Digestione I processi, che ci permettono l'assimilazione dei cibi, sono costituiti da decine di reazioni chimiche concatenate le une alle altre, che nel loro insieme prendono il nome di digestione. Il cibo viene classificato in proteico, lipidico ed amidaceo. Una forchettata di spaghetti richiede una diversa elaborazione chimica rispetto ad un cucchiaio di zucchero, anche se entrambi sono alimenti caratterizzati dall'alta percentuale di carboidrati. Anche i risultati sono diversi: gli spaghetti (prevalenza di carboidrati complessi) inducono ad una medio/bassa risposta dell'insulina (indice glicemico di circa 60), lo zucchero (saccarosio), viceversa ha un indice glicemico di 138 e di conseguenza un'elevatissima risposta insulinica. Occorre tener presente che, quando si parla di alimenti proteici, grassi o amidacei, considerato che la gran parte dei cibi contengono almeno due dei tre macronutrienti, si intende indicare quelli che sono caratterizzati dall'alta percentuale di proteine, di grassi e di carboidrati pur possedendo le altre sostanze in proporzioni inferiori. La digestione, che ha il compito di trasformare i principi alimentari in modo che, giunti nell'intestino tenue, possano essere assimilati, si realizza nella cavità orale, nello stomaco e nella prima parte dell'intestino tenue. Doping Doping è un termine inglese che indica l'impiego in campo sportivo di composti chimici con lo scopo di migliorare artificiosamente, ed in contrasto con l'etica sportiva, le prestazioni che si otterrebbero in modo naturale con l'allenamento. Queste sostanze sono una vera e propria violenza ai naturali processi vitali dell'organismo e possono comportare patologie irreversibili con conseguenze gravissime. Il fatto più preoccupante è che sia arrivato ad interessare anche le categorie giovanili. Perché si fa ricorso al Doping? 1) Lo sport professionistico è diventato un grande business con compensi stratosferici, in cui il miraggio dei lauti guadagni e le forti pressioni di sponsor ed allenatori, possono condurre all'uso di sostanze illecite. 2) Anche nello sport amatoriale, in una società che punta in modo esasperato all'efficienza ed al successo ad ogni costo, il prevalere sugli altri è diventato un obbligo, lo scopo non è più il semplice divertimento o la sana attività motoria, ma è la propria affermazione, in quanto, adesso, per molti, l'identità coincide con quello che si esprime nello sport. 3) La fragilità psicologica, la mancanza di fiducia in se stessi, la convinzione che i propri avversari possano farne uso, sono situazioni che possono spingere l'atleta nella direzione sbagliata. Doping vuol dire: - enormi rischi per la propria salute; - frode e slealtà sportiva. Ogni Federazione Sportiva ha stabilito al riguardo il proprio regolamento con l'elenco delle pratiche proibite. Generalmente, vengono vietate quelle sostanze il cui uso ha lo scopo di: - ridurre la percezione della fatica; - migliorare la prontezza dei riflessi; - aumentare la forza; - accrescere la resistenza muscolare; - ridurre il peso corporeo; - attenuare l'ansia; - controllare il dolore; - regolare la frequenza cardiaca e respiratoria; - contraffare i test antidoping. Esempi di sostanze dopanti Allenare i Dorsali vedi immagine di anatomia umana Erba Medica Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Erba Medica: indicata per migliorare l'appetito, nelle convalescenze e per la cura delle anemie - Dalle sommità fiorite dell'erba medica gli erboristi ricavano un prodotto utile: per la stimolazione dell'appetito, negli stati di convalescenza, come coadiuvante nella cura di alcune forme di anemia, per le carenze di vitamina K e per i problemi derivanti da emorragie. L'erba medica contiene buone quantità di vitamine (A, B1, B2, C, D, E, K) e di minerali (fosforo, zolfo, calcio, magnesio, ferro e potassio). Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Echinacea Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- Echinacea: prevenzione e cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti, generale rafforzamento del sistema immunitario- L'echinacea è originaria dell'America del Nord, dove le radici venivano utilizzate dagli indiani per la cura di ogni tipo di ferita. Negli ultimi anni, l'echinacea è diventata molto famosa anche in Europa grazie soprattutto ai risultati di diverse ricerche scientifiche che ne hanno dimostrato le importanti proprietà stimolanti per il sistema immunitario, utilissime soprattutto nelle situazioni di eccessivo stress fisico e psichico. Oltre a rinforzare il sistema immunitario, l'echinacea, contiene principi attivi con azioni: antibiotiche, antivirali ed antinfiammatorie, che ne giustificano l'utilizzo nella prevenzione e nella cura delle malattie da raffreddamento, delle manifestazioni influenzali, degli herpes alle labbra, delle bronchiti croniche e delle prostatiti. L'echinacea, priva di qualsiasi effetto collaterale, la si trova in farmacia e erboristeria sotto forma di capsule o compresse. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Effetti fisiologici dell'allenamento con i pesi L'allenamento con i pesi è sicuramente sottovalutato dalla maggior parte di noi, è ancora visto soltanto come mezzo per l'esaltazione estetica del corpo o come strumento per l'accrescimento della forza. In realtà, un costante ed adeguato lavoro con i pesi, oltre allo sviluppo dell'ipertrofia e della forza muscolare, apporta altri numerosi ed importanti benefici, che possono indurre un netto miglioramento alla qualità della vita di ciascun individuo. Benefici per l'apparato cardiovascolare, già con due anni di allenamenti costanti si possono rilevare: - un maggior volume della gittata sistolica, con conseguente aumento (a parità di battiti) della gittata cardiaca, - una riduzione della frequenza cardiaca a riposo, - un calo della pressione arterovenosa. Il potenziamento del sistema cardiocircolatorio è più spinto dagli allenamenti strutturati con serie di oltre 15 ripetizioni, quindi con carichi medio bassi, e con pause molto brevi tra le serie stesse, in cui, pertanto ci si trova a lavorare con frequenze cardiache relativamente alte, anche di coefficiente allenante 0,7. Benefici per l'apparato respiratorio, con il costante allenamento con i pesi si possono determinare: - un accrescimento della circonferenza toracica, - un rafforzamento dei muscoli respiratori, - un miglioramento della capacità vitale, - un aumento del volume espiratorio massimo/minimo. Benefici per l'apparato scheletrico, allenarsi regolarmente con i pesi permette di ottenere: - un rafforzamento delle ossa per deposizione di nuova matrice ossea e di sali di calcio, - una importante sollecitazione alla crescita per le ossa lunghe, - un aumento dello spessore delle cartilagini articolari, senza riduzioni di elasticità. Benefici per il sistema nervoso, l'utilizzo dei pesi come sovraccarico induce ad una migliore efficienza del sistema nervoso, soprattutto dal punto di vista della contrazione muscolare e della coordinazione neuromotoria, in particolare si possono rilevare: - un miglior funzionamento del sistema di controllo e comando nervoso sul muscolo, - una crescita della frequenza e dell'intensità degli stimoli con conseguenti più efficaci risposte, - uno sviluppo del diametro dell'assone del nervo motore, - un aumento del rapporto della superficie della placca motrice sulle fibre muscolari. Elettrostimolazione elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - elettrostimolazione: vantaggi e modi di impiego - L'elettrostimolazione è una tecnica che, mediante l'utilizzo di impulsi che agiscono o sui punti motori dei muscoli (motoneuroni) o sui terminali nervosi (impulsi TENS), provoca una contrazione muscolare del tutto simile a quella volontaria. Esistono tre diversi modi di utilizzo: -la stimolazione muscolare (ideale per lo sviluppo della forza), -la stimolazione ai terminali nervosi (ideale per i trattamenti contro il dolore e per quelli estetici), -la ionoforesi (ideale per la veicolazione dei farmaci). Oggi lo strumento più idoneo per l'elettrostimolazione è un generatore di corrente costante: -con impulsi rettangolari compensati e simmetrici, impulsi TENS (transcutanic eletric nerve stimulation) ed impulsi di ionoforesi, -in grado di adattarsi all'impendenza o resistenza dei diversi tessuti (ad esempio cute e grasso), che si interpongono tra gli elettrodi ed il motoneurone da stimolare, -con programmi in cui gli impulsi siano calibrati secondo due variabili: la frequenza (impulso al secondo in Herz), che deve essere compresa tra 1 e 120 Hz, e la cronassia, in pratica la larghezza dell'impulso, misurata in microsecondi (da 30 a 450). Vantaggi dell'impiego dell'elettrostimolazione: -nello sport: isolamento del gruppo muscolare trattato, salvaguardia delle sistema muscolo-tendineo, risparmio di energia fisica e psicologica, reclutamento di un numero maggiore di fibre muscolari rispetto ad una contrazione volontaria, allenamento di fibre muscolari poco utilizzate nelle normali sedute di lavoro, riduzione dei tempi di recupero, eliminazione del sovraccarico alle articolazioni, miglioramento della circolazione sanguigna, attivazione delle endorfine; -nell'estetica: miglioramento del microcircolo capillare, mobilizzazione dei grassi, tonificazione e rassodamento dei tessuti, drenaggio dei liquidi, aumento del metabolismo e delle attività cellulari, riduzione del grasso dei depositi localizzati e della cellulite; -nel benessere: riduzione del dolore, innalzamento delle endorfine, mantenimento del tono muscolare; -nella riabilitazione: trattamento dell'amiotrofia muscolare post-traumatica e post-chirurgica, ripristino della forza muscolare, riequilibrio del controllo propriocettivo, cura delle contratture, recupero motorio. Un programma di elettrostimolazione deve prevedere una fase di riscaldamento, una di allenamento vero proprio ed un'ultima di defaticamento. Diversificazioni tra i programmi: -SVILUPPO FORZA, stimolazione delle fibre veloci a metabolismo misto anaerobico ed aerobico, con un tempo di contrazione di quattro secondi ed un tempo di relax di 20, utilizzando frequenze di 75-100 Hz, la larghezza dell'impulso (cronassia) si differenzia tra gli arti inferiori (300-400 microsecondi) e la parte superiore (150-250 microsecondi); -SVILUPPO FORZA ESPLOSIVA, ricerca del miglioramento della forza massimale e della forza veloce, con stimolazioni delle fibre rapide a metabolismo anaerobico, prevede tre secondi per la contrazione e 29 secondi per il relax, con una frequenza di 100-120 Hz, -SVILUPPO FORZA RESISTENTE, miglioramento della resistenza allo sforzo intenso, con stimolazione delle fibre veloci a metabolismo misto anaerobico ed aerobico, con contrazioni di 8 secondi e relax di soli sei secondi ad una frequenza tra i 55 e i 65 Hz, -TONIFICAZIONE, miglioramento del tono muscolare, con stimolazione delle fibre lente, prevede lunghi tempi di contrazione a basse frequenze, -RECUPERO ATTIVO, allo scopo di velocizzare il recupero dopo una gara od un allenamento intenso, si utilizzano frequenze da 1 a 9 Hz, -CAPILLARIZZAZIONE, aumento della portata arteriosa, si applica una frequenza di 8 Hz, -LIPOLISI, stimola la mobilizzazione dei grassi e il drenaggio dei liquidi con frequenze modulate, -ANTALGICO, stimolando i terminali nervosi con medie frequenze si riduce il dolore, -ENDORFINICO, con stimolazione a frequenze medie (1-6 Hz), si attiva la liberazione delle endorfine, -AMIOTROFIA, stimolazione delle fibre lente allo scopo di recuperare il volume del muscolo, -DECONTRATTURANTE, consente un'azione di tonolisi, con una frequenza di 1 Hz. L'elettrostimolazione viene impiegata per un lavoro muscolare isometrico; solo gli atleti molto evoluti, sotto il controllo diretto del preparatore atletico o del medico, possono svolgere un lavoro muscolare in dinamica associato all'elettrostimolazione. L'intensità dovrà essere sempre sotto la soglia del dolore, soprattutto per le TENS a scopo antalgico, dove va assolutamente evitata la stimolazione dei tessuti muscolari sottostanti. Gli elettrodi con polo positivo si applicano sul punto motore del muscolo, mentre i corrispondenti, con polo negativo, sulla intersezione muscolotendinea prossimale al cuore. L'elettrostimolazione non ha controindicazioni, è però vietata ai portatori di pace maker, alle donne in stato interessante e agli epilettici, ed è comunque preferibile consultare il proprio medico prima di metterla in atto. È consigliabile un numero massimo di sette sedute settimanali di un'ora ciascuna. Ematocrito Salito prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni come fattore il cui livello poteva comprovare l'utilizzo di un certo tipo di sostanze dopanti, è il valore, espresso in percentuale, della porzione di sangue occupata dai globuli rossi. La medicina considera entro la norma valori da 42 a 50 per l'uomo e da 37 a 44 per la donna (in situazioni di livelli inferiori si ricade nell'anemia, mentre con indici più alti vi è il rischio di ictus). Negli sport di durata può risultare vantaggioso averne un valore alto (più globuli rossi comportano una maggiore possibilità di trasporto di ossigeno da parte del sangue), ecco spiegato l'uso frequente tra gli atleti di sostanze proibite, come per esempio l'EPO, che facilitano l'emoconcentrazione a scapito della frazione plasmatica del sangue, ma che sono veramente pericolosissime per la salute. Emoglobina L'Emoglobina è un pigmento che, contenuto nei globuli rossi, conferisce al sangue il caratteristico colore rosso. L'Emoglobina è costituita da due paia di catene polipeptidiche (globine) uguali tra loro, e a ciascuna è attaccato un gruppo chimico, denominato eme che contiene atomi di ferro. La più importante funzione svolta dal emoglobina è il trasporto dell'ossigeno dai polmoni ai tessuti periferici. A livello polmonare l'emoglobina contenuta nel sangue venoso si lega all'ossigeno in virtù della differente pressione parziale di ossigeno tra l'interno e l'esterno degli alveoli polmonari. Normalmente può legare 1,34 volumi di ossigeno, quindi 100 cc di sangue arterioso, contenenti in media circa 15g di emoglobina, trasportano venti volumi di ossigeno. L'ossigeno viene successivamente ceduto ai tessuti e trasferito nelle cellule dove viene utilizzato nei processi metabolici (respirazione cellulare). Endorfine Sostanze endogene dotate di proprietà biologiche analgesiche simili a quelle della morfina e delle sostanze oppiacee. Attualmente si conoscono quattro distinte classi di endorfine, dette rispettivamente: alfa, beta, gamma e delta; più due sostanze estratte dal tessuto nervoso e denominate: encefaline. Le cellule destinate alla produzione delle endorfine sono sparse in varie parti del sistema nervoso centrale, tuttavia le stesse sono presenti nell'ipofisi, nelle ghiandole surrenali, nelle ghiandole salivari e nel tratto gastrointestinale. Le endorfine sembrano svolgere un ruolo fondamentale nell'analgesia non farmacologia, vale a dire, in quella che si ottiene, per esempio, mediante tecniche come: l'agopuntura, l'ipnosi e l'elettrostimolazione. Eritropoietina (EPO) E' utilizzata dalla medicina per curare alcune forme di anemia, in quanto stimola la produzione dei globuli rossi. Viene usata come doping ematico negli sports che richiedono sforzi prolungati (ciclismo, maratone), perché più globuli rossi significano più ossigeno nel sangue e quindi più energia per le prestazioni atletiche di durata. L'aumento dei globuli rossi fa, però, anche aumentare la viscosità del sangue con conseguenti elevatissimi rischi di TROMBOSI, ICTUS ed INFARTO MIOCARDICO. Equiseto Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - L'equiseto, pianta perenne a rizoma sottile, nero, lungo, strisciante e ramificato, è piuttosto diffuso nelle zone temperate d'Europa e quindi anche in Italia. Il rizoma da vita a due tipi di fusti: - uno fertile (compare in primavera, alto fino a 20 cm, privo di clorofilla, terminante alla sommità con una specie di spiga); - uno sterile (compare in estate, alto fino ad un metro, di colore verde). È proprio il fusto sterile la parte utilizzata in erboristeria. L'equiseto viene raccolto ancora giovane, ma ben sviluppato e può essere utilizzato fresco o essiccato. I principi attivi presenti nell'equiseto sono: silice (il 10% passa come acido silicico nelle tisane), potassio, saponina (equisetonina), glucosidi flavonici, piccole quantità di alcaloidi, tannino. L'equiseto ha proprietà: diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti. La presenza di silice e potassio lo rendono un ottimo rimineralizzante, utile, negli stati di stanchezza, a sportivi e non. Grazie agli effetti diuretici, l'equiseto, viene impiegato anche per stimolare le funzioni renali. Risulta molto attivo, inoltre, per: la fragilità delle unghie, la perdita dei capelli, l'osteoporosi, l'accrescimento scheletrico degli adolescenti, la guarigione delle fratture, l'artrosi (grazie all'azione che esercita sia sulla cartilagine articolare, sia sul tessuto osseo) e le tendiniti (migliora l'elasticità dei tendini). Riassumendo possiamo affermare che l'equiseto è importante per lo sportivo, sia per l'azione rimineralizzante, sia per gli effetti antinfiammatori su articolazioni e tendini. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Nella cavità orale gli amidi subiscono una prima scissione in carboidrati più semplici grazie all'enzima ptialina, contenuto nella saliva. Il boccone lubrificato e appallottolato (bolo) viene spinto dalla lingua verso la faringe (deglutizione) e quindi attraverso l'esofago giunge nello stomaco. Nello stomaco le proteine subiscono una parziale disgregazione per mezzo del succo gastrico e dell'acido cloridrico. Qui vi è la formazione di una poltiglia (chimo) che, attraverso il piloro (anello muscolare che funziona come una valvola), passa nell'intestino tenue. I tempi di permanenza nello stomaco variano in base alla quantità e alla natura dei cibi ingeriti, si può arrivare anche a più di sei ore. Nell'intestino tenue (lungo negli adulti circa 7 metri con un diametro di 3/4 cm) avviene la trasformazione del chimo in chilo. Nella prima parte dell'intestino tenue, il duodeno, la decomposizione dei carboidrati, delle proteine e dei grassi viene completata quasi del tutto, grazie all'intervento degli enzimi contenuti rispettivamente nel succo pancreatico e intestinale. La scissione definitiva avviene nella seconda parte dell'intestino tenue, il digiuno, per mezzo degli enzimi contenuti nelle pareti dei villi che tappezzano l'intestino. I villi sono minuscole escrescenze di forma conica, alte circa 1 mm, all'interno delle quali passano i capillari e un vaso linfatico. Nei villi, quindi, si conclude la digestione dei principi alimentari, che da questo momento chiameremo più propriamente principi nutritivi, e se ne attua l'assorbimento. Il processo digestivo viene portato a compimento nella parte terminale dell'intestino tenue, l'ileo, e nell'intestino crasso (cieco, colon, sigma e retto). I residui della digestione, nel retto, si arricchiscono di muco che ne favorisce l'espulsione attraverso l'ano. Gli avanzi intestinali di un pasto vengono mediamente eliminati per un terzo dopo 24 ore, per due terzi dopo 48 ore e completamente dopo 96 ore. vedi: Metabolismo alimentazione dieta a zona Dimagrire all'insegna del benessere Una buona percezione di se aiuta ad aumentare l'autostima, ed è proprio il corpo la fonte fornitrice dell'autoimmagine. L'attenzione, però, non va concentrata solo sulle apparenze : il corpo, innanzitutto, deve essere sano "dentro". Il concetto di dieta ci riporta spesso all'idea di dimagrimento forzato, di riduzione drastica del peso corporeo, attraverso una alimentazione ipocalorica. Il suggerimento che spesso do ai miei pazienti è di tentare di perdere peso lentamente, migliorando la qualità e la varietà degli alimenti e lavorando progressivamente sulla quantità, d'accordo con il loro medico. Una dieta equilibrata, infatti, richiede un'alimentazione varia che assicuri l'utilizzo di tutti i nutrimenti di cui l'organismo ha bisogno. La parola "diaita" indicava, per i greci non solo un regime alimentare ma uno stile di vita, in armonia fra uomo ed ambiente : un equilibrio può esser recuperato al cibo in termini di piacere, consapevolezza, ecosostenibilità e salute. Il cioccolato ed il piatto di spaghetti sono solo due tra i molti cibi che riescono a darci buonumore; la lista, infatti, comprende anche formaggi, pesce azzurro, spinaci, molluschi, arachidi, carni bianche, caffè e tè. Ciò in quanto serotonina, noradrenalina e dopamina vengono fabbricate a partire da due sostanze, il triptofano e la tiroxina. La prima favorisce, in particolare, la produzione di serotonina che ha proprietà calmanti e sedative (si trova nelle arachidi, mandorle, tuorli d'uovo, pollo, tacchino, bresaola, fegato, pesce azzurro e formaggio in genere). La seconda favorisce la produzione della noradrenalina e dopamina, i quali danno energia (abbonda nelle sarde, tonno, legumi secchi, semi oleosi, lievito di birra e germe di grano). Inoltre, caffè, cioccolato, tè, bibite a base di cola, contengono metilxantine, ossia l'eccitante che stimola la concentrazione e l'attenzione soprattutto nei soggetti che tendono alla depressione. L'antidepressivo per eccellenza rimane, comunque, il cioccolato in quanto, oltre a favorire la produzione di serotonina e delle endorfine, è un concentrato di sostanze utili per l'umore fra cui la feniletilanina. In conclusione, ho voluto mostrare come una sana e particolareggiata alimentazione costituisce una tra le innumerevoli situazioni che possono condurci al raggiungimento dello stato di benessere duraturo. per dimagrire?, è questione di stile di vita! per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - per dimagrire: dieta, sport e corretto stile di vita - Molto spesso il concetto di persona magra non è utilizzato correttamente. La valutazione avviene con l'unico riferimento alle dimensioni ma, sicuramente, non e' una questione di "volumi". Non si può certo dare del grasso ad un culturista al massimo della forma, come non si può affermare in termini assoluti che un uomo che indossa indumenti di piccola taglia sia per forza magro. Alla stessa stregua sono ridicole le tabelle che indicano il peso ideale con riferimento alla sola statura, senza considerare la struttura scheletrica e le masse muscolari. Ecco l'importanza dei valori di massa magra e massa grassa. E' la percentuale di massa grassa che determina l'attributo di persona magra e non sempre vi è corrispondenza con la mole, infatti, portando un esempio riferito all'atletica, possiamo tranquillamente affermare che il velocista, che ha dimensioni e peso doppi rispetto al maratoneta, ha, tuttavia, una percentuale inferiore di massa grassa. Essere in forma significa avere una giusta % di massa grassa, ma anche una appropriata, tonica ed armonica muscolatura. Con la sola dieta, anche se la più azzeccata, non potremo mai avere tutto questo, i pochi "eletti" che con la dieta sono riusciti a perdere peso sensibilmente (ma in modo duraturo?), hanno perso anche, anzi, soprattutto massa e tono muscolare, apparendo "flaccidi" e probabilmente con una % di massa grassa ancora troppo alta. Dimagrire significa diminuire tale percentuale, non necessariamente calare di peso. Con I'attività fisica, infatti, potremo perdere massa grassa e contemporaneamente aumentare quella magra, con eccellenti miglioramenti fisici, senza per altro che ci sia necessariamente una perdita di peso. Il mio consiglio, per tutti coloro che vogliono migliorare la propria condizione, e' quello di associare in modo costante e duraturo la dieta, intesa come alimentazione corretta, all'attività fisica. E' una questione di stile di vita, e' la cultura del lavoro muscolare e del cibo sano ed appropriato. Per poterla perseguire nel tempo, non deve risultare un peso, una forzatura, ma, deve essere un'espressione di vita, dobbiamo sentirne il bisogno e riceverne gratificazione, deve, in parole semplici piacerci. Con i ritmi dì vita di oggigiorno, il lavoro, la famiglia è impensabile poter essere costanti nell'attività fisica e nella corretta alimentazione senza che tutto ciò non sia parte integrante di noi stessi, e senza che ne comprendiamo l'importanza. Vedi anche: CONSIGLI PER DIMAGRIRE combattere la cellulite la dieta a zona Decotto disintossicante per il Fegato Come preparare un decotto disintossicante per il fegato: bollire, in acqua per cinque minuti, 1 cucchiaino di semi di Cardo Mariano per tazza; lasciare riposare per ulteriori 10 minuti, mantenendo ben coperto il tutto; berne, dopo aver filtrato, 2 tazze al giorno un ora prima dei pasti principali; effettuare cure di almeno 20 giorni. Dispendio energetico durante l'attività sportiva Fabbisogno energetico espresso in calorie al minuto SportCalorie Sport Calorie Camminare lentamente2,6Ciclismo ricreativo5,9 Camminare 5km/h3,7Ciclismo gara26 Corsa campestre ricreat.10,4Canoa ricreativa8,5 Corsa 100m gara280 Canoa gara25,5 Corsa 400m gara130 Kayak ricreativo9,1 Corsa 800m gara59 Kayak gara29,3 Corsa maratona gara20 Canottaggio ricreativo9,1 Ballo ritmo lento4,3Canottaggio gara25,5 Ballo ritmo veloce11,3Nuoto ricreativo9,1 Ginnastica5,9 Nuoto gara25 Basket14,3 Tiro con l'arco4,6 Baseball4,6 Volano6,5 Cricket6,5 Pesca3,9 Pallamano13,7 Biliardo2,6 Hockey sul ghiaccio28 Pugilato15 Rugby13,7 Judo22,8 Pallavolo8,5 Lotta13,7 Calcio11,7 Sollevamento pesi127 Football americano7,2Tennis singolo11,1 Cavalcare al passo3,3Tennis doppio9,1 Cavalcare al trotto8,5Scherma9,8 Sci di fondo ricreativo12Pattinaggio ricreativo5,2 Sci di fondo gara21,5 Pattinaggio velocità gara28,6 Sci alpino ricreativo12 Pattinaggio artistico gara16,9 Sci alpino gara21,5 Ping pong5,2 Alpinismo 9,8 Golf 5,2 distorsione alla caviglia I traumi distorsivi rappresentano la grande maggioranza delle lesioni dell'articolazione tibio-tarsica. La distorsione più comune è quella che riguarda i legamenti laterali della caviglia, caratterizzata da una forte ed incontrollata supinazione del piede. Qualsiasi sia l'entità del danno, come primo intervento è importante fare riferimento al metodo R.I.C.E. (VEDI ARTICOLO). Seguirà una fase di immobilizzazione, di cui: durata, metodo e tipo, saranno in una funzione del livello del trauma. Successivamente, per favorire il pronto recupero, è bene attenersi ad alcuni criteri guida, lavorando: - per il miglioramento della capacità di forza della muscolatura (muscolo tibiale anteriore e muscoli peronieri) allo scopo di favorire la stabilità dell'articolazione; - per il recupero della propriocettività (dal punto di vista motorio, un trauma articolare con sintomatologia dolorosa provoca una diminuzione delle capacità di comando e di controllo dell'articolazione, viene pertanto a mancare il controllo del movimento, con alti rischi di ulteriori incidenti, ecco spiegata la necessità di un intervento rieducativo finalizzato alla riprogrammazione neuromotoria, ossia al recupero propriocettivo); - per il graduale recupero dei gradi articolari, nei margini consentiti dal dolore. Già in condizioni di immobilizzazione forzata possono essere eseguite le "contrazioni flash"(contrazioni muscolari isometriche della durata di circa 8 secondi), che in una situazione di lavoro statico assicurano risultati sia dal punto di vista della forza muscolare, sia da quello del recupero della propriocetività. Da quando il piede può essere caricato, anche se solo parzialmente, assumono un'importanza fondamentale gli esercizi su tavole basculanti, che saranno eseguiti, come prima fase, da seduti e con carico molto ridotto, successivamente, da posizione eretta, ma in appoggio ad un supporto ed infine con carico completo (recupero della propriocettività in situazione dinamica ed rieducazione al carico). L'ultima fase del recupero riguarda la forza dei flessori plantari del piede ed il movimento dell'articolazione in flessione plantare ed in prono-supinazione (gradi articolari), in considerazione che i valori di forza e di lavoro dei flessori dorsali devono essere di circa il 33% di quelli espressi dai flessori plantari. A tal fine, i primi esercizi sono rappresentati da contrazioni massimali isometriche con una durata fino ad anche 40 secondi, per passare poi ad esercizi isotonici contro resistenze elastiche ed infine a lavori isocinetici a velocità medio-basse. Raggiunti valori di forza e di mobilità articolare sufficienti, chi fa sport può cominciare il lavoro per recupero del gesto sportivo. Fine prima parte Nei prossimi giorni parleremo del recupero del gesto sportivo e dei bendaggi funzionali a scopo cautelativo e dell'utilizzo di fisioterapia e fitoterapia. Seconda parte: distorsione alla caviglia Il recupero del gesto sportivo. Il livello di forza (espresso in Newton) dei flessori plantari di chi fa sport deve essere pari almeno al doppio del peso del corpo. In quasi tutti i gesti sportivi i flessori del piede rappresentano il motore del movimento ed i flessori dorsali il fattore di stabilità, di conseguenza a valori più elevati dei primi corrisponde una miglior dinamicità, mentre con valori più alti dei secondi si garantisce una maggior stabilità articolare. Prima di riprendere in pieno la propria attività atletica sarà quindi necessario ritrovare: - la totale sicurezza dell'appoggio; - i livelli di forza antecedenti al trauma; - la completa mobilità articolare; - la massima dinamicità del gesto; utilizzando: - le andature e gli esercizi di skip, eseguiti davanti allo specchio (dopo un infortunio, l'informazione di ritorno che si ottiene dall'immagine riflessa è fondamentale per la corretta esecuzione dei movimenti); - il lavoro isocinetico con carico progressivo; - i gesti pre-programmabili eseguiti ad intensità graduali; - lo stretching. Per un pronto recupero da una distorsione alla caviglia consigliamo: - per accelerare l'assorbimento del versamento, nelle primissime fasi successive al trauma, il LASER (fisioterapia) e l'ANANAS (fitoterapia); - per ristabilire i livelli di forza, nelle fasi di perfezionamento finale, l'ELETTROSTIMOLAZIONE. Fine seconda parte Nel prossimo ed ultimo appuntamento parleremo della prevenzione. Terza Parte: distorsione alla caviglia IL BENDAGGIO FUNZIONALE Viene utilizzato molto spesso in differenti discipline sportive in quanto permette: - dopo lesioni capsulo legamentose, una ripresa dell'attività sportiva più rapida; - in condizioni di instabilità cronica dell'articolazione, l'effettiva pratica dell'attività sportiva stessa; - negli sports caratterizzati da intense sollecitazioni alle caviglie, un'efficace prevenzione alle lesioni. Con il bendaggio funzionale si dà stabilità all'articolazione senza ostacolare la circolazione sanguigna, impedendo le lesioni in trazione, soprattutto a carico del legamento collaterale laterale, il più frequentemente danneggiato e assicurando, comunque, un'azione preventiva per tutti possibili movimenti abnormi. Il bendaggio deve essere applicato, o auto applicato, con caviglia allineata e flessa a 90 gradi; è consigliabile, prima di procedere, l'avere già svolto parte del riscaldamento. Occorre del cerotto adesivo anelastico ipoallergico, del tensoplast e una benda elastica o autoaderente. tenendo il piede allineato con caviglia a 90 gradi applicare il primo strato di cerotto a "staffa", ricoprendo i malleoli dall'interno verso l'esterno successivamente applicare il cerotto a spirale a rinforzo dei legamenti della parte laterale della caviglia la terza fase consiste nell'apporre il primo giro di tensoplast a staffa, ricoprendo abbondantemente lo strato precedente a questo punto applicare il tensoplast a "canestro" attorno al retropiede con fissaggio alla tibia aggiungere un ulteriore strato di tensoplast a spirale, con decorso dall'interno verso l'esterno ora manca solo la benda autoaderente di copertura applicare la benda con decorso a spirale, dall'interno verso l'esterno, evitando un'eccessiva compressione Il nostro bendaggio funzionale ("taping") è completato Ti consigliamo, infine, di leggere i seguenti nostri articoli relativi a: Medicina Sportiva Salute benessere rimedi naturali omeopatia erboristeria L'importanza di diversificare l'allenamento L'allenamento produce risultati in quanto crea degli stimoli di adattamento per il nostro organismo, stimoli che a loro volta inducono ad una risposta compensativa. Questo principio è sempre valido, qualsiasi qualità si cerchi di migliorare, in quanto a stimoli diversi seguiranno risposte di adattamento diverse. L'allenamento in cui si ripetono sempre gli stessi esercizi, nello stesso ordine, con il medesimo numero di serie e ripetizioni, magari anche sempre con lo stesso carico, finisce con il perdere sempre più efficacia, in funzione di sempre minori effetti stimolanti sul corpo. Ecco l'importanza di evitare l'adattamento all'allenamento e di dare sempre nuove e diverse "scosse" al fisico; ecco il grande vantaggio di programmi diversificati, con continue, anche se minime, varianti. Il nostro consiglio è di applicare qualche piccola modifica ad ogni allenamento, possono essere invece azzardate le continue rivoluzioni. Come variare il proprio programma d'allenamento: 1) cambiare gli esercizi e/o l'ordine in cui si eseguono (per esempio, si possono modificare gli esercizi per i vari gruppi muscolari, mutarne solo l'ordine, oppure ribaltare il programma, invertendo la cronologia di lavoro per i muscoli); 2) variare il numero delle ripetizioni e/o il carico (si può attuare una diversificazione del numero delle serie, del numero delle ripetizioni per ciascuna serie e del carico); 3) mutare il ritmo di esecuzione degli esercizi e/o i tempi di pausa per il recupero (un altro modo di adottare varianti è quello di intervenire o sui tempi di recupero tra gli esercizi e tra le serie, o sul ritmo con cui si effettuano gli esercizi, quest'ultima possibilità riguarda il tempo che si impiega a svolgere le parti eccentriche e concentriche di una ripetizione, o più semplicemente il tempo che passa durante l'abbassamento del peso e quello relativo al movimento di sollevamento dello stesso). vedi: Allenarsi in Palestra PERCHE' LE DONNE TENDONO AD INGRASSARE SU FIANCHI E COSCE? E' UN FATTO ORMONALE CHE DIFFERENZIA LA DONNA (TIPOLOGIA GINOIDE), DALL'UOMO (TIPOLOGIA ANDROIDE), CHE INVECE TENDE AD ACCUMULARE GRASSO ATTORNO ALLA VITA. LA NATURA IN TAL MODO VUOLE FORNIRE ALLA DONNA UNA RISERVA ENERGETICA PER LA GRAVIDANZA, SI TRATTA DI GRASSO NON DANNOSO PER LA SALUTE, PERCHE' SOTTOCUTANEO. VIVEVERSA NELL'UOMO E NELLE DONNE DI TIPOLOGIA ANDROIDE, IL GRASSO INTRADDOMINALE COSTITUISCE UN IMPORTANTE FATTORE DI RISCHIO PER LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI. DOPO LA MENOPAUSA, CON IL VENIR MENO DELLA CAPACITA' PRODUTTIVA ANCHE NELLE DONNE GINOIDI IL GRASSO POTRA' ACCUMULARSI ATTORNO ALL'ADDOME. Donna e Sport Allenamento e ciclo Recuperare dopo il parto Sport e gravidanza Ginnastica per cosce e glutei Equiseto Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - Equiseto: proprietà diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti - L'equiseto, pianta perenne a rizoma sottile, nero, lungo, strisciante e ramificato, è piuttosto diffuso nelle zone temperate d'Europa e quindi anche in Italia. Il rizoma da vita a due tipi di fusti: - uno fertile (compare in primavera, alto fino a 20 cm, privo di clorofilla, terminante alla sommità con una specie di spiga); - uno sterile (compare in estate, alto fino ad un metro, di colore verde). È proprio il fusto sterile la parte utilizzata in erboristeria. L'equiseto viene raccolto ancora giovane, ma ben sviluppato e può essere utilizzato fresco o essiccato. I principi attivi presenti nell'equiseto sono: silice (il 10% passa come acido silicico nelle tisane), potassio, saponina (equisetonina), glucosidi flavonici, piccole quantità di alcaloidi, tannino. L'equiseto ha proprietà: diuretiche, depurative, antiemorragiche, antinfiammatorie, cicatrizzanti e rimineralizzanti. La presenza di silice e potassio lo rendono un ottimo rimineralizzante, utile, negli stati di stanchezza, a sportivi e non. Grazie agli effetti diuretici, l'equiseto, viene impiegato anche per stimolare le funzioni renali. Risulta molto attivo, inoltre, per: la fragilità delle unghie, la perdita dei capelli, l'osteoporosi, l'accrescimento scheletrico degli adolescenti, la guarigione delle fratture, l'artrosi (grazie all'azione che esercita sia sulla cartilagine articolare, sia sul tessuto osseo) e le tendiniti (migliora l'elasticità dei tendini). Riassumendo possiamo affermare che l'equiseto è importante per lo sportivo, sia per l'azione rimineralizzante, sia per gli effetti antinfiammatori su articolazioni e tendini. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Eritropoietina (EPO) E' utilizzata dalla medicina per curare alcune forme di anemia, in quanto stimola la produzione dei globuli rossi. Viene usata come doping ematico negli sports che richiedono sforzi prolungati (ciclismo, maratone), perché più globuli rossi significano più ossigeno nel sangue e quindi più energia per le prestazioni atletiche di durata. L'aumento dei globuli rossi fa, però, anche aumentare la viscosità del sangue con conseguenti elevatissimi rischi di TROMBOSI, ICTUS ed INFARTO MIOCARDICO. sezione Erboristeria Come preparare un decotto Come preparare un infuso Come preparare una macerazione Come preparare una tintura Come preparare uno sciroppo Come preparare un succo Aglio (ipertensione, arteriosclerosi, circolazione) Alga Kelp (obesità, cellulite, metabolismo) Aloe vera (disintossicante, infiammazioni, antivirale) Altea (bronchite, catarro, tosse) Ananas (effetti diuretici, digestivi, antinfiammatori) Artiglio del diavolo (infiammazioni, reumatismi) Bardana (acne, eczemi, psoriasi) Betulla (cellulite, ritenzione idrica, iperuricemia) Calendula (regolazione ciclo mestruale, irritazioni) Centella (cellulite, circolazione, emorroidi) Cumino (appettito, digestione, aerofagia) Echinacea (sistema immunitario, herpes, prostatiti) Equiseto (effetti rimineralizzanti ed antinfiammatori) Erba medica (appetito, anemia, convalescenza) Eucalipto (tosse, catarro, raffreddore) Fieno greco (convalescenze, allattamento, rachitismo) Finocchio (digestione, aerofagia, colite) Frassino (antinfiammatorio, diuretico, antiossidante) Garcinia (obesità, colesterolo, trigliceridi) Ginkgo (circolazione, radicali liberi, memoria) Glucomannano (obesità, stitichezza, colesterolo) Guaranà (astenia, dimagrimento, tonico antifatica) Iperico (ansia, depressione, agitazione) Ippocastano (cellulite, circolazione, edemi) Malva (stitichezza, tosse e raffreddore) Meliloto (cellulite, circolazione, flebiti) Mirtillo nero (emorroidi, vista notturna, diarrea, couperose) Mirtillo rosso (circolazione, diarrea, couperose) Ortosifon (cure dimagranti, diuretico, depurativo) Papaia (cellulite, ritenzione, digestione) Pilosella (cellulite, ipertensione, ritenzione) Rosa canina (vitaminizzante, difese immunitarie) Salice (raffreddore, febbre, dolori reumatici) Spirea ulmaria (cellulite, ritenzione, raffreddore) Spirulina (tonico, sistema immunitario, convalescenze) Tarassaco (cellulite, colesterolo, insufficienza epatica) Tè verde (tonico dimagrante, antiossidante, rimineralizzante) Timo (tosse, catarro, bronchite, meteorismo, diarrea) Tribulus terrestris (ricostituente, accrescimento, fortificante) Valeriana (insonnia, palpitazioni, ansia, agitazione) Vite (cellulite, circolazione, couperose, ematomi) Vedi anche fitoterapia Rimedi naturali Fiori di back omeopatia aromaterapia e oli essenziali obesità e ereditarietà IL TESSUTO ADIPOSO SOTTOCUTANEO E' FATTO DI CELLULE PRESENTI IN NUMERO DIVERSO DA INDIVIDUO AD INDIVIDUO, TALE QUANTITA' E' DETERMINATA GENETICAMENTE E SI RICEVE IN EREDITA' DAI GENITORI. L'ACCUMULO DI GRASSO CESSA QUANDO TUTTE QUESTE CELLULE NE SONO PIENE, PERTANTO, PIU' CELLULE ADIPOSE SI POSSEGGONO, PIU' SI POTRA' INGRASSARE. SOLTANTO NEI PRIMI ANNI DI VITA, IL TESSUTO ADIPOSO, SE STIMOLATO CON UNA ECCESSIVA INTRODUZIONE DI CIBO, TENDE A SUDDIVIDERSI IN CELLULE PIU' PICCOLE, MA PIU' NUMEROSE, CHE POTRANNO TUTTE RIEMPIRSI DI GRASSO, ECCO PERCHE' CHI E' GRASSO DA PICCOLO RISCHIA L'OBESITA'. Esercizi per il miglioramento della Forza Esplosiva - esercizi di sprint di 10-30 metri con recupero completo (90 secondi circa), per esempio: 5x10m, 5x20m, 5x30m; - esercizi di sprint con arresto rapido (sempre di 10-30 metri e con recupero completo); - scatti in salita di 10-30 metri con recupero completo; - corsa con il traino (20-40 metri); - salti in basso con rimbalzo da 30-50 cm (pliometria), 3-4 serie da 10 salti con recupero di circa 30 secondi tra i salti e di circa 2-3 minuti tra le serie; - salti in basso con rimbalzo come sopra, ma atterrando a gambe piegate con angolo al ginocchio di 90 gradi; - balzi multipli (4-5 serie da 10); - salti consecutivi per toccare oggetti sospesi (4-5 serie da 10); - salti di ostacoli consecutivi (4-5 serie con 10 ostacoli). PETTORALI DORSALI SPALLE BICIPITI TRICIPITI GAMBE e GLUTEI ADDOMINALI LOMBARI CardioFitness Gli esercizi compresi nella categoria del CARDIOFITNESS devono avere una durata di almeno 30 minuti ed devono superare sicuramente le 100 ripetizioni. Risultano allenanti per la resistenza muscolare (fibre rosse) e soprattutto per l'apparato cardiovascolare-respiratorio. Richiedono un meccanismo energetico aerobico di utilizzo di Glicogeno e acidi grassi liberi (appunto perché bruciano grassi risultano efficaci per il dimagrimento). Hanno la caratteristica di migliorare la capacità e la potenza aerobica. LO SPINNING LO STEPPER IL PUMP IL TAPIS ROULANT LA BICI ELLITTICA LA BICI DA CAMERA L'ACQUAGYM LA FITBOXE sezione Benessere consigli per dimagrire combattere la cellulite cardiofitnesselettrostimolazione ginnastica per cosce e glutei Il massaggio omeopatiai medicinali omeopatici la dieta a zonacalcola i tuoi bioritmi fitness testcombattere lo stress calcola la tua % di massa grassala fitoterapia i fiori di bachIl massaggio ayurvedico il training autogenolo stretching lo shiatzula sauna lo yogaallenarsi in palestra aromaterapia: gli oli essenziali cristalloterapia psicologia e benessere iridologia le nuove etichette per le carni bovine Dal 1° gennaio 2002 possiamo fare affidamento su etichette più informative, sia per la carne bovina, che per il pesce fresco. Già dal settembre del 2000 era obbligatorio indicare luogo e codice di macellazione e di sezionamento (i bolli CEE), dall'inizio del 2002 devono essere precisati anche il paese di nascita e quello di allevamento. Riassumendo, la nuova etichetta per le carni bovine deve contenere le seguenti informazioni: - indicazione dell'operatore o dell'organizzazione autorizzata ad etichettare le carni bovine; - paese di nascita (deve essere indicato per esteso e non in sigla); - paese d'ingrasso; - paese di macellazione e numero di approvazione dell'impianto adibito a tale mansione; - paese di sezionamento e numero di approvazione del laboratorio che l'ha eseguito; - numero che identifica l'animale od il gruppo di animali. La razza può essere indicata solo se l'animale è iscritto al registro anagrafico della razza medesima. E' vietato, viceversa: - qualsiasi riferimento al superamento di test per la BSE in bovini macellati a meno di 24 mesi di età (la stragrande maggioranza della carne che si trova in vendita proviene da animali più giovani); - ricorrere a termini come "tradizionale", "classico", "naturale"; - utilizzare la dicitura "alimentazione vegetale" (in quanto è vietato l'uso di farine animali per tutti i bovini, con la sola possibilità di aggiungere ai mangimi un 7% di grassi animali, chi rinuncia anche a questa presenza può fregiarsi dell'indicazione "alimentazione priva di grassi animali aggiunti"). L'espressione: "assenza di OGM" si può adoperare soltanto da chi ha aderito ad un preciso disciplinare approvato dal Ministero delle Politiche Agricole, che prevede garanzie rigorosissime. Sempre dal 1° gennaio 2002, per il pesce fresco, deve essere indicata la provenienza: mare, acque dolci interne o allevamento. Le diciture previste sono chiare: - "pescato" si riferisce a pesce pescato in mare, con l'indicazione anche della zona; - "pescato in acque dolci" indica prodotti che giungono da acque interne; - "allevato" precisa una provenienza da allevamento. Eucalipto Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - Eucalipto: ottimo per tosse, catarro e raffreddore - L'eucalipto è un albero sempreverde, alto, nel suo habitat naturale (le regioni australiane), anche fino a 100 metri. Ha foglie di colore verde-azzurrognolo, dure e spesse. I fiori sono isolati o riuniti, all'ascella delle foglie, in gruppetti di 2 o 3. I frutti, che hanno forma emisferica, sono capsule legnose che contengono i semi. L'eucalipto ha la fioritura, in Italia, tra maggio e luglio, viene coltivato nelle regioni centro/meridionali. I principi attivi più importanti, contenuti nel suo olio essenziale, sono: l'eucaliptolo (composto base per tutte le preparazioni farmacologiche contro la tosse, il raffreddore, le sinusiti, l'asma e le rinofaringiti) e il globulolo. L'eucalipto ha proprietà: balsamiche, espettoranti, antibatteriche, antivirali, cosmetiche. In fitoterapia, si raccolgono e utilizzano le foglie per preparare capsule (da assumere tre volte al giorno a digiuno con molta acqua) e decotti. Decotto per bronchiti, febbre, tosse e raffreddore: bollire 25 grammi di foglie in un litro di acqua per 15 minuti, bere a bicchieri durante il giorno. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Fabbisogni dietetici dello sportivo Fabbisogno di carboidrati Fabbisogno di proteine Fabbisogno di grassi gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire allenarsi in palestra allenare cosce e glutei alimentazione Fabbisogno di glucidi - vantaggi: gli zuccheri forniscono energia di rapida utilizzazione, non devono superare il 60% della razione calorica. Per evitare astenie ipoglicemiche in gara e caricare le riserve di glicogeno, assumerne nei due giorni precedenti una buona quantità, durante la competizione, se necessario ingerire fruttosio o maltodestrine; - svantaggi: l'eccesso causa disturbi digestivi, carenze di vitamina B1 e soprappeso. Un apporto ridotto genera la formazione di CORPI CHETONICI (acido aceotacetico, acetone, acido beta idrossibutirrico) che causano un'impennata dell'acidità del sangue con conseguente crollo del rendimento. Viceversa, la glicolisi (demolizione) del glucosio rende i corpi chetonici utilizzabili. Fabbisogno di lipidi - vantaggi, lipidi assicurano fonti di energia muscolare, la quota di razione calorica ideale è di circa il 15-20%, hanno un'importanza fondamentale negli sport di lunga durata (in cui forniscono il 60% dell'energia necessaria), sono preferibili i grassi insaturi di origine vegetale, in quanto più facilmente digeribili; - svantaggi, l'eccessivo apporto di grassi provoca un aumento di peso e di conseguenza un calo della prestazione. Fabbisogno proteico - vantaggi, la quota proteica intorno al 16-20%, assicura ottimali effetti plastici: il rapporto tra proteine animali e vegetali dovra' essere uguale o maggiore di 1; - svantaggi, l'eccessivo apporto causa un aumento dell'azotemia, disturbi di termoregolazione cutanea con probabile caduta del rendimento soprattutto con clima caldo. Fabbisogno calorico I consumi energetici sono la somma: -del fabbisogno dovuto alle necessità di mantenimento della vita (METABOLISMO DI BASE) -del dispendio energetico dovuto alle varie attività (sportiva, lavorativa, familiare). Il metabolismo di base varia in rapporto ad età, sesso e costituzione fisica. Per quanto concerne l'età, la spesa energetica richiesta dal metabolismo di base sale dai 6 anni fino all'adolescenza, quindi si assesta, per poi, dopo i 30 anni scendere di circa un 2% ogni decennio. Gli uomini bruciano più delle donne, anche a parità di peso e di altezza, perché hanno una percentuale più alta di massa magra (il metabolismo di base dipende in gran parte dalla composizione corporea, i muscoli consumano di più). Anche la dimensione corporea incide, soprattutto la superficie più che il peso; in pratica a parità di peso, un soggetto più alto brucia più calorie. Altri fattori che influenzano il metabolismo di base sono: -il clima (il freddo lo fa crescere); -lo stato nutrizionale (il digiuno lo riduce e l'alimentazione proteica lo aumenta); -gli ormoni (adrenalina e tirosina lo alzano); -lo stato di salute (la febbre lo cresce di circa un 13% per ogni linea, mentre i sedativi lo riducono). Fabbisogno giornaliero espresso in calorie Altezza in cmPeso uomo in kgPeso donna in kgMetabolismo di baseM. di base più attività leggeraM. di base più attività mediaM. di base più attività pesante uomodonnauomodonnauomodonnauomodonna 150 48,6 1150 1500 1900 2250 155 51,2 1200 1600 2000 2400 16060,154,014001250185017002300210027502500 16563,057,014501350195018002400225029002700 17066,060,515501450205019002550240030502850 17570,064,016001500215020002700250032503050 18074,068,017001600230021502850265034003200 18578,0 1800 2400 3000 3600 19082,5 1900 2550 3200 3800 Per attività leggere si intendono quelle in cui non vi è lavoro muscolare, ad esempio: impiegati, liberi professionisti, agenti di commercio, agenti assicurativi. Le attività medie comprendono tutti quei lavori con moderato ed intermedio sforzo fisico, ad esempio: magazzinieri, commessi, infermieri, operai. Sono considerate attività pesanti quelle con lavoro muscolare notevole tipo: gli addetti ai lavori agricoli, i manovali, i fabbri, gli operai con rilevante impegno fisico, i facchini. Al fabbisogno energetico ricavato dal metabolismo di base più l'attività lavorativa occorre sommare il dispendio energetico proprio dello sport praticato. UN FANGO PER GLUTEI E FIANCHI Versare in una ciotola: 50 grammi di polvere di alga Kelp, 30 grammi di argilla verde (potentissimo agente di rigenerazione fisica con spiccate proprietà rimineralizzanti, riequilibranti, antitossiche ed assorbenti, che contiene tra l'altro: silicio, magnesio, ferro e calcio), 20 grammi di farina di fieno greco, 5 gocce di olio essenziale di menta (effetti astringenti e tonici), 5 gocce di olio essenziale di rosmarino (vedi menta) e 50 grammi di acqua (da aggiungere un poco alla volta, meglio se salata con appena un po' di sale marino grezzo). Mescolare fino ad ottenere un composto denso ed omogeneo che, applicato su fianchi e glutei (avvolgendo con una pellicola trasparente), avrà importanti effetti riducenti. Si consigliano 2 applicazioni settimanali per circa 3 mesi, da mantenere in posa per 20-30 minuti. vedi: combattere la cellulite Corsa: tecniche di allenamento - IL FARTLEK Per FARTLEK si intende la corsa continua con variazioni di ritmo. L'atleta corre per più o meno lunghi tratti, ma in questo caso l'intensità' dello sforzo non si mantiene uniforme, ma presenta continue variazioni, dovute per esempio: 1) alla presenza di salite 2) alle variazioni di velocità dell'atleta. Il principio fisiologico che caratterizza il FARTLEK è che: nei tratti in cui l'intensità dello sforzo è maggiore, vi deve essere a livello dei muscoli produzione di acido lattico e quasi sempre anche accumulo; nei tratti dove l'intensità dello sforzo è ridotta, l'organismo deve eliminare l'acido lattico che dai muscoli è passato al sangue. Questo avviene grazie all'intervento del fegato, di altri organi come i reni e il cuore e anche di alcuni muscoli (quelli che, in quel momento, abbiano a disposizione più ossigeno di quanto gliene serva). Quanto più velocemente l'acido lattico viene allontanato dal sangue, tanto più facilmente ne passerà altro dalle fibre muscolari al sangue. Il FARTLEK, quindi, non serve soltanto a migliorare i meccanismi aerobici di produzione dell'ATP, ma anche ad innalzare il limite in cui, pur essendoci produzione, non c'e' accumulo di acido lattico. vedi: l'ossigeno e la respirazione il glicogeno il metabolismo i meccanismi energetici fermenti lattici Il nome deriva dalla capacità che hanno di ottenere, per mezzo di un processo enzimatico di fermentazione, acido lattico dai carboidrati. I fermenti lattici si trovano comunemente nel latte e nel formaggio. Vengono usati comunemente per produrre bevande o latte fermentato (yogurt). Sono presenti nel latte materno con la funzione di "colonizzazione" dell'intestino del neonato, in cui danno origine, infatti, alla flora batterica, che qui rimarrà per tutto il proseguo della vita dell'individuo, anche se la quantità dei lactobacilli, con il sopravanzare dell'età, sarà destinata a regredire progressivamente. I fermenti lattici: - favoriscono molti processi vitali indispensabili per lo sviluppo fisiologico; - riordinano la flora batterica intestinale, ostacolando lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, inclusi i batteri nocivi e putrefattivi; - prevengono le infezioni intestinali (in presenza di una flora batterica sana i germi non riescono ne a moltiplicarsi, ne a diffondersi); - permettono la ricostituzione di una adeguata flora batterica dopo cure con assunzioni di antibiotici; - migliorano il transito digestivo, contribuendo a garantire il perfetto funzionamento del tratto intestinale; - aiutano la scomposizione degli alimenti, prevenendo problematiche, tipiche di un processo digestivo non corretto, come l'alitosi, la diarrea, la stipsi, il meteorismo e i dolori addominali indotti dall'irritazione della mucosa intestinale; - rafforzano le difese immunitarie, producono, infatti, immunoglobine, situazione che giustifica il ruolo primario che viene attribuito ai fermenti lattici nella prevenzione delle allergie; - contrastano l'avvelenamento da cibo. Spesso si verifica la necessità di un riequilibrio della flora batterica intestinale, ma la nostra alimentazione quotidiana difficilmente risulta in grado di soddisfare questa esigenza, in quanto scarseggiano i cibi cosiddetti "vivi", per esempio, oggigiorno nemmeno il latte pastorizzato ha contenuti di Lactobacilli interessanti. Ecco giustificato il sempre più inevitabile ricorso all'integrazione di fermenti lattici vivi, integrazione più efficace se associata ad una sostanza prebiotica come l'inulina (con il termine prebiotico si indicano gli ingredienti alimentari che sono in grado di stimolare e favorire la crescita e l'attivazione di uno o più batteri presenti nel tratto intestinale, inducendo ad un pronto riequilibrio della flora batterica intestinale). Anche se i fermenti lattici sono in grado di oltrepassare la barriera acida dello stomaco (lo è specialmente il Lactobacillus Acidophilus), affinché possano raggiungere con più facilità e con una certa sicurezza l'intestino, risulta molto utile una dieta che renda lo stomaco stesso un ambiente il meno acido possibile, come, per esempio, una dieta a base di vegetali crudi (frutta e verdura), da assumere, però, in caso di diarrea, opportunatamente, in parte sottoforma di centrifugati, in parte cotti. Questi alimenti, infatti, possiedono un buon potere alcalinizzante, mentre è da evitare l'assunzione associata di fermenti lattici e cibo acidificante (cibi proteici in generale e cibi dolci). ELENCO CIBI ALCALINIZZANTI: (in ordine decrescente di potenza alcalinizzante) fichi, albicocche secche, spinaci, datteri, barbabietole, carote, sedano, lattuga, succo ananas, patate, albicocche, ananas intero, fragole, succo di pomodoro, ciliegie, banane, arance, pomodoro, cavolfiore, pesche, pompelmo, succo di limone, funghi, mela, pera, uva, latte, cipolle, piselli freschi. ELENCO CIBI ACIDIFICANTI: (in ordine decrescente di potenza acidificante) tuorlo d'uovo, ostriche, coniglio, prosciutto affumicato, carne di manzo, uovo intero, pollo, spaghetti, maccheroni, farina, sgombro, riso, pane, cioccolato, formaggi, merluzzo. Fibra Alimentare La fibra alimentare è quella parte di sostanza vegetale, presente nella nostra alimentazione, che non viene degradata dagli enzimi dell'apparato digerente, quindi, non potendo essere assimilata non può essere utilizzata come fonte di energia. Con il termine fibra alimentare vengono comprese varie sostanze, molto diverse tra loro sia per composizione chimica che per proprietà biologiche. Fanno parte delle fibre vegetali, per esempio: la cellulosa, l'emicellulosa, la pectina, le gomme, la lignina, le mucillaggini. La cellulosa ha un grande un potere igroscopico, cioè tende ad assorbire grossi volumi di Acqua, favorendo un aumento della massa fecale e quindi un più rapido transito intestinale; le pectine e alcuni tipi di gomme hanno la caratteristica di formare un gel che può limitare l'assimilazione di grassi (colesterolo) e Glucosio. Le caratteristiche principali delle fibre vegetali si possono così raggruppare: -EFFETTO ANTI-FAME, le fibre (grazie alla proprietà di gonfiarsi formando un gel viscoso) provocano una stimolazione del centro di sazietà e una depressione del centro della fame, pertanto i prodotti ricchi di fibre grezze possono essere indicati come coadiuvanti nelle diete dimagranti; -EFFETTO MECCANICO SULL'INTESTINO, un corretto funzionamento dell'intestino richiede un apporto di fibre grezze, infatti, introducendone una quantità adeguata (circa 15 grammi al giorno), si ha un transito più veloce del cibo nell'intestino e la formazione di feci facilmente evacuabili; l'effetto lassativo è scatenato dalla massa colloidale (che le fibre formano assorbendo Acqua) che rende il bolo intestinale ben idratato e scorrevole; un minor tempo di permanenza del materiale fecale nell'intestino riduce la probabilità di insorgenza di alcune gravi malattie: emorroidi, stitichezza, calcolosi biliare, cancro al colon e al retto; -EFFETTO BARRIERA, le fibre vegetali, per la presenza di pectine e gomme, (grazie alla formazione di un gel viscoso che intrappola molti principi nutritivi), riducono l'assorbimento di sostanze (quali il colesterolo) che possono risultare molto dannose; la lignina rende indisponibili gli acidi biliari ad emulsionare, inibendo l'assimilazione dei grassi alimentari; anche le fibre del frumento sono efficaci nel ridurre l'assorbimento dei grassi (colesterolo compreso), pectine (soprattutto quelle estratte dalla buccia e dalla polpa degli agrumi) e gomme, inoltre, rallentando la velocita' di assorbimento del glucosio, e di conseguenza provocando una minor richiesta di insulina, sono utili nella prevenzione del diabete senile. ProdottoGr. di fibra per 100 gr. di prodotto crusca di grano crusca fichi secchi fiocchi di granturco albicocche cotte pane integrale prugne cotte piselli in barattolo ribes nero e lamponi fagioli bolliti spinaci bolliti ceci cotti VEDI: Consigli per dimagrire combattere la cellulite la digestione rimedi naturali omeopatia sezione dedicata alla salute sezione dedicata al benessere i fiori di bach Fieno Greco Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - Fieno Greco: convalescenza, rachitismo, allattamento, attività fisica intensa - In erboristeria, dai semi del fieno greco (trigonella foenum-graecum), si ricava un prodotto naturale utile come coadiuvante nella cura del deperimento organico, nelle convalescenze prolungate, nel periodo di allattamento delle donne, nella cura dell'osteoporosi, per il rachitismo e come ricostituente durante i periodi di attività fisica molto intensa. Il fieno greco contiene sali minerali, oli vegetali, fosfati organici, grassi, proteine, sostanze mucillaginose (mannogalattani) e la trigonellina (alcaloide dalle proprietà addolcenti ed espettoranti). Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Finocchio Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Finocchio: digestione, aerofalgia, colite - Il finocchio è rinomato per gli effetti positivi sul processo digestivo (utilissimo contro aerofagia e colite) e sulla montata lattea (rende il latte materno più gradevole per i lattanti). La parte utilizzata è il frutto, gli erboristi ne producono capsule da assumere subito dopo i pasti principali. I principi attivi contenuti sono: l'olio essenziale (con anetolo e felladrene), pinene, limonene, dipentene, estragolo, borneolo, dipinene, chetone anisico, canfene e acido metilcaviloco. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Fiori di Bach I fiori di Bach sono essenze floreali scoperte negli Anni '30 dal medico gallese Edward Bach. Il principio sul quale si basa l'efficacia delle sue essenze floreali è simile a quello dell'omeopatia: cioè "il simile cura il simile". La malattia, sosteneva il dottor Bach, non capita mai per caso, ma è l'espressione di un problema interiore, uno strumento con cui la nostra anima cerca di indicarci gli atteggiamenti sbagliati che stiamo assumendo. Nell'uomo esistono delle energie spirituali, ma spesso vengono distorte dagli stati d'animo negativi, dai conflitti interiori, dai sentimenti soffocati e dai desideri repressi. I fiori possiedono le medesime energie, ogni fiore ne ha una ben identificata, con una propria frequenza vibratoria, quando le vibrazioni armoniose dei fiori entrano in contatto con quelle umane, ne annullano la disarmonia riportandoci ad una situazione ottimale. La cura con i fiori di Bach inizia ad essere sperimentata negli Anni '30. In quel periodo, infatti, il dottor Bach, deluso da come la medicina tradizionale curasse determinate malattie, decise di dedicarsi alla ricerca di un metodo di guarigione più semplice e naturale, che prendesse in considerazione gli stati d'animo negativi, che egli riteneva, se protratti nel tempo, causa di veri e propri disturbi, anticamera della malattia. Cercando di scoprire il potere curativo dei fiori riuscì a trovare 38 essenze floreali corrispondenti ad altrettanti stati d'animo negativi della persona che accusava una determinata malattia, causati da problemi psicologici (tipo ansia o depressione) o da tratti del carattere (come il vittimismo, l'insicurezza o la gelosia). I fiori di Bach vengono utilizzati dai medici omeopati, naturopati, psichiatri, psicologi ed, in genere, dai medici che prediligono la cura dei propri assistiti con trattamenti naturali, rientrando già da parecchi anni, tra i metodi di cura naturali riconosciuti dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il curarsi con i fiori di Bach offre vari vantaggi: - una completa compatibilità con i farmaci tradizionali; - una azione in sinergia con le altre cure naturali; - la totale assenza di controindicazioni; - la mancanza di effetti collaterali. Le essenze floreali di Bach si acquistano nelle farmacie omeopatiche e nelle erboristerie; sono contenute in flaconcini di vetro muniti di contagocce a pipetta. Essendo essenze concentrate è necessario diluirle prima dell'uso: un procedimento che solitamente viene effettuato direttamente dal farmacista o dall'erborista: due gocce in una boc­cetta di somministrazione da 30 ml nella quale si è messa, in precedenza, una miscela di 3/4 di acqua e 1/4 di alcol (si possono usare anche brandy o cognac). L'alcol serve a conservare le gocce, perché impedisce all'acqua di marcire ed è presente anche nelle boccette di riserva (quelle con i rimedi puri). Chi lo desiderasse può utilizzare l'aceto di mele al posto dell'alcol. Le essenze dei fiori di Bach possono essere assunte in diverse maniere. Il metodo più consueto è quello di mettere, dalla boccetta di somministrazione, alcune gocce sotto la lingua oppure aggiungere una o due gocce di essenza pura, non diluita in un po' d'acqua o di tisana. 11 dosaggio standard è di quattro gocce, per quattro volte al giorno, lontano dai pasti. Per avere effetti rilassanti, le gocce possono essere aggiunte anche all'acqua per il bagno. È possibile, anche, usare diverse essenze contemporaneamente per ottenere una miscela personale, ma è importante non superare i sei rimedi per volta. Contrariamente a quanto accade per i prodotti omeopatici, gli effetti dei fiori di Bach non vengono resi inefficaci ne dal caffè, ne dal dentifricio o dalle caramelle alla menta. Fisioterapia Con il termine di Fisioterapia si riunisce una vasta gamma di cure prescritte, normalmente, per problemi muscolari e scheletrici. Una delle cure più ricorrenti negli ambulatori di fisioterapia è la: "Terapia Fisica", ovvero quella terapia che si avvale di interventi che sfruttano le leggi della fisica. Il tentativo di attenuare i dolori con questi interventi è secolare, già ai tempi degli antichi romani, per esempio, erano molto di moda i fanghi. Oggi esistono strumenti più o meno sofisticati che, spesso, sfruttano di stessi principi di allora. Nello sport la terapia fisica aiuta il medico sportivo a curare le più comuni sindromi da sovraccarico, come lesioni muscolari (strappi o stiramenti) o infiammazioni tendinee. Tali terapie sono spesso abbinate a quelle farmacologiche e riabilitative. TERMOTERAPIE: nelle termoterapie il calore diventa una medicina. Si distinguono due tipi di Termoterapia: quella esogena e quella endogena. L'esogena si basa sulla semplice apporto di calore dall'esterno: cure termali, sabbiature, aria calda, paraffina. Oggigiorno è un po' in disuso, ma è ancora valida negli esiti di lesioni muscolari, nelle forme artrosiche ed in alcune malattie croniche; nei vecchi strappi, che provocano dolore, è utilizzata la paraffina, cui segue un massaggio. La Termoterapia endogena si basa sul calore prodotto profondamente. Il caldo favorisce un apporto di sangue nella zona, attenua la tensione muscolare dove è presente e sembrerebbe stimolare il metabolismo locale. È oggi una delle terapie più usate, ma è controindicata nelle infiammazioni acute. Fanno parte di questa tipologia di cure: la radarterapia, la Marconiterapia, l'ipertermia, gli ultrasuoni e la laserterapia. Un'altra cura molto diffusa e redditizia è l'Ozono-Terapia. FITNESS TEST verifica le tue conoscenze totalizzando almeno 7 punti potrai passare al livello successivo! 1. Le Proteine vengono scisse durante la digestione in: Vitamina B12 Maltodestrine Aminoacidi Testosterone 2. La Creatina: Accelera la ricarica dell'ATP Accelera la digestione dei grassi Accelera la digestione delle proteine Stimola l'ormone della crescita 3. La Rosa Canina: E' un precursore dell'ormone della crescita E' un integratore naturale di Vitamina C Ha effetti sul sistema nervoso Aiuta la digestione 4. L' Olio di germe di grano:
Home | Storia | Arte e letteratura | Foto | Ceramica | Moda | Info | Mappa
STORIA E LEGGENDA
HOTELS E RISTORANTI
ARTE E LETTERATURA
FOTO
CERAMICA
MODA

LA STORIA DEL CULTO DELLA BELLEZZA

IL CULTO DELLA BELLEZZA NEL CORSO DELLA STORIA
 
 

STORIA DELLA BELLEZZA Si parla di canone di bellezza solo dall'epoca classica, per questo da fonti documentate possiamo solo capire come in varie epoche diverse popolazioni cercavano di far apparire gradevole il proprio aspetto fisico. Giè nell'età antica gli antichi Egizi già nel 3.500 anni a. C. importavano oli, minerali ed unguenti dall'oriente ed i sacerdoti confezionavano in recipienti di alabastro, timo, mirra, origano, lavanza, incenzo, olio di sesamo, di oliva e di mandorle ed altri prodotti e sostanze. I prodotti venivano usati per la mummificazione ed altri come unguenti per il viso e per il corpo, sulla scia degli antichi egizi altri popoli del mediterraneo assimilarono tali tecniche. Tra gli antichi egizi era diffusa anche la cosmesi, e non solo tra le donne, per il bistro (kohol) era largamente usato l'antimonio, gli Ebrei invece si limitavano oli e profumi ma non usavano cosmetici. Nell'età classica tra i greci non è chiaro quale fosse il concetto preciso di bellezza tra gli antichi ellenici nel periodo pre-classico; Omero attribuiva la perfezione fisica agli eroi e le divinità, l'armonia e perfezione del fisico, con guance rosate per gli uomini e occhi cerulei con bianche braccia se erano donne. Uomini e donne usavano oli profumati di rosa, gelsomino e nardo per ungere il capo ed il corpo dopo il bagno e le donne erano solite truccarsi il viso con una crema a base di biacca proveniente da Rodi, tale usanza delle donne era però vietata durante i lutti e le cerimonie dedicate a Demetra. I romani a contatto con la cultura greca, dopo averli vinti ne assimilarono le usanze e costumi, Nel I secolo a.C. Vitruvio scrive: “ ….la natura ha composto il corpo umano in modo tale che il viso, dal mento all’alto della fronte e alle più basse radici dei capelli, fosse la decima parte del corpo…, la terza parte del viso, considerata in altezza, è dal mento alla base delle narici; un’altra terza parte è costituita dal naso stesso considerato dalla base delle narici al punto d’incontro delle sopracciglia e la terza parte va da lì alla radice dei capelli…”: I dipinti e resti archeologici ci dicono abbastanza degli usi dei romani, Ovidio addirittura pubblicò un manuale della bellezza ( De medicamine faciei feminae ).



A Roma non si conosceva il sapone, anche se ci viene tramandato il famoso bagno di latte di Poppea, e tutti lo usavano come detergente, dopo il bagno era solito cospargersi di olio di oliva. Successivamente i romani impararono ad usare una forma primitiva di sapone inventata dai Celti. Nel periodo del Medioevo le invasioni dei popoli dell’Europa nord-orientale e lo sconvolgente mutamento culturale che ne consegue per l’ex Impero romano, rendono superfluo tutto ciò che non è un bisogno primario: i modelli estetici classici non hanno alcun senso e gli invasori possono proporre, tutt’al più, l’uso di burro acido per lucidare i capelli. Ma anche questi selvaggi conquistatori furono lentamente conquistati dalla civiltà dei vinti. Finalmente per un po’ di buon gusto bisognerà aspettare l’epoca feudale ( X sec. d.C. ), quando dai castelli franco-provenzali si diffonde il modello culturale cortese che restituisce una qualche gentilezza al vivere civile. Ne deriva un recupero di valori tra i quali l'apprezzamento per la bellezza, specie quella femminile, esaltata dai trovatori che, viaggiando di corte in corte, diffondono con i loro canti la fama di bellissime castellane e, senza averne piena coscienza, contribuiscono a creare dei nuovi canoni estetici pur se quasi esclusivamente femminili. E’ il modello di una bellezza nordica quello che si impone, prima attraverso la letteratura, poi attraverso le conquiste militari: la carnagione chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri, che sono caratteristiche fisiche di Normanni e Svevi, diventano il segno della distinzione sociale e condannano i più diffusi colori scuri, tipicamente mediterranei, ad essere indice di subalternità. “Biondo era e bello e di gentile aspetto…” disse Dante presentando Manfredi di Svevia e bionde sono le madonne sacre o profane che siano. I manuali di bellezza dell'epoca suggeriscono alle donne come rendere candido e liscio il viso con biacca, allume, borace, limone, aceto e chiara d’uovo, e biondi i capelli con tinture e lozioni a base di vegetali e minerali, rosse le labbra con minio e zafferano e bianchi i denti con la salvia. Benché la morale cristiana condanni questi costumi (v. Jacopone da Todi nella Lauda “L’ornamento delle donne dannoso”) o la satira ne faccia oggetto di sberleffo (v. Boccaccio in “Corbaccio”) la moda imperversa e le donne stesse preparano da sé i loro belletti se non possono ricorrere ai “merciai”. Nel Rinascimento l ‘ammirazione per il bello inteso come perfezione e armonia riporta in primo piano i canoni estetici classici ed il bisogno di ricercare rimedi indispensabili per rendere perfetto ciò che non lo è del tutto. Nel 1562, G. Mariniello scrive il primo trattato di cosmetologia dell‘Occidente (“Gli ornamenti delle donne”) e non è un caso che a farlo sia un italiano: in Italia infatti predomina una concezione di vita che celebra la bellezza del corpo e gli italiani sono i primi artefici dei profumi. Grazie ad i mercanti veneziani o fiorentini preziose sostanze orientali vengono riversate sul mercato per soddisfare le aspirazioni di uomini e donne desiderosi di piacere e di piacersi; una vera mania per i belletti ed i profumi si diffonde nelle classi più abbienti: vaporizzazioni di mercurio, bistecche crude sulla pelle, ricette segretamente preparate e riservate a pochissime elette permettono alle dame delle corti signorili di avere quell’aspetto che pittori come Botticelli o Tiziano hanno eternato. Quando Caterina de Medici sposa il re di Francia porta con sé, a Parigi, Renato il suo profumiere personale che darà origine ad una produzione locale di cosmetici (seconda metà del 1500). Tra il 1600 ed il 1700 è l’epoca delle teste incipriate, dei nei finti su viso, spalle e décolleté. La toilette di dame e cavalieri esige parecchio tempo: bisogna preparare il viso con poca acqua e alcool profumato; vi si stende sopra un unguento fatto con pasta di mandorle e grasso di montone e poi la biacca. Il viso diventa una tavolozza su cui col bistro si ridisegnano occhi e sopracciglia e si pennella un liquido rosso (in ben 12 sfumature!) per dar colore. Addirittura si usa una sorta di cosmetico azzurro per sottolineare le vene. Il modello estetico viene sempre dalla corte, specialmente quella di Francia, e a Parigi Mademoiselle Martin, profumiera reale, è l’arbitro dell’eleganza femminile. A soddisfare prontamente i bisogni estetici dei cortigiani sono addirittura poste in commercio delle trousses che contengono belletti bianchi e rossi, matita per labbra e nei finti. In Inghiltera invece nel 1770 il Parlamento emette un decreto secondo il quale sarà condannata come strega qualunque donna abbia conquistato un marito tramite capelli finti, tacchi alti, profumi e belletti ed il matrimonio sarà annullato. Nell'età contemporanea i radicali mutamenti determinati dalla rivoluzione francese e l’avvento della borghesia portano nuovi modelli di vita e nuovi costumi. Lo spirito pratico dei borghesi è immune dai fasti e dagli eccessi coltivati finora; anzi, gli ideali forti del Romanticismo fanno emergere l’interiorità di uomini e donne il cui aspetto fisico sarà specchio di animi tormentati e inquieti: "Solcata ho la fronte, occhi incavati intenti crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto labbro tumido acceso e tersi denti capo chino, bel collo e largo petto; giuste membra…" Si presenta così Ugo Foscolo (1778-1827), affascinante esemplare maschile dell’epoca. Il vero diventa soggetto dell’arte e questo canone porta alla ribalta le classi sociali subalterne e, per la prima volta nella storia, si scoprirà la bellezza anche in personaggi minati dalla tisi, filatrici di seta, lavandaie e sartine, in contadini e pescatori. Una relativa sobrietà di costumi tipicamente borghese coinvolge le classi sociali più abbienti e la bellezza non è più potenziata da “ritocchi” evidenti e da abiti particolarmente sfarzosi che sono invece riservati alle donne di malaffare. Il progresso industriale consente il nascere delle prime industrie cosmetiche e nel 1890, a Parigi Madame Lucas fonda la prima Maison de Beauté. Il XX secolo si apre su scenari drammatici: la Prima guerra mondiale porterà morte e fame in Europa e ci sarà poco da disquisire su ciò che è bello; la situazione si ripete tra un ventennio con la Seconda guerra mondiale. In mezzo, in Italia e Germania, la dittatura che, programmando la vita quotidiana del popolo, proporrà modelli autocelebrativi: uomini belli e virili come il capo fatti per essere soldati e donne floride e prosperose fatte per essere spose e madri di soldati. Negli anni venti comunque, per la prima volta nella storia, le donne avevano voluto tagliare i capelli alla garçon , avevano abbandonato abiti lunghi, sottogonne, busti e gardenfant per indossare abiti dalle linee morbide e scivolate e soprattutto dall’orlo al ginocchio. Nel secondo dopoguerra sarà il cinema, soprattutto quello americano, a proporre i nuovi canoni: le vamp bionde platinate, brune appetitose o rosse incendiarie, tutte maggiorate, saranno le ispiratrici della moda, del culto dell'aspetto, dello stile di vita di donne di ogni ceto sociale mentre per gli uomini varranno i modelli del duro, del rubacuori o del bel tenebroso. Lo sviluppo successivo di altri mezzi mediatici, televisione e rotocalchi in particolare incentiveranno la tendenza, sempre più attuale, ad assumere come canoni quelli proposti dal mondo dello spettacolo e delle passerelle. Le migliori disponibilità economiche ed i nuovi ritrovati della scienza, della cosmetologia, delle tecniche chirurgiche e della medicina, consentono a uomini e donne della nostra epoca di adeguarsi sempre più pienamente ai modelli proposti e scelti alla ricerca di una perfezione che, purtroppo con la cultura del consumismo ha l’inconveniente di passar presto di moda.