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IL NUOVO
TESTAMENTO - IL VANGELO
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PAOLO - GALATI
- EFESINI - FILIPPESI - COLOSSESI - TESSALONICESI - TIMOTEO |
Galati - Capitolo 1 Indirizzo [1]Paolo, apostolo non da parte di uomini,
né per mezzo di uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo e di Dio Padre che lo ha
risuscitato dai morti, [2]e tutti i fratelli che sono con me, alle Chiese
della Galazia. [3]Grazia a voi e pace da parte di Dio Padre nostro e dal
Signore Gesù Cristo, [4]che ha dato se stesso per i nostri peccati, per
strapparci da questo mondo perverso, secondo la volontà di Dio e Padre
nostro, [5]al quale sia gloria nei secoli dei secoli.
Amen. Ammonizione [6]Mi meraviglio che così in fretta da colui che vi ha
chiamati con la grazia di Cristo passiate ad un altro vangelo. [7]In realtà,
però, non ce n'è un altro; solo che vi sono alcuni che vi turbano e vogliono
sovvertire il vangelo di Cristo. [8]Orbene, se anche noi stessi o un angelo
dal cielo vi predicasse un vangelo diverso da quello che vi abbiamo
predicato, sia anàtema! [9]L'abbiamo gia detto e ora lo ripeto: se qualcuno
vi predica un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anàtema!
[10]Infatti, è forse il favore degli uomini che intendo guadagnarmi, o non
piuttosto quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Se ancora io
piacessi agli uomini, non sarei più servitore di Cristo! I. APOLOGIA
PERSONALE La chiamata di Dio [11]Vi dichiaro dunque, fratelli, che il
vangelo da me annunziato non è modellato sull'uomo; [12]infatti io non l'ho
ricevuto né l'ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo.
[13]Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel
giudaismo, come io perseguitassi fieramente la Chiesa di Dio e la devastassi,
[14]superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e
connazionali, accanito com'ero nel sostenere le tradizioni dei padri. [15]Ma
quando colui che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua
grazia si compiacque [16]di rivelare a me suo Figlio perché lo annunziassi in
mezzo ai pagani, subito, senza consultare nessun uomo, [17]senza andare a
Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e
poi ritornai a Damasco. [18]In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per
consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; [19]degli apostoli
non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. [20]In ciò
che vi scrivo, io attesto davanti a Dio che non mentisco. [21]Quindi andai
nelle regioni della Siria e della Cilicia. [22]Ma ero sconosciuto
personalmente alle Chiese della Giudea che sono in Cristo; [23]soltanto
avevano sentito dire: «Colui che una volta ci perseguitava, va ora
annunziando la fede che un tempo voleva distruggere». [24]E glorificavano Dio
a causa mia.
Galati - Capitolo 2
L'assemblea di
Gerusalemme [1]Dopo quattordici anni, andai di nuovo a Gerusalemme in
compagnia di Barnaba, portando con me anche Tito: [2]vi andai però in seguito
ad una rivelazione. Esposi loro il vangelo che io predico tra i pagani, ma
lo esposi privatamente alle persone più ragguardevoli, per non trovarmi
nel rischio di correre o di aver corso invano. [3]Ora neppure Tito, che era
con me, sebbene fosse greco, fu obbligato a farsi circoncidere. [4]E
questo proprio a causa dei falsi fratelli che si erano intromessi a spiare
la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi.
[5]Ad essi però non cedemmo, per riguardo, neppure un istante, perché la
verità del vangelo continuasse a rimanere salda tra di voi. [6]Da parte
dunque delle persone più ragguardevoli - quali fossero allora non
m'interessa, perché Dio non bada a persona alcuna - a me, da quelle persone
ragguardevoli, non fu imposto nulla di più. [7]Anzi, visto che a me era stato
affidato il vangelo per i non circoncisi, come a Pietro quello per i
circoncisi - [8]poiché colui che aveva agito in Pietro per farne un apostolo
dei circoncisi aveva agito anche in me per i pagani - [9]e riconoscendo la
grazia a me conferita, Giacomo, Cefa e Giovanni, ritenuti le colonne, diedero
a me e a Barnaba la loro destra in segno di comunione, perché noi andassimo
verso i pagani ed essi verso i circoncisi. [10]Soltanto ci pregarono di
ricordarci dei poveri: ciò che mi sono proprio preoccupato di
fare.
Pietro e Paolo ad Antiochia [11]Ma quando Cefa venne ad
Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto.
[12]Infatti, prima che giungessero alcuni da parte di Giacomo, egli prendeva
cibo insieme ai pagani; ma dopo la loro venuta, cominciò a evitarli e a
tenersi in disparte, per timore dei circoncisi. [13]E anche gli altri Giudei
lo imitarono nella simulazione, al punto che anche Barnaba si lasciò attirare
nella loro ipocrisia. [14]Ora quando vidi che non si comportavano rettamente
secondo la verità del vangelo, dissi a Cefa in presenza di tutti: «Se tu, che
sei Giudeo, vivi come i pagani e non alla maniera dei Giudei, come puoi
costringere i pagani a vivere alla maniera dei Giudei? Il vangelo di
Paolo [15]Noi che per nascita siamo Giudei e non pagani peccatori,
[16]sapendo tuttavia che l'uomo non è giustificato dalle opere della legge ma
soltanto per mezzo della fede in Gesù Cristo, abbiamo creduto anche noi in
Gesù Cristo per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere
della legge; poiché dalle opere della legge non verrà mai giustificato
nessuno». [17]Se pertanto noi che cerchiamo la giustificazione in Cristo
siamo trovati peccatori come gli altri, forse Cristo è ministro del peccato?
Impossibile! [18]Infatti se io riedifico quello che ho demolito, mi denuncio
come trasgressore. [19]In realtà mediante la legge io sono morto alla legge,
per vivere per Dio. [20]Sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io
che vivo, ma Cristo vive in me. Questa vita nella carne, io la vivo nella
fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me.
[21]Non annullo dunque la grazia di Dio; infatti se la giustificazione viene
dalla legge, Cristo è morto invano.
Galati - Capitolo 3
II.
ARGOMENTAZIONE DOTTRINALE L'esperienza cristiana [1]O stolti Gàlati, chi
mai vi ha ammaliati, proprio voi agli occhi dei quali fu rappresentato al
vivo Gesù Cristo crocifisso? [2]Questo solo io vor rei sapere da voi: è per
le opere della legge che avete ricevuto lo Spirito o per aver creduto alla
predicazione? [3]Siete così privi d'intelligenza che, dopo aver incominciato
con lo Spirito, ora volete finire con la carne? [4]Tante esperienze le avete
fatte invano? Se almeno fosse invano! [5]Colui che dunque vi concede lo
Spirito e opera portenti in mezzo a voi, lo fa grazie alle opere della legge
o perché avete creduto alla predicazione? Testimonianza della Scrittura: la
fede e la legge [6]Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato
come giustizia. [7]Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che
vengono dalla fede. [8]E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe
giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto
annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. [9]Di conseguenza, quelli
che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette.
[10]Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la
maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte
le cose scritte nel libro della legge per praticarle. [11]E che nessuno possa
giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto
vivrà in virtù della fede. [12]Ora la legge non si basa sulla fede; al
contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. [13]Cristo ci
ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso
maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno,
[14]perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi
ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede. La legge non ha
annullato la promessa [15]Fratelli, ecco, vi faccio un esempio comune: un
testamento legittimo, pur essendo solo un atto umano, nessuno lo dichiara
nullo o vi aggiunge qualche cosa. [16]Ora è appunto ad Abramo e alla sua
discendenza che furon fatte le promesse. Non dice la Scrittura: «e ai tuoi
discendenti», come se si trattasse di molti, ma e alla tua discendenza, come
a uno solo, cioè Cristo. [17]Ora io dico: un testamento stabilito in
precedenza da Dio stesso, non può dichiararlo nullo una legge che è venuta
quattrocentotrenta anni dopo, annullando così la promessa. [18]Se infatti
l'eredità si ottenesse in base alla legge, non sarebbe più in base alla
promessa; Dio invece concesse il suo favore ad Abramo mediante la
promessa. Funzione della legge e funzione della fede [19]Perché allora la
legge? Essa fu aggiunta per le trasgressioni, fino alla venuta della
discendenza per la quale era stata fatta la promessa, e fu promulgata per
mezzo di angeli attraverso un mediatore. [20]Ora non si dà mediatore per una
sola persona e Dio è uno solo. [21]La legge è dunque contro le promesse di
Dio? Impossibile! Se infatti fosse stata data una legge capace di conferire
la vita, la giustificazione scaturirebbe davvero dalla legge; [22]la
Scrittura invece ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, perché ai credenti
la promessa venisse data in virtù della fede in Gesù Cristo. [23]Prima
però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della
legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. [24]Così la legge è
per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché
fossimo giustificati per la fede. [25]Ma appena è giunta la fede, noi non
siamo più sotto un pedagogo. [26]Tutti voi infatti siete figli di Dio per la
fede in Cristo Gesù, [27]poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi
siete rivestiti di Cristo. [28]Non c'è più giudeo né greco; non c'è più
schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in
Cristo Gesù. [29]E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di
Abramo, eredi secondo la promessa.
Galati - Capitolo
4
Filiazione divina [1]Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il
tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo,
pure essendo padrone di tutto; [2]ma dipende da tutori e amministratori, fino
al termine stabilito dal padre. [3]Così anche noi quando eravamo fanciulli,
eravamo come schiavi degli elementi del mondo. [4]Ma quando venne la pienezza
del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,
[5]per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo
l'adozione a figli. [6]E che voi siete figli ne è prova il fatto che Dio ha
mandato nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio che grida: Abbà, Padre!
[7]Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per
volontà di Dio. [8]Ma un tempo, per la vostra ignoranza di Dio, eravate
sottomessi a divinità, che in realtà non lo sono; [9]ora invece che avete
conosciuto Dio, anzi da lui siete stati conosciuti, come potete rivolgervi di
nuovo a quei deboli e miserabili elementi, ai quali di nuovo come un tempo
volete servire? [10]Voi infatti osservate giorni, mesi, stagioni e anni!
[11]Temo per voi che io mi sia affaticato invano a vostro
riguardo.
Ricordi personali [12]Siate come me, ve ne prego, poiché
anch'io sono stato come voi, fratelli. Non mi avete offeso in
nulla.[13]Sapete che fu a causa di una malattia del corpo che vi annunziai la
prima volta il vangelo; [14]e quella che nella mia carne era per voi una
prova non l'avete disprezzata né respinta, ma al contrario mi avete accolto
come un angelo di Dio, come Cristo Gesù. [15]Dove sono dunque le vostre
felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi
sareste cavati anche gli occhi per darmeli. [16]Sono dunque diventato vostro
nemico dicendovi la verità? [17]Costoro si danno premura per voi, ma non
onestamente; vogliono mettervi fuori, perché mostriate zelo per loro. [18]E'
bello invece essere circondati di premure nel bene sempre e non solo quando
io mi trovo presso di voi, [19]figlioli miei, che io di nuovo partorisco nel
dolore finché non sia formato Cristo in voi! [20]Vorrei essere vicino a voi
in questo momento e poter cambiare il tono della mia voce, perché non so cosa
fare a vostro riguardo.
Le due Alleanze: Agar e Sara [21]Ditemi, voi
che volete essere sotto la legge: non sentite forse cosa dice la legge?
[22]Sta scritto infatti che Abramo ebbe due figli, uno dalla schiava e uno
dalla donna libera. [23]Ma quello dalla schiava è nato secondo la carne;
quello dalla donna libera, in virtù della promessa. [24]Ora, tali cose sono
dette per allegoria: le due donne infatti rappresentano le due Alleanze; una,
quella del monte Sinai, che genera nella schiavitù, rappresentata da Agar
[25]- il Sinai è un monte dell'Arabia -; essa corrisponde alla Gerusalemme
attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli. [26]Invece la
Gerusalemme di lassù è libera ed è la nostra madre. [27]Sta scritto
infatti: Rallègrati, sterile, che non partorisci, grida nell'allegria tu
che non conosci i dolori del parto, perché molti sono i figli
dell'abbandonata, più di quelli della donna che ha marito.
[28]Ora
voi, fratelli, siete figli della promessa, alla maniera di Isacco. [29]E come
allora colui che era nato secondo la carne perseguitava quello nato secondo
lo spirito, così accade anche ora. [30]Però, che cosa dice la Scrittura?
Manda via la schiava e suo figlio, perché il figlio della schiava non avrà
eredità col figlio della donna libera. [31]Così, fratelli, noi non siamo
figli di una schiava, ma di una donna libera.
Galati - Capitolo
5
III. PARENESI La libertà cristiana [1]Cristo ci ha liberati
perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di
nuovo il giogo della schiavitù. [2]Ecco, io Paolo vi dico: se vi fate
circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. [3]E dichiaro ancora una volta a
chiunque si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta quanta la
legge. [4]Non avete più nulla a che fare con Cristo voi che cercate la
giustificazione nella legge; siete decaduti dalla grazia. [5]Noi infatti per
virtù dello Spirito, attendiamo dalla fede la giustificazione che speriamo.
[6]Poiché in Cristo Gesù non è la circoncisione che conta o la non
circoncisione, ma la fede che opera per mezzo della carità. [7]Correvate
così bene; chi vi ha tagliato la strada che non obbedite più alla verità?
[8]Questa persuasione non viene sicuramente da colui che vi chiama! [9]Un pò
di lievito fa fermentare tutta la pasta. [10]Io sono fiducioso per voi nel
Signore che non penserete diversamente; ma chi vi turba, subirà la sua
condanna, chiunque egli sia. [11]Quanto a me, fratelli, se io predico ancora
la circoncisione, perché sono tuttora perseguitato? E' dunque annullato lo
scandalo della croce? [12]Dovrebbero farsi mutilare coloro che vi
turbano.
Libertà e carità [13]Voi infatti, fratelli, siete stati
chiamati a libertà. Purché questa libertà non divenga un pretesto per vivere
secondo la carne, ma mediante la carità siate a servizio gli uni degli altri.
[14]Tutta la legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: amerai
il prossimo tuo come te stesso. [15]Ma se vi mordete e divorate a vicenda,
guardate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! [16]Vi
dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i
desideri della carne; [17]la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito
e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a
vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste.
[18]Ma se vi lasciate
guidare dallo Spirito, non siete più sotto la legge. [19]Del resto le opere
della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio,
[20]idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi,
divisioni, fazioni, [21]invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa
queste cose vi preavviso, come gia ho detto, che chi le compie non erediterà
il regno di Dio. [22]Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace,
pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; [23]contro
queste cose non c'è legge.
[24]Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno
crocifisso la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. [25]Se
pertanto viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. [26]Non
cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli
altri.
Galati - Capitolo 6
Precetti vari intorno alla carità e
allo zelo [1]Fratelli, qualora uno venga sorpreso in qualche colpa, voi che
avete lo Spirito correggetelo con dolcezza. E vigila su te stesso, per non
cadere anche tu in tentazione. [2]Portate i pesi gli uni degli altri,
così adempirete la legge di Cristo. [3]Se infatti uno pensa di essere
qualcosa mentre non è nulla, inganna se stesso. [4]Ciascuno esamini invece la
propria condotta e allora solo in se stesso e non negli altri troverà motivo
di vanto: [5]ciascuno infatti porterà il proprio fardello. [6]Chi viene
istruito nella dottrina, faccia parte di quanto possiede a chi lo istruisce.
[7]Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno
raccoglierà quello che avrà seminato. [8]Chi semina nella sua carne, dalla
carne raccoglierà corruzione; chi semina nello Spirito, dallo Spirito
raccoglierà vita eterna. [9]E non stanchiamoci di fare il bene; se infatti
non desistiamo, a suo tempo mieteremo. [10]Poiché dunque ne
abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i
fratelli nella fede.
Epilogo [11]Vedete con che grossi caratteri vi
scrivo, ora, di mia mano. [12]Quelli che vogliono fare bella figura nella
carne, vi costringono a farvi circoncidere, solo per non essere perseguitati
a causa della croce di Cristo. [13]Infatti neanche gli stessi circoncisi
osservano la legge, ma vogliono la vostra circoncisione per trarre vanto
dalla vostra carne. [14]Quanto a me invece non ci sia altro vanto che nella
croce del Signore nostro Gesù Cristo, per mezzo della quale il mondo per me è
stato crocifisso, come io per il mondo. [15]Non è infatti la circoncisione
che conta, né la non circoncisione, ma l'essere nuova creatura. [16]E su
quanti seguiranno questa norma sia pace e misericordia, come su tutto
l'Israele di Dio. [17]D'ora innanzi nessuno mi procuri fastidi: difatti io
porto le stigmate di Gesù nel mio corpo. [18]La grazia del Signore nostro
Gesù Cristo sia con il vostro spirito, fratelli. Amen. Efesini - Capitolo
1 Indirizzo [1]Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, ai santi
che sono in Efeso, credenti in Cristo Gesù: [2]grazia a voi e pace da Dio,
Padre nostro, e dal Signore Gesù Cristo. I. IL MINISTERO DELLA SALVEZZA E
DELLA CHIESA Il piano divino della salvezza [3]Benedetto sia Dio, Padre
del Signore nostro GesùCristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione
spirituale nei cieli, in Cristo. [4]In lui ci ha scelti prima della creazione
del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità,
[5]predestinandoci a essere suoi figli adottivi per opera di Gesù Cristo,
[6]secondo il beneplacito della sua volontà. E questo a lode e gloria della
sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto; [7]nel quale abbiamo la
redenzione mediante il suo sangue, la remissione dei peccati secondo la
ricchezza della sua grazia. [8]Egli l'ha abbondantemente riversata su di noi
con ogni sapienza e intelligenza, [9]poiché egli ci ha fatto conoscere il
mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui
prestabilito [10]per realizzarlo nella pienezza dei tempi: il disegno cioè di
ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della
terra. [11]In lui siamo stati fatti anche eredi, essendo stati predestinati
secondo il piano di colui che tutto opera efficacemente conforme alla sua
volontà, [12]perché noi fossimo a lode della sua gloria, noi, che per primi
abbiamo sperato in Cristo. [13]In lui anche voi, dopo aver ascoltato la
parola della verità, il vangelo della vostra salvezza e avere in esso
creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato
promesso, [14]il quale è caparra della nostra eredità, in attesa della
completa redenzione di coloro che Dio si è acquistato, a lode della sua
gloria. Trionfo e supremazia del Cristo [15]Perciò anch'io, avendo avuto
notizia della vostra fede nel Signore Gesù e dell'amore che avete verso tutti
i santi, [16]non cesso di render grazie per voi, ricordandovi nelle mie
preghiere, [17]perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della
gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda
conoscenza di lui. [18]Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra
mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di
gloria racchiude la sua eredità fra i santi [19]e qual è la straordinaria
grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della
sua forza [20]che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e
lo fece sedere alla sua destra nei cieli, [21]al di sopra di ogni principato
e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa
nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro. [22]Tutto
infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a
capo della Chiesa, [23]la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si
realizza interamente in tutte le cose. Efesini - Capitolo
2
Gratuità della salvezza nel Cristo [1]Anche voi eravate morti per le
vostre colpe e i vostri peccati, [2]nei quali un tempo viveste alla maniera
di questo mondo, seguendo il principe delle potenze dell'aria, quello spirito
che ora opera negli uomini ribelli. [3]Nel numero di quei ribelli, del resto,
siamo vissuti anche tutti noi, un tempo, con i desideri della nostra carne,
seguendo le voglie della carne e i desideri cattivi; ed eravamo per natura
meritevoli d'ira, come gli altri. [4]Ma Dio, ricco di misericordia, per il
grande amore con il quale ci ha amati, [5]da morti che eravamo per i peccati,
ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati.
[6]Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo
Gesù, [7]per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua
grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. [8]Per questa
grazia infatti siete salvi mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è
dono di Dio; [9]né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene.
[10]Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio
ha predisposto perché noi le praticassimo. Riconciliazione dei Giudei e
dei pagani fra di loro e con Dio [11]Perciò ricordatevi che un tempo voi,
pagani per nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi
perché tali sono nella carne per mano di uomo, [12]ricordatevi che in quel
tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele, estranei ai
patti della promessa, senza speranza e senza Dio in questo mondo. [13]Ora
invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate i lontani siete diventati i
vicini grazie al sangue di Cristo. [14]Egli infatti è la nostra pace, colui
che ha fatto dei due un popolo solo, abbattendo il muro di separazione che
era frammezzo, cioè l'inimicizia, [15]annullando, per mezzo della sua carne,
la legge fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei
due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, [16]e per riconciliare tutti e due
con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce, distruggendo in se stesso
l'inimicizia. [17]Egli è venuto perciò ad annunziare pace a voi che eravate
lontani e pace a coloro che erano vicini. [18]Per mezzo di lui possiamo
presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito. [19]Così
dunque voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi
e familiari di Dio, [20]edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei
profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. [21]In lui ogni
costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; [22]in
lui anche voi insieme con gli altri venite edificati per diventare dimora di
Dio per mezzo dello Spirito.
Efesini - Capitolo 3
Paolo ministro
del mistero del Cristo [1]Per questo, io Paolo, il prigioniero di Cristo per
voi Gentili... [2]penso che abbiate sentito parlare del ministero della
grazia di Dio, a me affidato a vostro beneficio: [3]come per rivelazione mi è
stato fatto conoscere il mistero di cui sopra vi ho scritto brevemente.
[4]Dalla lettura di ciò che ho scritto potete ben capire la mia comprensione
del mistero di Cristo. [5]Questo mistero non è stato manifestato agli uomini
delle precedenti generazioni come al presente è stato rivelato ai suoi
santi apostoli e profeti per mezzo dello Spirito: [6]che i Gentili cioè
sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare
lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del
vangelo, [7]del quale sono divenuto ministro per il dono della grazia di Dio
a me concessa in virtù dell'efficacia della sua potenza. [8]A me, che
sono l'infimo fra tutti i santi, è stata concessa questa grazia di annunziare
ai Gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, [9]e di far risplendere
agli occhi di tutti qual è l'adempimento del mistero nascosto da secoli
nella mente di Dio, creatore dell'universo, [10]perché sia manifestata ora
nel cielo, per mezzo della Chiesa, ai Principati e alle Potestà la
multiforme sapienza di Dio, [11]secondo il disegno eterno che ha attuato in
Cristo Gesù nostro Signore, [12]il quale ci dà il coraggio di avvicinarci in
piena fiducia a Dio per la fede in lui. [13]Vi prego quindi di non
perdervi d'animo per le mie tribolazioni per voi; sono gloria
vostra. Preghiera di Paolo [14]Per questo, dico, io piego le ginocchia
davanti al Padre, [15]dal quale ogni paternità nei cieli e sulla terra prende
nome, [16]perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere
potentemente rafforzati dal suo Spirito nell'uomo interiore. [17]Che il
Cristo abiti per la fede nei vostri cuori e così, radicati e fondati nella
carità, [18]siate in grado di comprendere con tutti i santi quale sia
l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità, [19]e conoscere l'amore
di Cristo che sorpassa ogni conoscenza, perché siate ricolmi di tutta la
pienezza di Dio. [20]A colui che in tutto ha potere di fare molto più di
quanto possiamo domandare o pensare, secondo la potenza che gia opera in
noi, [21]a lui la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesù per tutte le
generazioni, nei secoli dei secoli! Amen.
Efesini - Capitolo 4
II.
PARENESI Appello all'unità [1]Vi esorto dunque io, il prigioniero nel
Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto,
[2]con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con
amore, [3]cercando di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo
della pace. [4]Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza
alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; [5]un solo
Signore, una sola fede, un solo battesimo. [6]Un solo Dio Padre di tutti, che
è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in
tutti. [7]A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la
misura del dono di Cristo. [8]Per questo sta scritto:
Ascendendo in
cielo ha portato con sé prigionieri, ha distribuito doni agli
uomini.
[9]Ma che significa la parola «ascese», se non che prima era
disceso quaggiù sulla terra? [10]Colui che discese è lo stesso che anche
ascese al di sopra di tutti i cieli, per riempire tutte le
cose.
[11]E' lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come
profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, [12]per
rendere idonei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il
corpo di Cristo, [13]finché arriviamo tutti all'unità della fede e della
conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che
conviene alla piena maturità di Cristo. [14]Questo affinchè non siamo più
come fanciulli sballottati dalle onde e portati qua e là da qualsiasi vento
di dottrina, secondo l'inganno degli uomini, con quella loro astuzia che
tende a trarre nell'errore. [15]Al contrario, vivendo secondo la verità nella
carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa verso di lui, che è il capo,
Cristo, [16]dal quale tutto il corpo, ben compaginato e connesso, mediante
la collaborazione di ogni giuntura, secondo l'energia propria di ogni
membro, riceve forza per crescere in modo da edificare se stesso nella
carità.
La vita nuova nel Cristo [17]Vi dico dunque e vi scongiuro nel
Signore: non comportatevi più come i pagani nella vanità della loro mente,
[18]accecati nei loro pensieri, estranei alla vita di Dio a causa
dell'ignoranza che è in loro, e per la durezza del loro cuore. [19]Diventati
così insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni
sorta di impurità con avidità insaziabile. [20]Ma voi non così avete
imparato a conoscere Cristo, [21]se proprio gli avete dato ascolto e in lui
siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, [22]per la quale
dovete deporre l'uomo vecchio con la condotta di prima, l'uomo che si
corrompe dietro le passioni ingannatrici [23]e dovete rinnovarvi nello
spirito della vostra mente [24]e rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio
nella giustizia e nella santità vera. [25]Perciò, bando alla menzogna: dite
ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli
altri. [26]Nell'ira, non peccate; non tramonti il sole sopra la vostra ira,
[27]e non date occasione al diavolo. [28]Chi è avvezzo a rubare non rubi più,
anzi si dia da fare lavorando onestamente con le proprie mani, per farne
parte a chi si trova in necessità. [29]Nessuna parola cattiva esca più dalla
vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la
necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. [30]E non vogliate
rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno
della redenzione.
[31]Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore
e maldicenza con ogni sorta di malignità. [32]Siate invece benevoli gli uni
verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato
a voi in Cristo.
Efesini - Capitolo 5
[1]Fatevi dunque
imitatori di Dio, quali figli carissimi, [2]e camminate nella carità, nel
modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a
Dio in sacrificio di soave odore.
[3]Quanto alla fornicazione e a ogni
specie di impurità o cupidigia, neppure se ne parli tra voi, come si addice a
santi; [4]lo stesso si dica per le volgarità, insulsaggini, trivialità: cose
tutte sconvenienti. Si rendano invece azioni di grazie! [5]Perché, sappiatelo
bene, nessun fornicatore, o impuro, o avaro - che è roba da idolàtri - avrà
parte al regno di Cristo e di Dio.
[6]Nessuno vi inganni con vani
ragionamenti: per queste cose infatti piomba l'ira di Dio sopra coloro che
gli resistono. [7]Non abbiate quindi niente in comune con loro. [8]Se un
tempo eravate tenebra, ora siete luce nel Signore. Comportatevi perciò come i
figli della luce; [9]il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e
verità. [10]Cercate ciò che è gradito al Signore, [11]e non partecipate alle
opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannatele apertamente,
[12]poiché di quanto viene fatto da costoro in segreto è vergognoso perfino
parlare. [13]Tutte queste cose che vengono apertamente condannate sono
rivelate dalla luce, perché tutto quello che si manifesta è luce. [14]Per
questo sta scritto:
«Svègliati, o tu che dormi, dèstati dai morti e
Cristo ti illuminerà».
[15]Vigilate dunque attentamente sulla vostra
condotta, comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi; [16]profittando
del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. [17]Non siate perciò
inconsiderati, ma sappiate comprendere la volontà di Dio. [18]E non
ubriacatevi di vino, il quale porta alla sfrenatezza, ma siate ricolmi dello
Spirito, [19]intrattenendovi a vicenda con salmi, inni, cantici spirituali,
cantando e inneggiando al Signore con tutto il vostro cuore, [20]rendendo
continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro
Gesù Cristo.
Morale domestica [21]Siate sottomessi gli uni agli altri
nel timore di Cristo. [22]Le mogli siano sottomesse ai mariti come al
Signore; [23]il marito infatti è capo della moglie, come anche Cristo è capo
della Chiesa, lui che è il salvatore del suo corpo. [24]E come la Chiesa sta
sottomessa a Cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in
tutto.
[25]E voi, mariti, amate le vostre mogli, come Cristo ha amato la
Chiesa e ha dato se stesso per lei, [26]per renderla santa, purificandola per
mezzo del lavacro dell'acqua accompagnato dalla parola, [27]al fine di
farsi comparire davanti la sua Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga
o alcunchè di simile, ma santa e immacolata. [28]Così anche i mariti hanno
il dovere di amare le mogli come il proprio corpo, perché chi ama la
propria moglie ama se stesso. [29]Nessuno mai infatti ha preso in odio la
propria carne; al contrario la nutre e la cura, come fa Cristo con la
Chiesa, [30]poiché siamo membra del suo corpo. [31]Per questo l'uomo lascerà
suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una
carne sola. [32]Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e
alla Chiesa! [33]Quindi anche voi, ciascuno da parte sua, ami la propria
moglie come se stesso, e la donna sia rispettosa verso il
marito.
Efesini - Capitolo 6
[1]Figli, obbedite ai vostri genitori
nel Signore, perché questo è giusto. [2]Onora tuo padre e tua madre: è questo
il primo comandamento associato a una promessa: [3]perché tu sia felice e
goda di una vita lunga sopra la terra. [4]E voi, padri, non inasprite i
vostri figli, ma allevateli nell'educazione e nella disciplina del
Signore.
[5]Schiavi, obbedite ai vostri padroni secondo la carne con
timore e tremore, con semplicità di spirito, come a Cristo, [6]e non servendo
per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di
Cristo, compiendo la volontà di Dio di cuore, [7]prestando servizio di buona
voglia come al Signore e non come a uomini. [8]Voi sapete infatti che
ciascuno, sia schiavo sia libero, riceverà dal Signore secondo quello che
avrà fatto di bene.
[9]Anche voi, padroni, comportatevi allo stesso
modo verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che per loro come
per voi c'è un solo Signore nel cielo, e che non v'è preferenza di persone
presso di lui.
Il combattimento spirituale [10]Per il resto, attingete
forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. [11]Rivestitevi
dell'armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. [12]La
nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma
contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di
tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni
celesti. [13]Prendete perciò l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel
giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove.
[14]State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la
corazza della giustizia, [15]e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per
propagare il vangelo della pace. [16]Tenete sempre in mano lo scudo della
fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno;
[17]prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la
parola di Dio. [18]Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di
preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni
perseveranza e pregando per tutti i santi, [19]e anche per me, perché quando
apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del
vangelo, [20]del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo
con franchezza come è mio dovere.
Notizie personali a saluto
finale [21]Desidero che anche voi sappiate come sto e ciò che faccio; di
tutto vi informerà Tìchico, fratello carissimo e fedele ministro nel Signore.
[22]Ve lo mando proprio allo scopo di farvi conoscere mie notizie e per
confortare i vostri cuori. [23]Pace ai fratelli, e carità e fede da parte
di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo. [24]La grazia sia con tutti quelli
che amano il Signore nostro Gesù Cristo, con amore
incorruttibile. Filippesi - Capitolo 1 Indirizzo [1]Paolo e Timoteo,
servi di Cristo Gesù, a tutti i santi in Cristo Gesù che sono a Filippi, con
i vescovi e i diaconi. [2]Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal
Signore Gesù Cristo. Ringraziamento e preghiera [3]Ringrazio il mio Dio
ogni volta ch'io mi ricordo di voi, [4]pregando sempre con gioia per voi in
ogni mia preghiera, [5]a motivo della vostra cooperazione alla diffusione del
vangelo dal primo giorno fino al presente, [6]e sono persuaso che colui che
ha iniziato in voi quest'opera buona, la porterà a compimento fino al giorno
di Cristo Gesù. [7]E' giusto, del resto, che io pensi questo di tutti voi,
perché vi porto nel cuore, voi che siete tutti partecipi della grazia che mi
è stata concessa sia nelle catene, sia nella difesa e nel consolidamento del
vangelo. [8]Infatti Dio mi è testimonio del profondo affetto che ho per tutti
voi nell'amore di Cristo Gesù. [9]E perciò prego che la vostra carità si
arricchisca sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento,
[10]perché possiate distinguere sempre il meglio ed essere integri e
irreprensibili per il giorno di Cristo, [11]ricolmi di quei frutti di
giustizia che si ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di
Dio. Situazione personale di Paolo [12]Desidero che sappiate, fratelli,
che le mie vicende si sono volte piuttosto a vantaggio del vangelo, [13]al
punto che in tutto il pretorio e dovunque si sa che sono in catene per
Cristo; [14]in tal modo la maggior parte dei fratelli, incoraggiati nel
Signore dalle mie catene, ardiscono annunziare la parola di Dio con maggior
zelo e senza timore alcuno. [15]Alcuni, è vero, predicano Cristo anche per
invidia e spirito di contesa, ma altri con buoni sentimenti. [16]Questi lo
fanno per amore, sapendo che sono stato posto per la difesa del vangelo;
[17]quelli invece predicano Cristo con spirito di rivalità, con intenzioni
non pure, pensando di aggiungere dolore alle mie catene. [18]Ma questo che
importa? Purché in ogni maniera, per ipocrisia o per sincerità, Cristo venga
annunziato, io me ne rallegro e continuerò a rallegrarmene. [19]So infatti
che tutto questo servirà alla mia salvezza, grazie alla vostra preghiera e
all'aiuto dello Spirito di Gesù Cristo, [20]secondo la mia ardente attesa e
speranza che in nulla rimarrò confuso; anzi nella piena fiducia che, come
sempre, anche ora Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia
che io muoia. [21]Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno.
[22]Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero
che cosa debba scegliere. [23]Sono messo alle strette infatti tra queste due
cose: da una parte il desiderio di essere sciolto dal corpo per essere con
Cristo, il che sarebbe assai meglio; [24]d'altra parte, è più necessario per
voi che io rimanga nella carne. [25]Per conto mio, sono convinto che resterò
e continuerò a essere d'aiuto a voi tutti, per il progresso e la gioia
della vostra fede, [26]perché il vostro vanto nei miei riguardi cresca sempre
più in Cristo, con la mia nuova venuta tra voi.
Lottare per la
fede [27]Soltanto però comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché
nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi,
sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la
fede del vangelo, [28]senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari.
Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e
ciò da parte di Dio; [29]perché a voi è stata concessa la grazia non solo
di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui, [30]sostenendo la
stessa lotta che mi avete veduto sostenere e che ora sentite dire che io
sostengo. Filippesi - Capitolo 2
Mantenere l'unità
nell'umiltà [1]Se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è
conforto derivante dalla carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci
sono sentimenti di amore e di compassione, [2]rendete piena la mia gioia con
l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti.
[3]Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di
voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, [4]senza
cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. [5]Abbiate in
voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, [6]il quale, pur essendo
di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio;
[7]ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile
agli uomini; apparso in forma umana, [8]umiliò se stesso facendosi obbediente
fino alla morte e alla morte di croce. [9]Per questo Dio l'ha esaltato e gli
ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; [10]perché nel nome di
Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; [11]e
ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio
Padre.
Lavorare per la salvezza [12]Quindi, miei cari, obbedendo come
sempre, non solo come quando ero presente, ma molto più ora che sono lontano,
attendete alla vostra salvezza con timore e tremore. [13]E' Dio infatti che
suscita in voi il volere e l'operare secondo i suoi benevoli disegni.
[14]Fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, [15]perché siate
irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione
perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo,
[16]tenendo alta la parola di vita. Allora nel giorno di Cristo, io potrò
vantarmi di non aver corso invano né invano faticato. [17]E anche se il mio
sangue deve essere versato in libagione sul sacrificio e sull'offerta della
vostra fede, sono contento, e ne godo con tutti voi. [18]Allo stesso modo
anche voi godetene e rallegratevi con me. Missione di Timoteo e di
Epafrodito [19]Ho speranza nel Signore Gesù di potervi presto inviare
Timòteo, per essere anch'io confortato nel ricevere vostre notizie.
[20]Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e che sappia occuparsi così
di cuore delle cose vostre, [21]perché tutti cercano i propri interessi, non
quelli di Gesù Cristo. [22]Ma voi conoscete la buona prova da lui data,
poiché ha servito il vangelo con me, come un figlio serve il padre. [23]Spero
quindi di mandarvelo presto, non appena avrò visto chiaro nella mia
situazione. [24]Ma ho la convinzione nel Signore che presto verrò anch'io di
persona. [25]Per il momento ho creduto necessario mandarvi Epafrodìto, questo
nostro fratello che è anche mio compagno di lavoro e di lotta, vostro inviato
per sovvenire alle mie necessità; [26]lo mando perché aveva grande desiderio
di rivedere voi tutti e si preoccupava perché eravate a conoscenza della
sua malattia. [27]E' stato grave, infatti, e vicino alla morte. Ma Dio gli
ha usato misericordia, e non a lui solo ma anche a me, perché non avessi
dolore su dolore. [28]L'ho mandato quindi con tanta premura perché vi
rallegriate al vederlo di nuovo e io non sia più preoccupato.
[29]Accoglietelo dunque nel Signore con piena gioia e abbiate grande stima
verso persone come lui; [30]perché ha rasentato la morte per la causa di
Cristo, rischiando la vita, per sostituirvi nel servizio presso di
me.
Filippesi - Capitolo 3
La vera via della salvezza
cristiana [1]Per il resto, fratelli mei, state lieti nel Signore. A me non
pesa e a voi è utile che vi scriva le stesse cose: [2]guardatevi dai cani,
guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno
circoncidere! [3]Siamo infatti noi i veri circoncisi, noi che rendiamo il
culto mossi dallo Spirito di Dio e ci gloriamo in Cristo Gesù, senza avere
fiducia nella carne, [4]sebbene io possa vantarmi anche nella carne. Se
alcuno ritiene di poter confidare nella carne, io più di lui: [5]circonciso
l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo da
Ebrei, fariseo quanto alla legge; [6]quanto a zelo, persecutore della Chiesa;
irreprensibile quanto alla giustizia che deriva dall'osservanza della
legge. [7]Ma quello che poteva essere per me un guadagno, l'ho considerato
una perdita a motivo di Cristo. [8]Anzi, tutto ormai io reputo una perdita
di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per
il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come
spazzatura, al fine di guadagnare Cristo [9]e di essere trovato in lui, non
con una mia giustizia derivante dalla legge, ma con quella che deriva dalla
fede in Cristo, cioè con la giustizia che deriva da Dio, basata sulla fede.
[10]E questo perché io possa conoscere lui, la potenza della sua
risurrezione, la partecipazione alle sue sofferenze, diventandogli conforme
nella morte, [11]con la speranza di giungere alla risurrezione dai morti.
[12]Non però che io abbia gia conquistato il premio o sia ormai arrivato alla
perfezione; solo mi sforzo di correre per conquistarlo, perché anch'io sono
stato conquistato da Gesù Cristo. [13]Fratelli, io non ritengo ancora di
esservi giunto, questo soltanto so: dimentico del passato e proteso verso il
futuro, [14]corro verso la mèta per arrivare al premio che Dio ci chiama a
ricevere lassù, in Cristo Gesù.
[15]Quanti dunque siamo perfetti,
dobbiamo avere questi sentimenti; se in qualche cosa pensate diversamente,
Dio vi illuminerà anche su questo. [16]Intanto, dal punto a cui siamo
arrivati continuiamo ad avanzare sulla stessa linea.
[17]Fatevi miei
imitatori, fratelli, e guardate a quelli che si comportano secondo l'esempio
che avete in noi. [18]Perché molti, ve l'ho gia detto più volte e ora con le
lacrime agli occhi ve lo ripeto, si comportano da nemici della croce di
Cristo: [19]la perdizione però sarà la loro fine, perché essi, che hanno come
dio il loro ventre, si vantano di ciò di cui dovrebbero vergognarsi, tutti
intenti alle cose della terra. [20]La nostra patria invece è nei cieli e di
là aspettiamo come salvatore il Signore Gesù Cristo, [21]il quale
trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso, in
virtù del potere che ha di sottomettere a sé tutte le cose.
Filippesi
- Capitolo 4
[1]Perciò, fratelli miei carissimi e tanto desiderati, mia
gioia e mia corona, rimanete saldi nel Signore così come avete imparato,
carissimi!
Ultimi consigli [2]Esorto Evòdia ed esorto anche Sìntiche
ad andare d'accordo nel Signore. [3]E prego te pure, mio fedele
collaboratore, di aiutarle, poiché hanno combattuto per il vangelo insieme
con me, con Clemente e con gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel
libro della vita. [4]Rallegratevi nel Signore, sempre; ve lo ripeto ancora,
rallegratevi. [5]La vostra affabilità sia nota a tutti gli uomini. Il Signore
è vicino! [6]Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio
le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; [7]e la pace
di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri
pensieri in Cristo Gesù.
[8]In conclusione, fratelli, tutto quello che
è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita
lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri. [9]Ciò che avete
imparato, ricevuto, ascoltato e veduto in me, è quello che dovete fare. E il
Dio della pace sarà con voi!
Ringraziamenti per gli aiuti
mandati [10]Ho provato grande gioia nel Signore, perché finalmente avete
fatto rifiorire i vostri sentimenti nei miei riguardi: in realtà li avevate
anche prima, ma non ne avete avuta l'occasione. [11]Non dico questo per
bisogno, poiché ho imparato a bastare a me stesso in ogni occasione; [12]ho
imparato ad essere povero e ho imparato ad essere ricco; sono iniziato a
tutto, in ogni maniera: alla sazietà e alla fame, all'abbondanza e
all'indigenza. [13]Tutto posso in colui che mi dà la forza. [14]Avete
fatto bene tuttavia a prendere parte alla mia tribolazione. [15]Ben sapete
proprio voi, Filippesi, che all'inizio della predicazione del vangelo, quando
partii dalla Macedonia, nessuna Chiesa aprì con me un conto di dare o di
avere, se non voi soli; [16]ed anche a Tessalonica mi avete inviato per due
volte il necessario. [17]Non è però il vostro dono che io ricerco, ma il
frutto che ridonda a vostro vantaggio. [18]Adesso ho il necessario e anche il
superfluo; sono ricolmo dei vostri doni ricevuti da Epafrodìto, che sono un
profumo di soave odore, un sacrificio accetto e gradito a Dio. [19]Il mio
Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con
magnificenza in Cristo Gesù. [20]Al Dio e Padre nostro sia gloria nei secoli
dei secoli. Amen.
Saluti e augurio finale. [21]Salutate ciascuno dei
santi in Cristo Gesù. [22]Vi salutano i fratelli che sono con me. Vi salutano
tutti i santi, soprattutto quelli della casa di Cesare. [23]La grazia del
Signore Gesù Cristo sia con il vostro spirito.
Colossesi - Capitolo
1 PREAMBOLO Indirizzo [1]Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di
Dio, e il fratello Timòteo, [2]ai santi e fedeli fratelli in Cristo dimoranti
in Colossi grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro! Ringraziamento e
preghiera [3]Noi rendiamo continuamente grazie a Dio, Padre del Signore
nostro Gesù Cristo, nelle nostre preghiere per voi, [4]per le notizie
ricevute della vostra fede in Cristo Gesù, e della carità che avete verso
tutti i santi, [5]in vista della speranza che vi attende nei cieli. Di questa
speranza voi avete gia udito l'annunzio dalla parola di verità del vangelo
[6]che è giunto a voi, come pure in tutto il mondo fruttifica e si sviluppa;
così anche fra voi dal giorno in cui avete ascoltato e conosciuto la grazia
di Dio nella verità, [7]che avete appresa da Epafra, nostro caro compagno
nel ministero; egli ci supplisce come un fedele ministro di Cristo, [8]e ci
ha pure manifestato il vostro amore nello Spirito. [9]Perciò anche noi, da
quando abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi, e di chiedere
che abbiate una conoscenza piena della sua volontà con ogni sapienza e
intelligenza spirituale, [10]perché possiate comportarvi in maniera degna del
Signore, per piacergli in tutto, portando frutto in ogni opera buona e
crescendo nella conoscenza di Dio; [11]rafforzandovi con ogni energia secondo
la potenza della sua gloria, per poter essere forti e pazienti in tutto;
[12]ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare
alla sorte dei santi nella luce.
[13]E' lui infatti che ci ha liberati
dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto,
[14]per opera del quale abbiamo la redenzione, la remissione dei
peccati.
I. PARTE DOGMATICA Primato del Cristo [15]Egli è immagine
del Dio invisibile, generato prima di ogni creatura; [16]poiché per mezzo di
lui sono state create tutte le cose, quelle nei cieli e quelle sulla terra,
quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e
Potestà. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui.
[17]Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in lui. [18]Egli è anche
il capo del corpo, cioè della Chiesa; il principio, il primogenito di coloro
che risuscitano dai morti, per ottenere il primato su tutte le cose.
[19]Perché piacque a Dio di fare abitare in lui ogni pienezza [20]e per mezzo
di lui riconciliare a sé tutte le cose, rappacificando con il sangue della
sua croce, cioè per mezzo di lui, le cose che stanno sulla terra e quelle nei
cieli. Partecipazione dei Colossesi alla salvezza [21]E anche voi, che un
tempo eravate stranieri e nemici con la mente intenta alle opere cattive che
facevate, [22]ora egli vi ha riconciliati per mezzo della morte del suo corpo
di carne, per presentarvi santi, immacolati e irreprensibili al suo cospetto:
[23]purché restiate fondati e fermi nella fede e non vi lasciate allontanare
dalla speranza promessa nel vangelo che avete ascoltato, il quale è stato
annunziato ad ogni creatura sotto il cielo e di cui io, Paolo, sono diventato
ministro. Fatiche di Paolo al servizio dei pagani [24]Perciò sono lieto
delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che
manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa. [25]Di
essa sono diventato ministro, secondo la missione affidatami da Dio presso di
voi di realizzare la sua parola, [26]cioè il mistero nascosto da secoli e da
generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi, [27]ai quali Dio volle far
conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo ai pagani, cioè
Cristo in voi, speranza della gloria. [28]E' lui infatti che noi annunziamo,
ammonendo e istruendo ogni uomo con ogni sapienza, per rendere ciascuno
perfetto in Cristo. [29]Per questo mi affatico e lotto, con la forza che
viene da lui e che agisce in me con potenza. Colossesi - Capitolo
2
Preoccupazione di Paolo per la fede dei Colossesi [1]Voglio infatti
che sappiate quale dura lotta io devo sostenere per voi, per quelli di
Laodicèa e per tutti coloro che non mi hanno mai visto di persona, [2]perché
i loro cuori vengano consolati e così, strettamente congiunti nell'amore,
essi acquistino in tutta la sua ricchezza la piena intelligenza, e giungano a
penetrare nella perfetta conoscenza del mistero di Dio, cioè Cristo, [3]nel
quale sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza. [4]Dico
questo perché nessuno vi inganni con argomenti seducenti, [5]perché, anche se
sono lontano con il corpo, sono tra voi con lo spirito e gioisco al vedere la
vostra condotta ordinata e la saldezza della vostra fede in Cristo. II.
FARE ATTENZIONE AGLI ERRORI Vivere secondo la fede nel Cristo [6]Camminate
dunque nel Signore Gesù Cristo, come l'avete ricevuto, [7]ben radicati e
fondati in lui, saldi nella fede come vi è stato insegnato, abbondando
nell'azione di grazie. [8]Badate che nessuno vi inganni con la sua filosofia
e con vuoti raggiri ispirati alla tradizione umana, secondo gli elementi del
mondo e non secondo Cristo. Il Cristo, unico vero capo degli uomini e degli
angeli [9]E' in Cristo che abita corporalmente tutta la pienezza della
divinità, [10]e voi avete in lui parte alla sua pienezza, di lui cioè che è
il capo di ogni Principato e di ogni Potestà. [11]In lui voi siete stati
anche circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo,
mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera
circoncisione di Cristo. [12]Con lui infatti siete stati sepolti insieme nel
battesimo, in lui anche siete stati insieme risuscitati per la fede nella
potenza di Dio, che lo ha risuscitato dai morti. [13]Con lui Dio ha dato vita
anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l'incirconcisione
della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati, [14]annullando il documento
scritto del nostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli. Egli lo ha
tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; [15]avendo privato della loro forza
i Principati e le Potestà ne ha fatto pubblico spettacolo dietro al
corteo trionfale di Cristo. Contro la falsa ascesi, secondo gli "elementi
del mondo" [16]Nessuno dunque vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda,
o riguardo a feste, a noviluni e a sabati: [17]tutte cose queste che sono
ombra delle future; ma la realtà invece è Cristo! [18]Nessuno v'impedisca di
conseguire il premio, compiacendosi in pratiche di poco conto e nella
venerazione degli angeli, seguendo le proprie pretese visioni, gonfio di vano
orgoglio nella sua mente carnale, [19]senza essere stretto invece al capo,
dal quale tutto il corpo riceve sostentamento e coesione per mezzo di
giunture e legami, realizzando così la crescita secondo il volere di
Dio. [20]Se pertanto siete morti con Cristo agli elementi del mondo,
perché lasciarvi imporre, come se viveste ancora nel mondo, dei precetti
quali [21]«Non prendere, non gustare, non toccare»? [22]Tutte cose destinate
a scomparire con l'uso: sono infatti prescrizioni e insegnamenti di
uomini! [23]Queste cose hanno una parvenza di sapienza, con la loro
affettata religiosità e umiltà e austerità riguardo al corpo, ma in realtà
non servono che per soddisfare la carne.
Colossesi - Capitolo
3
L'unione con il Cristo celeste, principio della vita nuova [1]Se
dunque siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova
Cristo assiso alla destra di Dio; [2]pensate alle cose di lassù, non a quelle
della terra. [3]Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con
Cristo in Dio! [4]Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche
voi sarete manifestati con lui nella gloria. III. PARENESI Precetti
generali di vita cristiana [5]Mortificate dunque quella parte di voi che
appartiene alla terra: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e
quella avarizia insaziabile che è idolatria, [6]cose tutte che attirano l'ira
di Dio su coloro che disobbediscono. [7]Anche voi un tempo eravate così,
quando la vostra vita era immersa in questi vizi. [8]Ora invece deponete
anche voi tutte queste cose: ira, passione, malizia, maldicenze e parole
oscene dalla vostra bocca. [9]Non mentitevi gli uni gli altri. Vi siete
infatti spogliati dell'uomo vecchio con le sue azioni [10]e avete rivestito
il nuovo, che si rinnova, per una piena conoscenza, ad immagine del suo
Creatore. [11]Qui non c'è più Greco o Giudeo, circoncisione o
incirconcisione, barbaro o Scita, schiavo o libero, ma Cristo è tutto in
tutti. [12]Rivestitevi dunque, come amati di Dio, santi e diletti, di
sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di
pazienza; [13]sopportandovi a vicenda e perdonandovi scambievolmente, se
qualcuno abbia di che lamentarsi nei riguardi degli altri. Come il Signore vi
ha perdonato, così fate anche voi. [14]Al di sopra di tutto poi vi sia
la carità, che è il vincolo di perfezione. [15]E la pace di Cristo regni
nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E
siate riconoscenti!
[16]La parola di Cristo dimori tra voi
abbondantemente; ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza, cantando a Dio
di cuore e con gratitudine salmi, inni e cantici spirituali. [17]E tutto
quello che fate in parole ed opere, tutto si compia nel nome del Signore
Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Precetti
particolari di morale domestica [18]Voi, mogli, state sottomesse ai mariti,
come si conviene nel Signore. [19]Voi, mariti, amate le vostre mogli e non
inaspritevi con esse. [20]Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è
gradito al Signore. [21]Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non
si scoraggino. [22]Voi, servi, siate docili in tutto con i vostri padroni
terreni; non servendo solo quando vi vedono, come si fa per piacere agli
uomini, ma con cuore semplice e nel timore del Signore. [23]Qualunque cosa
facciate, fatela di cuore come per il Signore e non per gli uomini,
[24]sapendo che come ricompensa riceverete dal Signore l'eredità. Servite a
Cristo Signore. [25]Chi commette ingiustizia infatti subirà le conseguenze
del torto commesso, e non v'è parzialità per nessuno. Colossesi - Capitolo
4
[1]Voi, padroni, date ai vostri servi ciò che è giusto ed equo, sapendo
che anche voi avete un padrone in cielo.
Spirito
apostolico [2]Perseverate nella preghiera e vegliate in essa, rendendo
grazie. [3]Pregate anche per noi, perché Dio ci apra la porta della
predicazione e possiamo annunziare il mistero di Cristo, per il quale mi
trovo in catene: [4]che possa davvero manifestarlo, parlandone come
devo. [5]Comportatevi saggiamente con quelli di fuori; approfittate di
ogni occasione. [6]Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito di
sapienza, per sapere come rispondere a ciascuno.
Notizie
personali [7]Tutto quanto mi riguarda ve lo riferirà Tìchico, il caro
fratello e ministro fedele, mio compagno nel servizio del Signore, [8]che io
mando a voi, perché conosciate le nostre condizioni e perché rechi conforto
ai vostri cuori. [9]Con lui verrà anche Onèsimo, il fedele e caro fratello,
che è dei vostri. Essi vi informeranno su tutte le cose di qui. Saluti e
augurio finale [10]Vi salutano Aristarco, mio compagno di carcere, e Marco,
il cugino di Barnaba, riguardo al quale avete ricevuto istruzioni - se verrà
da voi, fategli buona accoglienza - [11]e Gesù, chiamato Giusto. Di quelli
venuti dalla circoncisione questi soli hanno collaborato con me per il regno
di Dio e mi sono stati di consolazione. [12]Vi saluta Epafra, servo di Cristo
Gesù, che è dei vostri, il quale non cessa di lottare per voi nelle sue
preghiere, perché siate saldi, perfetti e aderenti a tutti i voleri di Dio.
[13]Gli rendo testimonianza che si impegna a fondo per voi, come per quelli
di Laodicèa e di Geràpoli. [14]Vi salutano Luca, il caro medico, e
Dema. [15]Salutate i fratelli di Laodicèa e Ninfa con la comunità che si
raduna nella sua casa. [16]E quando questa lettera sarà stata letta da voi,
fate che venga letta anche nella Chiesa dei Laodicesi e anche voi leggete
quella inviata ai Laodicesi. [17]Dite ad Archippo: «Considera il ministero
che hai ricevuto nel Signore e vedi di compierlo bene».
[18]Il saluto
è di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia
sia con voi. Tessalonicesi 1 - Capitolo 1 Indirizzo. Ringraziamento e
felicitazioni [1]Paolo, Silvano e Timòteo alla Chiesa dei Tessalonicesi che è
in Dio Padre e nel Signore Gesù Cristo: grazia a voi e pace! [2]Ringraziamo
sempre Dio per tutti voi, ricordandovi nelle nostre preghiere, continuamente
[3]memori davanti a Dio e Padre nostro del vostro impegno nella fede, della
vostra operosità nella carità e della vostra costante speranza nel Signore
nostro Gesù Cristo. [4]Noi ben sappiamo, fratelli amati da Dio, che siete
stati eletti da lui. [5]Il nostro vangelo, infatti, non si è diffuso fra
voi soltanto per mezzo della parola, ma anche con potenza e con Spirito Santo
e con profonda convinzione, come ben sapete che siamo stati in mezzo a voi
per il vostro bene. [6]E voi siete diventati imitatori nostri e del
Signore, avendo accolto la parola con la gioia dello Spirito Santo anche in
mezzo a grande tribolazione, [7]così da diventare modello a tutti i credenti
che sono nella Macedonia e nell'Acaia. [8]Infatti la parola del Signore
riecheggia per mezzo vostro non soltanto in Macedonia e nell'Acaia, ma la
fama della vostra fede in Dio si è diffusa dappertutto, di modo che non
abbiamo più bisogno di parlarne. [9]Sono loro infatti a parlare di noi,
dicendo come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti a
Dio, allontanandovi dagli idoli, per servire al Dio vivo e vero [10]e
attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù,
che ci libera dall'ira ventura.
Tessalonicesi 1 - Capitolo
2
L'atteggiamento di Paolo durante il suo soggiorno a
Tessalonica [1]Voi stessi infatti, fratelli, sapete bene che la nostra venuta
in mezzo a voi non è stata vana. [2]Ma dopo avere prima sofferto e subìto
oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio
di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte. [3]E il nostro
appello non è stato mosso da volontà di inganno, né da torbidi motivi, né
abbiamo usato frode alcuna; [4]ma come Dio ci ha trovati degni di affidarci
il vangelo così lo predichiamo, non cercando di piacere agli uomini, ma a
Dio, che prova i nostri cuori. [5]Mai infatti abbiamo pronunziato parole
di adulazione, come sapete, né avuto pensieri di cupidigia: Dio ne è
testimone. [6]E neppure abbiamo cercato la gloria umana, né da voi né da
altri, pur potendo far valere la nostra autorità di apostoli di Cristo.
[7]Invece siamo stati amorevoli in mezzo a voi come una madre nutre e ha cura
delle proprie creature. [8]Così affezionati a voi, avremmo desiderato darvi
non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete
diventati cari. [9]Voi ricordate infatti, fratelli, la nostra fatica e il
nostro travaglio: lavorando notte e giorno per non essere di peso ad alcuno
vi abbiamo annunziato il vangelo di Dio. [10]Voi siete testimoni, e Dio
stesso è testimone, come è stato santo, giusto, irreprensibile il
nostro comportamento verso di voi credenti; [11]e sapete anche che, come fa
un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno di
voi, [12]incoraggiandovi e scongiurandovi a comportarvi in maniera degna di
quel Dio che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.
La fede e la
pazienza dei Tessalonicesi [13]Proprio per questo anche noi ringraziamo Dio
continuamente, perché, avendo ricevuto da noi la parola divina della
predicazione, l'avete accolta non quale parola di uomini, ma, come è
veramente, quale parola di Dio, che opera in voi che credete. [14]Voi
infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle Chiese di Dio in Gesù
Cristo, che sono nella Giudea, perché avete sofferto anche voi da parte dei
vostri connazionali come loro da parte dei Giudei, [15]i quali hanno perfino
messo a morte il Signore Gesù e i profeti e hanno perseguitato anche noi;
essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini, [16]impedendo a
noi di predicare ai pagani perché possano essere salvati. In tal modo essi
colmano la misura dei loro peccati! Ma ormai l'ira è arrivata al colmo sul
loro capo. L'inquietudine dell'apostolo [17]Quanto a noi, fratelli, dopo
poco tempo che eravamo separati da voi, di persona ma non col cuore, eravamo
nell'impazienza di rivedere il vostro volto, tanto il nostro desiderio era
vivo. [18]Perciò abbiamo desiderato una volta, anzi due volte, proprio io
Paolo, di venire da voi, ma satana ce lo ha impedito. [19]Chi infatti, se non
proprio voi, potrebbe essere la nostra speranza, la nostra gioia e la corona
di cui ci possiamo vantare, davanti al Signore nostro Gesù, nel momento della
sua venuta? [20]Siete voi la nostra gloria e la nostra
gioia. Tessalonicesi 1 - Capitolo 3
L'invio di Timoteo a
Tessalonica [1]Per questo, non potendo più resistere, abbiamo deciso di
restare soli ad Atene [2]e abbiamo inviato Timòteo, nostro fratello e
collaboratore di Dio nel vangelo di Cristo, per confermarvi ed esortarvi
nella vostra fede, [3]perché nessuno si lasci turbare in queste tribolazioni.
Voi stessi, infatti, sapete che a questo siamo destinati; [4]gia quando
eravamo tra voi, vi preannunziavamo che avremmo dovuto subire tribolazioni,
come in realtà è accaduto e voi ben sapete. [5]Per questo, non potendo più
resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il
tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra
fatica. Ringraziamento per le notizie ricevute [6]Ma ora che è tornato
Timòteo, e ci ha portato il lieto annunzio della vostra fede, della vostra
carità e del ricordo sempre vivo che conservate di noi, desiderosi di vederci
come noi lo siamo di vedere voi, [7]ci sentiamo consolati, fratelli, a vostro
riguardo, di tutta l'angoscia e tribolazione in cui eravamo per la vostra
fede; [8]ora, sì, ci sentiamo rivivere, se rimanete saldi nel Signore.
[9]Quale ringraziamento possiamo rendere a Dio riguardo a voi, per tutta la
gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, [10]noi che con viva
insistenza, notte e giorno, chiediamo di poter vedere il vostro volto e
completare ciò che ancora manca alla vostra fede? [11]Voglia Dio stesso,
Padre nostro, e il Signore nostro Gesù dirigere il nostro cammino verso di
voi! [12]Il Signore poi vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole
e verso tutti, come anche noi lo siamo verso di voi, [13]per rendere saldi e
irreprensibili i vostri cuori nella santità, davanti a Dio Padre nostro, al
momento della venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi
santi.
Tessalonicesi 1 - Capitolo 4
Raccomandazioni: santità di
vita e carità [1]Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel
Signore Gesù: avete appreso da noi come comportarvi in modo da piacere a Dio,
e così gia vi comportate; cercate di agire sempre così per distinguervi
ancora di più. [2]Voi conoscete infatti quali norme vi abbiamo dato da parte
del Signore Gesù. [3]Perché questa è la volontà di Dio, la vostra
santificazione: che vi asteniate dalla impudicizia, [4]che ciascuno sappia
mantenere il proprio corpo con santità e rispetto, [5]non come oggetto di
passioni e libidine, come i pagani che non conoscono Dio; [6]che nessuno
offenda e inganni in questa materia il proprio fratello, perché il Signore è
vindice di tutte queste cose, come gia vi abbiamo detto e attestato. [7]Dio
non ci ha chiamati all'impurità, ma alla santificazione. [8]Perciò chi
disprezza queste norme non disprezza un uomo, ma Dio stesso, che vi dona il
suo Santo Spirito. [9]Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che
ve ne scriva; voi stessi infatti avete imparato da Dio ad amarvi gli uni gli
altri, [10]e questo voi fate verso tutti i fratelli dell'intera Macedonia. Ma
vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più [11]e a farvi un punto di
onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre
mani, come vi abbiamo ordinato, [12]al fine di condurre una vita decorosa
di fronte agli estranei e di non aver bisogno di nessuno.
I morti e i
vivi al momento della venuta del Signore [13]Non vogliamo poi lasciarvi
nell'ignoranza, fratelli, circa quelli che sono morti, perché non continuiate
ad affliggervi come gli altri che non hanno speranza. [14]Noi crediamo
infatti che Gesù è morto e risuscitato; così anche quelli che sono morti, Dio
li radunerà per mezzo di Gesù insieme con lui. [15]Questo vi diciamo sulla
parola del Signore: noi che viviamo e saremo ancora in vita per la venuta del
Signore, non avremo alcun vantaggio su quelli che sono morti. [16]Perché il
Signore stesso, a un ordine, alla voce dell'arcangelo e al suono della tromba
di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo;
[17]quindi noi, i vivi, i superstiti, saremo rapiti insieme con loro tra le
nuvole, per andare incontro al Signore nell'aria, e così saremo sempre con il
Signore. [18]Confortatevi dunque a vicenda con queste
parole. Tessalonicesi 1 - Capitolo 5
La vigilanza nell'attesa della
venuta del Signore [1]Riguardo poi ai tempi e ai momenti, fratelli, non avete
bisogno che ve ne scriva; [2]infatti voi ben sapete che come un ladro di
notte, così verrà il giorno del Signore. [3]E quando si dirà: «Pace e
sicurezza», allora d'improvviso li colpirà la rovina, come le doglie una
donna incinta; e nessuno scamperà. [4]Ma voi, fratelli, non siete nelle
tenebre, così che quel giorno possa sorprendervi come un ladro: [5]voi tutti
infatti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte,
né delle tenebre. [6]Non dormiamo dunque come gli altri, ma restiamo svegli e
siamo sobrii. [7]Quelli che dormono, infatti, dormono di notte; e quelli
che si ubriacano, sono ubriachi di notte. [8]Noi invece, che siamo del
giorno, dobbiamo essere sobrii, rivestiti con la corazza della fede e della
carità e avendo come elmo la speranza della salvezza. [9]Poiché Dio non ci ha
destinati alla sua collera ma all'acquisto della salvezza per mezzo del
Signor nostro Gesù Cristo, [10]il quale è morto per noi, perché, sia che
vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. [11]Perciò confortatevi a
vicenda edificandovi gli uni gli altri, come gia fate.
Alcune esigenze
della vita di comunità [12]Vi preghiamo poi, fratelli, di aver riguardo per
quelli che faticano tra di voi, che vi sono preposti nel Signore e vi
ammoniscono; [13]trattateli con molto rispetto e carità, a motivo del loro
lavoro. Vivete in pace tra voi. [14]Vi esortiamo, fratelli: correggete gli
indisciplinati, confortate i pusillanimi, sostenete i deboli, siate pazienti
con tutti. [15]Guardatevi dal rendere male per male ad alcuno; ma cercate
sempre il bene tra voi e con tutti. [16]State sempre lieti, [17]pregate
incessantemente, [18]in ogni cosa rendete grazie; questa è infatti la volontà
di Dio in Cristo Gesù verso di voi. [19]Non spegnete lo Spirito, [20]non
disprezzate le profezie; [21]esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono.
[22]Astenetevi da ogni specie di male. [23]Il Dio della pace vi santifichi
fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si
conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo.
[24]Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo!
[25]Fratelli,
pregate anche per noi.
[26]Salutate tutti i fratelli con il bacio santo.
[27]Vi scongiuro, per il Signore, che si legga questa lettera a tutti i
fratelli.
[28]La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con
voi. Tessalonicesi 2 - Capitolo 1 Indirizzo [1]Paolo, Silvano e Timòteo
alla Chiesa dei Tessalonicesi che è in Dio Padre nostro e nel Signore Gesù
Cristo: [2]grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore Gesù
Cristo. Ringraziamento e incoraggiamenti. La retribuzione
ultima [3]Dobbiamo sempre ringraziare Dio per voi, fratelli, ed è ben giusto.
La vostra fede infatti cresce rigogliosamente e abbonda la vostra
carità vicendevole; [4]così noi possiamo gloriarci di voi nelle Chiese di
Dio, per la vostra fermezza e per la vostra fede in tutte le persecuzioni
e tribolazioni che sopportate. [5]Questo è un segno del giusto giudizio
di Dio, che vi proclamerà degni di quel regno di Dio, per il quale
ora soffrite. [6]E' proprio della giustizia di Dio rendere afflizione a
quelli che vi affliggono [7]e a voi, che ora siete afflitti, sollievo insieme
a noi, quando si manifesterà il Signore Gesù dal cielo con gli angeli
della sua potenza [8]in fuoco ardente, a far vendetta di quanti non conoscono
Dio e non obbediscono al vangelo del Signore nostro Gesù. [9]Costoro
saranno castigati con una rovina eterna, lontano dalla faccia del Signore e
dalla gloria della sua potenza, [10]quando egli verrà per esser glorificato
nei suoi santi ed esser riconosciuto mirabile in tutti quelli che
avranno creduto, perché è stata creduta la nostra testimonianza in mezzo a
voi. Questo accadrà, in quel giorno. [11]Anche per questo preghiamo di
continuo per voi, perché il nostro Dio vi renda degni della sua chiamata e
porti a compimento, con la sua potenza, ogni vostra volontà di bene e l'opera
della vostra fede; [12]perché sia glorificato il nome del Signore nostro Gesù
in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesù
Cristo.
Tessalonicesi 2 - Capitolo 2
La venuta del Signore e ciò
che la precederà [1]Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del
Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, [2]di non
lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né
da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il
giorno del Signore sia imminente. [3]Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima
infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il
figlio della perdizione, [4]colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni
essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di
Dio, additando se stesso come Dio. [5]Non ricordate che, quando ancora ero
tra voi, venivo dicendo queste cose? [6]E ora sapete ciò che impedisce la sua
manifestazione, che avverrà nella sua ora. [7]Il mistero dell'iniquità è gia
in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene.
[8]Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il
soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta,
l'iniquo, [9]la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie
di portenti, di segni e prodigi menzogneri, [10]e con ogni sorta di empio
inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della
verità per essere salvi. [11]E per questo Dio invia loro una potenza
d'inganno perché essi credano alla menzogna [12]e così siano condannati tutti
quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito
all'iniquità.
Esortazione alla perseveranza [13]Noi però dobbiamo
rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio
vi ha scelti come primizia per la salvezza, attraverso l'opera santificatrice
dello Spirito e la fede nella verità, [14]chiamandovi a questo con il nostro
vangelo, per il possesso della gloria del Signore nostro Gesù
Cristo. [15]Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che
avete apprese così dalla nostra parola come dalla nostra lettera. [16]E lo
stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio Padre nostro, che ci ha amati e ci ha
dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza,
[17]conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di
bene.
Tessalonicesi 2 - Capitolo 3
[1]Per il resto, fratelli,
pregate per noi, perché la parola del Signore si diffonda e sia glorificata
come lo è anche tra voi [2]e veniamo liberati dagli uomini perversi e
malvagi. Non di tutti infatti è la fede. [3]Ma il Signore è fedele; egli vi
confermerà e vi custodirà dal maligno.
[4]E riguardo a voi, abbiamo
questa fiducia nel Signore, che quanto vi ordiniamo gia lo facciate e
continuiate a farlo. [5]Il Signore diriga i vostri cuori nell'amore di Dio e
nella pazienza di Cristo.
Guardarsi dalla vita disordinata [6]Vi
ordiniamo pertanto, fratelli, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, di
tenervi lontani da ogni fratello che si comporta in maniera indisciplinata e
non secondo la tradizione che ha ricevuto da noi. [7]Sapete infatti come
dovete imitarci: poiché noi non abbiamo vissuto oziosamente fra voi, [8]né
abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con
fatica e sforzo notte e giorno per non essere di peso ad alcuno di voi.
[9]Non che non ne avessimo diritto, ma per darvi noi stessi come esempio da
imitare. [10]E infatti quando eravamo presso di voi, vi demmo questa regola:
chi non vuol lavorare neppure mangi. [11]Sentiamo infatti che alcuni fra di
voi vivono disordinatamente, senza far nulla e in continua agitazione. [12]A
questi tali ordiniamo, esortandoli nel Signore Gesù Cristo, di mangiare il
proprio pane lavorando in pace. [13]Voi, fratelli, non lasciatevi scoraggiare
nel fare il bene. [14]Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera,
prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; [15]non
trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello. Preghiera
e addio [16]Il Signore della pace vi dia egli stesso la pace sempre e in ogni
modo. Il Signore sia con tutti voi. [17]Questo saluto è di mia mano, di
Paolo; ciò serve come segno di autenticazione per ogni lettera; io scrivo
così. [18]La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti
voi.
Timoteo 1 - Capitolo 1 Indirizzo [1]Paolo, apostolo di Cristo
Gesù, per comando di Dio nostro salvatore e di Cristo Gesù nostra speranza,
[2]a Timòteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio
Padre e da Cristo Gesù Signore nostro. La minaccia dei falsi
dottori [3]Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Efeso,
perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse [4]e a non badare
più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni
che al disegno divino manifestato nella fede. [5]Il fine di questo richiamo
è però la carità, che sgorga da un cuore puro, da una buona coscienza e da
una fede sincera. [6]Proprio deviando da questa linea, alcuni si sono volti
a fatue verbosità, [7]pretendendo di essere dottori della legge mentre
non capiscono né quello che dicono, né alcuna di quelle cose che dànno
per sicure. La vera funzione della legge [8]Certo, noi sappiamo che la
legge è buona, se uno ne usa legalmente; [9]sono convinto che la legge non è
fatta per il giusto, ma per gli iniqui e i ribelli, per gli empi e i
peccatori, per i sacrileghi e i profanatori, per i parricidi e i matricidi,
per gli assassini, [10]i fornicatori, i pervertiti, i trafficanti di uomini,
i falsi, gli spergiuri e per ogni altra cosa che è contraria alla sana
dottrina, [11]secondo il vangelo della gloria del beato Dio che mi è stato
affidato. Paolo di fronte alla sua vocazione [12]Rendo grazie a colui che
mi ha dato la forza, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno
di fiducia chiamandomi al mistero: [13]io che per l'innanzi ero stato un
bestemmiatore, un persecutore e un violento. Ma mi è stata usata
misericordia, perché agivo senza saperlo, lontano dalla fede; [14]così la
grazia del Signore nostro ha sovrabbondato insieme alla fede e alla carità
che è in Cristo Gesù. [15]Questa parola è sicura e degna di essere da tutti
accolta: Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori e di questi
il primo sono io. [16]Ma appunto per questo ho ottenuto misericordia, perché
Gesù Cristo ha voluto dimostrare in me, per primo, tutta la sua magnanimità,
a esempio di quanti avrebbero creduto in lui per avere la vita
eterna.
[17]Al Re dei secoli incorruttibile, invisibile e unico Dio,
onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Timoteo di fronte alle sue
responsabilità [18]Questo è l'avvertimento che ti do, figlio mio Timòteo, in
accordo con le profezie che sono state fatte a tuo riguardo, perché, fondato
su di esse, tu combatta la buona battaglia [19]con fede e buona coscienza,
poiché alcuni che l'hanno ripudiata hanno fatto naufragio nella fede; [20]tra
essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non
più bestemmiare. Timoteo 1 - Capitolo 2
La preghiera
liturgica [1]Ti raccomando dunque, prima di tutto, che si facciano domande,
suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, [2]per i re e per
tutti quelli che stanno al potere, perché possiamo trascorrere una vita calma
e tranquilla con tutta pietà e dignità. [3]Questa è una cosa bella e
gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, [4]il quale vuole che tutti gli
uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità. [5]Uno solo,
infatti, è Dio e uno solo il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo
Gesù, [6]che ha dato se stesso in riscatto per tutti. Questa testimonianza
egli l'ha data nei tempi stabiliti, [7]e di essa io sono stato fatto
banditore e apostolo - dico la verità, non mentisco -, maestro dei pagani
nella fede e nella verità. [8]Voglio dunque che gli uomini preghino,
dovunque si trovino, alzando al cielo mani pure senza ira e senza
contese.
Abbigliamento delle donne [9]Alla stessa maniera facciano le
donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce
e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, [10]ma di opere buone, come
conviene a donne che fanno professione di pietà. [11]La donna impari in
silenzio, con tutta sottomissione. [12]Non concedo a nessuna donna di
insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in
atteggiamento tranquillo. [13]Perché prima è stato formato Adamo e poi Eva;
[14]e non fu Adamo ad essere ingannato, ma fu la donna che, ingannata, si
rese colpevole di trasgressione. [15]Essa potrà essere salvata partorendo
figli, a condizione di perseverare nella fede, nella carità e nella
santificazione, con modestia.
Timoteo 1 - Capitolo 3
Il
vescovo [1]E' degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato,
desidera un nobile lavoro. [2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile,
non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace
di insegnare, [3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non
litigioso, non attaccato al denaro. [4]Sappia dirigere bene la propria
famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, [5]perché se uno non sa
dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio?
[6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e
di cadere nella stessa condanna del diavolo. [7]E' necessario che egli goda
buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e
in qualche laccio del diavolo. I diaconi [8]Allo stesso modo i diaconi
siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti al molto vino né avidi di
guadagno disonesto, [9]e conservino il mistero della fede in una coscienza
pura. [10]Perciò siano prima sottoposti a una prova e poi, se trovati
irreprensibili, siano ammessi al loro servizio. [11]Allo stesso modo le donne
siano dignitose, non pettegole, sobrie, fedeli in tutto. [12]I diaconi non
siano sposati che una sola volta, sappiano dirigere bene i propri figli e le
proprie famiglie. [13]Coloro infatti che avranno ben servito, si
acquisteranno un grado onorifico e una grande sicurezza nella fede in Cristo
Gesù. La Chiesa e il mistero della pietà [14]Ti scrivo tutto questo, nella
speranza di venire presto da te; [15]ma se dovessi tardare, voglio che tu
sappia come comportarti nella casa di Dio, che è la Chiesa del Dio vivente,
colonna e sostegno della verità. [16]Dobbiamo confessare che grande è il
mistero della pietà: Egli si manifestò nella carne, fu giustificato nello
Spirito, apparve agli angeli, fu annunziato ai pagani, fu creduto nel
mondo, fu assunto nella gloria.
Timoteo 1 - Capitolo 4
I falsi
dottori [1]Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni
si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a
dottrine diaboliche, [2]sedotti dall'ipocrisia di impostori, gia bollati a
fuoco nella loro coscienza. [3]Costoro vieteranno il matrimonio, imporranno
di astenersi da alcuni cibi che Dio ha creato per essere mangiati
con rendimento di grazie dai fedeli e da quanti conoscono la verità.
[4]Infatti tutto ciò che è stato creato da Dio è buono e nulla è da
scartarsi, quando lo si prende con rendimento di grazie, [5]perché esso viene
santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. [6]Proponendo queste
cose ai fratelli sarai un buon ministro di Cristo Gesù, nutrito come sei
dalle parole della fede e della buona dottrina che hai seguito. [7]Rifiuta
invece le favole profane, roba da vecchierelle.
[8]Esèrcitati nella
pietà, perché l'esercizio fisico è utile a poco, mentre la pietà è utile a
tutto, portando con sé la promessa della vita presente come di quella futura.
[9]Certo questa parola è degna di fede. [10]Noi infatti ci affatichiamo e
combattiamo perché abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente, che è il
salvatore di tutti gli uomini, ma soprattutto di quelli che credono.
[11]Questo tu devi proclamare e insegnare.
[12]Nessuno disprezzi la
tua giovane età, ma sii esempio ai fedeli nelle parole, nel comportamento,
nella carità, nella fede, nella purezza. [13]Fino al mio arrivo, dèdicati
alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento. [14]Non trascurare il dono
spirituale che è in te e che ti è stato conferito, per indicazioni di
profeti, con l'imposizione delle mani da parte del collegio dei presbiteri.
[15]Abbi premura di queste cose, dèdicati ad esse interamente perché tutti
vedano il tuo progresso. [16]Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii
perseverante: così facendo salverai te stesso e coloro che ti
ascoltano.
Timoteo 1 - Capitolo 5
I fedeli in generale [1]Non
essere aspro nel riprendere un anziano, ma esortalo come fosse tuo padre; i
più giovani come fratelli; [2]le donne anziane come madri e le più giovani
come sorelle, in tutta purezza. Le vedove [3]Onora le vedove, quelle che
sono veramente vedove; [4]ma se una vedova ha figli o nipoti, questi imparino
prima a praticare la pietà verso quelli della propria famiglia e a rendere il
contraccambio ai loro genitori, poiché è gradito a Dio. [5]Quella poi
veramente vedova e che sia rimasta sola, ha riposto la speranza in Dio e si
consacra all'orazione e alla preghiera giorno e notte; [6]al contrario quella
che si dà ai piaceri, anche se vive, è gia morta. [7]Proprio questo
raccomanda, perché siano irreprensibili. [8]Se poi qualcuno non si prende
cura dei suoi cari, soprattutto di quelli della sua famiglia, costui ha
rinnegato la fede ed è peggiore di un infedele. [9]Una vedova sia iscritta
nel catalogo delle vedove quando abbia non meno di sessant'anni, sia andata
sposa una sola volta, [10]abbia la testimonianza di opere buone: abbia cioè
allevato figli, praticato l'ospitalità, lavato i piedi ai santi, sia venuta
in soccorso agli afflitti, abbia esercitato ogni opera di bene. [11]Le vedove
più giovani non accettarle perché, non appena vengono prese da desideri
indegni di Cristo, vogliono sposarsi di nuovo [12]e si attirano così un
giudizio di condanna per aver trascurato la loro prima fede. [13]Inoltre,
trovandosi senza far niente, imparano a girare qua e là per le case e sono
non soltanto oziose, ma pettegole e curiose, parlando di ciò che non
conviene. [14]Desidero quindi che le più giovani si risposino, abbiano figli,
governino la loro casa, per non dare all'avversario nessun motivo di biasimo.
[15]Gia alcune purtroppo si sono sviate dietro a satana.
[16]Se
qualche donna credente ha con sé delle vedove, provveda lei a loro e non
ricada il peso sulla Chiesa, perché questa possa così venire incontro
a quelle che sono veramente vedove.
I presbiteri [17]I presbiteri
che esercitano bene la presidenza siano trattati con doppio onore,
soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento.
[18]Dice infatti la Scrittura: Non metterai la museruola al bue che trebbia
e: Il lavoratore ha diritto al suo salario. [19]Non accettare accuse contro
un presbitero senza la deposizione di due o tre testimoni. [20]Quelli poi che
risultino colpevoli riprendili alla presenza di tutti, perché anche gli altri
ne abbiano timore. [21]Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli
angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non far mai
nulla per favoritismo. [22]Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per
non farti complice dei peccati altrui. Conservati puro! [23]Smetti di bere
soltanto acqua, ma fà uso di un pò di vino a causa dello stomaco e delle tue
frequenti indisposizioni.
[24]Di alcuni uomini i peccati si manifestano
prima del giudizio e di altri dopo; [25]così anche le opere buone vengono
alla luce e quelle stesse che non sono tali non possono rimanere
nascoste.
Timoteo 1 - Capitolo 6
Gli schiavi [1]Quelli che si
trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro
padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina.
[2]Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo
perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono
credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. Ritratto del vero e del
falso dottore Questo devi insegnare e raccomandare. [3]Se qualcuno insegna
diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro Gesù Cristo e la
dottrina secondo la pietà, [4]costui è accecato dall'orgoglio, non comprende
nulla ed è preso dalla febbre di cavilli e di questioni oziose. Da ciò
nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, [5]i
conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che
considerano la pietà come fonte di guadagno.
[6]Certo, la pietà è un
grande guadagno, congiunta però a moderazione! [7]Infatti non abbiamo portato
nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via. [8]Quando dunque abbiamo
di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo. [9]Al contrario
coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in
molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e
perdizione. [10]L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali;
per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se
stessi tormentati con molti dolori.
Raccomandazione solenne a
Timoteo [11]Ma tu, uomo di Dio, fuggi queste cose; tendi alla giustizia, alla
pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. [12]Combatti la
buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale
sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di
fede davanti a molti testimoni. [13]Al cospetto di Dio che dà vita a tutte
le cose e di Gesù Cristo che ha dato la sua bella testimonianza davanti a
Ponzio Pilato, [14]ti scongiuro di conservare senza macchia e irreprensibile
il comandamento, fino alla manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo,
[15]che al tempo stabilito sarà a noi rivelata dal beato e unico sovrano, il
re dei regnanti e signore dei signori, [16]il solo che possiede
l'immortalità, che abita una luce inaccessibile; che nessuno fra gli uomini
ha mai visto né può vedere. A lui onore e potenza per sempre.
Amen.
Ritratto del ricco cristiano [17]Ai ricchi in questo mondo
raccomanda di non essere orgogliosi, di non riporre la speranza
sull'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, che tutto ci dà con abbondanza
perché ne possiamo godere; [18]di fare del bene, di arricchirsi di opere
buone, di essere pronti a dare, di essere generosi, [19]mettendosi così da
parte un buon capitale per il futuro, per acquistarsi la vita
vera. Raccomandazione finale e saluto [20]O Timòteo, custodisci il
deposito; evita le chiacchiere profane e le obiezioni della cosiddetta
scienza, [21]professando la quale taluni hanno deviato dalla fede. La
grazia sia con voi! Timoteo 2 - Capitolo 1 Indirizzo e
ringraziamento [1]Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, per
annunziare la promessa della vita in Cristo Gesù, [2]al diletto figlio
Timòteo: grazia, misericordia e pace da parte di Dio Padre e di Cristo Gesù
Signore nostro. [3]Ringrazio Dio, che io servo con coscienza pura come i miei
antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, notte e giorno;
[4]mi tornano alla mente le tue lacrime e sento la nostalgia di rivederti per
essere pieno di gioia. [5]Mi ricordo infatti della tua fede schietta, fede
che fu prima nella tua nonna Lòide, poi in tua madre Eunìce e ora, ne sono
certo, anche in te.
Le grazie ricevute da Timoteo [6]Per questo
motivo ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per l'imposizione
delle mie mani. [7]Dio infatti non ci ha dato uno Spirito di timidezza, ma di
forza, di amore e di saggezza. [8]Non vergognarti dunque della testimonianza
da rendere al Signore nostro, né di me, che sono in carcere per lui; ma
soffri anche tu insieme con me per il vangelo, aiutato dalla forza di Dio.
[9]Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non
gia in base alle nostre opere, ma secondo il suo proposito e la sua grazia;
grazia che ci è stata data in Cristo Gesù fin dall'eternità, [10]ma è stata
rivelata solo ora con l'apparizione del salvatore nostro Cristo Gesù, che ha
vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalità per mezzo del
vangelo, [11]del quale io sono stato costituito araldo, apostolo e
maestro. [12]E' questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno:
so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare
il mio deposito fino a quel giorno. [13]Prendi come modello le sane parole
che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo
Gesù. [14]Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito santo che
abita in noi.
[15]Tu sai che tutti quelli dell'Asia, tra i quali
Fìgelo ed Ermègene, mi hanno abbandonato. [16]Il Signore conceda misericordia
alla famiglia di Onesìforo, perché egli mi ha più volte confortato e non s'è
vergognato delle mie catene; [17]anzi, venuto a Roma, mi ha cercato con
premura, finché mi ha trovato. [18]Gli conceda il Signore di trovare
misericordia presso Dio in quel giorno. E quanti servizi egli ha reso in
Efeso, lo sai meglio di me.
Timoteo 2 - Capitolo 2
Il senso delle
sofferenze dell'apostolo cristiano [1]Tu dunque, figlio mio, attingi sempre
forza nella grazia che è in Cristo Gesù [2]e le cose che hai udito da me in
presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in
grado di ammaestrare a loro volta anche altri. [3]Insieme con me prendi
anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.
[4]Nessuno però, quando presta servizio militare, s'intralcia nelle faccende
della vita comune, se vuol piacere a colui che l'ha arruolato. [5]Anche nelle
gare atletiche, non riceve la corona se non chi ha lottato secondo le regole.
[6]L'agricoltore poi che si affatica, dev'essere il primo a cogliere i frutti
della terra. [7]Cerca di comprendere ciò che voglio dire; il Signore
certamente ti darà intelligenza per ogni cosa.
[8]Ricordati che Gesù
Cristo, della stirpe di Davide, è risuscitato dai morti, secondo il mio
vangelo, [9]a causa del quale io soffro fino a portare le catene come un
malfattore; ma la parola di Dio non è incatenata! [10]Perciò sopporto ogni
cosa per gli eletti, perché anch'essi raggiungano la salvezza che è in Cristo
Gesù, insieme alla gloria eterna. [11]Certa è questa parola:
Se
moriamo con lui, vivremo anche con lui; [12]se con lui perseveriamo, con lui
anche regneremo; se lo rinneghiamo, anch'egli ci rinnegherà; [13]se noi
manchiamo di fede, egli però rimane fedele, perché non può rinnegare se
stesso.
Lotta contro il pericolo attuale dei falsi
dottori [14]Richiama alla memoria queste cose, scongiurandoli davanti a Dio
di evitare le vane discussioni, che non giovano a nulla, se non alla
perdizione di chi le ascolta. [15]Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come
un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi,
uno scrupoloso dispensatore della parola della verità. [16]Evita le
chiacchiere profane, perché esse tendono a far crescere sempre più
nell'empietà; [17]la parola di costoro infatti si propagherà come una
cancrena. Fra questi ci sono Imenèo e Filèto, [18]i quali hanno deviato dalla
verità, sostenendo che la risurrezione è gia avvenuta e così sconvolgono la
fede di alcuni. [19]Tuttavia il fondamento gettato da Dio sta saldo e porta
questo sigillo: Il Signore conosce i suoi, e ancora: Si allontani
dall'iniquità chiunque invoca il nome del Signore. [20]In una casa grande
però non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di
coccio; alcuni sono destinati ad usi nobili, altri per usi più spregevoli.
[21]Chi si manterrà puro astenendosi da tali cose, sarà un vaso nobile,
santificato, utile al padrone, pronto per ogni opera buona. [22]Fuggi le
passioni giovanili; cerca la giustizia, la fede, la carità, la pace, insieme
a quelli che invocano il Signore con cuore puro. [23]Evita inoltre le
discussioni sciocche e non educative, sapendo che generano contese. [24]Un
servo del Signore non dev'essere litigioso, ma mite con tutti, atto a
insegnare, paziente nelle offese subite, [25]dolce nel riprendere gli
oppositori, nella speranza che Dio voglia loro concedere di convertirsi,
perché riconoscano la verità [26]e ritornino in sé sfuggendo al laccio del
diavolo, che li ha presi nella rete perché facessero la sua
volontà. Timoteo 2 - Capitolo 3
Fare attenzione ai pericoli degli
ultimi tempi [1]Devi anche sapere che negli ultimi tempi verranno momenti
difficili. [2]Gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanitosi,
orgogliosi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, senza religione,
[3]senza amore, sleali, maldicenti, intemperanti, intrattabili, nemici del
bene, [4]traditori, sfrontati, accecati dall'orgoglio, attaccati ai piaceri
più che a Dio, [5]con la parvenza della pietà, mentre ne hanno rinnegata
la forza interiore. Guardati bene da costoro! [6]Al loro numero
appartengono certi tali che entrano nelle case e accalappiano donnicciole
cariche di peccati, mosse da passioni di ogni genere, [7]che stanno sempre lì
ad imparare, senza riuscire mai a giungere alla conoscenza della
verità. [8]Sull'esempio di Iannes e di Iambres che si opposero a Mosè, anche
costoro si oppongono alla verità: uomini dalla mente corrotta e riprovati in
materia di fede. [9]Costoro però non progrediranno oltre, perché la loro
stoltezza sarà manifestata a tutti, come avvenne per quelli. [10]Tu invece
mi hai seguito da vicino nell'insegnamento, nella condotta, nei propositi,
nella fede, nella magnanimità, nell'amore del prossimo, nella pazienza,
[11]nelle persecuzioni, nelle sofferenze, come quelle che incontrai ad
Antiochia, a Icònio e a Listri. Tu sai bene quali persecuzioni ho sofferto.
Eppure il Signore mi ha liberato da tutte. [12]Del resto, tutti quelli che
vogliono vivere piamente in Cristo Gesù saranno perseguitati. [13]Ma i
malvagi e gli impostori andranno sempre di male in peggio, ingannatori e
ingannati nello stesso tempo. [14]Tu però rimani saldo in quello che hai
imparato e di cui sei convinto, sapendo da chi l'hai appreso [15]e che fin
dall'infanzia conosci le sacre Scritture: queste possono istruirti per la
salvezza, che si ottiene per mezzo della fede in Cristo Gesù. [16]Tutta la
Scrittura infatti è ispirata da Dio e utile per insegnare, convincere,
correggere e formare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben
preparato per ogni opera buona.
Timoteo 2 - Capitolo
4
Raccomandazione solenne [1]Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo
Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il
suo regno: [2]annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non
opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina.
[3]Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma,
per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri
secondo le proprie voglie, [4]rifiutando di dare ascolto alla verità per
volgersi alle favole. [5]Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le
sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo
ministero. Paolo al tramonto della sua vita [6]Quanto a me, il mio sangue
sta per essere sparso in libagione ed è giunto il momento di sciogliere le
vele. [7]Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho
conservato la fede. [8]Ora mi resta solo la corona di giustizia che il
Signore, giusto giudice, mi consegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma
anche a tutti coloro che attendono con amore la sua manifestazione. Ultime
raccomandazioni [9]Cerca di venire presto da me, [10]perché Dema mi ha
abbondonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica;
Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. [11]Solo Luca è con me.
Prendi Marco e portalo con te, perché mi sarà utile per il ministero. [12]Ho
inviato Tìchico a Efeso. [13]Venendo, portami il mantello che ho lasciato a
Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene.
[14]Alessandro, il ramaio, mi ha procurato molti mali. Il Signore gli renderà
secondo le sue opere; [15]guàrdatene anche tu, perché è stato un accanito
avversario della nostra predicazione. [16]Nella mia prima difesa in
tribunale nessuno mi ha assistito; tutti mi hanno abbandonato. Non se ne
tenga conto contro di loro. [17]Il Signore però mi è stato vicino e mi ha
dato forza, perché per mio mezzo si compisse la proclamazione del messaggio e
potessero sentirlo tutti i Gentili: e così fui liberato dalla bocca del
leone. [18]Il Signore mi libererà da ogni male e mi salverà per il suo regno
eterno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.
Saluto e augurio
finale [19]Saluta Prisca e Aquila e la famiglia di Onesìforo. [20]Eràsto è
rimasto a Corinto; Tròfimo l'ho lasciato ammalato a Milèto. [21]Affrettati a
venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubùlo, Pudènte, Lino, Claudia e
tutti i fratelli.
[22]Il Signore Gesù sia con il tuo spirito. La grazia
sia con voi!
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