziò la benedizione,
spezzò i pani e li dava ai discepoli perché li distribuissero; e divise i due
pesci fra tutti. [42]Tutti mangiarono e si sfamarono, [43]e portarono via
dodici ceste piene di pezzi di pane e anche dei pesci. [44]Quelli che avevano
mangiato i pani erano cinquemila uomini.
Gesù cammina sulle
acque [45]Ordinò poi ai discepoli di salire sulla barca e precederlo
sull'altra riva, verso Betsàida, mentre egli avrebbe licenziato la folla.
[46]Appena li ebbe congedati, salì sul monte a pregare. [47]Venuta la sera,
la barca era in mezzo al mare ed egli solo a terra. [48]Vedendoli però tutti
affaticati nel remare, poiché avevano il vento contrario, gia verso l'ultima
parte della notte andò verso di loro camminando sul mare, e voleva
oltrepassarli. [49]Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «E' un
fantasma», e cominciarono a gridare, [50]perché tutti lo avevano visto ed
erano rimasti turbati. Ma egli subito rivolse loro la parola e disse:
«Coraggio, sono io, non temete!». [51]Quindi salì con loro sulla barca e il
vento cessò. Ed erano enormemente stupiti in se stessi, [52]perché non
avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore
indurito. Guarigioni nel paese di Genesaret [53]Compiuta la traversata,
approdarono e presero terra a Genèsaret. [54]Appena scesi dalla barca, la
gente lo riconobbe, [55]e accorrendo da tutta quella regione cominciarono a
portargli sui lettucci quelli che stavano male, dovunque udivano che si
trovasse. [56]E dovunque giungeva, in villaggi o città o campagne, ponevano i
malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno la frangia del
mantello; e quanti lo toccavano guarivano. Marco - Capitolo
7
Discussione sulle tradizioni farisaiche [1]Allora si riunirono
attorno a lui i farisei e alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme.
[2]Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani
immonde, cioè non lavate - [3]i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano
se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi alla tradizione
degli antichi, [4]e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le
abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di
bicchieri, stoviglie e oggetti di rame - [5]quei farisei e scribi lo
interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la
tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani immonde?». [6]Ed egli
rispose loro: «Bene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta
scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano
da me. [7]Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono
precetti di uomini.
[8]Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate
la tradizione degli uomini». [9]E aggiungeva: «Siete veramente abili
nell'eludere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione.
[10]Mosè infatti disse: Onora tuo padre e tua madre, e chi maledice il padre
e la madre sia messo a morte. [11]Voi invece dicendo: Se uno dichiara al
padre o alla madre: è Korbàn, cioè offerta sacra, quello che ti sarebbe
dovuto da me, [12]non gli permettete più di fare nulla per il padre e la
madre, [13]annullando così la parola di Dio con la tradizione che avete
tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».
Insegnamento sul puro
e sull'impuro [14]Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti
e intendete bene: [15]non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui,
possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a
contaminarlo». [16]. [17]Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i
discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. [18]E disse
loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che
entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, [19]perché non gli entra
nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi
tutti gli alimenti. [20]Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo
sì contamina l'uomo. [21]Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli
uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi,
[22]adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia,
superbia, stoltezza. [23]Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di
dentro e contaminano l'uomo».
III. VIAGGI DI GESU' FUORI DALLA
GALILEA Guarigione della figlia di una Siro-fenicia [24]Partito di là,
andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che
nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. [25]Subito una donna che
aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe,
andò e si gettò ai suoi piedi. [26]Ora, quella donna che lo pregava di
scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. [27]Ed
egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il
pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». [28]Ma essa replicò: «Sì, Signore,
ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli».
[29]Allora le disse: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua
figlia». [30]Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio
se n'era andato.
Guarigione di un sordomuto [31]Di ritorno dalla
regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in
pieno territorio della Decàpoli. [32]E gli condussero un sordomuto,
pregandolo di imporgli la mano. [33]E portandolo in disparte lontano dalla
folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua;
[34]guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè:
«Apriti!». [35]E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della
sua lingua e parlava correttamente. [36]E comandò loro di non dirlo a
nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano [37]e, pieni di
stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i
muti!». Marco - Capitolo 8
Seconda moltiplicazione dei pani [1]In
quei giorni, essendoci di nuovo molta folla che non aveva da mangiare, chiamò
a sé i discepoli e disse loro: [2]«Sento compassione di questa folla, perché
gia da tre giorni mi stanno dietro e non hanno da mangiare. [3]Se li rimando
digiuni alle proprie case, verranno meno per via; e alcuni di loro vengono di
lontano». [4]Gli risposero i discepoli: «E come si potrebbe sfamarli di pane
qui, in un deserto?». [5]E domandò loro: «Quanti pani avete?». Gli dissero:
«Sette». [6]Gesù ordinò alla folla di sedersi per terra. Presi allora quei
sette pani, rese grazie, li spezzò e li diede ai discepoli perché li
distribuissero; ed essi li distribuirono alla folla. [7]Avevano anche pochi
pesciolini; dopo aver pronunziata la benedizione su di essi, disse di
distribuire anche quelli. [8]Così essi mangiarono e si saziarono; e portarono
via sette sporte di pezzi avanzati. [9]Erano circa quattromila. E li
congedò. [10]Salì poi sulla barca con i suoi discepoli e andò dalle parti
di Dalmanùta.
I farisei domandano un segno dal cielo [11]Allora
vennero i farisei e incominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno
dal cielo, per metterlo alla prova. [12]Ma egli, traendo un profondo sospiro,
disse: «Perché questa generazione chiede un segno? In verità vi dico: non
sarà dato alcun segno a questa generazione». [13]E lasciatili, risalì sulla
barca e si avviò all'altra sponda. Il lievito dei farisei e di
Erode [14]Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non
avevano con sé sulla barca che un pane solo. [15]Allora egli li ammoniva
dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito
di Erode!». [16]E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane». [17]Ma
Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane?
Non intendete e non capite ancora? Avete il cuore indurito? [18]Avete occhi
e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, [19]quando
ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi
avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». [20]«E quando ho spezzato i sette
pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?».
Gli dissero: «Sette». [21]E disse loro: «Non capite ancora?». Guarigione
di un cieco a Betsaida [22]Giunsero a Betsàida, dove gli condussero un cieco
pregandolo di toccarlo. [23]Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori
del villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impose le
mani e gli chiese: «Vedi qualcosa?». [24]Quegli, alzando gli occhi, disse:
«Vedo gli uomini, poiché vedo come degli alberi che camminano». [25]Allora
gli impose di nuovo le mani sugli occhi ed egli ci vide chiaramente e fu
sanato e vedeva a distanza ogni cosa. [26]E lo rimandò a casa dicendo: «Non
entrare nemmeno nel villaggio». Professione di fede di Pietro [27]Poi
Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di
Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente
che io sia?». [28]Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi
Elia e altri uno dei profeti». [29]Ma egli replicò: «E voi chi dite che io
sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». [30]E impose loro severamente
di non parlare di lui a nessuno. Primo annunzio della passione [31]E
cominciò a insegnar loro che il Figlio dell'uomo doveva molto soffrire, ed
essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi
venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare. [32]Gesù faceva questo
discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise
a rimproverarlo. [33]Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli,
rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi
secondo Dio, ma secondo gli uomini». Condizioni per seguire
Gesù [34]Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se
qualcuno vuol venire dietro di me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e
mi segua. [35]Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi
perderà la propria vita per causa mia e del vangelo, la salverà. [36]Che
giova infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde la propria
anima? [37]E che cosa potrebbe mai dare un uomo in cambio della propria
anima? [38]Chi si vergognerà di me e delle mie parole davanti a questa
generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognerà di
lui, quando verrà nella gloria del Padre suo con gli angeli santi». Marco
- Capitolo 9
[1]E diceva loro: «In verità vi dico: vi sono alcuni qui
presenti, che non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con
potenza».
La trasfigurazione [2]Dopo sei giorni, Gesù prese con sé
Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo
appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro [3]e le sue vesti
divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe
renderle così bianche. [4]E apparve loro Elia con Mosè e discorrevano con
Gesù. [5]Prendendo allora la parola, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello
per noi stare qui; facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per
Elia!». [6]Non sapeva infatti che cosa dire, poiché erano stati presi dallo
spavento. [7]Poi si formò una nube che li avvolse nell'ombra e uscì una voce
dalla nube: «Questi è il Figlio mio prediletto; ascoltatelo!». [8]E subito
guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo con
loro. Domanda su Elia [9]Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non
raccontare a nessuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio
dell'uomo fosse risuscitato dai morti. [10]Ed essi tennero per sé la cosa,
domandandosi però che cosa volesse dire risuscitare dai morti. [11]E lo
interrogarono: «Perché gli scribi dicono che prima deve venire Elia?».
[12]Egli rispose loro: «Sì, prima viene Elia e ristabilisce ogni cosa; ma
come sta scritto del Figlio dell'uomo? Che deve soffrire molto ed essere
disprezzato. [13]Orbene, io vi dico che Elia è gia venuto, ma hanno fatto di
lui quello che hanno voluto, come sta scritto di lui». L'epilettico
indemoniato [14]E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta
folla e da scribi che discutevano con loro. [15]Tutta la folla, al vederlo,
fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. [16]Ed egli li interrogò: «Di che
cosa discutete con loro?». [17]Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho
portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. [18]Quando lo
afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si
irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono
riusciti». [19]Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula!
Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da
me». [20]E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con
convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando.
[21]Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli
rispose: «Dall'infanzia; [22]anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e
nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e
aiutaci». [23]Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede».
[24]Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia
incredulità». [25]Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo
spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e
non vi rientrare più». [26]E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E
il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «E' morto». [27]Ma
Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. [28]Entrò poi
in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo
potuto scacciarlo?». [29]Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si
può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Secondo annunzio
della passione [30]Partiti di là, attraversavano la Galilea, ma egli non
voleva che alcuno lo sapesse. [31]Istruiva infatti i suoi discepoli e diceva
loro: «Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini e
lo uccideranno; ma una volta ucciso, dopo tre giorni, risusciterà». [32]Essi
però non comprendevano queste parole e avevano timore di chiedergli
spiegazioni. Chi è il più grande? [33]Giunsero intanto a Cafarnao. E
quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo lungo la
via?». [34]Ed essi tacevano. Per la via infatti avevano discusso tra loro chi
fosse il più grande. [35]Allora, sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se
uno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». [36]E,
preso un bambino, lo pose in mezzo e abbracciandolo disse loro: [37]«Chi
accoglie uno di questi bambini nel mio nome, accoglie me; chi accoglie me,
non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Uso del nome di
Gesù [38]Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i
demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri».
[39]Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia
un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. [40]Chi non
è contro di noi è per noi. Carità verso i discepoli [41]Chiunque vi
darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi
dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Lo scandalo [42]Chi
scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si
metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. [43]Se la tua
mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che
con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. [44]. [45]Se il
tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo,
che esser gettato con due piedi nella Geenna. [46]. [47]Se il tuo occhio ti
scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio
solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, [48]dove il loro verme
non muore e il fuoco non si estingue. [49]Perché ciascuno sarà salato con il
fuoco. [50]Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che
cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli
altri». Marco - Capitolo 10
Questione sul divorzio [1]Partito di
là, si recò nel territorio della Giudea e oltre il Giordano. La folla accorse
di nuovo a lui e di nuovo egli l'ammaestrava, come era solito fare. [2]E
avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «E'
lecito ad un marito ripudiare la propria moglie?». [3]Ma egli rispose loro:
«Che cosa vi ha ordinato Mosè?». [4]Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un
atto di ripudio e di rimandarla». [5]Gesù disse loro: «Per la durezza del
vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. [6]Ma all'inizio della
creazione Dio li creò maschio e femmina; [7]per questo l'uomo lascerà suo
padre e sua madre e i due saranno una carne sola. [8]Sicché non sono più due,
ma una sola carne. [9]L'uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto».
[10]Rientrati a casa, i discepoli lo interrogarono di nuovo su questo
argomento. Ed egli disse: [11]«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa
un'altra, commette adulterio contro di lei; [12]se la donna ripudia il marito
e ne sposa un altro, commette adulterio». Gesù e i bambini [13]Gli
presentavano dei bambini perché li accarezzasse, ma i discepoli
li sgridavano. [14]Gesù, al vedere questo, s'indignò e disse loro:
«Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è
come loro appartiene il regno di Dio. [15]In verità vi dico: Chi non accoglie
il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». [16]E prendendoli fra
le braccia e ponendo le mani sopra di loro li benediceva. L'uomo
ricco [17]Mentre usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro
e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che
cosa devo fare per avere la vita eterna?». [18]Gesù gli disse: «Perché mi
chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. [19]Tu conosci i
comandamenti: Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire
falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre». [20]Egli
allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia
giovinezza». [21]Allora Gesù, fissatolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola
ti manca: và, vendi quello che hai e dàllo ai poveri e avrai un tesoro in
cielo; poi vieni e seguimi». [22]Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se
ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.
Il pericolo delle
ricchezze [23]Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli:
«Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di
Dio!». [24]I discepoli rimasero stupefatti a queste sue parole; ma Gesù
riprese: «Figlioli, com'è difficile entrare nel regno di Dio! [25]E' più
facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel
regno di Dio». [26]Essi, ancora più sbigottiti, dicevano tra loro: «E chi mai
si può salvare?». [27]Ma Gesù, guardandoli, disse: «Impossibile presso gli
uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è possibile presso
Dio». Ricompensa promessa alla rinuncia [28]Pietro allora gli disse:
«Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». [29]Gesù gli
rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o
fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del
vangelo, [30]che non riceva gia al presente cento volte tanto in case e
fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel
futuro la vita eterna. [31]E molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i
primi». Terzo annunzio della passione [32]Mentre erano in viaggio per
salire a Gerusalemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano stupiti;
coloro che venivano dietro erano pieni di timore. Prendendo di nuovo in
disparte i Dodici, cominciò a dir loro quello che gli sarebbe accaduto:
[33]«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai
sommi sacerdoti e agli scribi: lo condanneranno a morte, lo consegneranno ai
pagani, [34]lo scherniranno, gli sputeranno addosso, lo flagelleranno e lo
uccideranno; ma dopo tre giorni risusciterà». La domanda dei figli di
Zebedeo [35]E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di
Zebedèo, dicendogli: «Maestro, noi vogliamo che tu ci faccia quello che
ti chiederemo». [36]Egli disse loro: «Cosa volete che io faccia per voi?».
Gli risposero: [37]«Concedici di sedere nella tua gloria uno alla tua destra
e uno alla tua sinistra». [38]Gesù disse loro: «Voi non sapete ciò
che domandate. Potete bere il calice che io bevo, o ricevere il battesimo
con cui io sono battezzato?». Gli risposero: «Lo possiamo». [39]E Gesù
disse: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e il battesimo che io
ricevo anche voi lo riceverete. [40]Ma sedere alla mia destra o alla mia
sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato
preparato». I capi devono servire [41]All'udire questo, gli altri dieci si
sdegnarono con Giacomo e Giovanni. [42]Allora Gesù, chiamatili a sé, disse
loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le
dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. [43]Fra voi però
non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, [44]e
chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti. [45]Il Figlio
dell'uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la
propria vita in riscatto per molti». Il cieco all'uscita di
Gerico [46]E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai
discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo
la strada a mendicare. [47]Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno,
cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
[48]Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio
di Davide, abbi pietà di me!». [49]Allora Gesù si fermò e disse:
«Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti
chiama!». [50]Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
[51]Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui:
«Rabbunì, che io riabbia la vista!». [52]E Gesù gli disse: «Và, la tua fede
ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la
strada.
Marco - Capitolo 11
IV. IL MINISTERO DI GESU' A
GERUSALEMME Ingresso messianico in Gerusalemme [1]Quando si avvicinarono a
Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, mandò due
dei suoi discepoli [2]e disse loro: «Andate nel villaggio che vi sta di
fronte, e subito entrando in esso troverete un asinello legato, sul quale
nessuno è mai salito. Scioglietelo e conducetelo. [3]E se qualcuno vi dirà:
Perché fate questo?, rispondete: Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà
qui subito». [4]Andarono e trovarono un asinello legato vicino a una porta,
fuori sulla strada, e lo sciolsero. [5]E alcuni dei presenti però dissero
loro: «Che cosa fate, sciogliendo questo asinello?». [6]Ed essi risposero
come aveva detto loro il Signore. E li lasciarono fare. [7]Essi condussero
l'asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi montò
sopra. [8]E molti stendevano i propri mantelli sulla strada e altri delle
fronde, che avevano tagliate dai campi. [9]Quelli poi che andavano innanzi, e
quelli che venivano dietro gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene
nel nome del Signore! [10]Benedetto il regno che viene, del nostro padre
Davide! Osanna nel più alto dei cieli!
[11]Ed entrò a Gerusalemme, nel
tempio. E dopo aver guardato ogni cosa attorno, essendo ormai l'ora tarda,
uscì con i Dodici diretto a Betània.
Il fico sterile [12]La mattina
seguente, mentre uscivano da Betània, ebbe fame. [13]E avendo visto di
lontano un fico che aveva delle foglie, si avvicinò per vedere se mai vi
trovasse qualche cosa; ma giuntovi sotto, non trovò altro che foglie. Non era
infatti quella la stagione dei fichi. [14]E gli disse: «Nessuno possa mai più
mangiare i tuoi frutti». E i discepoli l'udirono. I venditori cacciati dal
tempio [15]Andarono intanto a Gerusalemme. Ed entrato nel tempio, si mise
a scacciare quelli che vendevano e comperavano nel tempio; rovesciò i
tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe [16]e non
permetteva che si portassero cose attraverso il tempio. [17]Ed insegnava loro
dicendo: «Non sta forse scritto: La mia casa sarà chiamata casa di
preghiera per tutte le genti? Voi invece ne avete fatto una spelonca di
ladri!».
[18]L'udirono i sommi sacerdoti e gli scribi e cercavano il modo
di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perché tutto il popolo era
ammirato del suo insegnamento. [19]Quando venne la sera uscirono dalla
città.
Il fico seccato. Fede e preghiera [20]La mattina seguente,
passando, videro il fico seccato fin dalle radici. [21]Allora Pietro,
ricordatosi, gli disse: «Maestro, guarda: il fico che hai maledetto si è
seccato». [22]Gesù allora disse loro: «Abbiate fede in Dio! [23]In verità vi
dico: chi dicesse a questo monte: Lèvati e gettati nel mare, senza dubitare
in cuor suo ma credendo che quanto dice avverrà, ciò gli sarà accordato.
[24]Per questo vi dico: tutto quello che domandate nella preghiera, abbiate
fede di averlo ottenuto e vi sarà accordato. [25]Quando vi mettete a pregare,
se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro
che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati». [26]. Obiezione dei Giudei
sull'autorità di Gesù [27]Andarono di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli si
aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scribi e
gli anziani e gli dissero: [28]«Con quale autorità fai queste cose? O chi ti
ha dato l'autorità di farlo?». [29]Ma Gesù disse loro: «Vi farò anch'io una
domanda e, se mi risponderete, vi dirò con quale potere lo faccio. [30]Il
battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». [31]Ed
essi discutevano tra sé dicendo: «Se rispondiamo "dal cielo", dirà: Perché
allora non gli avete creduto? [32]Diciamo dunque "dagli uomini"?». Però
temevano la folla, perché tutti consideravano Giovanni come un vero profeta.
[33]Allora diedero a Gesù questa risposta: «Non sappiamo». E Gesù disse
loro: «Neanch'io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Marco -
Capitolo 12
Parabola dei vignaioli omicidi [1]Gesù si mise a parlare
loro in parabole: «Un uomo piantò una vigna, vi pose attorno una siepe, scavò
un torchio, costruì una torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se
ne andò lontano. [2]A suo tempo inviò un servo a ritirare da quei vignaioli i
frutti della vigna. [3]Ma essi, afferratolo, lo bastonarono e lo rimandarono
a mani vuote. [4]Inviò loro di nuovo un altro servo: anche quello lo
picchiarono sulla testa e lo coprirono di insulti. [5]Ne inviò ancora un
altro, e questo lo uccisero; e di molti altri, che egli ancora mandò, alcuni
li bastonarono, altri li uccisero. [6]Aveva ancora uno, il figlio prediletto:
lo inviò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto per mio figlio! [7]Ma
quei vignaioli dissero tra di loro: Questi è l'erede; su, uccidiamolo e
l'eredità sarà nostra. [8]E afferratolo, lo uccisero e lo gettarono fuori
della vigna. [9]Che cosa farà dunque il padrone della vigna? Verrà e
sterminerà quei vignaioli e darà la vigna ad altri. [10]Non avete forse letto
questa Scrittura: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata
testata d'angolo; [11]dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli
occhi nostri»?
[12]Allora cercarono di catturarlo, ma ebbero paura della
folla; avevano capito infatti che aveva detto quella parabola contro di loro.
E, lasciatolo, se ne andarono.
Il tributo a Cesare [13]Gli
mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo
nel discorso. [14]E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che
sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia
agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. E' lecito o no dare
il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». [15]Ma egli, conoscendo la
loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io
lo veda». [16]Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è
questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». [17]Gesù disse
loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E
rimasero ammirati di lui. La risurrezione dei morti [18]Vennero a lui
dei sadducei, i quali dicono che non c'è risurrezione, e lo interrogarono
dicendo: [19]«Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto che se muore il fratello
di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per
dare discendenti al fratello. [20]C'erano sette fratelli: il primo prese
moglie e morì senza lasciare discendenza; [21]allora la prese il secondo, ma
morì senza lasciare discendenza; e il terzo egualmente, [22]e nessuno dei
sette lasciò discendenza. Infine, dopo tutti, morì anche la donna. [23]Nella
risurrezione, quando risorgeranno, a chi di loro apparterrà la donna? Poiché
in sette l'hanno avuta come moglie». [24]Rispose loro Gesù: «Non siete voi
forse in errore dal momento che non conoscete le Scritture, né la potenza di
Dio? [25]Quando risusciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie né
marito, ma saranno come angeli nei cieli. [26]A riguardo poi dei morti che
devono risorgere, non avete letto nel libro di Mosè, a proposito del roveto,
come Dio gli parlò dicendo: Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e di
Giacobbe? [27]Non è un Dio dei morti ma dei viventi! Voi siete in grande
errore». Il primo comandamento [28]Allora si accostò uno degli scribi che
li aveva uditi discutere, e, visto come aveva loro ben risposto, gli domandò:
«Qual è il primo di tutti i comandamenti?». [29]Gesù rispose: «Il primo è:
Ascolta, Israele. Il Signore Dio nostro è l'unico Signore; [30]amerai dunque
il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta
la tua forza. [31]E il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te
stesso. Non c'è altro comandamento più importante di questi». [32]Allora lo
scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità che Egli è unico
e non v'è altri all'infuori di lui; [33]amarlo con tutto il cuore, con tutta
la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso val più di
tutti gli olocausti e i sacrifici». [34]Gesù, vedendo che aveva risposto
saggiamente, gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva
più il coraggio di interrogarlo. Il Cristo, figlio e Signore di
Davide [35]Gesù continuava a parlare, insegnando nel tempio: «Come mai dicono
gli scribi che il Messia è figlio di Davide? [36]Davide stesso infatti ha
detto, mosso dallo Spirito Santo: Disse il Signore al mio
Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come
sgabello ai tuoi piedi.
[37]Davide stesso lo chiama Signore: come dunque
può essere suo figlio?». E la numerosa folla lo ascoltava
volentieri.
Gli scribi giudicati da Gesù [38]Diceva loro mentre
insegnava: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti,
ricevere saluti nelle piazze, [39]avere i primi seggi nelle sinagoghe e i
primi posti nei banchetti. [40]Divorano le case delle vedove e ostentano di
fare lunghe preghiere; essi riceveranno una condanna più grave». L'obolo
della vedova [41]E sedutosi di fronte al tesoro, osservava come la folla
gettava monete nel tesoro. E tanti ricchi ne gettavano molte. [42]Ma venuta
una povera vedova vi gettò due spiccioli, cioè un quattrino. [43]Allora,
chiamati a sé i discepoli, disse loro: «In verità vi dico: questa vedova ha
gettato nel tesoro più di tutti gli altri. [44]Poiché tutti hanno dato del
loro superfluo, essa invece, nella sua povertà, vi ha messo tutto quello
che aveva, tutto quanto aveva per vivere». Marco - Capitolo
13
Discorso escatologico. Introduzione [1]Mentre usciva dal tempio, un
discepolo gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». [2]Gesù
gli rispose: «Vedi queste grandi costruzioni? Non rimarrà qui pietra su
pietra, che non sia distrutta». [3]Mentre era seduto sul monte degli Ulivi,
di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea lo interrogavano in
disparte: [4]«Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte
queste cose staranno per compiersi?». L'inizio dei dolori [5]Gesù si
mise a dire loro: «Guardate che nessuno v'inganni! [6]Molti verranno in mio
nome, dicendo: "Sono io", e inganneranno molti. [7]E quando sentirete parlare
di guerre, non allarmatevi; bisogna infatti che ciò avvenga, ma non sarà
ancora la fine. [8]Si leverà infatti nazione contro nazione e regno contro
regno; vi saranno terremoti sulla terra e vi saranno carestie. Questo sarà il
principio dei dolori. [9]Ma voi badate a voi stessi! Vi consegneranno ai
sinedri, sarete percossi nelle sinagoghe, comparirete davanti a governatori e
re a causa mia, per render testimonianza davanti a loro. [10]Ma prima è
necessario che il vangelo sia proclamato a tutte le genti. [11]E quando vi
condurranno via per consegnarvi, non preoccupatevi di ciò che dovrete dire,
ma dite ciò che in quell'ora vi sarà dato: poiché non siete voi a parlare, ma
lo Spirito Santo. [12]Il fratello consegnerà a morte il fratello, il padre il
figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte.
[13]Voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome, ma chi avrà perseverato
sino alla fine sarà salvato.
La grande tribolazione di
Gerusalemme [14]Quando vedrete l'abominio della desolazione stare là dove non
conviene, chi legge capisca, allora quelli che si trovano nella Giudea
fuggano ai monti; [15]chi si trova sulla terrazza non scenda per entrare a
prender qualcosa nella sua casa; [16]chi è nel campo non torni indietro a
prendersi il mantello. [17]Guai alle donne incinte e a quelle che
allatteranno in quei giorni! [18]Pregate che ciò non accada d'inverno;
[19]perché quei giorni saranno una tribolazione, quale non è mai stata
dall'inizio della creazione, fatta da Dio, fino al presente, né mai vi sarà.
[20]Se il Signore non abbreviasse quei giorni, nessun uomo si salverebbe. Ma
a motivo degli eletti che si è scelto ha abbreviato quei giorni. [21]Allora,
dunque, se qualcuno vi dirà: "Ecco, il Cristo è qui, ecco è là", non ci
credete; [22]perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e
portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti. [23]Voi però
state attenti! Io vi ho predetto tutto. Manifestazione gloriosa del Figlio
dell'uomo [24]In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si
oscurerà e la luna non darà più il suo splendore [25]e gli astri si
metteranno a cadere dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno
sconvolte.
[26]Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con
grande potenza e gloria. [27]Ed egli manderà gli angeli e riunirà i suoi
eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del
cielo.
Parabola del fico [28]Dal fico imparate questa parabola: quando
gia il suo ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete che l'estate è
vicina; [29]così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che
egli è vicino, alle porte. [30]In verità vi dico: non passerà questa
generazione prima che tutte queste cose siano avvenute. [31]Il cielo e la
terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. [32]Quanto poi a quel
giorno o a quell'ora, nessuno li conosce, neanche gli angeli nel cielo, e
neppure il Figlio, ma solo il Padre. Vegliare per non essere
sorpresi [33]State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il
momento preciso. [34]E' come uno che è partito per un viaggio dopo aver
lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciascuno il suo
compito, e ha ordinato al portiere di vigilare. [35]Vigilate dunque, poiché
non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o
al canto del gallo o al mattino, [36]perché non giunga all'improvviso,
trovandovi addormentati. [37]Quello che dico a voi, lo dico a tutti:
Vegliate!». Marco - Capitolo 14
V. LA PASSIONE E LA RISURREZIONE DI
GESU' Complotto contro Gesù [1]Mancavano intanto due giorni alla Pasqua e
agli Azzimi e i sommi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di
impadronirsi di lui con inganno, per ucciderlo. [2]Dicevano infatti: «Non
durante la festa, perché non succeda un tumulto di popolo». L'unzione a
Betania [3]Gesù si trovava a Betània nella casa di Simone il lebbroso. Mentre
stava a mensa, giunse una donna con un vasetto di alabastro, pieno di
olio profumato di nardo genuino di gran valore; ruppe il vasetto di alabastro
e versò l'unguento sul suo capo. [4]Ci furono alcuni che si sdegnarono fra
di loro: «Perché tutto questo spreco di olio profumato? [5]Si poteva
benissimo vendere quest'olio a più di trecento denari e darli ai poveri!». Ed
erano infuriati contro di lei. [6]Allora Gesù disse: «Lasciatela stare;
perché le date fastidio? Ella ha compiuto verso di me un'opera buona; [7]i
poveri infatti li avete sempre con voi e potete beneficarli quando volete, me
invece non mi avete sempre. [8]Essa ha fatto ciò ch'era in suo potere,
ungendo in anticipo il mio corpo per la sepoltura. [9]In verità vi dico che
dovunque, in tutto il mondo, sarà annunziato il vangelo, si racconterà pure
in suo ricordo ciò che ella ha fatto».
Il tradimento di
Giuda [10]Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai sommi
sacerdoti, per consegnare loro Gesù. [11]Quelli all'udirlo si rallegrarono e
promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l'occasione opportuna per
consegnarlo. Preparativi del pasto pasquale [12]Il primo giorno degli
Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove
vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?». [13]Allora
mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà
incontro un uomo con una brocca d'acqua; seguitelo [14]e là dove entrerà dite
al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov'è la mia stanza, perché io vi possa
mangiare la Pasqua con i miei discepoli? [15]Egli vi mostrerà al piano
superiore una grande sala con i tappeti, gia pronta; là preparate per noi».
[16]I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro
e prepararono per la Pasqua. Annunzio del tradimento di
Giuda [17]Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. [18]Ora, mentre erano a
mensa e mangiavano, Gesù disse: «In verità vi dico, uno di voi, colui che
mangia con me, mi tradirà». [19]Allora cominciarono a rattristarsi e a dirgli
uno dopo l'altro: «Sono forse io?». [20]Ed egli disse loro: «Uno dei
Dodici, colui che intinge con me nel piatto. [21]Il Figlio dell'uomo se ne
va, come sta scritto di lui, ma guai a quell'uomo dal quale il Figlio
dell'uomo è tradito! Bene per quell'uomo se non fosse mai
nato!». Istituzione dell'Eucaristia [22]Mentre mangiavano prese il pane e,
pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo: «Prendete,
questo è il mio corpo». [23]Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro
e ne bevvero tutti. [24]E disse: «Questo è il mio sangue, il sangue
dell'alleanza versato per molti. [25]In verità vi dico che io non berrò più
del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di
Dio». Predizione del rinnegamento di Pietro [26]E dopo aver cantato
l'inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. [27]Gesù disse loro: «Tutti
rimarrete scandalizzati, poiché sta scritto: Percuoterò il pastore e le
pecore saranno disperse.
[28]Ma, dopo la mia risurrezione, vi precederò
in Galilea». [29]Allora Pietro gli disse: «Anche se tutti saranno
scandalizzati, io non lo sarò». [30]Gesù gli disse: «In verità ti dico:
proprio tu oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte,
mi rinnegherai tre volte». [31]Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Se
anche dovessi morire con te, non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano anche
tutti gli altri.
Al Getsemani [32]Giunsero intanto a un podere
chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io
prego». [33]Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire
paura e angoscia. [34]Gesù disse loro: «La mia anima è triste fino alla
morte. Restate qui e vegliate». [35]Poi, andato un pò innanzi, si gettò a
terra e pregava che, se fosse possibile, passasse da lui quell'ora. [36]E
diceva: «Abbà, Padre! Tutto è possibile a te, allontana da me questo calice!
Però non ciò che io voglio, ma ciò che vuoi tu». [37]Tornato indietro, li
trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a
vegliare un'ora sola? [38]Vegliate e pregate per non entrare in tentazione;
lo spirito è pronto, ma la carne è debole». [39]Allontanatosi di nuovo,
pregava dicendo le medesime parole. [40]Ritornato li trovò addormentati,
perché i loro occhi si erano appesantiti, e non sapevano che cosa
rispondergli. [41]Venne la terza volta e disse loro: «Dormite ormai e
riposatevi! Basta, è venuta l'ora: ecco, il Figlio dell'uomo viene consegnato
nelle mani dei peccatori. [42]Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce
è vicino».
L'arresto di Gesù [43]E subito, mentre ancora parlava,
arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni mandata
dai sommi sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. [44]Chi lo tradiva aveva
dato loro questo segno: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo
via sotto buona scorta». [45]Allora gli si accostò dicendo: «Rabbì» e lo
baciò. [46]Essi gli misero addosso le mani e lo arrestarono. [47]Uno dei
presenti, estratta la spada, colpì il servo del sommo sacerdote e gli recise
l'orecchio. [48]Allora Gesù disse loro: «Come contro un brigante, con spade e
bastoni siete venuti a prendermi. [49]Ogni giorno ero in mezzo a voi a
insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. Si adempiano dunque le
Scritture!». [50]Tutti allora, abbandonandolo, fuggirono. [51]Un giovanetto
però lo seguiva, rivestito soltanto di un lenzuolo, e lo fermarono. [52]Ma
egli, lasciato il lenzuolo, fuggì via nudo.
Gesù davanti al
sinedrio [53]Allora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono
tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. [54]Pietro lo aveva
seguito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote; e se ne stava
seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. [55]Intanto i capi dei sacerdoti e
tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a
morte, ma non la trovavano. [56]Molti infatti attestavano il falso contro di
lui e così le loro testimonianze non erano concordi. [57]Ma alcuni si
alzarono per testimoniare il falso contro di lui, dicendo: [58]«Noi lo
abbiamo udito mentre diceva: Io distruggerò questo tempio fatto da mani
d'uomo e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto da mani d'uomo».
[59]Ma nemmeno su questo punto la loro testimonianza era concorde. [60]Allora
il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all'assemblea, interrogò Gesù dicendo:
«Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». [61]Ma
egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo
interrogò dicendogli: «Sei tu il Cristo, il Figlio di Dio benedetto?».
[62]Gesù rispose: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell'uomo seduto
alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».
[63]Allora
il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo
ancora di testimoni? [64]Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». Tutti
sentenziarono che era reo di morte.
[65]Allora alcuni cominciarono a
sputargli addosso, a coprirgli il volto, a schiaffeggiarlo e a dirgli:
«Indovina». I servi intanto lo percuotevano.
Rinnegamenti di
Pietro [66]Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una serva del sommo
sacerdote [67]e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo fissò e gli disse:
«Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù». [68]Ma egli negò: «Non so e non
capisco quello che vuoi dire». Uscì quindi fuori del cortile e il gallo
cantò. [69]E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti: «Costui è di
quelli». [70]Ma egli negò di nuovo. Dopo un poco i presenti dissero di nuovo
a Pietro: «Tu sei certo di quelli, perché sei Galileo». [71]Ma egli cominciò
a imprecare e a giurare: «Non conosco quell'uomo che voi dite». [72]Per
la seconda volta un gallo cantò. Allora Pietro si ricordò di quella parola
che Gesù gli aveva detto: «Prima che il gallo canti due volte, mi
rinnegherai per tre volte». E scoppiò in pianto. Marco - Capitolo
15
Gesù davanti a Pilato [1]Al mattino i sommi sacerdoti, con gli
anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero
in catene Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. [2]Allora Pilato
prese a interrogarlo: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo
dici». [3]I sommi sacerdoti frattanto gli muovevano molte accuse. [4]Pilato
lo interrogò di nuovo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti
accusano!». [5]Ma Gesù non rispose più nulla, sicché Pilato ne restò
meravigliato. [6]Per la festa egli era solito rilasciare un carcerato a loro
richiesta. [7]Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai
ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio. [8]La folla, accorsa,
cominciò a chiedere ciò che sempre egli le concedeva. [9]Allora Pilato
rispose loro: «Volete che vi rilasci il re dei Giudei?». [10]Sapeva infatti
che i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. [11]Ma i sommi
sacerdoti sobillarono la folla perché egli rilasciasse loro piuttosto
Barabba. [12]Pilato replicò: «Che farò dunque di quello che voi chiamate il
re dei Giudei?». [13]Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». [14]Ma
Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Allora essi gridarono più
forte: «Crocifiggilo!». [15]E Pilato, volendo dar soddisfazione alla
moltitudine, rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo
consegnò perché fosse crocifisso.
La corona di spine [16]Allora i
soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono
tutta la coorte. [17]Lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una
corona di spine, gliela misero sul capo. [18]Cominciarono poi a salutarlo:
«Salve, re dei Giudei!». [19]E gli percuotevano il capo con una canna, gli
sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui. [20]Dopo
averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti,
poi lo condussero fuori per crocifiggerlo. La via della croce [21]Allora
costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla
campagna, padre di Alessandro e Rufo, a portare la croce. [22]Condussero
dunque Gesù al luogo del Gòlgota, che significa luogo del cranio, [23]e gli
offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese. La
crocifissione [24]Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a
sorte su di esse quello che ciascuno dovesse prendere. [25]Erano le nove del
mattino quando lo crocifissero. [26]E l'iscrizione con il motivo della
condanna diceva: Il re dei Giudei. [27]Con lui crocifissero anche due
ladroni, uno alla sua destra e uno alla sinistra. [28]. Gesù in croce
deriso e oltraggiato [29]I passanti lo insultavano e, scuotendo il capo,
esclamavano: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo riedifichi in tre giorni,
[30]salva te stesso scendendo dalla croce!». [31]Ugualmente anche i sommi
sacerdoti con gli scribi, facendosi beffe di lui, dicevano: «Ha salvato
altri, non può salvare se stesso! [32]Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora
dalla croce, perché vediamo e crediamo». E anche quelli che erano stati
crocifissi con lui lo insultavano. La morte di Gesù [33]Venuto
mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
[34]Alle tre Gesù gridò con voce forte: Eloì, Eloì, lemà sabactàni?, che
significa: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? [35]Alcuni dei
presenti, udito ciò, dicevano: «Ecco, chiama Elia!». [36]Uno corse a
inzuppare di aceto una spugna e, postala su una canna, gli dava da bere,
dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce». [37]Ma
Gesù, dando un forte grido, spirò. [38]Il velo del tempio si squarciò in due,
dall'alto in basso.
[39]Allora il centurione che gli stava di fronte,
vistolo spirare in quel modo, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di
Dio!».
Le pie donne sul Calvario [40]C'erano anche alcune donne, che
stavano ad osservare da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre
di Giacomo il minore e di ioses, e Salome, [41]che lo seguivano e servivano
quando era ancora in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a
Gerusalemme. La sepoltura [42]Sopraggiunta ormai la sera, poiché era la
Parascève, cioè la vigilia del sabato, [43]Giuseppe d'Arimatèa, membro
autorevole del sinedrio, che aspettava anche lui il regno di Dio, andò
coraggiosamente da Pilato per chiedere il corpo di Gesù. [44]Pilato si
meravigliò che fosse gia morto e, chiamato il centurione, lo interrogò se
fosse morto da tempo. [45]Informato dal centurione, concesse la salma a
Giuseppe. [46]Egli allora, comprato un lenzuolo, lo calò giù dalla croce e,
avvoltolo nel lenzuolo, lo depose in un sepolcro scavato nella roccia. Poi
fece rotolare un masso contro l'entrata del sepolcro. [47]Intanto Maria di
Màgdala e Maria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva
deposto. Marco - Capitolo 16
La tomba vuota. Messaggio
dell'angelo [1]Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria di Giacomo e Salome
comprarono oli aromatici per andare a imbalsamare Gesù. [2]Di buon mattino,
il primo giorno dopo il sabato, vennero al sepolcro al levar del sole.
[3]Esse dicevano tra loro: «Chi ci rotolerà via il masso dall'ingresso
del sepolcro?».[4]Ma, guardando, videro che il masso era gia stato rotolato
via, benché fosse molto grande. [5]Entrando nel sepolcro, videro un
giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura.
[6]Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il
crocifisso. E' risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano deposto.
[7]Ora andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in
Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto». [8]Ed esse, uscite, fuggirono via
dal sepolcro perché erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente
a nessuno, perché avevano paura. Apparizioni di Gesù
risuscitato [9]Risuscitato al mattino nel primo giorno dopo il sabato,
apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva cacciato sette demòni.
[10]Questa andò ad annunziarlo ai suoi seguaci che erano in lutto e in
pianto. [11]Ma essi, udito che era vivo ed era stato visto da lei, non
vollero credere. [12]Dopo ciò, apparve a due di loro sotto altro aspetto,
mentre erano in cammino verso la campagna. [13]Anch'essi ritornarono ad
annunziarlo agli altri; ma neanche a loro vollero credere.
[14]Alla
fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro
incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo
avevano visto risuscitato.
[15]Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo
e predicate il vangelo ad ogni creatura. [16]Chi crederà e sarà battezzato
sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. [17]E questi saranno i segni
che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni,
parleranno lingue nuove, [18]prenderanno in mano i serpenti e, se berranno
qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi
guariranno».
[19]Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto
in cielo e sedette alla destra di Dio.
[20]Allora essi partirono e
predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e
confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.
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