E' un integratore naturale di ferro E' un integratore naturale di Vitamina E Aiuta l'assimilazione dei carboidrati Combatte l'aerofalgia 5. Il ciclo di Krebs: E' l'insieme degli esercizi che servono per allenare i bicipiti E' l'insieme degli esercizi che si utilizzano per migliorare l'elevazione E' l'insieme delle reazioni che permettono all'ossigeno di legarsi al sangue E' l'insieme delle reazioni che permettono la trasformazione del glucosio in energia 6. La Lisina: E' l'enzima che permette l'assimilazione delle proteine E' un'alga ricca di iodio e aminoacidi E' un aminoacido essenziale E' un integratore naturale di ferro 7. L'Omeopatia: E' un metodo terapeutico che utilizza l'elettrostimolazione E' un metodo terapeutico che si serve del Laser E' un metodo terapeutico basato sul principio della similitudine E' un metodo terapeutico per la cura del mal di schiena 8. L'ippocastano può essere utile nella cura: Del mal di schiena Del mal di denti Della Cellulite Dell'asma 9. Il Selenio è un minerale utile: Per assimilare le proteine Contro i crampi muscolari Per migliorare la capacità del sangue a trasportare l'ossigeno Contro i radicali liberi 10. La Garcinia Cambogia viene utilizzata: Nelle cure dimagranti Per combattere lo stress Per stimolare il sistema immunitario Come integratore naturale di Vitamina A FitBoxe o aeroboxe guarda i video La FitBoxe è una attività fisica di gruppo, praticata a tempo di musica, che combina, con risultati sicuramente piacevoli ed efficaci, le caratteristiche dell'aerobica con quelle di alcune arti marziali, quali: la Boxe Tailandese, il Kung-fu, il Karatè e la Kick Boxing. Non esiste il confronto diretto, in quanto calci, pugni, ginocchiate e gomitate si arrestano sul sacco. Lo scopo è quello di ottenere un miglioramento della forma fisica attraverso un allenamento aerobico, della durata di almeno 40 minuti, che offra anche l'opportunità, in modo assolutamente divertente, di imparare le tecniche delle arti marziali, favorendo positivamente lo scarico dell'aggressività accumulata con lo stress quotidiano. Quali sono i risultati ottenibili: - miglioramento della condizione fisica generale; - sviluppo della capacità aerobica; - potenziamento del tono e della massa muscolare; - riduzione della massa grassa; - prevenzione dei disturbi cardio-vascolari; - scarico dello stress e delle tensioni, con un positivo effetto di rilassamento psichico; - apprendimento di alcune tecniche di autodifesa; - socializzazione, in un clima di allegria e divertimento. Fitoterapia La fitoterapia è una medicina naturale che utilizza le sostanze contenute nelle piante come rimedi di cura. La fitoterapia è una delle più antiche pratiche usate dall'uomo per curare i propri disturbi, se ne trovano tracce, difatti, in civiltà antichissime come quella degli egizi, degli indù, dei greci, dei cinesi, dei romani. Con l'avvento della chimica e dei primi farmaci di sintesi, la fitoterapia è stata accantonata, per essere riscoperta, negli ultimi decenni, sia come metodo integrativo da affiancare a quello tradizionale, sia come rimedio più dolce, con molti meno problemi dal punto di vista delle controindicazioni e degli effetti collaterali. Le sostanze usate nella fitoterapia sono moltissime e tutte completamente naturali, vengono raccolte nel loro periodo di maggiore efficacia e poi trattate in modo da esaltar nelle proprietà curative. Molti farmaci sono versioni sintetiche degli estratti vegetali, cioè contengono principi attivi che sono derivati da un componente vegetale. I prodotti fitoterapici sono disponibili in capsule o compresse che ne semplifica non l'uso, o sotto forma di tintura madre: una miscela di alcol e acqua, in cui la pianta è stata immersa per un certo periodo. Chiunque decida di servirsene, deve comunque tenere in considerazione il fatto che non sempre i prodotti naturali sono completamente innocui, ci possono essere rischi di iperdosaggi o di particolari controindicazioni, pertanto, è sempre bene rivolgersi ad un esperto prima di farne uso. Di seguito pubblichiamo una tabella riepilogativa di problemi e rimedi, per la descrizione dei prodotti ti rimandiamo alla sezione erboristeria (Vedi prodotti erboristici). PROBLEMARIMEDI accrescimentofieno greco - equiseto acidi uricitarassaco - betulla - spirea acneBardana - passiflora aerofalgiafinocchio - cumino - carbone vegetale alcoolTarassaco - lievito di birra Alito pesanteFinocchio - cumino allattamentofinocchio - fieno greco allergiealoe vera - passiflora - ribes nero - uncaria tomentosa anemiaerba medica - fieno greco ansiabiancospino - valeriana - iperico - passiflora appetitofieno greco - cumino arteriosclerosiaglio - ginkgo Artrite ed artrosiartiglio del diavolo - aloe vera - equiseto - spirea - ribes nero asmaPassiflora - ribes nero aterosclerosiaglio - ginkgo automobilisti (guida di notte)mirtillo nero azotemiaBetulla - tè verde bronchiteeucalipto - echinacea Calcoli biliariTarassaco - ortosifon Calcoli urinariBetulla - tarassaco capelliBardana - ortica - equiseto catarroaltea - eucalipto Caviglie e gambe gonfieippocastano - vite rossa - tè verde - mirtillo nero cellulitebetulla - ananas - vite rossa cistitemirtillo rosso - malva colesterologarcinia cambogia - aglio colitelavanda - malva - melissa concentrazioneGuaranà - ginseng - ginkgo contusioniananas - artiglio del diavolo convalescenzafieno greco - ginseng - ginkgo - tè verde - spirulina Crampi muscolarispirulina decalcificazioneerba medica - equiseto diarreamalva - mirtillo - passiflora digestionetarassaco - papaia - ananas - finocchio - carciofo - cumino Dolori articolariartiglio del diavolo - ribes nero - spirea ulmaria eczemabardana - ribes nero emicraniaginkgo - rosa canina Emorragia nasaleequiseto - erba medica emorroidimirtillo nero - vite rossa - centella asiatica Epatite viraleCardo mariano - ribes nero - tarassaco - carciofo faringitePropoli - rosa canina - eucalipto - malva Fragilità capillareIppocastano - vite rossa - centella asiatica - ginkgo gastritealtea - liquirizia geloniginkgo glicemiaaglio Gonfiori addominalifinocchio - cumino - papaia herpesEchinacea - aloe vera - aglio - uncaria tormentosa - ribes influenzaechinacea - propoli - spirea - rosa canina - aloe vera insonniavaleriana - iperico Insufficienza biliareTarassaco Intossicazione alimentaretarassaco - aglio - cardo invecchiamentoginkgo - ginseng - rosa canina - germe di grano ipertensioneaglio - pilosella - biancospino Mal d'autozenzero memoriaginkgo - ginseng mestruazioniCalendola - germe di grano - pilosella - ribes nero micosiBardana - aglio - propoli nauseafinocchio - zenzero nervosismoValeriana - iperico - passiflora - biancospino obesitàTè verde - glucomannano - ortosifon - garnicia cambogia orticariaribes nero osteoporosierba medica - equiseto palpitazionibiancospino - valeriana - tiglio- ginkgo - passiflora Pelle grassaBardana - lievito di birra Pelle seccatiglio - ginkgo - borraggine pruritoRibes nero psoriasibardana - borraggine raffreddoreechinacea - rosa canina - spirea ulmaria - zenzero Ritenzione idricaBetulla - pilosella - ananas - tarassaco - spirea ulmaria singhiozzopassiflora stanchezzaguaranà - tè verde - ginkgo - ginseng - rosa canina stitichezzaagar agar - ispagula - crusca stressguaranà - ginseng - ginkgo - spirulina - tiglio tachicardiaPassiflora - valeriana - biancospino tendinitiartiglio del diavolo - ribes nero - spirea ulmaria tosseEucalipto - timo - altea ulceraaltea - ribes nero - uncaria tormentosa - aloe vera Vene varicoseIppocastano - mirtillo nero - centella asiatica - ginkgo - vite rossa vomitofinocchio - papaia vedi Omeopatia vedi sezione Rimedi Naturali allenare la Forza Esplosiva La forza esplosiva è di fondamentale importanza in numerosissime discipline, tra cui: calcio, pallavolo, basket, rugby, baseball, tennis, sci alpino, atletica leggera, pugilato, lotta. Permette tra l'altro: rapide accelerazioni che precedono e seguono repentine decelerazioni, improvvisi cambi di direzione e di ritmo, balzi (verticali ed in profondità). Le qualità che condizionano la forza esplosiva sono: la forza massimale, la forza iniziale (capacità di sviluppare rapidamente elevati picchi di forza all'inizio della contrazione), la forza accelerante (capacità di aumentare la tensione a lavoro già cominciato). Per migliorare la forza esplosiva occorre prima incrementare i livelli di forza massimale e successivamente trasformarla in forza veloce. In questo modo la forza esplosiva raggiunge la massima espressione genetica, considerato che per migliorare la forza massima servono allenamenti tri-settimanali per almeno 6-8 settimane, e che risulta impossibile mantenere per molti mesi livelli massimali di prestazione, possiamo concludere che per gli sports (atletica leggera, pugilato, lotta, sci alpino), caratterizzati da competizioni collocate in periodi brevi e ben definiti (durante i quali è possibile il mantenimento della massima forma) e intercalate da tempi abbastanza lunghi, anche mesi (che permettono una programmazione comprendente un allenamento efficace alla forza la massima), è conveniente seguire questo schema; ma per gli sports che prevedono periodi competitivi continui per dieci mesi e oltre (calcio, tennis), in cui quindi è impensabile poter mantenere nel tempo il massimo livello di prestazione e può risultare anche difficile avere a disposizione otto settimane per allenare la forza massima, può essere consigliabile stabilizzarsi sull'85-90% del massimale (livello mantenibile nel tempo con più facilità e raggiungibile con allenamenti bisettimanali specifici per la forza esplosiva che si possono inserire anche in periodi agonistici). Alla luce di queste considerazioni appare evidente che, per migliorare la forza esplosiva e mantenerla ad alti livelli per molti mesi, non è necessario raggiungere la massima espressione genetica dell'atleta, il 90% è sufficiente per realizzare prestazioni di alto livello ripetute nel tempo, ed è realizzabile, negli atleti evoluti, anche senza migliorare la forza massima, con esercizi specifici rivolti esclusivamente al miglioramento della forza esplosiva sia nelle sue caratteristiche neuromuscolari che metaboliche. In ogni caso negli sports (pallavolo, basket, pallamano), in cui si ha la possibilità di trasformare sul terreno di gioco carichi massimali, è necessaria una preparazione di forza massimale. Questa deve essere allenata almeno per 6-8 settimane nella fase di preparazione pre-campionato, mentre, durante la stagione competitiva, occorre eseguire richiami con frequenza e carichi da determinare in base alle condizioni dell'atleta. Speciale Formula1 Formula 1 link Il sito della Ferrari Michael Schumacher Il sito della Formula 1 Il sito della Mc LarenG.P. del Brasile 2003 preparazione atletica: LA FORZA Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Forza: i vari concetti di forza - Per FORZA in fisiologia si intende la capacità che hanno i muscoli di sviluppare tensioni al fine di vincere od opporsi a resistenze esterne; dal punto di vista della fisica la FORZA è uguale a: M x A ove M è la massa e A è l'accelerazione. Nella pratica sportiva si hanno diversi concetti di forza. FORZA MASSIMALE: è la forza più elevata che il sistema neuromuscolare può esprimere con contrazione volontaria, prevale la componente carico a discapito della velocità. FORZA VELOCE: è la capacità del sistema neuromuscolare di superare delle resistenze con una elevata rapidità di contrazione, prevale quindi la componente velocità con diminuzione del carico. FORZA RESISTENTE: è la capacità dell'organismo di opporsi alla fatica per un tempo relativamente lungo. Carico e velocità mantengono valori medi costanti, oltre all'apparato muscolare prende importanza anche il sistema cardiovascolare - respiratorio. Per forza relativa invece si intende la forza massimale rapportata al peso corporeo, mentre forza speciale è il particolare tipo di forza richiesto dallo sport praticato. CONCETTO DI FORZA ESPLOSIVA: manifestazione di forza in cui il massimo impegno viene raggiunto con molta rapidità, si può distinguere: - forza esplosiva, il carico o la resistenza esterna sono relativamente elevati e la muscolatura si contrae con rapidità, ma l'esecuzione risulta relativamente lunga e la maggior rapidità esecutiva viene raggiunta al termine del movimento, quando e' stata superata l'inerzia del carico; - forza veloce esplosiva, si verifica quando il carico o la resistenza esterna sono bassi e l'impiego della forza e' massimale con contrazione rapidissima della muscolatura; - forza veloce esplosiva con capacità reattiva, quando si supera una resistenza non eccessiva con impegno ed impiego massimale e rapidissimo della forza, dopo un prestiramento della muscolatura, si ha reazione elastica (pliometrica) da inversione del movimento e quindi maggior energia tensiva (ad esempio salti in basso con rimbalzo e immediato salto in alto). Sono tre le qualità neuromuscolari che caratterizzano la FORZA ESPLOSIVA: 1)FORZA ASSOLUTA O MASSIMA, 2)FORZA INIZIALE (capacità di sviluppare rapidamente elevati picchi di forza all'inizio della contrazione), 3)FORZA ACCELERANTE (capacità di aumentare la tensione a movimento già iniziato). La forza può essere sviluppata: 1)con contrazione concentrica (o superante o isotonica), i capi articolari estremi si avvicinano durante la contrazione (con riduzione della lunghezza del muscolo) e il carico viene sollevato; 2)con contrazione eccentrica (o cedente), i capi articolari si allontanano durante la contrazione, il muscolo cerca di resistere al carico cedendo lentamente vi sarà un allungamento contrastato, in caso di azione concentrica successiva con inversione del movimento si ha una azione detta PLIOMETRICA che utilizza anche la forza immagazzinata e restituita dalla componente tendinea e muscolare (vedi forza esplosiva); 3)con contrazione isometrica (o statica), la distanza tra i due capi articolari rimane invariata, non si modifica pertanto la lunghezza del muscolo, normalmente tale tipo di forza si manifesta contro una resistenza fissa. Un frappè contro i crampi muscolari Un centrifugato di sedano aiuta a compensare la perdita di sali che si verifica con il lavoro fisico ad alte temperature. Preparare un frappè con 4/5 gambi di sedano e un pizzico di sale, volendo si può anche aggiungere del ghiaccio triturato. Bere subito dopo l'attività fisica, indispensabile contro i crampi e per poter essere di nuovo carichi. In caso di caldo torrido può essere utile anche ai non sportivi: assumerlo a metà pomeriggio, sempre con il ghiaccio. Il sedano ha importanti effetti rimineralizzanti, depurativi e tonificanti: può risultare un vero toccasana per fegato, reni e soprattutto contro la calura estiva. vedi articolo sui sali minerali Frassino Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Frassino: proprietà antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti - Il frassino è un albero a foglie caduche, molto apprezzato per il legno e per le qualità ornamentali. Nelle nostre regioni esistono numerose specie di frassino (lo so trova fino ai 1400 metri), la varietà usata per le sue virtù medicinali viene chiamata "frassino alto" (può raggiungere i 30 metri di altezza). Si riconosce con facilità, anche senza foglie, per le particolari gemme: molto grosse e dal colore nero opaco. Ha la corteccia grigio chiara (grigio verde nei rami giovani). La fioritura avviene tra aprile e maggio. Le parti adoperate in erboristeria sono le foglie e la corteccia dei rami di 2/3 anni. Principi attivi: flavonoidi, cumarine, mannitolo, polifenoli, olio essenziale, acido malico, frassina, esculina. Proprietà: antinfiammatorie, antireumatiche, antiartritiche, antigottose, diuretiche, lassative, febbrifughe, toniche, sudorifere, antiossidanti (mannitolo e polifenoli conferiscono al frassino forti effetti antiossidanti che lo rendono utilissimo per combattere i radicali liberi). Utilizzo per la cura dell'artrite: fare bollire per circa 20 minuti 50 foglie fresche in mezzo litro di vino bianco. Raffreddare e aggiungere altro vino fino ad ottenere un litro; filtrare dopo due ore e berne 2 bicchierini al giorno, dopo i pasti principali. Utilizzo come lassativo: mettere 20 grammi di foglie a macerare in mezzo litro di vino bianco per circa 10 giorni; berne 2 bicchierini dopo cena. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere La frequenza cardiaca mirata o allenante Corrisponde alla frequenza cardiaca che ci si propone di mantenere durante l'allenamento considerando un coefficiente allenante che determinerà il livello di intensità. FREQUENZA ALLENANTE = FREQUENZA A RIPOSO + COEFFICIENTE ALLENANTE X (FREQUENZA MASSIMA - FREQUENZA A RIPOSO). Per frequenza a riposo si intende il numero di battiti cardiaci al minuto rilevati al mattino appena svegli, la frequenza massima si ottiene sottraendo a 220 il numero corrispondente all'età del soggetto. Il coefficiente allenante indica il grado di intensità dell'allenamento: un valore di 0,6 determina un lavoro blando, un valore di 0,9 equivale ad un'attività molto pesante, a indici intermedi corrispondono livelli intermedi di carico. Per esempio, se un'atleta di 30 anni con una frequenza cardiaca a riposo di 60 battiti, si prefigge un lavoro a bassa intensità deve mantenere durante l'allenamento una frequenza di 138 battiti: 60 + 0,6 x (190 - 60) = 60 + 0,6 x 130 = 60 + 78 = 138. Frizioni utili per la Lombalgia Mettere a macerare, in un recipiente ben chiuso, per 24 ore, in 100 grammi di alcol a 70 gradi, una miscela precedentemente preparata mescolando: 30 grammi di frutti di alloro, 30 grammi di timo e 10 grammi di eucalipto. Schiacciare bene le erbe e aggiungere 300 ml di olio, scaldare il tutto a bagnomaria per alcune ore, lasciando evaporare lentamente l'alcol. Filtrare e conservare in una bottiglia al buio. Utilizzare, in caso di dolore lombare, per frizioni locali. gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire allenarsi in palestra allenare cosce e glutei alimentazione Allenare le cosce vedi immagine anatomica parte anteriore della coscia vedi immagine anatomica parte posteriore della coscia PROSSIMA PUBBLICAZIONE vedi esercizi per cosce e glutei per Lei vedi ginnastica per gambe e glutei per Lei Allenare le cosce allenare i polpacci allenare i glutei Rimedi per la pesantezza di gambe Il gonfiore alle gambe è un problema che interessa un grandissimo numero di donne. Le ragioni più consuete sono: - lo stare in piedi per gran parte della giornata, - il rimanere fermi seduti per tante ore, - l'uso della pillola anticoncezionale, - la ritenzione idrica, - problemi di fragilità capillare, - una temperatura ambientale molto alta. Rimanendo in piedi, o anche seduti, per molte ore, a causa della forza di gravità, i liquidi ristagnano nelle gambe, che rappresentano la parte più bassa del corpo. Questa situazione viene aggravata dal caldo, che provoca una dilatazione del vasi sanguigni. Questi sono i rimedi più efficaci: - tenere le gambe sollevate (appoggiate ad una sedia o ad un pouf) quando si è seduti; - dormire con le gambe leggermente rialzate (posizionare un rialzo di circa 10 cm sotto il materasso dalla parte dei piedi), per favorire la circolazione; - fare una doccia fredda alle gambe tutte le sere; - evitare sia i tacchi troppo alti, sia le scarpe piatte (il sangue non riceve una spinta adeguata che gli possa permettere di risalire verso il cuore); - fare dell'attività fisica regolarmente, soprattutto ginnastica per le gambe; - bere molta acqua, limitando l'uso del sale (il sodio favorisce la ritenzione idrica); - utilizzare dei prodotti erboristici naturali con effetti diuretici (ananas, betulla, tarassaco, papaia, pilosella) e con effetti sulla microcircolazione capillare (mirtillo, centella, vite, ippocastano, meliloto); - ricorrere al massaggio. vedi: combattere la cellulite l'aromaterapia e oli essenziali lo yoga l'omeopatia il cardiofitness garnicia cambogia garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - garnicia cambogia: utile per combattere colesterolo e trigliceridi, aiuta nelle diete dimagranti e contro l'obesità - Coadiuvante nella cura dell'obesità e dell'eccesso di colesterolo e trigliceridi nel sangue; utilissima come supporto nelle diete dimagranti e di mantenimento del peso. La garnicia è una pianta tropicale tipica dell'India, dell'Indocina e delle Filippine. Dalla buccia del frutto si ottiene un estratto ricco di acido idrossicitrico, reso facilmente assimilabile come sale di calcio. L'uso come supplemento alimentare di tale acido (che è fisiologicamente presente nel corpo umano) può essere utile contro l'obesità e gli eccessi di colesterolo e trigliceridi, in quanto interviene nella sintesi dei grassi e nella regolazione dell'assunzione dei cibi; più esattamente inibisce il citricoliasi (enzima che interviene nella trasformazione delle calorie in eccesso in riserva di grasso), con: conseguente conversione limitata di zuccheri in grassi, maggior utilizzo di colesterolo e trigliceridi presenti nel sangue (con diminuzione dei loro livelli) e prolungato senso di sazietà. Se ne consiglia l'assunzione un'ora prima dei pasti principali. Vedi: consigli per dimagrire combattere la cellulite altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Olio di germe di grano L'Olio di germe di grano è il più importante integratore di Vitamina E. Contiene inoltre: acido oleico, acido linoleico, acido linolelico, acido palmitico, acido stearico, lecitina, calcio, fosforo, zolfo, zinco, rame, magnesio, manganese, selenio, molibdeno, vitamine B1, B3, B5, B6, B12 e F. L'integrazione con l'olio di germe di grano è utile in caso di dieta con scarso apporto di vitamina E e nelle situazioni che determinano un aumento del fabbisogno di tale vitamina: condizioni di stress fisico e psichico, intensi allenamenti sportivi, eccesso di radicali liberi. Se ne consiglia l'assunzione durante i pasti principali. vedi: Dieta a Zona Ginkgo biloba Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Ginkgo biloba: migliora la circolazione e la microcircolazione , combatte i radicali liberi e favorisce alcune attività cerebrali, soprattutto la memoria - Il Ginkgo biloba, originario dell'Asia orientale (Cina e Giappone), è una pianta antichissima, vecchia più di 250 milioni di anni. In fitoterapia, ne vengono utilizzate le foglie, che contengono: bioflavonoidi, flavoni e leucoantociani, principi attivi che: - hanno un forte potere antiossidante, - migliorano la circolazione venosa e arteriosa, soprattutto quella cerebrale, - agiscono sulle membrane cellulari stabilizzandole, - bloccano la perossidazione lipidica, - riducono il rischio di trombosi grazie ad una azione inibitoria verso il fattore di attivazione delle piastrine. L'uso di prodotti a base di Ginkgo Biloba è, pertanto, coadiuvante per: - i disturbi circolatori cerebrali (che possono condurre, tra l'altro, ad una perdita di memoria, alla comparsa di vertigini ed a forti emicranie); - combattere i radicali liberi, con effetti, quindi, antinvecchiamento; - l'arteriosclerosi e l'aterosclerosi; - la cura di emorroidi, geloni, varici e fragilità capillare. Il Gingko Biloba ha anche utilizzi in cosmetica, infatti, grazie agli effetti positivi, che ha sulla regolazione della secrezione sebacea, è utilissimo nei casi di pelli molto secche e devitalizzate. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere ginnastica per cosce e glutei programma semplice, ma efficace, da svolgere ogni due giorni GAMBE 1° in piedi, con la schiena ben dritta, compiere un affondo con una gamba, facendo un passo avanti, mantenendosi in equilibrio appoggiandosi, preferibilmente, con le mani al ginocchio, ritornare alla posizione di partenza e ripetere 15 movimenti per gamba per 2 volte 2° in piedi, con le mani, preferibilmente, appoggiate allo schienale di una sedia per mantenere più facilmente l'equilibrio, sollevare lateralmente una gamba, lentamente, mantenendola tesa, con il piede a martello, quindi tornare alla posizione di partenza, ma senza appoggiare il piede, ripetere 20 movimenti per gamba per 2 volte 3° in piedi, con le mani appoggiate allo schienale di una sedia per mantenere più facilmente l'equilibrio, alzare un piede per appoggiarlo sollevato dietro alla caviglia dell'altro, sollevarsi e riabbassarsi molto lentamente, sulla punta del piede rimasto in appoggio, 2 serie per 12 ripetizioni per gamba, lavora il polpaccio GLUTEI 1° sdraiate a pancia in su, con le braccia lungo il corpo aderenti al pavimento, portare i piedi vicini al sedere piegando le ginocchia, sollevare i glutei da terra spingendo il bacino verso l'alto, puntando piedi e spalle, senza inarcare la schiena, mantenendo ben contratti glutei ed addominali, restare in posizione per almeno 40 secondi, scendere lentamente, senza appoggiarsi a terra con il sedere e risalire, ripetere 15 movimenti per 3 serie. 2° dalla posizione a carponi slanciare una gamba all'indietro ed in alto, mantenendola tesa, contraendo il gluteo, ripetere per l'altra gamba, fare 4 serie da 20 per gamba; come variante l'esercizio può essere svolto tenendo la gamba piegata ed aggiungendo un movimento di un braccio in avanti ed in alto. vedi: bodybuilding per gambe e glutei vedi: esercizi per gambe e glutei vedi: combattere la cellulite GITTATA CARDIACA Con il termine Gittata Cardiaca viene intesa la quantità di sangue che viene espulsa dal ventricolo sinistro o destro del cuore, durante un minuto. Risulta determinata, ovviamente, dalla gittata sistolica (ossia la quantità di sangue che viene pompata per ciascun battito dai ventricoli cardiaci) e dalla frequenza cardiaca. GLICOGENO Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - Glicogeno, il carburante dei muscoli - L'energia utilizzata dai muscoli deriva, sia pure indirettamente, dalla combustione di zuccheri e grassi e più precisamente di Glicogeno e di acidi grassi liberi. Il Glicogeno è formato da molte molecole di Glucosio, legate tra loro chimicamente (cioè polimerizzate). Gli amidi e gli zuccheri, una volta digeriti, divengono in gran parte zuccheri semplici (monosaccaridi), ed è appunto dai monosaccaridi di origine alimentare che deriva principalmente il Glicogeno contenuto nei muscoli e nel fegato. Infatti, dopo un pasto cresce la quantità di Glucosio nel sangue che, in parte è utilizzata nelle cellule per fornire energia, in parte è trasformata in Glicogeno e accumulata nei muscoli e nel fegato. Un'eventuale ulteriore eccedenza porta alla formazione di una riserva di grasso da utilizzare in caso di necessità. Successivamente, in caso di bisogno, il Glicogeno sarà ritrasformato in glucosio per un pronto utilizzo ai fini energetici. Gli acidi grassi liberi, a differenza del Glicogeno, non si trovano che in minima quantità dentro le cellule muscolari, ma all'occorrenza arriveranno dai depositi di grassi per mezzo del sangue. In pratica, in maniera semplificata, possiamo dire che avvengono queste due reazioni: 1) ossigeno + glicogeno = anidride carbonica + acqua + energia; 2) ossigeno + acidi grassi liberi = anidride carbonica + acqua + energia. Per rilevare, se durante un'attività, si sta utilizzando Glicogeno oppure acidi grassi liberi, si può ricorrere al quoziente respiratorio. Il quoziente respiratorio può variare da 0,7 (si utilizzano solo grassi) a 1 (si consumano solo zuccheri), ma in pratica ha quasi sempre un valore intermedio perché difficilmente si usano esclusivamente gli uni o gli altri. Quoziente respiratorioGrassiZuccheriCalorie per litro di ossigeno 0,70 0,80 0,85 0,90 1,00100% 67% 50% 33% 0%0% 33% 50% 67% 100%4,60 4,80 4,86 4,92 5,05 A parità di ossigeno che arriva ai muscoli si produce più energia utilizzando Glicogeno piuttosto che grassi, è vantaggioso quindi, che il quoziente respiratorio sia il più alto possibile. Di solito, il quoziente respiratorio tende sempre ad essere più alto all'inizio del lavoro, quando nei muscoli c'è ancora molto Glicogeno, con la diminuzione delle scorte, proseguendo lo sforzo, il quoziente respiratorio via via si abbassa. Quando le riserve di glicogeno cominciano a scarseggiare, si incorre nella crisi da esaurimento, la fatica comincia a farsi evidente e di li a poco si è costretti ad interrompere l'attività muscolare. VEDI: Alimentazione corpo umano preparazione fisica body building integratori Glucomannano Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Glucomannano: utile tra l'altro per combattere l'obesità, la stitichezza ed il colesterolo - Utile come coadiuvante nelle diete dimagranti e nella cura dell'obesità; è di aiuto anche contro la stitichezza, il diabete e l'ipercolesterolemia. Il glucomannano, che si estrae dalla radice del Konjak (pianta utilizzata nella cucina giapponese come gelatificante), è un polisaccaride (rientra tra le fibre alimentari) che può assorbire più di cento volte il suo volume in acqua, per formare nello stomaco un gel vegetale neutro che: induce senso di sazietà, rallenta e diminuisce l'assimilazione di glucidi e lipidi, contrasta i fenomeni di stitichezza che spesso accompagnano le diete dimagranti. Se ne consiglia l'assunzione almeno mezz'ora prima dei pasti principali. Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Glutammina glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - glutammina, rinforza il sistema immunitario - previene il catabolismo dei muscoli - La glutammina, presente in grandi quantità nel corpo umano, svolge diverse funzioni: - fornisce riserve energetiche cellulari; - rinforza il sistema immunitario, stimolando direttamente gli immunociti; - svolge un'azione disintossicante sugli acidi e sulle tossine in eccesso durante lo sforzo fisico che possono essere causa di limitazione alla prestazione; - aumenta il volume delle cellule muscolari, pompandovi acqua e trascinandovi anche componenti con funzioni miglioranti sull'efficienza energetica; - ha una funzione di preservazione delle fibre muscolari dal catabolismo (in seguito all'esaurimento del glicogeno, prima di smontare le proteine costituenti i muscoli per fini energetici, vengono consumate le scorte di glutammina e di un altro aminoacido, l'alanina); - ricopre un ruolo importante nel metabolismo di Zuccheri e Grassi. Sebbene sia sintetizzabile a partire da altri aminoacidi, il nostro corpo, in determinate condizioni di intensità di lavoro atletico, può averne un fabbisogno tale da essere utile ricorrere all'integrazione. VEDI: Alimentazione corpo umano preparazione fisica body building integratori allenare i glutei vedi immagine di anatomia umana PROSSIMA PUBBLICAZIONE vedi esercizi per cosce e glutei per Lei vedi ginnastica per gambe e glutei per Lei GP-BRASILE 2003 SPECIALE FORMULA1 la partenza con Safety Car Barrichello primo leader Coulthard passa in testa Coulthard e Barrichello Grassi o Lipidi Chimicamente sono composti da: ACIDI GRASSI e GLICERINA. L'acido grasso è costituito da: Carbonio, Idrogeno e Ossigeno (con atomi di Idrogeno doppi rispetto al Carbonio). I grassi (o lipidi) forniscono nove calorie per grammo ingerito, devono essere presenti nella dieta per circa il 20-30% del totale delle calorie assunte. Possono essere sia di origine animale (lardo, burro, strutto), sia di origine vegetale (margarina, Oli vegetali). I grassi hanno funzione quasi esclusivamente energetica, una volta ingeriti vengono scissi in acidi grassi e glicerina, se non utilizzati vanno a depositarsi nelle cellule adipose (adipociti), formando una riserva calorica. Gli acidi grassi si possono distinguere in: -acidi grassi saturi, hanno un legame molecolare più solido e di difficile scissione nel processo digestivo (sono contenuti principalmente nel burro, nel grasso di maiale, nella margarina, nell'olio di semi di arachide); -acidi grassi insaturi, hanno un legame chimico più debole e quindi sono più facili da digerire (sono contenuti principalmente nell'olio di oliva, di mais, di soia e nell'olio di fegato di merluzzo). I più importanti acidi grassi insaturi sono: l'acido oleico, l'acido linoleico, l'acido linolenico. Con la denominazione di vit.F vengono raggruppati gli acidi grassi insaturi essenziali, cioè quelli che il nostro corpo non è in grado di sintetizzare e che, quindi, devono essere necessariamente introdotti con gli alimenti. Il bisogno di acidi grassi essenziali nell'adulto non è molto elevato ed è facilmente soddisfatto da una dieta variata, mentre i bambini necessitano particolarmente di acido linoleico per la crescita. Tra le molte attività degli acidi grassi essenziali, quella più importante è il ruolo nella prevenzione dell'aterosclerosi e della trombosi arteriosa: questo aspetto viene raggiunto tramite l'abbassamento dei livello di colesterolo nel sangue, riducendo così la possibilità che si depositi sulle pareti arteriose. I grassi sono indispensabili per alcune funzioni organiche, infatti oltre a essere veicoli delle vitamine liposolubili (A, D, E, K, F), fanno parte di importantissime sostanze quali i fosfolipidi, i cerebrolipidi e alcuni ormoni. I grassi superflui si depositano nei tessuti nell'organismo sotto forma di trigliceridi (sostanza formata da un alcol, detto glicerolo, e tre acidi grassi legati ad esso), quando ve n'è richiesta i trigliceridi vengono scissi (in glicerolo e acidi grassi) per poter essere utilizzati. Sport e Gravidanza La regola fondamentale per tutte le donne in gravidanza è l'uso del buon senso. La gravidanza rappresenta uno stato fisiologico normale per una donna e non una condizione patologica. In questo senso, una donna abituata a fare sport può tranquillamente continuare anche durante la gestazione, anche se in misura ridotta. Fanno eccezione: -situazioni precedenti di parto prematuro; -stati di sofferenza fetale; -tutte le condizioni che impongono il riposo a letto; -gli ultimi tre mesi, in cui, può essere consigliato, oltre ai consueti esercizi respiratori, solo il nuoto. Diverso è il discorso riguardo alle donne che hanno sempre condotto una vita sedentaria, infatti, è sconsigliabile, durante una gravidanza, intraprendere da zero qualsiasi attività sportiva. Il nuoto è sicuramente lo sport più indicato, sia perché si tratta di un'attività aerobica, sia perché comporta una diminuzione del carico sulla colonna vertebrale (ricordiamo che nella donna incinta, a causa della modifica della postura (posizione abituale della colonna vertebrale), è molto alto il rischio di ernia al disco). Sono assolutamente proibiti: tutti gli sport anaerobici, gli sport violenti, l'attività agonistica in generale, i tuffi e le immersioni, tutti gli sport che possono arrecare traumi, gli sforzi in alta quota e tutte le attività che comportano un prolungato carico sulla punta dei piedi (tipo la danza). Gli sport consentiti quindi sono solo alcuni (nuoto, ciclismo, golf, marcia, corsa), contraddistinti da uno sforzo prettamente aerobico, e devono, in ogni caso, essere praticati rispettando alcuni accorgimenti: -non superare mai il 60-65% della frequenza cardiaca massima; -lo sforzo deve essere tale da non indurre mai uno stato di sfinimento o di "fiatone"; -evitare esercizi prolungati in ambiente caldo e umido; -svolgere l'attività lentamente, intervallandola con momenti di di riposo; -non raggiungere mai un'intensità che possa provocare un aumento della temperatura corporea o che non permetta un recupero completo entro quindici minuti dal termine dell'attività; -sottoporsi ad un prolungato riscaldamento e a un defaticamento progressivo. In particolare: nuoto, golf e camminate sono i più idonei; ciclette e ciclismo vanno intervallati con momenti di recupero, con sedute di lavoro effettivo di massimo venti minuti totali e comunque sempre sottoritmo; la corsa è consentita solo a chi era già praticante e decisamente in maniera molto blanda. Ricordiamo che le donne in gravidanza possono ottenere buoni benefici a livello fisico e respiratorio con la pratica dello YOGA VEDI: la psicologia del benessere - la maternità come recuperare la forma dopo il parto la ginnastica in acqua psicologia: costruire il benessere per i figli La depressione Post Parto combattere la cellulite: vedi Guaranà Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - Guaranà: ha effetti tonici per contrastare gli stati di affaticamento fisico e mentale; può essere utile per dimagrire - I semi del frutto di Guaranà, pianta di origine brasiliana, contengono tra l'altro: caffeina e tannini. L'estratto di guaranà, molto conosciuto nella fitoterapia per i suoi molti effetti positivi, si caratterizza per le seguenti proprietà: - antifatica; - di aiuto contro l'astenia fisica e psichica; - coadiuvanti per il dimagrimento (può indurre ad un innalzamanto del metabolismo di base; - toniche. La caffeina (che ne giustifica l'azione tonica antifatica e dimagrante), insieme ai tannini, stimola la liberazione e prolunga la vita nell'organismo dell'adrenalina, ormone lipolitico (brucia i grassi delle cellule adipose). Vedi: altri prodotti erboristici la fitoterapia rimedi naturali i fiori di bach omeopatia sezione dedicata al benessere Integrazione idrosalina integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - integratori di sali minerali: le bevande idrosaline - Per l'uomo sedentario che segue un'alimentazione equilibrata, il rischio di carenze di minerali è decisamente improbabile; un atleta, o anche chi svolge regolarmente un'intensa attività fisica dopo il lavoro, deve invece seguire una dieta personalizzata che tenga conto delle particolari esigenze e dei probabili incrementi di bisogni imposti dal tipo di pratica sportiva. Quasi tutti gli sport (per quanto riguarda i minerali) richiedono apporti giornalieri più consistenti di: sodio, cloro, potassio, calcio, fosforo, ferro e magnesio. Tuttavia, i maggiori problemi derivano dalle condizioni climatiche, infatti una sudorazione molto intensa e prolungata comporta una perdita di sodio, potassio e cloro, tale da renderne necessaria l'integrazione. Basta considerare che un litro di sudore contiene 1,5 grammi di sodio (un grammo di sale marino ne contiene 400 mg), per cui occorrono 3,75 gr. di sale per compensare il sodio perso con un litro di sudore. Sodio, cloro e potassio hanno funzioni fra loro legate: -regolano la quantità e ripartizione dell'acqua intra ed extracellulare (sodio e cloro all'esterno, il potassio all'interno); -regolano la pressione osmotica (di scambio) e l'equilibrio acido-base dell'organismo; -controllano insieme a calcio e magnesio, tutte le funzioni cellulari, con particolare riferimento all'eccitazione del muscolo cardiaco, del sistema nervoso e dei muscoli scheletrici. Il sodio trattiene acqua, mentre il potassio tende ad eliminarla. La carenza di sodio provoca insorgenza di stanchezza, crampi ed insonnia, la carenza di potassio invece altera la contrazione muscolare. COME INTEGRARSI: come già affermato, in casi di attività intensa e protratta nel tempo, soprattutto in ambiente caldo umido (in presenza di forte sudorazione), può essere necessario ricorrere ad un integratore idrosalino: prima, durante e dopo tale lavoro. Anche le riserve energetiche (glicogeno), durante un lavoro intenso di media o lunga durata, possono richiedere un'integrazione, in questi casi è utile aggiungere all'integratore salino del fruttosio, o ancora meglio delle maltodestrine. Durante lo sforzo si tende ad assumere bevande "leggere" (poco concentrate), perché più facilmente e velocemente assimilabili; dopo, per reintegrare le scorte, sono vantaggiose quelle più ricche. La temperatura ideale per tali integrazioni è di 8-10 gradi (utilizzo più rapido ed aiuto ad abbassare la temperatura del corpo), evitare l'assunzione di bevande ghiacciate che potrebbero provocare problemi digestivi. I supplementi di sali e zuccheri possono distinguersi in relazione alla densità dei contenuti in: IPOTONICI, ISOTONICI ED IPERTONICI. Le bevande isotoniche hanno una concentrazione di sali e di zuccheri simile a quella del plasma sanguigno (circa 300 mOsm/L), quelle ipotoniche inferiore, quelle ipertoniche superiore. il sito contiene attualmente già circa 450 articoli, per trovare gli argomenti che più ti interessano, puoi servirti del motore di ricerca interno VAI l'ultimissimo articolo: sezione benessere - psicologia del benessere: come migliorare il rapporto di coppia le nostre sezioni e gli articoli più recenti: sezionearticolo alimentazionei principi nutrizionali - le vitamine - la Vitamina A integratorifermenti lattici (sistema immunitario, digestione, allergie) erboristeriala Malva: ottima per tosse, raffreddore, infiammazioni e stitichezza corpo umanoanatomia: lo scheletro benesserepsicologia del benessere: farsi l'amante è positivo???? preparazione fisicaallenarsi con i pesi o con le macchine? bodybuildingintervista a Antonella Lizza, campionessa mondiale di fitness medicina sportivadistorsione alla caviglia: effettuare un bendaggio funzionale salutela pressione arteriosa e l'ipertensione sports varitennis: l'aspetto mentale, migliorare l'attenzione donna e sportuna ginnastica semplice, ma efficace, per gambe e glutei rimedi naturaliper Lei: rimedi per gambe gonfie e pesanti home fitnessle biciclette da camera risposte alle mailquanto peso utilizzare negli allenamenti? e quante ripetizioni? i dieci articoli più letti di sempre clicca qui per avere quale tua Home Pagecombattere la cellulite - sezione benessere allenare cosce e glutei - sezione bodybuilding come programmare la dieta - sezione alimentazione gli aminoacidi - sezione integratori lo spinning - sezione benessere la "dieta a zona" - sezione benessere il massaggio - sezione benessere l'elettrostimolazione - sezione benessere come migliorare la forza - sezione preparazione fisica il tè verde - sezione erboristeriaclicca qui e per una visione ottimale si consiglia la risoluzione di 800x600 pixel Scrivi: la tua rivista on line gratuitafitness - alimentazione - benessere - salute - dietetica - estetica - sport - medicina sportiva - erboristeria speciale F1 vedi fitness video vai Infuso digestivo e anti-meteorismo Preparare un infuso con 2 cucchiaini di semi di anice ed una tazza di acqua bollente. Tenere coperto in infusione per 10 minuti, dopodiché filtrare. Si consiglia di assumerne da una a tre tazze al giorno. Per potenziare l'infuso addizionare all'anice: 10 grammi di foglie di menta piperita, 7-8 grammi di finocchio e altrettanti di cumino. Assumerne 2 tazze al giorno dopo i pasti. gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire allenarsi in palestra allenare cosce e glutei alimentazione Un infuso per abbassare il colesterolo Preparare una miscela, da conservare in luogo fresco dentro un barattolo di latta o vetro, miscelando con molta cura: - 30 grammi di foglie di carciofo, 30 grammi di foglie di ortosiphon, 20 grammi di radice di cicoria, 10 grammi di foglie di melissa, 10 grammi di foglie di vischio, 10 grammi di foglie di betulla, 10 grammi di radice di bardana. Mantenere un cucchiaio della miscela in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente e bere. Si consiglia l'utilizzo di 2 tazze al giorno, prima dei pasti principali. gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire allenarsi in palestra allenare cosce e glutei alimentazione Preparare una miscela, da conservare in luogo fresco dentro un barattolo di latta o vetro, miscelando con molta cura: - 30 grammi di foglie di carciofo, 30 grammi di foglie di ortosiphon, 20 grammi di radice di cicoria, 10 grammi di foglie di melissa, 10 grammi di foglie di vischio, 10 grammi di foglie di betulla, 10 grammi di radice di bardana. Mantenere un cucchiaio della miscela in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente e bere. Si consiglia l'utilizzo di 2 tazze al giorno, prima dei pasti principali. Un infuso per abbassare il colesterolo INSONNIA E BENESSERE: Morfeo, il dio del benessere? Quanto è importante per il nostro benessere psico-fisico dormire bene? Nell'antica Grecia il sonno era rappresentato come un adolescente che corre leggero sulla terra per dare agli uomini il riposo del corpo e della mente, recante nella mano sinistra un papavero e nella mano destra un recipiente colmo del suo succo. Sonno dunque come quiete, distacco dalle fatiche quotidiane e recupero di energia in funzione di una nuova giornata. Un terzo della nostra esistenza la passiamo dormendo, si capisce così come il sonno sia indispensabile, sia una necessità istintiva dell'uomo necessaria a completare l'equilibrio di tutto il corpo dopo le attività diurne. Le lamentele sul sonno sono frequentissime ed anche per ciò che esso comporta: stanchezza, mal di testa, depressione. I disturbi legati al sonno possono condizionare, quindi, il nostro benessere e la nostra felicità. Cos'è l'insonnia? Con il termine insonnia si indica la sensazione soggettiva di non aver tratto sufficientemente riposo dal proprio sonno, perché non adeguatamente lungo o perché privo di sufficienti capacità ristoratrici. L'insonnia è molto diffusa. Gran parte delle persone lamenta un qualche disturbo del sonno ed è insoddisfatta del proprio dormire. La percentuale di insonnia aumenta poi con l'età e il sesso femminile sembra essere il più colpito. Per definire questo disturbo è importante tener conto della soggettività e si può definire insonne chiunque non dorme bene e per questo non si sente in completa efficienza fisica e mentale. Il fattore "durata" del sonno non è significativo per una diagnosi di insonnia, poiché vi sono notevoli differenze individuali. Vi sono persone che dormono poco più di 3 ore per notte e altre che qualora dormano meno di dieci ore non si sentono in completo benessere. Ci sono vari tipi di insonnia e possono essere raggruppati in episodi sporadici, spesso legati a stati ansiosi, o cronici disturbi persistenti che incidono sul benessere e sulle prestazioni della persona. Le cause possono essere tante, sia organiche che psicologiche. L'insonnia può essere causata, infatti, oltre che da disagi psichici e stress anche da malattie organiche che solo uno specialista può diagnosticare. Troppo spesso l'insonnia viene considerata fine a se stessa, invece può nascondere situazioni cliniche anche gravi e può costituire un preciso segnale d'allarme! Per quanto riguarda le cause, in genere si distinguono un'insonnia detta primaria e una secondaria; nella primaria non è riconoscibile nessuna chiara causa, mentre nella secondaria è possibile riconoscere sia cause fisiche che psichiche. I farmaci per dormire?.. Non è sempre necessario ricorrervi! Indubbiamente sono i rimedi classici ma, se assunti per lungo tempo e, soprattutto, in dosi eccessive penalizzano da tutti i punti di vista. Le medicine tradizionali, costituiscono una soluzione rapida ed efficace per insonnie improvvise ed intense, purché usate per brevi periodi. Non dimentichiamoci che farmaco deriva dal greco=veleno. Spesso vengono prescritti sedativi, antidepressivi e altri farmaci specifici per rilassare il soggetto e conciliare così il sonno. Devono essere assunti sotto stretto controllo medico per gli effetti collaterali e perché paradossalmente possono causare insonnia. Per quanto riguarda la Medicina Naturale, tre sono le possibilità terapeutiche più efficaci nella cura dell'insonnia: l'agopuntura, l'omeopatia, la fitoterapia. 1) Agopuntura - per la medicina tradizionale cinese il giorno e la notte appartengono rispettivamente alle due energie yang e yin, energie che scorrono nell'universo, nella natura e dentro l'uomo. Yang e yin sono sempre compresenti ed in movimento l'uno verso l'altro e il sonno viene causato da una pienezza fisiologica serale dell'energia yin (analoga all'acqua, all'interiorizzazione, alla passività,.) contemporaneamente a un minimo energetico dell'energia yang (il fuoco, l'esteriorizzazione, l'attività). Stati alimentari, situazioni psichiche, fattori climatici per questa medicina sono importanti cause di aumento oppure diminuzione delle due energie che influenzano i vari organi del corpo umano tonificandoli o indebolendoli. L'insonnia viene in agopuntura definita come uno stato di pienezza dello yang serale contemporanea ad un vuoto dell'energia yin (il contrario della situazione fisiologica), in particolare occorre distinguere vari tipi di insonnia causate dalla forza e dalla debolezza di un organo piuttosto che da un altro. 2) Omeopatia - nella materia medica omeopatica sono numerosissimi i rimedi che contemplano il sintomo insonnia; uno su tutti merita particolare attenzione, la "coffea cruda" 3) Fitoterapia - il primo ipnotico erboristico usato nell'antichità era il succo di papavero insieme alla mandragora che Galeno, uno dei "padri" della medicina, consigliava con semi d'orzo mescolati a succo di lattuga. Attualmente le erbe più conosciute per la cura dell'insonnia sono le seguenti: la passiflora, il biancospino, l'escoltzia, la camomilla ed infine il tiglio. Dal nostro punto di vista, quello della Psicologia del Benessere, per migliorare la qualità del nostro sonno, possiamo seguire delle semplicissime regole già durante l'attività diurna, di tipo alimentare e comportamentale per facilitare le attività del giorno dopo e migliorare il rendimento quotidiano. Per quanto riguarda quello alimentare, un'alimentazione scorretta incide su un cattivo sonno, per esempio facendo pasti serali abbondanti, ricchi di grassi. Vi sono infatti alimenti e bevande che agiscono sull'organismo disturbando il ritmo sonno-veglia. In prima linea si trovano il caffè e l'alcol: il suo effetto rilassante è infatti solo momentaneo. Sono sconsigliati quelli che contengono tiramina (cioccolato, carne di maiale, insaccati, formaggi stagionati) sostanza che favorisce il rilascio nel cervello di noripinefrina, che stimola il sistema nervoso. Gli alimenti che, invece, fanno dormire bene, e che quindi vanno consumati di sera, sono tutti quelli che contengono triptofano, (pasta, riso, pane, la carne di tacchino e pollo, il tonno, la bresaola, i legumi, lo yogurt e i formaggi, le noci e le noccioline) un aminoacido che induce la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore cerebrale che favorisce il rilassamento. Inoltre un grande aiuto può venire dalle tisane, come quella alla camomilla, o un infuso di gelsomino o di biancospino. Per quanto riguarda l'aspetto comportamentale, è preferibile andare a letto sempre alla stessa ora ed anche se si va a letto tardi, alzarsi sempre alla stessa ora. Non fare sport la sera subito prima di andare a letto, l'esercizio fisico e la ginnastica, aiutano a dormire meglio, ma occorre evitare l'attività fisica intensa nelle 3 ore precedenti il sonno. Altro importante fatto per ottenere un buon sonno ristoratore è aerare bene il locale ove si dorme. Tutto questo, perché è bene tener presente che l'attività onirica è una funzione assolutamente indispensabile al buon funzionamento della "macchina umana". Nella veglia noi utilizziamo la parte analitico-razionale della mente, mentre nella notte, dormendo, diamo sfogo alla parte istintiva emotiva (detta "irrazionale", anche se non lo è), così facendo le ghiandole del cervello secernono i prodotti indispensabili all'organismo ed alla sua migliore operatività durante il giorno. Durante il sonno ognuno di noi ha delle fasi di sonno leggero alternate da sonno profondo con sogni, essi sono esperienze e stati interiori della coscienza che per mezzo della mente, che li crea, li evidenzia e possono essere correlati a motivazioni razionali, esperienziali o irrazionali, istintuali, legati agli stati emotivi della personalità. D'altra parte, al fine di un "buon sonno", si possono tener presenti le tecniche di rilassamento che vengono dalla tradizione orientale come la Meditazione e lo Yoga. La Meditazione è una disciplina mentale che consente di raggiungere uno stato di rilassamento totale. La ricerca ha, infatti, dimostrato che la meditazione produce cambiamenti del sistema nervoso, riducendo, in particolare, la produzione di cortisolo, favorendo quindi il rilassamento. La meditazione ha, così, lo scopo di controllare stati dolorosi e situazioni di stress psicologico, combattere l'insonnia e alleviare ansia e attacchi di panico. Viene integrata alla medicina tradizionale per ridurre l'asma, l'ipertensione arteriosa, l'angina pectoris e altre malattie croniche. La meditazione può essere praticata in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo; il modo migliore per esercitarla consiste nell'assumere una posizione confortevole, restando con gli occhi chiusi e i muscoli completamente rilassati. Per quanto riguarda lo Yoga è un'antichissima dottrina indiana il cui scopo risulta la totale aggregazione di corpo e mente, protratta all'equilibrio dell'armonia fisica e mentale in funzione di quella spirituale. In Occidente lo Yoga ha cominciato ad avere una certa diffusione come valido supporto al raggiungimento di un benessere psicofisico. Quando si parla comunemente di yoga, ci si riferisce all'Hatha Yoga, cioè a quello caratterizzato dalle posizioni fisiche (asanas), ma ne esistono tanti altri tipi, peraltro poco diffusi in Europa. Lo yoga comprende: - posture che, aumentando il flusso di energia vitale nell'organismo, coinvolgono ogni parte del corpo, distendendo le tensioni ed apportando miglioramenti anche per la salute degli organi interni; - esercizi fisici che migliorano il tono e l'elasticità muscolare, nonché la percezione ed il controllo del proprio corpo; - tecniche di rilassamento che aiutano la totale decontrazione fisica e psichica, utilissime contro affaticamenti muscolari e mentali e qualsiasi altro tipo di stress; - esercizi di respirazione e tecniche di concentrazione che, insegnando a correggere il modo di respirare, spesso superficiale e breve. Dott. Luigi Mastronardi (psicologo e psicoterapeuta; docente nel Corso di Perfezionamento in Psicoimmunologia nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "La Sapienza" di Roma) vedi: un preparato naturale contro l'insonnia l'insulina L'insulina e' un ormone prodotto dal pancreas; e' l'ormone anabolico per eccellenza, infatti la sua azione si esplica sul metabolismo glicidico, lipidico e proteico, nel determinare un accumulo di glucidi, protidi e lipidi e nel limitarne le perdite. Il fattore che stimola principalmente la secrezione dell'insulina e' l'aumento della glicemia (livello di concentrazione del glucosio nel sangue), ma anche altri elementi: quali aminoacidi e ormoni (glucagone), possono svolgere tale azione. L'insulina provoca una riduzione della glicemia, della aminoacidemia e della quantita' di grassi nel sangue, in quanto tutti questi elementi vengono accumulati nei tessuti. L'insulina e' indispensabile alla vita, la sua carenza causa il diabete. Il diabete e' una malattia caratterizzata dalla alterazione del metabolismo di zuccheri, protidi e grassi. Il paziente affetto da tale malattia, non riesce a utilizzare i componenti nutritivi, specialmente gli zuccheri, che restando in circolo determinano una iperglicemia cronica, che in mancanza di cure, puo' portare alla morte. vedi: Alimentazione il Metabolismo il sistema ormonale Interval Training Corsa interrotta da pause, si differenzia dalle RIPETUTE, in quanto si caratterizza da tempi di intervallo che prevedono un recupero incompleto. L'effetto allenante varierà in funzione della lunghezza del percorso, della velocità di percorrenza (intensità) e del tempo di recupero. Un infuso per regolarizzare l'intestino pigro Preparare una miscela con 30 grammi di malva, 30 grammi di liquirizia, 20 grammi di tarassaco, 20 grammi di frangola. Farne riposare un cucchiaio, in un mezzo litro di acqua bollente, per almeno 10 minuti. Filtrare e berne 2 tazze al giorno dopo i pasti. gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire allenarsi in palestra allenare cosce e glutei alimentazione Integratori alimentari La creatina Gli aminoacidi L'integrazione idrosalina La pappa reale Il piruvato Il lievito di birra La carnitinaLa glutammina Il cromo Il chitosano La propoli L'olio di germe di grano L'inulina Fermenti lattici a proposito di Integratori Il primo intervento per lesioni a muscoli, tendini e legamenti Il primo intervento in situazioni di lesioni acute dei tessuti molli (tendini, muscoli, legamenti) è importantissimo, può avere, infatti, un'influenza decisiva sui tempi di guarigione. Lo scopo sarà quello di contenere al massimo l'entità del danno. La maggior parte di queste lesioni comporta la rottura dei vasi sanguigni, risulterà, quindi, determinante arrestare nelle prime 24 ore l'emorragia e l'essudazione (travaso di liquido dai capillari), affinché gonfiore e versamento, alterando i normali rapporti anatomici e causando immobilità e dolore, non rallentino il processo di guarigione. Il metodo più semplice ed efficace, chiamato R.I.C.E. (R sta per Rest, riposo in inglese; I per ice, ghiaccio; C per compression, compressione; E per elevation, elevazione), fa riferimento ai quattro comportamenti chiave da adottare in queste situazioni. La terapia con ghiaccio produce una vasodilatazione molto intensa, ha effetti anestetici e attenua lo spasmo muscolare riflesso. Raffreddando la cute, inizialmente si realizza una vasocostrizione locale, che aiuta a contenere il versamento, dopo 5/10 minuti aumenta la portata del flusso ematico nei tessuti superficiali e profondi, situazione molto positiva per il riassorbimento, successivamente si verificano variazioni oscillanti della portata sanguigna, che potrebbero ulteriormente favorire il riassorbimento degli essudati. Questa terapia deve essere applicata con impacchi freddi, utilizzando asciugamani bagnati in acqua fredda o cubetti di ghiaccio tritato avvolti in un asciugamano e nella borsa per il ghiaccio. Le applicazioni devono avere una durata di circa venti minuti e vanno ripetute ogni 2/4 ore per i primi 3/4 giorni. Alcune zone, come mani, piedi e gomiti, possono essere immerse in un catino contenente acqua e ghiaccio. È sconsigliato l'uso di spray congelanti, perché, in virtù di una refrigerazione di soli pochi secondi, non producono validi effetti ed, inoltre, possono provocare ustioni da freddo sulla pelle. vedi: sezione ALIMENTAZIONE inulina Tra gli integratori che stanno prendendo sempre più piede merita di essere segnalata l'inulina. L'inulina, uno dei componenti fondamentali degli integratori che servono per migliorare la digestione, è soprattutto indicata per la riduzione della formazione di gas a livello intestinale. Ma che cos'è l'inulina? L'inulina, carboidrato complesso (polisaccaride), noto anche perché utilizzato negli esami di verifica delle funzionalità renali, è formato da un insieme di catene di fruttosio, ha un potere calorico di 1 Kcal per grammo. Presente in natura in alcune piante come sostanza di riserva, è considerata una fibra solubile. L'assunzione di inulina comporta uno spiccato aumento nel tratto intestinale della presenza di Bifidobatteri e Lattobacilli (fermenti lattici importantissimi per una corretta digestione e per la salute del Colon) e una contemporanea e massiccia diminuzione del numero dei batteri ritenuti nocivi. L'inulina quindi favorisce il riequilibrio della flora intestinale, potenziandone l'attività e migliorandone il metabolismo. In virtù di queste considerazioni, possiamo tranquillamente affermare che, l'integrazione di inulina associata ai fermenti lattici vivi è importantissima per ottenere processi digestivi migliori e per la riduzione della formazione di gas a livello intestinale, consigliata in caso di stipsi e diarrea, appunto per i suoi effetti regolarizzanti. 2) Facciamo in modo che il bambino possa riposare in un luogo tranquillo e approfittiamone per riposare anche noi insieme a lui. Il riposo è fondamentale per entrambi. 3) Prendiamo spesso in braccio il bambino e parliamogli dolcemente. Cambiamogli spesso il pannolino, facciamo in modo che non senta troppo caldo o troppo freddo. 4) Coinvolgiamo il partner, parenti e amici nella cura del bambino. 5) Se abbiamo già un bambino, ricordiamoci che potrebbe soffrire per la quantità di attenzioni prestate al nuovo arrivato. Prendiamoci del tempo per stare con ognuno dei bambini e dimostriamo ad entrambi il nostro affetto. Incoraggiamo il bambino più grande a prendersi cura o a giocare con il neonato. 5) Non rintaniamoci in casa: uscire con il nostro bambino farà bene ad entrambi. 6) Se ci sentiamo sole, stanche, frustrate o arrabbiate, lasciamo pure il bambino a qualcuno di cui ci fidiamo e prendiamoci del tempo per noi stesse. Non sentiamoci in colpa per questo. Solo se saremo serene potremo trasmettere benessere e serenità ai nostri figli: quindi facciamo del nostro meglio per farci del bene. gli articoli pro benessere consigliati: lo Yoga la fitoterapia rimedi naturali psicologia e Maternità omeopatia recuperare dopo il parto gli articoli più gettonati del momento: combattere la cellulite consigli per dimagrire sport e gravidanza allenare cosce e glutei alimentazione Dieta a Zona dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - dieta a zona - la dieta più discussa del momento - La dieta, cosiddetta "a zona", è stata proposta per la prima volta agli inizi degli anni '90. Ideata da Barry Sears (scienziato americano, laureato in biochimica, specializzato nella terapia del tumore e nel controllo dietetico delle risposte ormonali), è oggi adottata dalla maggior parte degli atleti della nazionale olimpica degli USA (tra cui segnaliamo Maurice Green, l'uomo più veloce al mondo). Per "zona" si intende il picco di massima efficienza fisica e mentale, che tale dieta dovrebbe aiutarci a raggiungere e soprattutto a mantenere. Massima efficienza fisica vuol dire, tra l'altro, più massa magra e meno massa grassa, più forza e più resistenza, ma anche più salute; l'efficienza mentale comprende una perfetta capacità di concentrazione e di attenzione e la massima lucidità. Barry Sears parte dalla considerazione che tutte le funzioni fisiologiche dell'organismo umano sono controllate dagli ormoni e che è l'equilibrio ormonale che ci mantiene in salute. Nella "dieta a zona" il cibo è considerato come il mezzo per il controllo del rilascio degli ormoni, anziché una semplice fonte di calorie, quindi, assumendo i macronutrimenti (proteine, grassi e carboidrati) in proporzioni appropriate è possibile: · determinare le risposte ormonali; · raggiungere l'equilibrio ottimale; · controllare tutte le funzioni vitali del nostro corpo. Il cibo può essere la più potente medicina a nostra disposizione, ma, in seguito ad un'alimentazione scorretta, può anche risultare veramente deleterio. Per costruire la propria dieta si comincia con il quantificare il fabbisogno giornaliero di proteine che, essendo determinato: dal peso corporeo, dalle percentuali di massa magra e massa grassa e dal livello di attività fisica praticata, è diverso da persona a persona. Stabilita la quantità di proteine da assumere, che secondo Sears, non deve mai essere comunque inferiore ai 77 grammi, dobbiamo dividerla in "blocchetti" di 7 grammi. Otterremmo almeno 11 blocchi da 7 grammi da suddividere in cinque pasti: 3 blocchi a colazione, 3 blocchi a pranzo, 1 blocco per merenda, 3 blocchi a cena ed un blocco nello spuntino prima di coricarsi. Nella dieta per la zona ogni pasto deve sempre comprendere proteine, carboidrati e grassi in modo che le calorie apportate derivino per il 40% dai carboidrati, per il 30% dalle proteine e per il restante 30% dai grassi. In considerazione che proteine e carboidrati producono 4 calorie per grammo, mentre i grassi 9, per "rimanere nella zona, ad ogni blocchetto di 7 grammi di proteine, dovremmo aggiungere circa 9,5 grammi di carboidrati e 3 grammi di grassi. Riassumendo, la dieta per un individuo che necessita di 77 grammi di proteine (minor fabbisogno possibile), prevede: · una colazione con 21 grammi di proteine (84 calorie), 28,5 grammi di carboidrati (114 calorie) e 9 grammi di grassi (81 calorie); · un pasto ed una cena con le stesse quantità di macronutrimenti; · due spuntini (a metà pomeriggio e prima di coricarsi) con 7 grammi di proteine (28 calorie), 9,5 grammi di carboidrati (38 calorie) e 3 grammi di grassi (27 calorie). Totale calorie, per un individuo che necessita di 77 grammi giornalieri di proteine, circa 1020/1030. Ovviamente questa è la "dieta a zona" minima esistente, applicabile ad un individuo che, per peso corporeo e percentuali di massa grassa e magra, necessità, secondo le teorie di Sears, di soli 77 grammi di proteine giornaliere. Le calorie totali assunte sono solo 1020/1030, l'individuo, con la dieta a zona, può molto facilmente attingere energia dalle riserve di grasso, diminuendo la percentuale di massa grassa, aumenterà il fabbisogno proteico e quindi il numero totale delle calorie da assumere. Fine prima parte "dieta a zona" Nei prossimi giorni ci soffermeremo su come si calcola il fabbisogno proteico individualmente, e su come e quali alimenti scegliere per ottenere le quantità necessarie di proteine, carboidrati e grassi. Seconda parte DIETA A ZONA COME CALCOLARE IL FABBISOGNO PROTEICO QUOTIDIANO: Per quantificare il fabbisogno proteico giornaliero occorre moltiplicare la propria massa magra per un coefficiente, determinato tenendo conto delle attività svolte, che indica la quantità di grammi di proteine necessarie per kg di massa magra. grammi di proteine per un kg di massa magra sedentario puro (divano, sedia, televisione, pantofole)1,1 lavoro tranquillo senza alcuna attività fisica1,3 lavoro più attività fisica leggera; soggetti obesi (uomini con oltre il 30% di massa grassa, donne con oltre il 40%)1,5 lavori stressanti; soggetti che si allenano regolarmente almeno tre volte a settimana o che praticano costantemente uno sport1,7 lavoro più allenamento atletico quotidiano1,9 pesante allenamento quotidiano2,1 intenso allenamento a scopo agonistico, integrato da sedute giornaliere con i pesi; doppio allenamento sportivo professionale quotidiano2,3 I kg di massa magra si possono facilmente quantificare conoscendo il proprio peso totale e la percentuale di massa grassa: il proprio peso moltiplicato la % di massa grassa diviso 100 corrisponde al peso totale di grasso del corpo il proprio peso meno il peso totale di grasso del corpo corrisponde al proprio peso di massa magra. Facciamo un esempio: un individuo di 75 kg con una % di massa grassa del 20% ha (75 x 20 : 100) 15 kg di grasso e di conseguenza una massa magra di 60 kg (75 - 15). Supponendo che pratichi un pesante allenamento quotidiano (coefficiente 2,3) necessiterà giornalmente di (60 x 2,3) 138 grammi di proteine, che equivalgono a 20 blocchetti da 7 grammi, con l'arrotondamento al multiplo di 7 superiore. 140 grammi di proteine, in virtù delle correlazioni previste dalla dieta a zona, comportano l'assunzione giornaliera di 190 grammi di carboidrati (20 blocchetti da 9,5 grammi) e 60 grammi di grassi (3 x 20), per un totale di circa 1.860 calorie. Fine seconda parte "dieta a zona" Adesso che siamo in grado di quantificare la necessità giornaliera di proteine e di conseguenza degli altri macronutrimenti, non ci resta che descrivere e comprendere quali sono gli alimenti da preferire e quali quelli da evitare nella formazione dei famosi "blocchetti" che contraddistinguono la "dieta per la zona". Terza parte DIETA A ZONA Nel prendere in esame i macronutrimenti cominciamo dai Carboidrati. I carboidrati sono indispensabili: l'organismo deve produrre energia ed il cervello ha un costante bisogno di glucosio. L'organismo può immagazzinare i carboidrati solo nel fegato o nei muscoli, sotto forma di glicogeno, ma mentre quello muscolare non può essere usato per ottenere glucosio adoperabile dal cervello, quello trattenuto nel fegato si. È, però, opportuno non assumerne troppi, in quanto le scorte immagazzinabili nel fegato e nei muscoli sono molto limitate e l'eventuale eccedenza non potrebbe che essere tramutata in grasso che andrebbe ad incrementare le riserve adipose. Inoltre un eccesso di carboidrati provocherebbe alti livelli di insulina nel sangue con conseguente negativo squilibrio nei confronti del glucagone (ormone antagonista all'insulina che facilita l'uso delle riserve di grasso come fonte energetica). I livelli elevati di insulina ordinano al corpo di immagazzinare grasso ed impediscono l'utilizzo di quello già accumulato. Troppi carboidrati si traducono, quindi, in troppa insulina, che provoca ulteriori depositi di grasso e non ne permette l'eliminazione. Non tutti i carboidrati hanno eguale effetto sull'insulina: più entrano in circolo velocemente (indice glicemico), più alzano i livelli di glucosio nel sangue (glicemia) e più determinano picchi di secrezione insulinica con le negative conseguenze già descritte. La logica riflessione che ne consegue è che i carboidrati con un alto indice glicemico sono assolutamente da evitare. Non è quindi una questione solo di calorie (anche se pasti al di sopra delle 500 calorie sono sempre da evitare perché determinano un'alta secrezione insulinica in ogni caso), ma anche di che cosa e di quando mangiamo. È vantaggioso preferire carboidrati con lenta induzione insulinica e nutrirsi quando le scorte di glicogeno sono quasi terminate o per lo meno non sono complete, come, per esempio dopo l'allenamento, in cui vi è una necessità di reintegro delle riserve. Vedi: classificazione degli alimenti, che apportano carboidrati, in funzione dell'indice di induzione insulinica Fine terza parte "dieta a zona" Quarta parte "dieta a zona": quali sono i grassi vantaggiosi? I grassi devono far parte della dieta, in quanto svolgono parecchie funzioni essenziali, inoltre: · rallentano l'immissione in circolo dei carboidrati, frenando di conseguenza la risposta insulinica; · provocano la secrezione nello stomaco dell'ormone che segnala al cervello la sensazione di sazietà. Esistono, però, grassi favorevoli e grassi sfavorevoli, ovviamente, occorre cercare di limitare il più possibile l'uso di quelli sfavorevoli, attingendo la maggior parte del proprio fabbisogno dai favorevoli. Sono sfavorevoli: · l'acido arachidonico (è contenuto nel tuorlo d'uovo, nelle frattaglie, nella carne rossa grassa); · i grassi saturi (si trovano nella carne rossa grassa, nel latte intero e nei formaggi preparati con latte intero); · gli acidi grassi di tipo "trans" (derivano dalla lavorazione industriale, si trovano negli oli vegetali idrogenati e nella margherina). Sono favorevoli: · i grassi monoinsaturi (olio di oliva, avocado); · gli EFA (acidi grassi essenziali, la cui presenza nella dieta è indispensabile, in quanto il corpo umano non è in grado di sintetizzarli). Gli EFA sono in totale otto, divisi in due gruppi: gli Omega 6 e gli Omega 3. Quali sono gli EFA più importanti: · l'acido linoleico, è un omega-6 presente in quasi tutti i cibi; · l'acido gamma linolenico, è un omega-6 di fondamentale importanza, ma rarissimo, la fonte più ricca è il latte materno, se ne possono riscontrare piccole tracce nella farina di avena, l'organismo umano se lo procura grazie ad una conversione dell'acido linoleico permessa dall'attività enzimatica; · l'acido eicosapentaenoico (EPA), è un omega-3 dal ruolo fondamentale, è contenuto in alcuni pesci (salmone, sgombri, sardine). Un omega-3, che è bene non consumare in quantità elevate, è l'acido alfa linolenico, presente in grande concentrazione nei semi di lino, nell'olio di lino e nelle noci. Fine quarta parte DIETA A ZONA Quinta parte "dieta a zona": le proteine. Le proteine sono la base di ogni forma di vita. Esclusi i liquidi, costituiscono metà del nostro peso. Sono formate dagli aminoacidi (ne esistono venti, di cui alcuni essenziali, cioè, che non potendo essere sintetizzati dall'organismo, devono essere assunti con il cibo). Un costante apporto proteico giornaliero è indispensabile alla vita ed alla salute, ma non bisogna esagerare, infatti, dopo un pasto eccessivamente ricco di protidi, il nostro organismo, per abbassare il livello di aminoacidi a "spasso" per il sistema circolatorio, rilascia insulina, con le conseguenze già sottolineate. Gli alimenti proteici da evitare sono quelli che contengono grosse quantità di grassi saturi: come la carne rossa grassa ed i latticini interi. Carni bianche e pesce sono ottimi perché forniscono tutti gli aminoacidi essenziali, senza grossi problemi di grassi. È facilmente intuibile come una dieta iperlipidica sia dannosa, abbiamo evidenziato il perché una dieta troppo ricca di carboidrati non funzioni, ma anche una dieta iperproteica è inadeguata, infatti, i regimi alimentari iperproteici provocano uno stato metabolico anormale, chiamato chetosi, in cui l'organismo, di fronte alla mancanza di carboidrati, intacca la massa muscolare, convertendola in zuccheri, per permettere al cervello di funzionare. La dieta a Zona si contraddistingue per il giusto rapporto tra proteine, grassi e carboidrati, ed ha come obiettivo, attraverso il controllo della velocità di assorbimento dei cibi, il mantenimento di un efficiente equilibrio ormonale, soprattutto tra insulina e glucagone. Tale equilibrio, in considerazione che l'insulina fa calare i livelli di glicemia e che il glucagone li alza, permette all'organismo di mantenere sotto stretto controllo il glucosio nel sangue. L'insulina è un ormone di immagazzinamento (estrae dal sangue i carboidrati e gli aminoacidi in eccesso) e di immobilizzo (blocca il glicogeno nel fegato e nei muscoli, impedendo che possa essere rilasciato); il glucagone è, invece, un ormone di mobilizzazione (il suo compito principale consiste nel liberare i carboidrati conservati nel fegato sotto forma di glicogeno). Fine quinta parte DIETA A ZONA Dieta a Zona: riflessioni conclusive: i vantaggi della dieta a Zona Fino ad ora, ci siamo occupati dei macronutrimenti, ma il nostro organismo, oltre a proteine, grassi e carboidrati, necessita anche dei cosiddetti micronutrimenti, e cioè, di vitamine, di minerali e di coenzimi (o cofattori enzimatici). Seguendo questo tipo di dieta, ci si può facilmente rendere conto che tutti gli alimenti che vengono considerati vantaggiosi ne risultano ricchi. Ne consegue, che eventuali integrazioni si possano ritenere superflue, eccezion fatta per la vitamina E e nei casi di attività fisiche di lunga durata molto intense e svolte in ambienti molto umidi e con alte temperature. Quali sono i benefici che si possono ricavare dalla Zona? · una riduzione dell'eccesso di adipe; · il miglioramento delle prestazioni atletiche; · un più facile incremento della massa muscolare; · un'azione positiva sul proprio sistema immunitario; · effetti benefici su malattie quali: il diabete, l'ipertensione, l'ipercolesterolemia, l'aterosclerosi, le infiammazioni in genere. Il tutto giustificato dal perfetto equilibrio ormonale che seguendo questo regime alimentare si dovrebbe ottenere. I primi risultati si possono cominciare a percepire già dopo 20 giorni, ma, purtroppo, è di fondamentale importanza rispettarne scrupolosamente le regole. Gli effetti possono essere sicuramente amplificati con l'associazione di una corretta e costante attività sportiva. In ogni caso, prima di modificare il proprio modo di nutrirsi, è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico, soprattutto se si fa uso abituale di medicinali. Fine "dieta a zona" In risposta alle tantissime richieste pervenuteci e per una maggior completezza riguardo la dieta a zona, alleghiamo: esempi di blocchetti di proteine esempi di blocchetti di carboidrati esempi di blocchetti di grassi "la dieta a zona e gli sports di grande durata"
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CANONI DELL'ESTETICA NEL CORSO DELLA STORIA

STORIA DEI CANONI ESTETICI
 
 

STORIA DELLA BELLEZZA Evoluzione storica dei "canoni estetici" Si parla di canone di bellezza solo dall'epoca classica, per questo da fonti documentate possiamo solo capire come in varie epoche diverse culture cercavano di far apparire gradevole il proprio aspetto. Giè nell'età antica Gli antichi Egizi già tremilacinquecento anni prima di Cristo importavano oli, minerali ed unguenti dall'oriente ed i sacerdoti confezionavano in recipienti di alabastro, timo, mirra, origano, lavanza, incenzo, olio di sesamo, di oliva e di mandorle. I prodotti venivano usati per la mummificazione ed altri come unguenti per il viso e per il corpo, sulla scia degli antichi egizi altri popoli del mediterraneo assimilarono tali tecniche. Tra gli antichi egizi era diffusa anche l'abitudine di truccarsi, e non solo tra le donne, per il bistro (kohol) era largamente usato l'antimonio, gli Ebrei invece si limitavano oli e profumi ma non cosmetici. Nell'età classica tra i greci non è chiaro quale fosse il concetto preciso di bellezza tra gli antichi ellenici nel periodo pre-classico; Omero attribuiva la perfezione fisica agli eroi e le divinità, l'armonia e perfezione del fisico, con guance rosate per gli uomini e occhi cerulei con bianche braccia se erano donne. Uomini e donne usavano oli profumati di rosa, gelsomino e nardo per ungere il capo ed il corpo dopo il bagno e le donne erano solite truccarsi il viso con una crema a base di biacca proveniente da Rodi, tale usanza delle donne era però vietata durante i lutti e le cerimonie dedicate a Demetra. I romani a contatto con la cultura greca, dopo averli vinti ne assimilarono le usanze e costumi, Nel I secolo a.C. Vitruvio scrive. " ..la natura ha composto il corpo umano in modo tale che il viso, dal mento all'alto della fronte e alle più basse radici dei capelli, fosse la decima parte del corpo., la terza parte del viso, considerata in altezza, è dal mento alla base delle narici; un'altra terza parte è costituita dal naso stesso considerato dalla base delle narici al punto d'incontro delle sopracciglia e la terza parte va da lì alla radice dei capelli.": I dipinti e resti archeologici ci dicono abbastanza degli usi dei romani, Ovidio addirittura pubblicò un manuale della bellezza ( De medicamine faciei feminae ). A Roma non si conosceva il sapone, anche se ci viene tramandato il famoso bagno di latte di Poppea, e tutti lo usavano come detergente, dopo il bagno era solito cospargersi di olio di oliva. Successivamente i romani impararono ad usare una forma primitiva di sapone inventata da alcuni popoli nordici. Nel Medioevo in seguito alle invasioni dei popoli dell'Europa nord-orientale (invasioni barbariche) e lo sconvolgente mutamento culturale che ne consegue per l'ex Impero romano, rendono superfluo tutto ciò che non è un bisogno primario: i modelli estetici classici non hanno alcun senso e gli invasori possono proporre, tutt'al più, l'uso di burro acido per lucidare i capelli. Ma anche questi selvaggi conquistatori furono lentamente conquistati dalla civiltà dei vinti. Finalmente per un po' di buon gusto bisognerà aspettare l'epoca feudale ( X sec. d.C. ), quando dai castelli franco-provenzali si diffonde il modello culturale cortese che restituisce una qualche gentilezza al vivere civile. Ne deriva un recupero di valori tra i quali l'apprezzamento per la bellezza, specie quella femminile, esaltata dai trovatori che, viaggiando di corte in corte, diffondono con i loro canti la fama di bellissime castellane e, senza averne piena coscienza, contribuiscono a creare dei nuovi canoni estetici pur se quasi esclusivamente femminili. E' il modello di una bellezza nordica quello che si impone, prima attraverso la letteratura, poi attraverso le conquiste militari: la carnagione chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri, che sono caratteristiche fisiche di Normanni e Svevi, diventano il segno della distinzione sociale e condannano i più diffusi colori scuri, tipicamente mediterranei, ad essere indice di subalternità. "Biondo era e bello e di gentile aspetto." disse Dante presentando Manfredi di Svevia e bionde sono le madonne sacre o profane che siano. I manuali di bellezza dell'epoca suggeriscono alle donne come rendere candido e liscio il viso con biacca, allume, borace, limone, aceto e chiara d'uovo, e biondi i capelli con tinture e lozioni a base di vegetali e minerali, rosse le labbra con minio e zafferano e bianchi i denti con la salvia. Benché la morale cristiana condanni questi costumi (v. Jacopone da Todi nella Lauda "L'ornamento delle donne dannoso") o la satira ne faccia oggetto di sberleffo (v. Boccaccio in "Corbaccio") la moda imperversa e le donne stesse preparano da sé i loro belletti se non possono ricorrere ai "merciai".



Nel Rinascimento l 'ammirazione per il bello inteso come perfezione e armonia riporta in primo piano i canoni estetici classici ed il bisogno di ricercare rimedi indispensabili per rendere perfetto ciò che non lo è del tutto. Nel 1562, G. Mariniello scrive il primo trattato di cosmetologia dell'Occidente ("Gli ornamenti delle donne") e non è un caso che a farlo sia un italiano: in Italia infatti predomina una concezione di vita che celebra la bellezza del corpo e gli italiani sono i primi artefici dei profumi. Grazie ad i mercanti veneziani o fiorentini preziose sostanze orientali vengono riversate sul mercato per soddisfare le aspirazioni di uomini e donne desiderosi di piacere e di piacersi; una vera mania per i belletti ed i profumi si diffonde nelle classi più abbienti: vaporizzazioni di mercurio, bistecche crude sulla pelle, ricette segretamente preparate e riservate a pochissime elette permettono alle dame delle corti signorili di avere quell'aspetto che pittori come Botticelli o Tiziano hanno eternato. Quando Caterina de Medici sposa il re di Francia porta con sé, a Parigi, Renato il suo profumiere personale che darà origine ad una produzione locale di cosmetici (seconda metà del 1500). Tra il 1600 ed il 1700 è l'epoca delle teste incipriate, dei nei finti su viso, spalle e décolleté. La toilette di dame e cavalieri esige parecchio tempo: bisogna preparare il viso con poca acqua e alcool profumato; vi si stende sopra un unguento fatto con pasta di mandorle e grasso di montone e poi la biacca. Il viso diventa una tavolozza su cui col bistro si ridisegnano occhi e sopracciglia e si spennella un liquido rosso (in ben 12 sfumature!) per dar colore. Addirittura si usa una sorta di colorante azzurro per sottolineare le vene. Il modello estetico viene sempre dalla corte, specialmente quella di Francia, e a Parigi Mademoiselle Martin, profumiera reale, è l'arbitro dell'eleganza femminile. A soddisfare prontamente i bisogni estetici dei cortigiani sono addirittura poste in commercio delle trousses che contengono belletti bianchi e rossi, matita per labbra e nei finti. In Inghiltera invece nel 1770 il Parlamento emette un decreto secondo il quale sarà condannata come strega qualunque donna abbia conquistato un marito tramite capelli finti, tacchi alti, profumi e belletti ed il matrimonio sarà annullato. Nell'età contemporanea i radicali mutamenti determinati dalla rivoluzione francese e l'avvento della borghesia portano nuovi modelli di vita e nuovi costumi. Lo spirito pratico dei borghesi è immune dai fasti e dagli eccessi coltivati finora; anzi, gli ideali forti del Romanticismo fanno emergere l'interiorità di uomini e donne il cui aspetto fisico sarà specchio di animi tormentati e inquieti: "Solcata ho la fronte, occhi incavati intenti crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto labbro tumido acceso e tersi denti capo chino, bel collo e largo petto; giuste membra." Si presenta così Ugo Foscolo (1778-1827), affascinante esempio di bellezza maschile dell'epoca. Il vero diventa soggetto dell'arte e questo canone porta alla ribalta le classi sociali subalterne e, per la prima volta nella storia, si scoprirà la bellezza anche in personaggi minati dalla tisi, filatrici di seta, lavandaie e sartine, in contadini e pescatori. Una relativa sobrietà di costumi tipicamente borghese coinvolge le classi sociali più abbienti e la bellezza non è più potenziata da "ritocchi" evidenti e da abiti particolarmente sfarzosi che sono invece riservati alle donne di malaffare. Il progresso industriale consente il nascere delle prime industrie cosmetiche e nel 1890, a Parigi Madame Lucas fonda la prima Maison de Beauté. Il XX secolo si apre su scenari drammatici: la Prima guerra mondiale porterà morte e fame in Europa e ci sarà poco da disquisire su ciò che è bello; la situazione si ripete tra un ventennio con la Seconda guerra mondiale. In mezzo, in Italia e Germania, la dittatura che, programmando la vita quotidiana del popolo, proporrà modelli autocelebrativi: uomini belli e virili come il capo fatti per essere soldati e donne floride e prosperose fatte per essere spose e madri di soldati. Negli anni venti comunque, per la prima volta nella storia, le donne avevano voluto tagliare i capelli alla garçon , avevano abbandonato abiti lunghi, sottogonne, busti e gardenfant per indossare abiti dalle linee morbide e scivolate e soprattutto dall'orlo al ginocchio. Nel secondo dopoguerra sarà il cinema, soprattutto quello americano, a proporre i nuovi canoni: le vamp bionde platinate, brune appetitose o rosse incendiarie, tutte maggiorate, saranno le ispiratrici della moda, del look, dello stile di vita di donne di ogni ceto sociale mentre per gli uomini varranno i modelli del duro, del rubacuori o del bel tenebroso. Lo sviluppo successivo di altri mezzi mediatici, televisione e rotocalchi in particolare incentiveranno la tendenza, sempre più attuale, ad assumere come canoni quelli proposti dal mondo dello spettacolo e delle passerelle. Le migliori disponibilità economiche ed i nuovi ritrovati della scienza, della cosmetologia, delle tecniche chirurgiche e della medicina, consentono a uomini e donne della nostra epoca di adeguarsi sempre più pienamente ai modelli proposti e scelti alla ricerca di una perfezione che, purtroppo con la cultura del consumismo ha l'inconveniente di passar presto di moda.