ILLUMINISMO
E SOCIETÀ
1.1. PREMESSA
«La storia della sociologia comincia con la separazione di società e Stato.
La società si presenta come un oggetto che sottostà a leggi proprie
e a cui può essere quindi associata anche una scienza sua propria» [Jonas,
1968, p. 9].
Dal punto di vista cronologico è a cavallo di due secoli (XVII.
XVIII) che sorge l.esigenza di sviluppare una scienza della società. La
riflessione avviene in un ambiente storico e sociale ben definito,
caratterizzato
dall.affermarsi di due fenomeni particolari: a) in primo luogo
la nascita e lo sviluppo della cosiddetta Rivoluzione Scientifica nel XVII
secolo; b) in secondo luogo l.affermarsi in campo economico di un
nuovo modo di produzione, quello capitalistico. Alla fine del XVIII secolo
un altro avvenimento segnerà la storia delle origini del pensiero
sociologico e chiuderà in maniera rilevante quest.epoca di grandi
sconvolgimenti
sociali: la Rivoluzione Francese (1789).
L.uomo, in quest.epoca di grandi mutamenti, si trasforma da oggetto
a soggetto che pensa alla propria condizione; si acquista la consapevolezza
che l.agire può essere spiegato solo se le persone, come singoli individui
oppure riunite in gruppi, classi, ceti e associazioni, hanno consapevolezza
di ciò che stanno facendo e dei riflessi che questa cognizione
ha sulla convivenza sociale.
La coscienza umana allarga quindi la propria visuale: ciò implica
Parte Prima . Le scienze sociali nel periodo dell.Illuminismo
10
che la realtà è analizzabile e spiegabile in modi differenti. I fenomeni
umani e sociali sono sottratti all.autorità della tradizione e delle
organizzazioni
che la legittimano. Nuovi termini sono usati per capire le situazioni
che si stanno vivendo. Emancipazione è uno di essi: significa che la
realtà e gli attori che vivono in essa sono dotati di una propria autonomia,
spiegabile mediante leggi naturali. Ma siccome non esiste una
vera e propria disciplina scientifica che fino allora si fosse occupata dei
fenomeni sociali ed umani in modo particolare, l.unico riferimento di
natura scientifica a cui riferirsi non può essere altro che il modello di
analisi introdotto dalle scienze fisiche e biologiche. «Natura e libertà,
soggetto e oggetto, categorie sulla cui separazione si fonda non da ultimo
la chiarezza della tradizione, sono unificate nella rappresentazione
della società emancipata» [Ivi, p. 10].
Tutto ciò significa, in primo luogo, rottura di uno specifico stato
di cose e, in secondo luogo, rottura di quella volontà autoritaria che
imponeva dogmi alla spiegazione scientifica.
In sintesi, si può affermare che nella storia del pensiero sociologico
delle origini vi sono due elementi decisivi: a) la scoperta della relazione
esistente fra uomo, natura e società; b) l.idea di potere formulare
leggi proprie che la governano, applicando gli stessi precetti metodologici
delle scienze naturali 1.
In base al modello delle scienze naturali, i principi su cui intraprendere
l.analisi dei fenomeni sono: a) l.osservazione metodica e
l.esperienza sistematica; b) l.esperimento. Essi sono le premesse necessarie
della conoscenza scientifica 2. È all.interno di questo contesto che
va considerata l.innovazione culturale introdotta da quel vasto e complesso
movimento rappresentato con il termine di .Illuminismo.. A
fianco delle modificazioni concettuali intervenute a seguito della
Rivoluzione
scientifica, si ha contemporaneamente un altrettanto rilevante
.......
1 Ricordiamo che proprio con la rivoluzione scientifica del 1600, nasce il
concetto di «scienza moderna». La scienza è vista come un insieme di
strategie conoscitive
in cui hanno un ruolo fondamentale l.osservazione metodica, l.applicazione
di procedimenti logici di tipo razionale, al fine di scoprire regolarità
universali
che riguardano i fenomeni studiati [cfr. Jedlowski, 1999].
2 La Rivoluzione Scientifica troverà il suo massimo sviluppo tra il XVI e il
XVII secolo, ponendo le basi per la nascita della scienza moderna. I suoi
effetti si
faranno sentire in maniera preponderante nei maggiori orientamenti culturali
del
secolo XVIII (Illuminismo francese ed Empirismo scozzese).
1. Illuminismo e società
11
cambiamento nel contesto delle tecnologie.
Con la Rivoluzione industriale, che modificherà profondamente i
modi di organizzazione, di produzione e di circolazione delle merci 3, si
assiste alla nascita e alla formazione di una nuova epoca, completamente
diversa rispetto a tutte le altre che l.hanno preceduta. Le sue
caratteristiche
principali possono così essere schematicamente riassunte: a)
il mutamento, suo elemento costitutivo, investe ogni settore della vita
associata e tutte le società umane nella loro globalità, le quali si trovano
ad essere legate tra loro in uno stretto rapporto d.interdipendenza; b)
questa trasformazione influenza i rapporti esistenti tra i vari gruppi
sociali
e i processi d.organizzazione dell.intero assetto societario, con tutti
i loro necessari riflessi sulle forme della convivenza sociale. Questi
processi hanno la loro origine nel campo economico e, in seguito, faranno
sentire i loro effetti in tutti gli altri settori della vita associata.
Contemporaneamente nasce e si afferma l.idea di Sviluppo; essa è
alla base della nascita dell.idea di Progresso. Ad una visione statica dello
sviluppo economico, sociale, morale, culturale e politico (concezione
generale alla base della struttura della società feudale) subentra una
concezione dinamica del cambiamento. La novità essenziale di questa
nuova visione del mondo sta nel fatto che essa concepisce l.esistente
come fondato non già su un ordine naturale ed immutabile, ma su un
ordine trasformabile dall.uomo stesso. Proprio a seguito di questi mutamenti
avverrà quello socio-politico che investirà la Francia a partire
dal 1789: la Rivoluzione francese. Essa rappresenta, infatti, un insieme
di avvenimenti che «conducono alla delegittimazione del potere feudale e
allo
stabilirsi di un nuovo tipo di legittimità del potere, fondato sul consenso
della società civile a leggi razionalmente stabilite e sull.obbedienza a
governi liberamente eletti» [Jedlowski, 1999, p. 20]. Lo sviluppo di queste
trasformazioni è compiuto principalmente dalle persone appartenenti
a quello specifico gruppo sociale denominato come Terzo
Stato, vale a dire la classe borghese e mercantile emergente nel nuovo
quadro economico politico francese, cioè coloro che avevano acquisito
.......
3 Ricordiamo, al riguardo, che la cosiddetta Rivoluzione industriale si
manifesta
per la prima volta nelle manifatture, dove il lavoro artigianale è
trasformato
mediante una nuova organizzazione del lavoro. Il primo Paese che, utilizza
le nuove
tecnologie nate dalle scoperte scientifiche è l.Inghilterra a partire dalla
metà del
XVII secolo (Cfr. Wallerstein, 1978).
Parte Prima . Le scienze sociali nel periodo dell.Illuminismo
12
benemerenze e titoli non per nascita ma per meriti nei confronti della
monarchia (noblesse de robe) ed intellettuali.
S.impongono nuovi valori che saranno la base dei movimenti
storici che si svilupperanno nel XIX secolo. Si afferma, per esempio,
l.Uguaglianza giuridica di tutti gli individui, che determina una
separazione
netta rispetto alla società feudale, dove era assunto il concetto di
disuguaglianza come suo tratto essenziale e fondante. La rivoluzione
francese proclamò il «mutamento come un fenomeno normale; se le leggi
non sono più fondate sull.autorità della tradizione, e così dicasi anche
per il potere, allora gli uomini hanno la facoltà di definire e ridefinire
continuamente le proprie leggi in conformità ad un confronto razionale.
Per definizione le leggi sono ora perfettibili: sono stabilite dagli
uomini dunque non sono immutabili» [Ivi, p. 21].
1.2. IL PENSIERO SOCIALE NEL PERIODO DELL.ILLUMINISMO
L.Illuminismo è un moto intellettuale che contraddistingue profondamente
il secolo XVIII. I suoi antecedenti si possono far risalire ad alcuni
fatti sociali ed a idee nuove, sviluppatesi nella cultura scientifica:
l.avvento del movimento costituzionale liberale inglese, l.empirismo
lockiano, la scienza newtoniana, il razionalismo e il giusnaturalismo,
fatte proprie dalla cultura francese nella prima metà del Settecento, che
si concretizzano nell.innovazione culturale ed in riforme dello stato di
cose esistente.
L.orizzonte culturale dei lumi è caratterizzato dall.emergere e dall
.affermazione di un significato diverso del concetto di Ragione, che
diventer
à patrimonio universale di una élite intellettuale, consapevole della
propria specificità culturale, tanto da sentirsi investita di una missione
destinata a promuovere e favorire il cambiamento sociale.
Il movimento illuminista sostiene un nuovo tipo di conoscenza fondato
sull.osservazione e l.esperimento, elementi derivati dal razionalismo
francese e dall.empirismo inglese. Esso invoca una separazione
dei poteri costitutivi dello Stato, una limitazione dei poteri della Chiesa,
una nuova organizzazione pedagogica, l.eliminazione delle credenze
irrazionali
e delle superstizioni. Il suo obiettivo è quello di trasformare
completamente l.assetto istituzionale, dalle forme di rappresentazione
1. Illuminismo e società
13
politica alla scuola, dalla cultura all.individuo. La razionalità
illuministica
si esprime compiutamente affermando la legittimità di un ordine
fondato razionalmente, propugnando la storicità dell.agire guidato
dall.idea di progresso. La ragione dei Lumi si propone di rendere
intelligibile
all.uomo stesso lo svolgimento del suo percorso storico, nel generale
processo di civilizzazione della società.
L.Illuminismo rappresenta la proiezione, sul piano della scienza
sociale, della consapevolezza critica della società, dei gruppi umani,
dell.individualità sociale. Si afferma «l.idea che il mondo naturale sia
osservabile
e descrivibile razionalmente, concetto che è alla base dell.idea
di scienza» [Ivi, p. 22]. Si rifiuta ogni pensiero metafisico e qualsiasi
visione
totalizzante, legati alle vecchie filosofie 4.
«Al senso del sacro e del mistero subentravano la rinuncia alle
cause occulte, la dimostrazione razionale, il fenomenismo, l.interesse
per le arti e le tecnologie dell.homo faber. Così il vecchio spirito di
.sistema
. fu sostituito dalle procedure ipotetiche e probabilistiche proprie del
metodo sperimentale in cui consiste il vero .spirito sistematico.» [Casini,
1994b, p. 518].
Il metodo sperimentale influenzò in maniera decisiva le tradizionali
scienze dell.uomo (gnoseologia, psicologia, etica, politica ed economia).
L.impostazione lockiana formulata nel Saggio sull.intelletto umano
(1668) «contribuì a riformulare su nuove basi i tradizionali problemi
della sensibilità, delle facoltà dell.anima e dei suoi rapporti con il corpo
» [Ibidem]. Locke rigetta infatti le idee innate, limitando l.orizzonte
conoscitivo alla sfera dei sensi, svuotando di significato le vecchie
categorie
di sostanza e di causa.
Allo stesso tipo di programma s.ispirò David Hume, che nel suo
Trattato sulla natura umana (1739), effettuò il primo tentativo di analisi
.......
4 Casini afferma che «i successi del metodo galileiano, la riforma baconiana
della logica induttiva, lo sperimentalismo dei naturalisti avevano segnato
l.avvento
di un nuovo stile di ricerca collegiale e verificabile che trovò un comune
terreno di
cultura nelle Accademie dell.Europa continentale, ma dette i suoi frutti più
avanzati
in Inghilterra nell.ambiente della Royal Society, con l.epistemologia di
Locke e
con la sintesi di Newton. All.inizio del XVIII secolo la fisica matematica
raggiunse
uno stadio di maturità tale da segnare una netta discriminazione tra scienza
positiva
e pseudoscienze. La via matematica interpreta i fenomeni della natura per
tentativi
ed errori, mostrando la fallacia dei criteri aprioristici» [Casini, 1994b,
p. 518].
Parte Prima . Le scienze sociali nel periodo dell.Illuminismo
14
sperimentale delle idee e delle passioni. L.indagine humiana influenzò
in maniera rilevante le produzioni scientifiche dei maggiori esponenti
della filosofia morale scozzese (F. Hutcheson, A. Smith, T. Reid) e dell
.Illuminismo francese, come Voltaire, Condillac, La Mettrie [cfr. Casini,
1994b].
Nello stesso periodo un importante esponente del materialismo
illuminista francese, Claude-Adrien Helvétius, si occupa dei problemi
esistenti nel rapporto fra «.natura. e .cultura., .individuo. e .ambiente..
Nelle sue opere la scienza dell.uomo è collocata sul terreno sociale e
educativo, abbozzando una spiegazione comportamentistica dei fatti
psichici» [Ivi, p. 519]. Egli sostiene l.origine sociale delle categorie
intellettuali
e morali degli individui, ipotizzando una riforma complessiva
della società e delle sue istituzioni educative, formulando progetti
orientati
al miglioramento e alla trasformazione della natura umana 5.
Il complesso d.idee che anima la cultura filosofica del XVIII secolo
è alla base dei diversi orientamenti assunti dal pensiero illuminista:
il riformismo sociale, le Code de la Nature, la metafora dello stato di
natura,
i modelli egualitari e collettivistici, fino a giungere alle enunciazioni
dei diritti dell.uomo. In tal modo le leggi della vita collettiva sono
concepite
non più come un portato naturale della Divinità, come un lascito
della Provvidenza, bensì come una manifestazione storicamente determinata
della ragione umana e, perciò, conoscibile e verificabile empiricamente.
In quest.ottica le relazioni tra gruppi, individui, classi e ceti
sono viste nella loro cornice naturale e umana. La società si afferma
come natura dotata di proprie leggi storicamente e socialmente determinate,
quindi perfettibili e trasformabili secondo i precetti di una ra-
.......
5 Per poter comprendere appieno questa nuova realtà è opportuno spiegare
i modelli culturali prevalenti nella cultura illuminista: a) il modello
contrattualista;
b) il modello del diritto naturale. Le teorie giusnaturalistiche «erano
modellate, nei
principi e nei metodi, sui criteri deduttivi della geometria euclidea.
L.antico concetto
di natura proprio del pensiero giuridico subì l.influenza del metodo
sperimentale:
l.assioma dell.analogia naturae, sul quale si fondava la possibilità stessa
di una descrizione
rigorosa del mondo fisico secondo .leggi matematiche., finì per coincidere
con l.immutabilità della lex naturae, che la tradizione giuridica poneva a
fondamento
di ogni altra legge. Gli antichi postulati dello jus naturale e i precetti
del diritto
romano, neminem, laedere, unicuique suum tribuere; pacta servare, furono
ripresi nella
formulazione di dottrine quali la sociabilitas naturale, i diritti
inalienabili della persona,
le idee di giustizia e di eguaglianza, la sovranità popolare, il patto
sociale» [Casini,
1994b, p. 519].
1. Illuminismo e società
15
gione valida universalmente. La ragione illuministica non rappresenta
un concetto di natura metafisica; essa si costituisce sul piano delle
determinazioni
storicamente e socialmente concrete. Con riferimento all
.organizzazione del sistema di stratificazione sociale essa caratterizza i
rappresentanti della cosiddetta opinione pubblica borghese.
In questi settori «matura l.idea che il governo della nazione non sia cosa
propria del sovrano o dei suoi nobili, (critica all.assolutismo, come
concezione
politica), ma sia propriamente cosa pubblica, cioè di tutti e di nessuno
in particolare, e che in linea di principio ciascuno abbia il diritto di
portare critiche e proporre le proprie idee. La ragione è insomma il
principio di un dialogo, e insieme di una critica: affermazione del diritto
di
discutere liberamente della cosa pubblica e della possibilità di proporre
argomenti che non siano censurati dal richiamo della volontà del sovrano,
a supposti principi divini o a decreti immutabili della tradizione»
[Jedlowski,
1999, p. 22].
La centralità assunta dal concetto di ragione nella dottrina sociale
illuminista
non impedirà, tuttavia, a molti suoi esponenti di considerare
nelle loro riflessioni scientifiche l.importanza di alcuni importanti
aspetti
pre-razionali della natura umana quali le passioni, i sentimenti, la felicit
à, il dolore, il disordine, l.interesse generale. Il loro ottimismo
scientifico non
precluderà, quindi, la possibilità di prendere coscienza dei fatti più
dolorosi
e tragici delle società umane. «Al progresso si guarda per lo più
come ad una possibilità» [Guerci, 1989, p. 729]. La ragione produce la
crescita ma, nei philosophes, esiste anche la consapevolezza che quest
.ultima può essere contrastata dalle istituzioni presenti, portando un
ritorno della barbarie. Essi affermano un concetto di ragione di natura
ipotetico-probabilistica e una visione del progresso di natura conflittuale.
Questi due aspetti della dottrina dei lumi costituiscono i suoi pilastri
culturali fondamentali, necessari per comprenderne l.evoluzione.
Le idee di Ragione e Progresso costituiscono le linee guida della moderna
società borghese razional-utilitaristica, la cui affermazione sul
piano sociale e politico è contrastata da tutte quelle forze che sono
espressione
dei vecchi ordini sociali feudali, che erano alla base dell
.Ancien régime. La loro affermazione permette di comprendere lo svolgimento
dei processi di mutamento e di sviluppo delle società borghesi
europee del XVIII secolo. Lo scontro che si produce genera un forte
stato di conflitto sociale, che diviene stabile e permanente all.interno
delle società borghesi liberali. Esso rappresenta il prezzo necessario
Parte Prima . Le scienze sociali nel periodo dell.Illuminismo
16
che l.uomo moderno deve pagare se vuole incamminarsi sulla strada
del cambiamento sociale. In questo modo si affermano delle esigenze
di libertà e d.individualità in precedenza sconosciute, si assiste alla
perdita
definitiva di certezze e verità stabilite, che prima davano significato
alla vita umana.
Un aspetto generalmente trascurato nelle analisi del pensiero sociale
Illuminista è sicuramente raffigurato dalla presenza di una visione
elitaria della cultura, che suona come una sfiducia nelle capacità della
grande maggioranza degli uomini di pensare e di imparare a pensare. Si
assiste così al mostrarsi di una vera e propria contraddizione. Infatti, se
da un lato prevale questa svalutazione, si moltiplicano . dall.altro . gli
appelli all.educazione e i progetti di riforma delle istituzioni educative
che mirano a rendere possibile la formazione di nuovi individui umani,
capaci di sfruttare tutte le opportunità possibili e di meglio adattarsi ai
mutamenti strutturali, economici e culturali della società.
Nell.Illuminismo, convivono modelli diversi di lettura della realtà
storico. sociale, legati alla presenza di intellettuali, espressione di
gruppi
sociali eterogenei. Per tutta questa serie di motivi si deve necessariamente
parlare non di una concezione generale dell.Illuminismo, ma
di più orientamenti, coesistenti contemporaneamente. Probabilmente,
questi gruppi si rendono conto dell.impossibilità di diffondere direttamente
i loro messaggi culturali in tutti gli strati sociali ed è in questo
senso che vanno visti i numerosi tentativi di formulare progetti educativi
orientati al miglioramento delle condizioni sociali degli individui e
dei gruppi. I loro interlocutori principali sono i sovrani illuminati e non
le masse sterminate delle società moderne. In questa maniera essi cercano
di svolgere, nel modo più consono alle loro effettive possibilità, la
funzione d.agenti di trasmissione della cultura cosiddetta colta, attraverso
la mediazione delle istituzioni politiche e educative.
Con l.Illuminismo si afferma anche un.idea di ragione che riflettendo
su se stessa ha come proprio momento decisivo la ricerca della
verità scientifica, svolgendo, soprattutto, una funzione di critica della
realtà sociale esistente. Nel valorizzare i fatti e le osservazioni, e la
conseguente
svalutazione della metafisica, considerata astratta rispetto alla
vera realtà naturale, gli illuministi contrappongono un nuovo tipo di
analisi che s.identifica nello studio e nella verifica dei poteri dello
spirito
umano. In questo campo si pone la riflessione circa i principi generali
d.ogni singola scienza, come per esempio in D.Alembert. Questa po1.
Illuminismo e società
17
lemica antimetafisica s.intreccia con quella contro i sistemi costruiti in
modo speculativo e destituiti di un supporto sperimentale, in quanto
poggianti su postulati aprioristici, come evidenzia Condillac, mentre i
veri e utili sistemi sono quelli derivanti dall.organica connessione di
fatti
debitamente accertati. Tutto ciò rende evidente la connessione diretta
del pensiero illuministico con la sintesi newtoniana, nella quale si può
identificare il paradigma posto alla base della rivoluzione scientifica, in
cui nessun valore è dato alle ipotesi, nel richiamarsi all.esperienza
sensibile,
alla ricerca di poche leggi fondamentali naturali cui ridurre la dispersa
molteplicità dei fenomeni, e nell.importanza della traduzione di
tali leggi in linguaggio matematico 6.
Un.altra caratteristica specifica del pensiero illuministico consiste
nell.aver posto in evidenza il rapporto che lega la scienza alla tecnica,
potendosi utilizzare gli effetti positivi che da tale rapporto scaturiscono
per riscattare la società umana dalla sua arretratezza e dalla sua miseria.
Il materialismo dei Lumi si manifesta soprattutto nella condanna
dei presupposti fondamentali della dottrina della Rivelazione. Tale dottrina
filosofica considerava l.essere umano parte integrante del mondo
della Natura, prefigurando un elemento diverso rispetto agli altri soltanto
per la sua organizzazione più complessa.
Di conseguenza, sul piano della riflessione scientifica prevale
un.anticipazione di una visione monistica della realtà sociale. Un esempio
di questa tendenza si ritrova nelle opere del barone D.Holbach,
dove l.uomo è considerato nella sua totalità, sia come essere naturale,
sia come essere sociale.
Sul piano della morale l.Illuminismo pone in primo piano la supremazia
della società, la quale acquista così quel carattere di sacralità in
precedenza riservato esclusivamente alla Rivelazione. «La morale assume
tratti della morale sociale che scindono l.uomo dal cittadino e giudica il
secondo occupandosi dei risultati e non delle motivazioni. Si diffonde
l.idea che il bene della società si possa legare con l.interesse individuale
e viceversa. Il fine principale della socialità umana è l.affermazione di
se stessa e della sua felicità» [Ivi, pp. 740-741].
Nel pensiero illuminista è possibile verificare una coincidenza
.......
6 «Tale paradigma fu applicato anche in campi in cui Newton non s.era
avventurato
(la morale, la vita sociale) e spesso si cadde nella genericità e nel
dilettantismo
» [Guerci, 1989, p. 733].
Parte Prima . Le scienze sociali nel periodo dell.Illuminismo
18
singolarmente ambigua tra i concetti di utilità e di virtù. Le azioni
virtuose
si definiscono in quanto tali perché utili allo sviluppo della societ
à. Ai problemi posti dalla crisi morale, presente nella società del XVIII
secolo, si risponde promuovendo l.utilità sociale nel senso di riforma e
di rinnovamento. Si afferma la coincidenza tra interesse individuale ed
interesse collettivo; l.integrazione di Natura e Cultura.
Sul piano concreto dello sviluppo del sapere scientifico, gli effetti
di questo spirito nuovo si manifestano nel tentativo di riorganizzazione
delle discipline scientifiche, costituito dall.Encyclopédie, espressione
dell
.intento dei philosophes di proporsi come gruppo egemone sul piano
culturale e come agente principale della modernizzazione. I riferimenti
culturali dei philosophes sono Bacone, Newton, e Locke. «Ma non si trattava
soltanto di esporre i principi e i procedimenti della nuova filosofia
e della nuova scienza: altrettanto importanti in quanto utili alla società
erano, secondo l.insegnamento baconiano, le tecniche e i mestieri, ai
quali soprattutto grazie a Diderot, fu riservato ampio spazio» [Ivi, p.
745].
La dottrina sociale illuministica termina la sua parabola discendente
con l.affermazione, dopo la Rivoluzione francese e nel periodo
immediatamente precedente l.ascesa al potere da parte di Napoleone
Bonaparte, del gruppo degli Idéologues (Cabanis, Destutt de Tracy, Volney,
Condorcet). Essi, come i loro predecessori, si propongono come
organizzatori della cultura, promuovendo lo sviluppo delle scienze
umano-sociali sotto l.epoca del Direttorio e in seguito dell.Impero.
«Meritoria
fu la loro difesa dello spirito scientifico e positivo contro la marea
montante dello spiritualismo cattolico e romantico. La stagione degli
Idéologues fu quella del tramonto dell.Illuminismo: un tramonto splendido,
tuttavia, e tale da lasciare un segno duraturo nella cultura francese
ed europea» [Ivi, p. 752].
In definitiva, si può ragionevolmente affermare che un fine comune
lega tutte le varie anime del pensiero illuminista: quello di liberare
l.uomo moderno dalle condizioni di sofferenza e solitudine cui si era
auto-condannato nella fase di passaggio, dalla condizione dello Stato di
Natura a quella della Società civile. Ma, di fatto, una serie di difficoltà
si
porranno di fronte alla realizzazione di questa utopia. Infatti, non sarebbe
stato possibile al movimento illuminista e ai suoi adepti costruire
un nuovo soggetto sociale in una società civile che nello stesso tempo
in cui proclamava l.uguaglianza e la fraternità, avrebbe celebrato i fasti
1. Illuminismo e società
19
e i trionfi della dottrina liberista, fondata essenzialmente sulla negazione
di quei valori sociali che erano alla base dell.utopia illuministica. È
questa la contraddizione che fa emergere tutte le tragiche ambiguità
presenti nel pensiero illuminista.
|