GUIDA AL GRECO ANTICO<BR>SU INTERNET<BR>Cerbiatta: bronzetto del V secolo a.C.<BR>Atene, Museo Archeologico Nazionale<BR>Impaginato e stampato da<BR>I.R.R.E. Emilia Romagna.<BR><BR>Nessuna parte della presente pubblicazione<BR>può essere riprodotta,<BR>in qualsiasi forma o mezzo<BR>(inclusa la registrazione o la fotocopia)<BR>per alcun uso.<BR>I contenuti di questo volume<BR>possono essere utilizzati<BR>citando espressamente la fonte.<BR>Presentazione<BR>Nei secoli passati l'uomo, per intendere la natura ed i suoi segreti ha<BR>dovuto districarsi nella "foresta di messaggi" che la natura stessa gli<BR>poneva<BR>di fronte agli occhi, per essere decodificata.<BR>Da questo lavorio, profondo ed intenso, sono nate le diverse discipline,<BR>strumenti creati dall'umanità per meglio comprendere la realtà circostante.<BR>Oggi, nel pieno dell'esplosione della società dell'informazione, l'uomo<BR>contemporaneo, grazie ad Internet, deve attraversare "foreste di dati",<BR>entro<BR>cui rischia talvolta di smarrirsi come in un intricato, se pur suggestivo,<BR>labirinto.<BR>Il problema risiede principalmente nel fatto che spesso i dati presenti in<BR>rete, non sono in realtà informazioni utili. Un dato diventa informazione<BR>utile<BR>solo quando risponde velocemente e concretamente ad una domanda, ad una<BR>esigenza.<BR>Questa piccola collezione di guide in Internet vuole essere un sussidio per<BR>i<BR>docenti che operano nella quotidianità delle aule scolastiche, per ricercare<BR>più<BR>velocemente utili informazioni per il loro lavoro.<BR>Sono anche talvolta suggeriti itinerari o attività che si possono<BR>concretamente condurre con i ragazzi; itinerari ed attività che hanno, come<BR>minimo, il pregio di essere stati scoperti e validati in classe da colleghi<BR>della<BR>stessa area disciplinare: una base di partenza per poi procedere in varie<BR>direzioni.<BR>Solo così, pensiamo, si potranno costruire preziose collezioni di esperienze<BR>didattiche efficaci.<BR>La realizzazione dei presenti volumetti, dedicati rispettivamente a<BR>inglese e musica per la fascia dell'obbligo, a fisica, latino, greco, storia<BR>per<BR>la fascia delle superiori, è stata resa possibile grazie ai finanziamenti<BR>del<BR>Fondo Sociale Europeo (progetto SCUOLA NET, n° 647, approvato con<BR>delibera n° 1417 del 31/07/2001); le guide saranno collocate in rete e<BR>saranno<BR>scaricabili in formato PDF da qualunque utente remoto del territorio<BR>nazionale (Siti di riferimento:<BR>Speriamo che in futuro l'iniziativa possa estendersi ad altre discipline,<BR>sia<BR>della scuola primaria, che della scuola secondaria.<BR>IRRE - Emilia Romagna<BR><BR>Indice<BR>Tre doverose premesse<BR> 1<BR>1. Introduzione alla<BR>rete 3<BR>2. Tecnologie informatiche e cultura greca antica.................15<BR>3. Supporti nuovissimi per testi antichissimi.........................17<BR>4. La scrittura del greco<BR>...........................................................23<BR>5. Gli strumenti di<BR>orientamento.............................................31<BR>6. Grandi repertori di consultazione<BR>.......................................37<BR>7. Siti<BR>tematici....................................................................<BR>.......55<BR>8. Musei e mostre<BR>virtuali71<BR>9.<BR>Curiosità...................................................................<BR>.............83<BR>10. Didattica della<BR>lingua...........................................................85<BR>11. Percorsi costruibili e<BR>costruiti..............................................95<BR>12. Liste di<BR>discussione.............................................................103<BR>13. Tabella<BR>riassuntiva.............................................................107<BR><BR>1<BR>Tre doverose premesse<BR>Il mondo di Internet è per sua natura in continua<BR>trasformazione. Per questo motivo un libro che si proponga di<BR>costituire una guida all'uso della rete in relazione ad uno<BR>specifico campo di interesse è fatalmente destinato ad<BR>invecchiare con estrema rapidità. Il solo supporto adeguato per<BR>mantenere il passo con le novità che continuamente affiorano<BR>sul Web è costituito dalla rete stessa. Benché gli indirizzi<BR>forniti nel volume siano stati tutti personalmente e<BR>ripetutamente controllati dall'autore e benché egli abbia<BR>cercato di selezionare siti che dessero garanzia di stabilità, è<BR>possibile che cercando di connettersi a qualcuno di essi, si<BR>ottenga un messaggio di irreperibilità o, in un caso più<BR>fortunato, di rinvio ad un sito diverso da quello citato.<BR>L'abbondanza di pagine dedicate al mondo greco antico e la<BR>instabilità di molte di esse rende irrealizzabile qualsiasi<BR>pretesa di esaustività. I siti di cui si parla in questo testo<BR>rappresentano pertanto il frutto di una scelta, ovviamente<BR>soggettiva come tutte le scelte. I criteri cui ci si è attenuti<BR>nell'effettuarla sono fondamentalmente due: l'attendibilità<BR>scientifico-divulgativa delle notizie rintracciabili nelle pagine<BR>citate e la loro utilizzabilità in ambito didattico. Inoltre si è<BR>voluto abbondare nell'indicazione di siti in lingua italiana.<BR>E queste erano le prime due premesse. La terza riguarda la<BR>lingua di Internet: quella larghissimamente dominante è, oggi<BR>come oggi, l'inglese. Le eventuali lamentele sono inutili: la<BR>situazione di fatto è questa ed occorre accettarla. Del resto non<BR>si tratta di un fenomeno che riguardi soltanto le nuove<BR>tecnologie della comunicazione. Anche nel campo degli studi<BR>classici, l'inglese è divenuta una lingua di primaria importanza<BR>per l'abbondanza e l'autorevolezza delle riviste e degli<BR>strumenti di consultazione che la usano. In rete esistono anche<BR>pagine, alcune egregie, in francese, tedesco, spagnolo e italiano,<BR>ma sono in netta minoranza rispetto a quelle in inglese. Un<BR>vantaggio didattico di non secondaria importanza che si può<BR>trarre da questa situazione è quello di utilizzare la conoscenza<BR>dell'inglese che gli studenti possiedono ormai diffusamente per<BR>sopperire all'eventuale difficoltà degli insegnanti che non<BR>2<BR>abbiano familiarità con questa lingua e, comunque, per rendere<BR>evidente agli studenti italiani che quel mondo che può loro<BR>apparire tanto lontano dalla modernità è invece largamente<BR>presente nello strumento informativo più potentemente<BR>innovativo del nostro tempo. La fondamentale anglofonia di<BR>Internet rende inoltre possibile un incontro fra la didattica<BR>delle lingue straniere moderne e quella delle discipline<BR>classiche.<BR>3<BR>1. Introduzione alla rete<BR>1.1 Un po' di storia<BR>Sono ormai trascorsi quarant'anni da quando l'Advanced<BR>Research Project Agency, del Dipartimento Americano della<BR>Difesa, commissionò la realizzazione di un sistema<BR>informatizzato fra computer, in grado di funzionare anche in<BR>caso di guerra nucleare.<BR>In seguito venne messo a punto un sistema di inoltro di<BR>messaggi basato sulla tecnologia a commutazione di pacchetto:<BR>è il Transfer Control Protocol (TCP) che parcellizza i dati in<BR>partenza secondo un proprio numero ed indirizzo<BR>ricomponendoli una volta giunti a destinazione. (fig. 1)<BR>Negli anni settanta presso l'Università della California a<BR>Los Angeles nasce ARPAnet, la prima rete fra computer che<BR>collega quattro università degli USA. Da questo momento in<BR>poi un numero crescente di centri di ricerca si connette in rete,<BR>per cui è necessario definire un linguaggio comune per lo<BR>scambio di informazioni: nasce il Transfer Control<BR>Protocol/Internet Protocol (TCP/IP) che diventerà la lingua<BR>ufficiale di Internet.<BR>Nel 1982 il protocollo TCP/IP viene svincolato dal segreto<BR>militare e reso di dominio pubblico; fanno la loro comparsa i<BR>primi fornitori di accesso alla rete o Internet Service Provider<BR>(ISP). Infine, lo sviluppo crescente di un'utenza non<BR>specialistica e dalle esigenze più disparate stimola lo sviluppo<BR>di interfacce grafiche finalizzate ad un più fruibile scambio di<BR>informazioni: nel 1992 Tim Berners Lee sviluppa il World Wide<BR>Web e di lì a poco fanno la loro comparsa i browser: applicazioni<BR>dedicate alla consultazione dei documenti in rete. Nel 1995<BR>inizia la fase commerciale della rete, oggi nel pieno della sua<BR>evoluzione.<BR>1.2 Internet<BR>Il complesso sistema di collegamenti, che dà origine alla rete<BR>Internet, è costituito, nella sua struttura principale, da una<BR>serie di computer principali o nodi di interscambio, connessi 24<BR>4<BR>ore su 24 da linee dedicate ad alta velocità. A questi accedono i<BR>cosiddetti server di Rete o host che, ospitando informazioni e<BR>servizi, provvedono a immettere l'utenza nel flusso informativo<BR>mondiale attraverso le usuali linee telefoniche; oppure, da<BR>qualche anno, tramite le più rapide fibre ottiche e trasmissioni<BR>satellitari.<BR>Figura 1<BR>Per entrare a far parte di Internet e comunicare liberamente<BR>con un qualunque altro computer connesso alla rete, sono<BR>necessari un personal computer, una normale linea telefonica e<BR>un dispositivo chiamato modem che consente di trasmettere e<BR>ricevere le informazioni sulle linee telefoniche (fig. 2). Fino a<BR>qualche anno fa occorreva anche stipulare un abbonamento con<BR>il fornitore di accesso o Provider, cosa che contribuiva ad<BR>aumentare le spese rese già cospicue dal canone telefonico.<BR>Fortunatamente il crescente svilupparsi del Web ha favorito la<BR>nascita di gruppi commerciali che oggi hanno reso gratuito<BR>l'accesso, immettendo però in rete numerose forme<BR>pubblicitarie.<BR>Per raggiungere un computer host e accedere alle risorse ivi<BR>contenute, è necessario conoscerne l'indirizzo elettronico, che<BR>scriveremo nell'apposita casella predisposta dal programma<BR>browser utilizzato.<BR>Il cosiddetto IP ADDRESS è costituito da una serie di<BR>numeri, separati da punti che specificano l'identificativo della<BR>5<BR>rete nazionale, della sottorete primaria ed eventualmente<BR>secondaria, e il numero identificativo del computer locale.<BR>Figura 2<BR>Una codifica più semplice per l'utenza è fornita dai<BR>cosiddetti domini (DNS ADDRESS) che sono più facili da<BR>ricordare perché composti da lettere e non da numeri (tabella<BR>1). Il nome degli host (hostname) va decodificato da destra a<BR>sinistra: la parte destra riguarda il tipo di organizzazione (se si<BR>hanno tre lettere) oppure la localizzazione geografica (due<BR>lettere), al centro si legge il nome della società mentre a destra<BR>della zona possono essere indicate una o più directory ospitanti<BR>una determinata risorsa. (fig. 3)<BR>1.3 Le Risorse di Rete<BR>Il primo e più c onosciuto esempio di utilizzo della rete<BR>(network) è la posta elettronica o e-mail, che dà la possibilità<BR>di spedire in tempo reale documenti e materiale audiovideo con<BR>file allegati ai messaggi (attachment). In questo ambito una<BR>notevole opportunità è fornita dalle cosiddette Mailing list e<BR>dai Newsgroup. Le mailing list consistono in scambi di posta<BR>elettronica su argomenti specifici: chiunque abbia interesse a<BR>comunicare con altri su di un determinato argomento, non deve<BR>far altro che iscriversi ad una mailing list. Tutti i messaggi<BR>spediti da un iscritto sono ricevuti da tutti gli altri iscritti.<BR>6<BR>Anche i newsgroup sono dei gruppi di discussione sui più<BR>svariati argomenti, ma, a differenza delle mailing list, sono<BR>accessibili direttamente dalla rete e non attraverso la posta<BR>elettronica. Per partecipare attivamente ad un newsgroup è<BR>necessario iscriversi. L'insieme dei newsgroup è in realtà una<BR>rete a sé stante nota come Usenet. Qui viene predisposta una<BR>sorta di bacheca elettronica dove è possibile esporre i propri<BR>messaggi o attingere quelli degli altri iscritti. Per accedere a<BR>questo servizio è necessario utilizzare un software apposito, ad<BR>esempio "FreeAgent".<BR>Un altro spazio di discussione molto frequentato è<BR>l'Internet Relay Chat (IRC), simile a una stazione<BR>radiofonica attiva 24 ore su 24, dove è possibile interagire in<BR>diretta con altri interlocutori, digitando sul proprio computer il<BR>messaggio.<BR>Figura 3<BR>Un altro servizio è Telnet che, tramite Internet, consente di<BR>effettuare l'accesso (login) ad un computer remoto per<BR>consultare archivi o grandi banche dati altrimenti non<BR>reperibili. Anche per questo servizio occorre un software<BR>apposito, ad esempio il "Telnet" integrato nel programma<BR>Windows.<BR>Di recente acquisizione sono i servizi di Internet Phone e<BR>Internet Video Conferencing per effettuare telefonate e<BR>videoconferenze in Rete. Il messaggio, acquisito con telecamera<BR>e microfono, formato da file sonoro e/o immagine, viene<BR>7<BR>trasmesso e ricevuto in tempo reale con un apposito software: il<BR>vantaggio è che il tutto avviene al costo di una telefonata<BR>locale.<BR>Ma il vero tesoro di Internet è costituito dalle migliaia di<BR>programmi scaricabili direttamente dal Web, molti dei quali<BR>consentono un più funzionale accesso e utilizzo delle risorse<BR>stesse. Attraverso l'operazione di copia dei file, detta download,<BR>è possibile lavorare con i programmi freeware, messi a<BR>disposizione gratuitamente dall'autore e quelli shareware,<BR>disponibili pagando all'autore una modica ricompensa.<BR>Generalmente con un modem dalla velocità di 28000 bps<BR>(byte per secondo) e una linea telefonica convenzionale, sono<BR>necessari circa 5 minuti per trasferire 1 MB (megabyte) di<BR>informazioni. Quando un file richiede un tempo di<BR>scaricamento superiore, di solito conviene comprimerlo usando<BR>un apposito software (Winzip). Si parla in tal caso di file<BR>zippato; oppure di file unzippato quando, decomprimendolo, lo<BR>si riporta all'estensione di partenza.<BR>Un altro modo di ottimizzare i tempi di connessione consiste<BR>nell'utilizzare una fascia oraria poco congestionata e verificare<BR>se il gruppo di file in uso non sia presente in altri computer<BR>host più vicini al nostro. Ci si collega in questo caso ai<BR>cosiddetti mirror site: veri e propri nodi gemelli sparsi nel<BR>mondo per alleggerire il carico di lavoro dell'host originario.<BR>1.4 Il World Wide Web<BR>Il World Wide Web (www), l'interfaccia grafica ideata nel<BR>1992 da Tim Berners-Lee, è il vero distintivo di Internet. Ma,<BR>per poterne sfruttare in pieno i contenuti e le potenzialità<BR>multimediali, è necessario avere a disposizione un particolare<BR>software (browser o sfogliatore) che consente la "navigazione",<BR>cioè la ricerca e la riproduzione video delle pagine Web.<BR>Esistono tipi diversi di browser, i più conosciuti sono<BR>sicuramente "Internet Explorer" e "Netscape Navigator". Essi<BR>possono essere scaricati direttamente dalla Rete ai siti di<BR>pertinenza oppure si trovano sui CD allegati alla maggior parte<BR>delle riviste specializzate.<BR>Dopo aver effettuato la connessione tramite un fornitore d i<BR>rete (tim, libero, tiscali,.), per accedere al Web occorre digitare<BR>l'indirizzo del cosiddetto "sito" dove risiedono le risorse e i<BR>8<BR>collegamenti (link). Il sistema standardizzato per la gestione<BR>degli indirizzi prevede la compilazione della cosiddetta URL<BR>(Uniform Resource Locator) che risulta divisa in tre parti:<BR>protocollo://www.nomehost/directory/file<BR>La prima parola (protocollo) indica il tipo di gestione della<BR>risorsa che nella Rete è l'http (hypertext transfer protocol); la<BR>seconda (nomehost) il contenitore della stessa ovvero il<BR>computer host; la terza la directory e il file specifico.<BR>Data l'enorme quantità dei siti e quindi degli indirizzi<BR>disponibili sul Web, i provider consentono alcuni collegamenti<BR>preferenziali verso particolari server dove è possibile utilizzare<BR>specifici software di ricerca delle risorse: i cosiddetti "motori di<BR>ricerca". Una volta individuato un indirizzo utile, è bene<BR>registrarlo in una apposita cartella detta bookmark o segnalibro,<BR>che l'utente può organizzare per categorie di interesse.<BR>Tutti i documenti in rete sono di tipo ipertestuale: è<BR>possibile cioè leggere il testo in modo non sequenziale passando<BR>da un punto all'altro dello stesso testo o andando ad un altro<BR>"cliccando" con il mouse sui simboli o le parole chiave<BR>evidenziate. Il linguaggio ipertestuale con cui sono realizzate le<BR>pagine Web, è l'HTML (Hyper Text Markup Language), che<BR>richiede una certa abilità di programmazione. Oggi però sono<BR>in commercio numerosi software che consentono una<BR>realizzazione abbastanza semplice di pagine Web senza passare<BR>attraverso l'uso specifico dell'HTML.<BR>1.5 La Navigazione<BR>Per accedere alle pagine Web si utilizzano i cosiddetti<BR>Navigatori, programmi ad interfaccia grafica detti anche<BR>browser o sfogliatori.<BR>I browser più diffusi sono "Netscape Navigator" ed "Internet<BR>Explorer". Per poter utilizzare la rete nel pieno delle sue<BR>potenzialità multimediali (con video, suoni, animazioni<BR>interattive o altro), occorre però accertarsi della presenza di<BR>particolari programmi detti plug-in o di specifici software di<BR>utilità.<BR>I plug-in, inventati per Netscape, possono essere utilizzati<BR>anche per Internet-Explorer, che però ne ha anche di suoi<BR>chiamati ActiveX Controls. Per individuare di che tipo di<BR>documento multimediale si tratta, basta esaminare il suffisso<BR>9<BR>che accompagna il nome specifico del file: .wav, .aiff, .mid sono<BR>file sonori; .mpg .mpeg, mpe, .mov sono filmati; .gif, .jpeg o .jpg<BR>sono immagini (tab. 1).<BR>TABELLA 1. PRINCIPALI PLUG-IN<BR>AUDIO/VIDEO Suffisso<BR>AIFF Audio<BR>.aif<BR>Audio/wav .wav<BR>Audio/aiff .aiff<BR>Audio/midi Audio/x-midi .mid<BR>MPEG Audio .mpeg, .mpg<BR>Video/x-mpeg .mpeg .mpg<BR>MPEG Video .mpeg .mpg .mpe<BR>.mov<BR>Quicktime Video .mov<BR>Tabella 2. Principali Motori di Ricerca<BR>AltaVista <A href="http://www.altavista.com">http://www.altavista.com</A><BR>Yahoo! <A href="http://www.yahoo.com">http://www.yahoo.com</A><BR>Excite <A href="http://excite.com">http://excite.com</A><BR>Virgilio <A href="http://virgilio.it">http://virgilio.it</A><BR>HotBot <A href="http://hotbot.com">http://hotbot.com</A><BR>Galaxy <A href="http://www.einet.net/galaxy.html">http://www.einet.net/galaxy.html</A><BR>Infoseek <A href="http://www.infoseek.com">http://www.infoseek.com</A><BR>Web Crawler <A href="http://www.webcrawler.com">http://www.webcrawler.com</A><BR>Lycos <A href="http://lycos.com">http://lycos.com</A><BR>Nello studio delle materie scientifiche le applicazioni<BR>multimediali di maggior interesse sono i cosidetti applet,<BR>attraverso i quali è possibile condurre esperimenti on-line di<BR>tipo virtuale di notevole impatto didattico.<BR>La maggioranza di questi sono realizzati con Java, ambiente<BR>nel quale prevale un particolare tipo di programmazione detta<BR>"ad oggetti" (object-oriented).<BR>Per quanto riguarda invece i software di "utilità" ricordiamo<BR>i seguenti:<BR>10<BR>Per compattare o decompattare file, Winzip (Windows):<BR><A href="http://www.winzip.com">http://www.winzip.com</A><BR>Stuffit Expander e DropStuff (Windows e MacIntosh):<BR><A href="http://aladdinsys.com">http://aladdinsys.com</A><BR>Per scrivere o leggere i documenti elettronici in<BR>formato PDF, Acrobat Reader (Windows e MacIntosh):<BR><A href="http://www.adobe.com">http://www.adobe.com</A><BR>Per riprodurre suoni, filmati e immagini anche di realtà<BR>virtuale Quick Time, Quick Time VR, (Windows e MacIntosh):<BR><A href="http://www.quicktime.apple.com">http://www.quicktime.apple.com</A><BR>Per utilizzare appieno il multimediale (video-audio-applet),<BR>Shockwave (Windows e MacIntosh):<BR><A href="http://www.macromedia.com/shockwave">http://www.macromedia.com/shockwave</A><BR>1.6 I Motori di Ricerca<BR>Come abbiamo già detto, la ricerca di documenti specifici<BR>può risultare alquanto lunga e complessa soprattutto quando<BR>non conosciamo gli opportuni indirizzi di riferimento. Per<BR>questo motivo sono stati approntati siti con particolari<BR>programmi detti "motori di ricerca": si tratta di computer host<BR>dedicati alla catalogazione/archiviazione continua delle risorse<BR>di rete organizzate per categoria: divertimento, cultura generale,<BR>scienze, acquisti e quant'altro (tab. 2).<BR>La pagina d'ingresso (home page) del sito di ricerca riporta<BR>uno spazio per introdurre parole inerenti l'argomento cercato<BR>in forma semplice o complessa. Quando si esegue una ricerca di<BR>tipo elementare, tramite parole di riferimento, occorre fare<BR>molta attenzione: una eccessiva genericità sortirà lo spiacevole<BR>effetto di un eccessivo numero di documenti reperiti.<BR>1. Insiemi di parole che debbano essere ricercate come tali,<BR>vanno comprese fra virgolette;<BR>2. l'uso di operatori logici (and, or, not) o di simboli<BR>matematici (+, -) consente di ricercare due o più parole<BR>nello stesso documento, non necessariamente nello stesso<BR>ordine, oppure di escludere parti che non interessano.<BR>In ogni caso solo attraverso la visita delle pagine selezionate<BR>dal motore, sarà possibile rendersi conto se i documenti in<BR>elenco sono davvero utili ai nostri fini oppure no: pertanto<BR>spesso sarà opportuno avviare opzioni di "ricerca avanzata",<BR>secondo le maschere proposte dal motore di ricerca.<BR>11<BR>1.7 Lo scaricamento dei siti<BR>La ricchezza e la varietà dei siti che visiteremo è spesso<BR>inversamente proporzionale al tempo necessario per esplorarli.<BR>E il tempo come ben sappiamo è denaro. Anche in questo caso<BR>la stessa rete ci viene in soccorso: esistono infatti dei software<BR>che consentono di scaricare interi siti, il cui contenuto sarà<BR>visionato successivamente in tutta tranquillità off-line cioè<BR>senza essere telefonicamente collegati. Uno di tali software è<BR>Teleport di cui è possibile fare download all'indirizzo<BR><A href="http://www.tenmax.com">http://www.tenmax.com</A><BR>Una volta scaricato e installato il suo uso è alquanto<BR>semplice e immediato e consentirà di creare una copia<BR>consultabile di un sito Web in esame, sul proprio disco rigido. E'<BR>anche possibile fare una selezione di ciò che si vuole salvare:<BR>solo testo, testo e grafica, testo grafica e suoni e così via.<BR>"Teleport" consente anche di interrompere momentaneamente<BR>o definitivamente l'operazione di scaricamento qualora lo<BR>desiderassimo.<BR>1.8 Fidarsi è bene ma.: gli Antivirus<BR>Navigare nel Web induce, presto o tardi, a registrare<BR>documenti, scaricare siti e vari programmi di utilità: anche se i<BR>siti che esploreremo sono gestiti da istituzioni serie e<BR>organizzazioni di ricerca, i sabotatori informatici possono<BR>sempre essere in agguato. È buona norma allora proteggere il<BR>proprio computer e quindi le nostre ore di lavoro, con un<BR>"antivirus" aggiornato. I cosiddetti "virus" non sono altro che<BR>programmi che a nostra insaputa si inseriscono nei nostri file,<BR>spesso vengono spediti come allegati nella posta elettronica o<BR>sono residenti in altri programmi prelevabili da Internet. Gli<BR>"antivirus" sono, per così dire, i corrispondenti antidoti di cui è<BR>bene munirsi per evitare che il nostro sistema informatico<BR>subisca danni a volte irreparabili. Riportiamo un paio di<BR>indirizzi delle case produttrici di antivirus più accreditate:<BR>McAfee: <A href="http://www.mcafee.com">http://www.mcafee.com</A>, Norton: <A href="http://www.norton.com">http://www.norton.com</A>.<BR>Una volta installato un "antivirus", sarà però buona norma<BR>provvedere ogni mese al suo aggiornamento, perché anche i<BR>"virus" informatici sono soggetti a continue evoluzioni e .<BR>mutazioni "genetiche".<BR>12<BR>1.9 Se la lingua è un problema<BR>Da quanto detto fino ad ora, sarà risultato ben chiaro che la<BR>lingua ufficiale della rete è l'inglese. Anche se esistono<BR>numerosi traduttori automatici, questi non sono del tutto<BR>esenti da errori, a volte pure di un certo rilievo: pertanto è<BR>meglio usare un buon dizionario. In rete è disponibile<BR>Babylon, un programma c he consente di determinare il<BR>significato di parole (dall'inglese o da altre lingue) o espressioni<BR>idiomatiche di vario tipo trovate in rete o in altre applicazioni<BR>Windows: <A href="http://babylon.com">http://babylon.com</A><BR>1.10 Uno sguardo a Office 2000 prima di<BR>cominciare<BR>Prima di cominciare la presentazione dei siti di interesse per<BR>la didattica, riteniamo opportuno dare un breve cenno dei<BR>principali strumenti multimediali del pacchetto "Office 2000"<BR>della Microsoft per Windows. Tramite queste non sarà difficile<BR>costruire delle pagine Web personali, per utilizzare quindi<BR>Internet non solo come fruitori, ma anche come attivi<BR>sviluppatori di risorse.<BR>Word, uno dei programmi di videoscrittura più usati al<BR>mondo, consente un uso davvero organizzato e intelligente non<BR>solo del testo, ma anche di immagini, file audio e video,<BR>integrandosi con altri software del pacchetto. Consente tra<BR>l'altro la realizzazione di documenti multimediali, semplici ma<BR>d'effetto. Inoltre è anche possibile salvare quanto creato in<BR>formato HTML per inserire il documento nel Web.<BR>Di maggiore effetto e incisività risulta l'applicazione<BR>PowerPoint: con essa è possibile strutturare e preparare una<BR>vera e propria presentazione multimediale costituita da una<BR>serie di "diapositive" dando al testo una maggiore dinamicità,<BR>ad esempio con entrate ad effetto dall'alto, dal basso, in<BR>diagonale o altro che possa calamitare l'attenzione degli<BR>spettatori.<BR>Inoltre è possibile predisporre una serie di "bottoni azione"<BR>per realizzare i "salti sintattici" caratteristici di un documento<BR>multimediale. L'ampia disponibilità di modelli precostituiti,<BR>ove inserire il testo e le immagini, fa poi di questo pacchetto<BR>uno strumento dall'uso semplice e divertente per tutti.<BR>13<BR>Tuttavia, se vogliamo che le nostre pagine Web acquistino<BR>davvero professionalità la soluzione finale è data da<BR>FrontPage, sempre del pacchetto Office 2000. Anche qui è<BR>possibile scegliere delle "Creazioni" guidate attraverso le quali<BR>costruire il vostro sito Web con un certo numero di pagine<BR>riguardanti magari il vostro lavoro e l'attività didattica. In<BR>questo caso la pagina presenta già un tema con uno sfondo, il<BR>tipo e la forma dei pulsanti della navigazione. Una volta<BR>predisposti i testi e le immagini con i relativi link è possibile<BR>avere un'anteprima della pubblicazione sul Web per avere<BR>un'idea precisa di ciò che si vedrà in rete ed effettuare le<BR>correzioni di rito. La possibilità di costruire facilmente una o<BR>più pagine Web, senza conoscere un linguaggio specifico di<BR>programmazione, come l'HTML, è una notevole opportunità per<BR>comunicare le nostre ricerche didattiche e per stimolare i<BR>ragazzi a diventare soggetti attivi nel mondo che cambia.<BR><BR>15<BR>2. Tecnologie informatiche e cultura<BR>greca antica<BR>Anche se alla nostra mente l'espressione 'tecnologie<BR>informatiche' evoca immagini di monitor, tastiere e cavi ed<BR>appare quindi molto lontana dal mondo degli antichi Greci, in<BR>realtà la cultura greca si era posta con chiarezza il problema<BR>del rapporto fra i mezzi di comunicazione e i messaggi da essi<BR>veicolati. Sono ben noti i passi di Tucidide e Platone1 che<BR>discutono l'argomento. Nonostante le perplessità del filosofo, il<BR>passaggio dalla cultura orale a quella scritta, collocabile in<BR>Grecia fra la fine del V e l'inizio del IV secolo, ha costituito una<BR>vera e propria rivoluzione tecnologica. La scrittura si è rivelata<BR>uno strumento essenziale non solo per la diffusione ma per la<BR>stessa elaborazione della cultura occidentale: nella sua<BR>evoluzione dal manoscritto alla stampa, essa ha consentito la<BR>trasmissione persino dei messaggi di quei maestri che non ne<BR>avevano voluto far uso. I mezzi di trasmissione della cultura di<BR>cui oggi disponiamo costituiscono indubbiamente una nuova<BR>rivoluzione tecnologica. Esistono valide ragioni per ritenere che<BR>quella cultura greca antica che si è travasata dal contenitore<BR>orale a quello scritto, e che solo a questa condizione è potuta<BR>giungere fino a noi, stia iniziando una nuova marcia di<BR>trasferimento dalla forma scritta a quella elettronica,<BR>ipertestuale e di rete. Come in tutte le trasformazioni, ivi<BR>compresa quella dalla trasmissione orale alla trasmissione<BR>scritta, qualcosa andrà inevitabilmente perduto, come aveva<BR>1 Thuc. 1.1.1; 1.22.4; Plat. Phaedr. 274b ss.; Prot. 329a Se non si<BR>hanno i testi a portata di mente o di mano e si vuole iniziare il<BR>viaggio in Internet, le parole di Tucidide e Platone sono leggibili agli<BR>indirizzi:<BR><A href="http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Thuc.+1.1.1">http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Thuc.+1.1.1</A><BR><A href="http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Thuc.+1.22.1">http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Thuc.+1.22.1</A><BR><A href="http://www.perseus.tufts.edu/cgibin/">http://www.perseus.tufts.edu/cgibin/</A><BR>ptext?lookup=Plat.+Phaedrus+274c<BR><A href="http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Plat.+Prot.+329a">http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Plat.+Prot.+329a</A><BR>Se si stessero leggendo queste righe in formato Word sul proprio<BR>personal collegato a Internet, sarebbe sufficiente un clic del mouse<BR>sulla citazione dei testi per vedere apparire sul monitor il testo greco.<BR>16<BR>giustamente visto Platone. Tuttavia la trasformazione non<BR>appare solo inevitabile, ha anche i suoi vantaggi: anche questo<BR>Platone aveva compreso, dato che, pur con le acute riserve<BR>mosse alla scrittura, scrisse.<BR>L'inevitabile affermazione delle nuove forme di trasmissione<BR>del sapere naturalmente non implica che la trasmissione<BR>scritta, che si materializza nella forma del libro stampato, sia<BR>destinata a scomparire: probabilmente essa diverrà un<BR>sottoinsieme delle forme di trasmissione della cultura, così<BR>come la trasmissione orale che si manifesta ancor oggi in<BR>lezioni, interviste, conferenze, costituisce un sottoinsieme della<BR>cultura scritta. Appare quindi necessario che anche gli studiosi<BR>e gli appassionati dell'antichità greca si accostino senza timori<BR>o pregiudizi ai nuovi strumenti di trasmissione della cultura,<BR>con piena consapevolezza di due ordini di motivazioni. Il primo<BR>è che la trasformazione delle tecniche di comunicazione è un<BR>fenomeno che si pone su una linea di continuità con le<BR>problematiche della cultura greca antica; il secondo è che, se ci<BR>si chiude alle tecnologie informatiche, si rischia di assumere un<BR>ruolo marginale, paragonabile a quello che la trasmissione<BR>tramite manoscritti può avere avuto dopo l'invenzione della<BR>stampa.<BR>17<BR>3. Supporti nuovissimi per testi<BR>antichissimi<BR>Nella sua storia millenaria, la trasmissione della cultura greca<BR>antica si è avvalsa di molti supporti materiali: dalle tavolette<BR>di argilla della lineare B, alla pietra delle iscrizioni, ai papiri e<BR>alle pergamene delle biblioteche antiche, alle carte dei<BR>manoscritti medievali e dei testi a stampa. Oggi essa dispone di<BR>due nuovi strumenti: i depositi digitali di informazioni (testi,<BR>figure, anche suoni) registrate su CD-ROM e nei computer<BR>server e le reti di telecomunicazioni, che consentono l'accesso a<BR>tali informazioni.<BR>Questo testo è dedicato soprattutto al secondo tipo, poiché<BR>Internet è una rete per la trasmissione a distanza delle<BR>informazioni. Tuttavia, dal punto di vista dei contenuti, non<BR>esiste grande differenza fra quelli veicolati dai CD-ROM e<BR>quelli presenti in rete. In entrambi i casi si tratta infatti di<BR>banche dati che contengono testi e/o repertori di informazioni.<BR>Accadrà pertanto che in questa rassegna, dedicata<BR>essenzialmente ai siti Internet di qualche interesse per lo<BR>studio del greco antico, si trovino anche accenni a materiali<BR>contenuti su CD-ROM. Ciò è tanto più naturale in quanto<BR>l'interazione fra i contenuti veicolati dai supporti ottici e quelli<BR>presenti in rete è frequente.<BR>La base da cui prende le mosse lo studio scientifico ed<BR>ermeneutico dell'antichità classica è costituita dalla<BR>disponibilità dei testi e dalla raccolta delle informazioni. Da<BR>questo punto di vista esiste continuità fra la tradizione di studi<BR>dell'Altertumswissenschaft, che produceva le grandi collane di<BR>testi classici e le grandi enciclopedie o gli Handbücher e i<BR>Dictionaries, e le nuove tecnologie dell'informazione. La novità<BR>di queste ultime - e non è cosa da poco - consiste soprattutto<BR>nel fatto che le monumentali collezioni di testi e le raccolte<BR>enciclopediche e manualistiche, ingombranti e costose, possono<BR>venire compattate su pochi CD-ROM o rimanere disponibili su<BR>server accessibili sempre e da qualsiasi località, e di<BR>conseguenza possono essere consultate con una facilità, una<BR>completezza ed una rapidità impossibili usando supporti<BR>cartacei.<BR>18<BR>Nell'ambito del greco la raccolta più imponente di testi è il<BR>Thesaurus Linguae Graecae, [http://www.tlg.uci.edu/] un<BR>repertorio che<BR>accorpa su un<BR>unico CD-ROM<BR>i testi della<BR>letteratura greca da Omero al XV secolo in edizioni critiche<BR>anche recenti, ma senza apparato. L'opera, che fa parte di un<BR>vasto progetto curato dalla Università di Irvine in California, è<BR>presentata su un sito ad essa dedicato, nel quale è possibile<BR>prendere visione: degli autori e delle opere raccolti nel CD e<BR>delle edizioni critiche utilizzate, dei prezzi della licenza d'uso,<BR>del codice utilizzato per la trascrizione del greco. Nel sito è<BR>inoltre presente una ricca pagina dimostrativa che consente la<BR>ricerca on line di occorrenze su un discreto numero di testi. Se<BR>si è interessati all'acquisto dell'opera, che ha prezzi variabili a<BR>seconda della natura dell'acquirente (singolo o istituzione), la si<BR>può ordinare direttamente dal sito.<BR>Il CD del Thesaurus Linguae Graecae contiene soltanto i testi<BR>greci, resi leggibili in forma elettronica secondo una particolare<BR>codificazione di cui ci occuperemo più avanti. Per poter<BR>accedere a questi testi, visualizzandoli sullo schermo o<BR>stampandoli secondo l'alfabeto greco classico ed interrogandoli<BR>per trovare le occorrenze richieste, sono necessari dei<BR>programmi di interrogazione. Ne esistono diversi, elencati nel<BR>sito stesso del Thesaurus ed utilizzabili con diversi sistemi<BR>operativi (MS-DOS, Windows, MacIntosh, Linux). In ambiente<BR>MS-DOS e Windows sono diffusi ed utili Lector, Musaios e<BR>TLGWorkplace.<BR>Lector [http://www.maierphil.de/ClasPhil/LECTOR.HTM] lavora in<BR>MS-DOS, o Windows ma in finestra MS-DOS, ed<BR>ha perciò un aspetto più severo di quello consentito<BR>alle applicazioni Windows; è un programma molto<BR>veloce e potente, che 'parla' con il suo utente in<BR>latino per le operazioni normali ed ha un aiuto in<BR>linea in latino, inglese, italiano e tedesco. È in grado di leggere<BR>non solo i testi greci del Thesaurus ma anche quelli latini del<BR>PHI2 ed è velocissimo nel ritrovare nel corpus di un singolo<BR>2 PHI è un acronimo per Packard Humanities Institute, un istituto<BR>americano che finanzia ricerche e produzione di strumenti per le<BR>19<BR>autore una determinata sequenza. Consente inoltre di<BR>prepararsi una lista di autori per delimitare, in senso<BR>cronologico o di genere o in base a qualsiasi altro criterio scelto<BR>dall'utente, il campo su cui condurre le ricerche. Queste<BR>possono riguardare parole singole, gruppi di parole in sequenza<BR>o in qualsiasi ordine all'interno di un contesto, parti di parola;<BR>ma possono anche essere relative a fenomeni stilistici quali<BR>l'allitterazione o l'accumulazione di lettere. È infine possibile<BR>creare concordanze di un determinato autore, che<BR>presenteranno le occorrenze di tutte le parole da lui usate e il<BR>contesto in cui esse compaiono. Lector è acquistabile dal suo<BR>autore, Robert Maier, ordinandolo direttamente dal sito<BR>Internet che lo presenta.<BR>Musaios [http://www.musaios.com/] lavora in Windows:<BR>ha, soprattutto nell'ultima edizione 2001,<BR>caratteristiche simili a Lector, ma è meno sofisticato<BR>nelle funzioni di ricerca e di esportazione dei dati,<BR>mentre il suo aspetto è più conforme alle<BR>caratteristiche generali delle applicazioni Windows. Fra i<BR>vantaggi che Musaios 2001 offre va annoverato il fatto di poter<BR>visualizzare, mentre si legge un testo, l'edizione critica<BR>utilizzata e di poter limitare le ricerche, utilizzando elenchi<BR>presenti sul CD del Thesaurus, secondo criteri cronologici, di<BR>genere, di provenienza geografica degli autori. Dal sito<BR>dell'autore, Darl J. Dumont, è possibile scaricare<BR>discipline umanistiche. Il Thesaurus Linguae Graecae è stato<BR>realizzato anche con il contributo di questo ente, che ha curato anche<BR>alcuni CD-ROM contenenti testi letterari latini e papiracei ed<BR>epigrafici greci; il CD-ROM marcato PHI #5.3 contiene tutti i testi<BR>della letteratura latina dalle origini a tutto il II secolo d.C., oltre a<BR>testi biblici (ebraico, greco dei Settanta, latino della Vulgata,<BR>traduzioni inglesi, copto del Nuovo Testamento) e a due testi di<BR>Milton. Il Packard Humanities Institute non ha una pagina Web, ma<BR>il suo indirizzo è:<BR>Packard Humanities Institute (Latin, Greek Inscriptions, Greek<BR>Papyri)<BR>300 Second Street, Suite 201<BR>Los Altos, California 94022 U.S.A.<BR>Phone (650) 948-0150<BR>FAX (650) 948-4135<BR>E-mail <A href="mailto:PHI@ccnet.com">PHI@ccnet.com</A><BR>20<BR>gratuitamente una versione non registrata del programma, per<BR>valutarne le potenzialità e procedere successivamente alla<BR>registrazione.<BR>Aggiornato, sofisticato nelle possibilità di ricerca e molto<BR>amichevole nel rapporto con l'utente è<BR>l'ultima versione di un gruppo di<BR>programmi della ditta Silver Mountain,<BR>[http://silvermnt.com/] che consente di leggere<BR>e consultare sia il Thesaurus Linguae<BR>Graecae sia i CD-ROM del PHI: si tratta di tre programmi,<BR>riuniti in un unico pacchetto, detto Workplace Pack, ognuno dei<BR>quali dedicato alla consultazione di uno specifico CD-ROM: il<BR>Thesaurus Linguae Graecae viene letto dal TLG Workplace, che<BR>è in grado di utilizzare i diversi criteri di selezione e<BR>classificazione degli autori presenti sul CD.<BR>Fra il software di ultima generazione dedicato alla<BR>consultazione del Thesaurus Linguae Graecae appare<BR>interessante un programma creato<BR>da Peter Heslin dell'Università di<BR>Durham, denominato Diogenes,<BR>[http://www.durham.ac.uk/p.j.heslin/diog<BR>enes/index.html] attualmente disponibile gratuitamente in<BR>versione di prova. La novità consiste nel fatto che questo<BR>programma utilizza per la visualizzazione dei testi e dei<BR>risultati delle ricerche un normale browser e può quindi<BR>funzionare in ambiente Windows, Linux e, prossimamente,<BR>anche MacIntosh. Le funzioni di ricerca appaiono abbastanza<BR>sofisticate e la leggibilità dei testi è molto curata. Il<BR>programma è scritto in linguaggio "Perl": per farlo funzionare<BR>occorre installare preventivamente sul proprio computer questo<BR>linguaggio, una versione gratuita del quale è raggiungibile dal<BR>sito stesso di Diogenes.<BR>Questi e gli altri programmi di consultazione del Thesaurus<BR>oggi disponibili, per i quali si rimanda all'elenco presente sul<BR>sito del Thesaurus e sulle altre rassegne di cui parleremo in<BR>seguito, consentono di misurare i vantaggi delle tecnologie<BR>informatiche anche per lo studio del greco antico. Essi rendono<BR>infatti possibile avere sempre a portata di mano sulla scrivania<BR>o, disponendo di un computer portatile, in qualsiasi luogo ci si<BR>trovi, una biblioteca di testi greci più completa delle intere<BR>Teubner, Oxford, Les Belles Lettres, Loeb e consultabile con<BR>21<BR>rapidità impressionante. Per un'impostazione culturale e<BR>didattica che privilegi un approccio diretto ai testi si tratta<BR>evidentemente di uno strumento che apre possibilità di<BR>esplorazioni e verifiche prima riservate soltanto a centri<BR>altamente specializzati e che è perciò in grado di avvicinare<BR>didattica e ricerca o di fondare una didattica basata sulla<BR>ricerca.<BR><BR>23<BR>4. La scrittura del greco<BR>Il primo problema che si è dovuto affrontare e risolvere per<BR>utilizzare il computer come strumento nello studio del greco<BR>antico è stato quello della trascrizione dell'alfabeto: tastiere e<BR>schermi non erano stati certo originariamente previsti per<BR>scrivere le opere di Omero o Tucidide. D'altra parte i sistemi di<BR>videoscrittura del greco moderno non sono appropriati per la<BR>trascrizione su schermo del greco antico.<BR>Tuttavia le grandi potenzialità che fin dall'inizio le tecnologie<BR>informatiche lasciavano intravedere per la filologia classica e la<BR>grande diffuzione del personal computer anche in paesi che<BR>usano alfabeti diversi da quello latino, hanno fatto sì che<BR>questo problema sia oggi risolvibile con relativa facilità.<BR>Esistono infatti numerosi pacchetti di caratteri (il termine<BR>inglese è font) che consentono non solo di leggere i testi greci<BR>antichi presenti su CD-ROM o in rete, ma anche di scriverli e<BR>stamparli con notevole facilità sul proprio personal.<BR>Un primo sistema di trascrizione del greco antico è quello<BR>adottato dal progetto del Thesaurus Linguae Graecae, noto<BR>come Beta Code. Molto semplice, esso è basato sulle<BR>eguaglianze della tabella che segue.<BR>24<BR>TABELLA 1<BR>LETTERE Tasti SEGNI DIACRITICI Tasti<BR>alfa A, a iota sottoscritto |<BR>beta B, b apostrofo '<BR>gamma G, g maiuscolo *<BR>delta D, d trattino -<BR>epsilon E, e virgola ,<BR>zeta Z, z punto fermo .<BR>eta H, h punto in alto :<BR>theta Q, q punto interrogativo ;<BR>iota I, i spirito dolce )<BR>cappa K, k spirito aspro (<BR>lambda L, l accento acuto /<BR>my M, m accento circonflesso =<BR>ny N, n accento grave \<BR>xi C, c dieresi +<BR>omicron O, o punto sottoscritto ?<BR>pi P, p lettera mancante !<BR>rho R, r<BR>sigma iniziale e medio S, s<BR>sigma finale j<BR>tau T, t<BR>ypsilon U, u<BR>phi F, f<BR>chi X, x<BR>psi Y, y<BR>omega W, w<BR>Le convenzioni di scrittura<BR>stabiliscono che i segni diacritici<BR>siano disposti subito dopo la lettera<BR>cui si riferiscono.<BR>La codifica usata dal Thesaurus<BR>Linguae Graecae non è in realtà<BR>sensibile alla differenza fra<BR>maiuscole e minuscole e identifica le<BR>maiuscole facendole precedere da *.<BR>Tuttavia i font che trasformano il<BR>Beta Code in alfabeto greco, come<BR>SGreek e SPIonic hanno abolito<BR>questa caratteristica e sono sensibili<BR>alla differenza fra maiuscole e<BR>minuscole.<BR>Il testo greco viene traslitterato in caratteri latini ed è quindi<BR>scrivibile senza difficoltà su qualsiasi tastiera, anche quando i<BR>simboli alfanumerici di cui il sistema operativo dispone sono in<BR>numero limitato. Un testo greco può poi essere letto nella<BR>traslitterazione in caratteri latini oppure essere visualizzato,<BR>tramite oppurtuni font grafici, in veri e propri caratteri greci.<BR>La fig. 1 mostra i primi sette versi dell'Iliade scritti, con<BR>caratteri latini nella codifica in Beta Code. Se si selezionano i<BR>versi scritti in Beta Code e si sostituiscono i caratteri latini con<BR>i font di caratteri greci Sgreek [http://www.silvermnt.com/] e<BR>SPIonic [ftp://rosetta.atla-certr.org/pub/fonts], entrambi scaricabili<BR>gratuitamente dalla rete, si ottengono i risultati visualizzati in<BR>figura 1.<BR>25<BR>FIGURA 1<BR>I programmi di lettura e consultazione del Thesaurus Linguae<BR>Graecae ricordati precedentemente sono in grado di effettuare<BR>automaticamente la conversione dal Beta Code alla<BR>visualizzazione grafica dell'alfabeto antico.<BR>26<BR>FIGURA 2<BR>Nella figura 2 sono presentati gli stessi versi dell'Iliade, come<BR>appaiono quando vengono esportati su un word processor<BR>tramite Musaios e Lector. L'aspetto dello scritto in greco non è<BR>particolarmente elegante, ma l'eleganza va migliorando con le<BR>versioni più recenti dei programmi di consultazione.<BR>Per ottenere qualità di visualizzazione e di stampa superiori<BR>esistono molti altri font grafici ma purtroppo non esiste uno<BR>standard di corrispondenza fra gli uni e gli altri.<BR>27<BR>FIGURA 3<BR>La figura 3 mostra i soliti sette versi iniziali dell'Iliade scritti<BR>usando due font commerciali: Platone2 (attualmente, per<BR>quanto mi risulta, non più disponibile) ed Hellenica, uno dei<BR>font del pacchetto Laser Greek della Linguist's Software,<BR>[http://www.linguistsoftware.com/index.htm] che è ditta produttrice<BR>di moltissimi font per la scrittura degli alfabeti non latini e<BR>che, per il greco, mette a disposizione anche un ragguardevole<BR>insieme di simboli metrici, di cui la figura 4 fornisce<BR>un'esemplificazione.<BR>28<BR>FIGURA 4<BR>Mentre per la scrittura delle lettere non ci sono grandi<BR>diversità fra font di questo tipo (tranne per quel che riguarda<BR>alcune lettere, in particolare: chi, xi, sigma finale), per ottenere<BR>i segni diacritici ogni font prevede un uso della tastiera diverso<BR>da quello degli altri.<BR>Attualmente si sta mettendo a punto un sistema di<BR>videoscrittura valido sia per i sistemi operativi normalmente<BR>usati (Windows, MacIntosh, Linux) sia per la pubblicazione di<BR>documenti sulla rete. Questo nuovo sistema, che probabilmente<BR>diverrà uno standard, è denominato Unicode. Il sistema<BR>precedente (ASCII)3 poteva usare soltanto 256 simboli,<BR>l'Unicode consente di scrivere 65536 caratteri: questo<BR>permetterà di visualizzare sugli schermi e di stampare<BR>praticamente tutti gli alfabeti conosciuti. I sistemi operativi<BR>più recenti, da Windows 2000 in poi, utilizzano già questo<BR>sistema.<BR>Un'introduzione chiara al tema della<BR>rappresentazione dell'alfabeto greco antico su<BR>personal computer e in rete si può trovare nel<BR>sito Ancient Greek on the Web, [http://php.iupui.<BR>edu/~cplaneau/Copyright_Requirements/Greek_Site<BR>_NS.html] curato da Christopher Planeaux della<BR>Purdue University di Indianapolis.<BR>3 La sigla è un acronimo di American Standard Code for Information<BR>Interchange.<BR>29<BR>Più articolata è l'esposizione di Patrick Rourke intitolata<BR>Unicode Polytonic Greek for the Web [http://www.ziplink.net/<BR>~ptrourke/fonts.htm]. Per quanto ancora in via di costruzione,<BR>questo sito si rivela già molto utile. Contiene un'introduzione<BR>all'Unicode e istruzioni per rendere funzionante questa codifica<BR>in ambiente Windows (95, 98, ME) e Linux e per configurare<BR>opportunamente Internet Explorer e Netscape. Un<BR>comodissimo strumento di orientamento è Greek Fonts and<BR>Transliteration [http://student.uq.edu.au/~s319349/greek.html],<BR>compilato da Andrew Collins e collocato nel sito dell'Università<BR>australiana del Queensland: si tratta di una pagina sui font<BR>per la scrittura del greco antico e la loro visualizzazione in rete,<BR>di grande utilità soprattutto per i numerosi collegamenti ad<BR>altri siti che trattano lo stesso argomento o che offrono la<BR>possibilità di scaricare font.<BR><BR>31<BR>5. Gli strumenti di orientamento<BR>Nei capitoli precedenti si è fatto riferimento a siti dai quali è<BR>possibile collegarsi ad altri siti. È questa la caratteristica di<BR>ipertestualità che rende non solo comoda ma anche<BR>affascinante la rete e per la quale si giustifica la metafora della<BR>navigazione o del viaggio normalmente usata per descrivere il<BR>modo di muoversi fra le informazioni presenti in Internet.<BR>Questa possibilità di muoversi a salti, senza un piano<BR>preordinato, seguendo i collegamenti (in inglese: links) che di<BR>volta in volta si presentano, avvicina la navigazione in rete allo<BR>spontaneismo associativo con cui lavora la nostra mente e la<BR>allontana dalle procedure sequenziali alle quali ci aveva<BR>abituato la lettura dei testi scritti. Naturalmente questo modo<BR>di procedere non presenta soltanto i vantaggi della velocità e<BR>della spontaneità, con le conseguenze di originalità cui<BR>quest'ultima può condurre. Ci sono anche sensibili svantaggi. Il<BR>primo è rappresentato dal rischio di perdersi nell'oceano delle<BR>informazioni, senza riuscire a discernere preventivamente ciò<BR>che può essere utile da ciò che costituisce soltanto una perdita<BR>di tempo. Per evitare questo rischio esistono siti che si<BR>assumono la funzione di bussola per la navigazione. Possiamo<BR>distinguerli in due tipi: i motori di ricerca e le rassegne di<BR>risorse.<BR>I motori di ricerca più generali sono noti a qualsiasi utente di<BR>Internet: Alta Vista [http://www.altavista.digital.com/cgi-bin/query],<BR>Yahoo [http://www.yahoo.com/], Lycos [http://www.lycos.com/] e, in<BR>italiano, Arianna [http://www.arianna.it/]. Immettendo in<BR>un'apposita finestra di questi siti una o più parole chiave da<BR>ricercare, si ottiene in risposta un elenco di pagine in cui quella<BR>o quelle parole compaiono. Sono naturalmente possibili anche<BR>ricerche più raffinate, per argomento o con operatori booleani<BR>(AND, OR ecc.). Tuttavia questi motori di ricerca, per quanto<BR>utili per una esplorazione soprattutto delle novità e delle<BR>curiostià, non sono sufficientemente selettivi. Ricercando, ad<BR>esempio, su Alta Vista i siti che contengono le parole «ancient<BR>greek» si ottengono una ventina di pagine di risultati, molti dei<BR>quali pertinenti al tema, ma non ordinati secondo alcun criterio<BR>e con frequenti ripetizioni; è inoltre molto facile che nelle<BR>32<BR>ricerche sui motori generici vengano individuati siti che poco o<BR>nulla hanno a che fare con l'argomento che interessa. Nella<BR>ricerca con Alta Vista si incontrano siti di artigiani che<BR>costruiscono lucerne o statue in stile greco antico: il che può<BR>anche essere interessante per eventuali acquisti, ma ha<BR>certamente poco a che fare con lo studio del greco antico. Le<BR>parole «greco antico» ricercate con Lycos hanno posto uno<BR>accanto all'altro due risultati come la presentazione del volume<BR>di Silvia Luraghi Studi su preposizioni e casi del greco antico e<BR>la pubblicità dell'antico caffè Greco di Roma.<BR>Per evitare questi inconvenienti sono stati creati motori di<BR>ricerca su aree limitate o, secondo l'acronimo inglese, LASE<BR>(Limited Area Search Engine). Per il mondo antico e medievale,<BR>il motore di ricerca più noto è ARGOS [http://argos.evansville.edu]<BR>ospitato sul sito dell'Università di Evansville in Virginia, ma al<BR>quale collaborano molti studiosi di altre università americane<BR>ed europee. Anziché percorrere l'intera<BR>rete alla ricerca delle informazioni che<BR>gli vengono richieste, Argos esamina<BR>soltanto alcuni siti predeterminati e i<BR>collegamenti che da essi partono. In<BR>questo modo si è certi che i risultati delle ricerche abbiano a<BR>che fare con il mondo antico e medievale. Le pagine che<BR>vengono indicate da questo motore di ricerca hanno inoltre una<BR>buona garanzia di serietà scientifica, in quanto già citate, e<BR>spesso anche valutate, dai collaboratori, che sono competenti<BR>della disciplina.<BR>Argos non è il solo motore di ricerca che possa interessare i<BR>cultori del mondo antico: ve ne sono altri, non solo di<BR>collegamento a siti Internet, ma anche di ricerca di dati<BR>bibliografici e di recensioni presenti in rete, di consultazione di<BR>lessici e glossari. Due siti concentrano su un'unica pagina gli<BR>schemi di ricerca di tutti questi motori: al primo si accede dalla<BR>pagina del dipartimento di studi classici dell'Università del<BR>Kentucky, selezionando il collegamento Quaere<BR>[http://www.uky.edu/ArtsSciences/Classics/lexindex.html]; il secondo<BR>è parte di un vasto progetto dedicato agli studi umanistici che<BR>si avvalgono della rete ed è intitolato Cross Project Resource<BR>[http://www.stoa.org/finder/showlinks?kws=Augustus+Caesar]. Si tratta<BR>di strumenti di uso non semplicissimo, ma che possono fornire<BR>33<BR>indicazioni molto utili tanto per le ricerche in rete quanto per<BR>rintracciare articoli di riviste specializzate.<BR>Più amichevoli dei motori di ricerca, ma anche meno<BR>interattive, sono le rassegne di risorse. Si tratta di siti che<BR>elencano, spesso organizzandoli per argomento, gli altri siti<BR>della rete che trattano del mondo antico. Da queste pagine è<BR>possibile, con un semplice clic del mouse, accedere ai siti<BR>elencati: queste rassegne sono quindi una s orta di indice<BR>analitico delle risorse disponibili in rete. In questo ambito non<BR>abbiamo bisogno di ricorrere necessariamente all'inglese,<BR>poiché esiste un sito interamente scritto in<BR>italiano, che costituisce la rassegna forse<BR>più completa ed aggiornata o ggi disponibile<BR>delle risorse disponibili in rete per lo studio<BR>del mondo antico. È la Rassegna degli<BR>Strumenti Informatici per lo Studio<BR>dell'Antichità Classica [http://www.rassegna.<BR>unibo.it/index.html] curata da Alessandro<BR>Cristofori dell'Università di Bologna. La si può considerare un<BR>punto di partenza imprescindibile per lo studioso italiano del<BR>mondo antico che voglia accostarsi agli strumenti informatici in<BR>genere, e in particolare ad Internet, senza perdersi nella<BR>'ragnatela'. Frequentemente aggiornata, è suddivisa in<BR>numerose sezioni relative a: Gateways e Guide (cioè altre<BR>rassegne e motori di ricerca); Fonti letterarie (distinte in Testi<BR>su supporto magnetico, Testi on line, I singoli autori on line:<BR>autori greci, autori latini, autori cristiani); Fonti epigrafiche;<BR>Fonti papiracee; Fonti numismatiche; Documentazione<BR>archeologica e immagini (articolata anche per aree<BR>geografiche); Geografia e cartografia; Riviste elettroniche; La<BR>ricerca bibliografica; Biblioteche elettroniche; Materiali<BR>didattici; Le strutture della ricerca scientifica sull'antichità<BR>classica; Gruppi di discussione; Informazioni (su Annunci di<BR>lavoro, Cataloghi librari, Convegni, Indirizzari); Musei e<BR>mostre; Altre risorse elettroniche organizzate per soggetto;<BR>Software. La stessa ricchezza di sezioni è una prima conferma<BR>dell'importanza del sito, che non si limita a fornire una serie di<BR>indirizzi e links, ma effettua una schedatura di molte delle<BR>pagine cui rimanda, fornendo per ognuna informazioni sul loro<BR>contenuto e a volte anche un giudizio di merito.<BR>34<BR>Analoga alla Rassegna delle Risorse curata da Cristofori, è<BR>quella in inglese di Maria C. Pantelia intitolata Electronic<BR>Resources for Classicists: The Second Generation<BR>[http://www.tlg.uci.edu/~tlg/index/resources.html].<BR>Originariamente composta nel 1994 come articolo di rivista,<BR>questa rassegna è stata successivamente aggiornata e<BR>pubblicata anche in forma elettronica ed è ora accessibile<BR>tramite il server del Thesaurus Linguae Graecae. È anch'essa<BR>organizzata in molte sezioni: Gateways of Information;<BR>Databases, Web Projects, and Information Servers; Electronic<BR>Publications; Bibliographical Indexes; Collections of Images;<BR>Course materials; Fonts and Software; Professional<BR>Organizations; On-Line Seminars; K-12 Resources; Lists and<BR>Links to Classic Resources; Home Pages of Projects, Centers and<BR>Other Initiatives; Home Pages of Publishers and Classical<BR>Journals; Bibliographies; E-Text Archives; Author Specific Web<BR>Sites; Software Developers and Distributors; Classics<BR>Departments; Miscellaneous Resources; Discussion Groups. I<BR>siti citati in ogni sezione sono accompagnati da brevi schede<BR>descrittive; fra le sezioni didatticamente più interessanti sono<BR>quelle dedicate ai Course materials, dato il carattere di 'greco<BR>zero' che hanno spesso nelle università americane i corsi di<BR>lingua e cultura greca, e quella dedicata alle K-12 Resources,<BR>da cui si può accedere a siti che si occupano dell'insegnamento<BR>soprattutto del latino ma anche del greco ad un livello scolare<BR>preuniversitario.<BR>Di tono completamente diverso dalle rassegne di Cristofori e di<BR>Pantelia è Ancient Greek Links [http://www.showgate.com/medea/<BR>grklink.html], che si trova in un sito dedicato ad illustrare un<BR>musical americano di successo, vagamente ispirato alla Medea<BR>euripidea. Su due pagine sono<BR>elencati, con grande evidenza<BR>grafica ma senza commenti,<BR>molti ben selezionati siti<BR>relativi al mondo greco,<BR>disposti su quattro colonne, che contengono i collegamenti alle<BR>pagine relative a: Authors &amp; Texts, Art &amp; Images, Resources &amp;<BR>Topics, Maps &amp; Geography.<BR>Uno strumento veramente molto comodo da consultare, benché<BR>scritto in tedesco, sono i Links für klassische Philologen<BR>35<BR>[http://www.graeca.de/start_graeca.htm] che hanno un'amplissima<BR>sezione dedicata al greco,<BR>intitolata Graeca im Internet.<BR>Si può considerare questo sito<BR>come un'intersezione fra un<BR>motore di ricerca ed una<BR>rassegna di risorse: fornisce infatti soltanto indirizzi e non<BR>schede su di essi, ma organizza gli indirizzi stessi secondo una<BR>classificazione ad altissima strutturazione, che consente di<BR>passare da voci molto generali a settori via via più specifici. La<BR>tabella 2 mostra, a titolo esemplificativo, come è strutturata la<BR>sezione dei collegamenti riguardanti la cultura greca arcaica<BR>dal cicladico al geometrico.<BR>TABELLA 2<BR>VOCE TEDESCA TRADUZIONE ITALIANA<BR>Das Frühe Griechenland I: Kykladische,<BR>kretisch-minoische, mykenische Kultur,<BR>Dunkle Zeit und Geometrische Epoche<BR>La Grecia arcaica I: cultura cicladica,<BR>cretese e minoica, micenea, medioevo<BR>ellenico ed epoca geometrica<BR>Zur Vor- und Frühgeschichte<BR>Griechenlands<BR>Preistoria e protostoria della Grecia<BR>Bronzezeit (Helladikum) Età del bronzo (Elladico)<BR>Kretisch-minoische Kultur, kykladische<BR>Kultur, Mykenische Kultur<BR>Cultura cretese e minoica, cicladica,<BR>micenea<BR>Polis und Politik Polis e politica<BR>Staat und Gesellschaft in minoischmykenischer<BR>Zeit (Recht)<BR>Stato e società nell'epoca minoico-micenea<BR>(diritto)<BR>Landschaften und archäologische Stätten Regioni e siti archeologici<BR>Mythos, Religion und Kult Mito, religione e culto<BR>Homerische Helden Eroi omerici<BR>Minoisch-mykenische Religion Religione minoico-micenea<BR>Literatur Letteratura<BR>Schrift Scrittura<BR>Sprache, Dialektformen Lingua e Dialetti<BR>Dipyloninschrift Iscrizioni del Dipylon<BR>Nestorinschrift Iscrizioni di Pilo<BR>Anfängliches Denken (Philosophie) Pensiero primitivo (Filosofia)<BR>Mythisches Weltbild Concezione mitica del mondo<BR>Kunst und Architektur (Sonderseite<BR>Archäologie)<BR>Arte e architettura (pagina specifica:<BR>Archelogia)<BR>Die dunkle Zeit Il medioevo ellenico<BR>Geometrische Epoche L'età geometrica<BR>Diverses Miscellanee<BR>Nella tabella si è fornita, accanto al testo originale delle singole voci,<BR>una traduzione<BR>italiana, allo scopo di dimostrare che è sufficiente una conoscenza<BR>elementare del<BR>tedesco per orientarsi in questo sito.<BR>Se si considera che i links riguardanti la cultura greca nel suo<BR>sviluppo storico sono distribuiti su otto sezioni all'incirca della<BR>36<BR>stessa ampiezza di questa, si può avere un'idea del livello di<BR>articolazione di questa guida, che offre inoltre la possibilità di<BR>consultare anche un dettagliato elenco alfabetico, grazie al<BR>quale è possibile vedere che cosa offre la rete anche in relazione<BR>a voci di non frequente consultazione, come ad esempio il tipo<BR>di lotta definito pavlh. Questo elenco di pagine web dedicate al<BR>greco antico privilegia, soprattutto per la sezione didattica, i<BR>siti in lingua tedesca ma tiene presenti anche quelli in altre<BR>lingue.<BR>Fra le numerose altre rassegne di risorse sembra<BR>opportuno ricordarne, per ragioni diverse, almeno<BR>due. La prima, di consultazione molto agevole, è<BR>la sezione dedicata alla Grecia antica<BR>raggiungibile dalla guida World-Wide Web Virtual<BR>Library [http://www.westernculture.com/ancientgreeks.html]: riporta<BR>un amplissimo elenco di collegamenti, preceduto da un comodo<BR>indice analitico che permette di spostarsi velocemente su<BR>questa grande pagina. La seconda è una rassegna iniziata<BR>recentemente e mirata alla didattica dell'antico tramite gli<BR>strumenti informatici. È<BR>definita Telemaco (acronimo<BR>per TELEdidattica e<BR>Multimedialità per le Antichità Classiche ed Orientali)<BR>[http://www.telemaco.unibo.it/telemaco/database/index.htm] ed è<BR>curata dalle Università di Bologna ed Erlangen: è organizzata<BR>come un database di siti e strumenti per la didattica delle<BR>antichità classiche ed orientali, ognuno dei quali è analizzato<BR>con una scheda che ne evidenzia le caratteristiche e l'ambito<BR>scolastico al quale è destinato.<BR>Esistono, come si è già accennato, molte altre rassegne di<BR>risorse, che è superfluo citare particolareggiatamente, in<BR>quanto sono solitamente elencate in qualcuna di quelle fin qui<BR>ricordate: già queste costituiscono un'ottima base di partenza<BR>per orientarsi nella rete, sia che ci si avventuri in essa per la<BR>curiosità di conoscere quanto può offrire allo studiooso e allo<BR>studente del mondo greco antico, sia che si vada alla ricerca di<BR>un'informazione anche molto specifica.<BR>37<BR>6. Grandi repertori di consultazione<BR>Le notizie fornite fino ad ora riguardano l'aspetto<BR>'metodologico' della navigazione in rete alla ricerca del mondo<BR>greco antico. D'ora in poi ci occuperemo di contenuti. Lo faremo<BR>partendo da quella che potrebbe essere la 'sala di<BR>consultazione' della grande biblioteca virtuale di Internet.<BR>Si tratta di Perseus, un sito ricchissimo di<BR>contenuti e di grandissimo interesse<BR>didattico. Il progetto di cui il sito Internet<BR>fa parte trae origine dalla creazione di un<BR>CD-ROM pensato come database per lo<BR>studio della lingua e della cultura greca<BR>antica, inizialmente destinato ai computer<BR>McIntosh ed ora disponibile anche per<BR>l'ambiente Windows. Nella sua ultima versione completa,<BR>distribuita su quattro CD-ROM, il database Perseus 2.0<BR>[http://www.yale.edu/yup/Perseus2.html] comprende:<BR>¨  il testo greco e la traduzione inglese di 31 autori della<BR>grecità classica, cioè le opere complete di Andocide,<BR>Antifonte, Apollodoro, Aristofane, Bacchilide, Demade,<BR>Demostene, Dinarco, Erodoto, Eschilo, Eschine, Esiodo,<BR>Euripide, Iperide, Iseo, Isocrate, Licurgo, Lisia, Omero e<BR>Inni omerici, Pausania, Pindaro, Platone, Senofonte e<BR>Pseudo-Senofonte, Sofocle, Tucidide, e opere o passi scelti<BR>da Aristotele, Diodoro Siculo, Plutarco, Strabone; parecchi<BR>di questi testi sono accompagnati da commenti,<BR>naturalmente in inglese;<BR>¨  una collezione di 25.000 immagini a pieno schermo di<BR>architettura, scultura, ceramica, monete e località, e schede<BR>catalografiche di numerosi vasi, sculture, edifici, monete,<BR>località collegati ad articoli di approfondimento;<BR>¨  un atlante interattivo della Grecia antica e moderna;<BR>¨  una versione elettronica dell'Intermediate Greek-English<BR>Lexicon di Liddell e Scott;<BR>¨  un'enciclopedia ipertestuale sul mondo antico;<BR>¨  una collezione di studi moderni sul mondo greco;<BR>¨  una bibliografia di oltre 2.600 titoli.<BR>38<BR>L'edizione in un solo CD-ROM differisce da quella più ampia<BR>per un numero minore di immagini a pieno schermo, benché<BR>sia presente un catalogo in formato minore di tutte le immagini<BR>comprese nei quattro CD.<BR>La forma ipertestuale consente di intrecciare tutti questi<BR>materiali in modo agevolissimo tramite i fittissimi collegamenti<BR>previsti.<BR>Gran parte dei materiali contenuti nei CD-ROM, con una<BR>consistente limitazione soltanto per il numero delle immagini<BR>accessibili, ma anche con alcune possibilità in<BR>più rispetto al supporto ottico, è disponibile sul<BR>s i t o i n r e t e d e l P e r s e u s P r o j e c t<BR>[http://www.perseus.tufts.edu/]. In esso è possibile<BR>leggere, nel testo greco e in traduzione inglese,<BR>anche Euclide, Giuseppe Flavio, il Nuovo<BR>Testamento. È inoltre disponibile, oltre a quella<BR>minore, anche l'edizione integrale del<BR>Greek-English Lexicon di Liddell e Scott. Quest'ultima<BR>possibilità, oltre a costituire una chiara dimostrazione di<BR>quanto abbiamo affermato circa la 'portabilità' ed economicità<BR>dell'uso di Internet, consente anche di rendersi conto di un<BR>ulteriore vantaggio offerto dai supporti informatici rispetto a<BR>quelli cartacei. La schermata che si ottiene consultando una<BR>voce del Liddell-Scott è la riproduzione su monitor di quanto si<BR>può leggere nell'edizione a stampa, come è evidente dalla<BR>figura 5, che riproduce una parte del lemma ajntilambavnw<BR>FIGURA 5<BR>39<BR>Dalla pagina Internet sono tuttavia possibili con facilità e<BR>rapidità una serie di operazioni che risulterebbero molto più<BR>difficoltose sul supporto cartaceo. Nella visualizzazione della<BR>schermata che si è scelta per la figura 5,1 si può notare che le<BR>parole greche sono sottolineate e che molte delle citazioni di<BR>autori sono in caratteri blu. Da ognuna delle parole greche<BR>sottolineate si accede, con un clic del mouse, ad un analizzatore<BR>morfologico (presente anche nell'edizione in CD-ROM) che<BR>fornisce tutte le indicazioni grammaticali relative alla parola<BR>stessa. Ad esempio, con un clic su ajnteilhmmevnh si ottiene la<BR>risposta rappresentata in figura 6, del tutto esauriente e<BR>immediata.<BR>FIGURA 6<BR>Con un clic sulla citazione da Euripide Troiane 464 si ottiene la<BR>risposta rappresentata in figura 7 nella quale è possibile<BR>controllare il contesto in cui collocare la citazione del<BR>Liddell-Scott che sul dizionario si limita a oujk ajntilhvyesq j;<BR>1 Si tratta di una scelta dell'utente, perché sono possibili altre<BR>modalità di visualizzazione: ed anche questa interattività è una<BR>caratteristica delle tecnologie informatiche in genere e della rete in<BR>particolare.<BR>40<BR>FIGURA 7<BR>Nella forma interattiva del Perseus Project, dalla consultazione<BR>del dizionario si può inoltre agevolmente accedere ad una serie<BR>di sussidi presenti nel sito. Partendo, ad esempio, dal testo di<BR>Demostene visualizzato in figura 8, si ottengono, se si è<BR>richiesta questa modalità di rappresentazione su schermo,<BR>rimandi, definiti cross references, a strumenti di consultazione<BR>quali grammatiche,2 articoli, commenti ad altri autori, in cui<BR>compaia la citazione di quel passo di Demostene.<BR>FIGURA 8<BR>2 Nel sito di Perseus sono consultabili on line la Greek Grammar for<BR>Colleges di Herbert W. Smyth, la Ausführliche Grammatik der<BR>Griechischen Sprache di Raphael Kühner e Friedrich Blass e quella<BR>di Raphael Kühner e Bernhard Gerth.<BR>41<BR>La figura 9 mostra il commento di Jebb al verso 918 dell'Edipo<BR>re in cui è usato o{te con valore causale come in Demostene 1.1.<BR>FIGURA 9<BR>Questa straordinaria possibilità di collegamenti consente<BR>all'utente la creazione di percorsi basati sulle proprie necessità,<BR>che possono andare da quelle dello studente in difficoltà<BR>sull'individuazione di una forma verbale alla ricerca di luoghi<BR>paralleli della filologia morfosintattica e culturale.<BR>La stessa flessibilità è riscontrabile anche nelle altre funzioni<BR>di ricerca del Perseus Project, fra le quali può essere<BR>interessante l'atlante interattivo. Non limitato al mondo greco,<BR>ma esteso a tutta la terra, esso consente di selezionare la<BR>regione che si vuole vedere rappresentata visualizzandola<BR>secondo diverse modalità. È possibile, ad esempio, avere una<BR>visione globale del Mediterraneo, come quella di figura 10.<BR>42<BR>FIGURA 10<BR>Da questa è possibile passare a rappresentazioni sempre più<BR>dettagliate, inserendo anche nomi di località e la<BR>visualizzazione dell'idrografia e dell'orografia. Le figure 11 e 12<BR>mostrano due di queste rappresentazioni centrate sulla Grecia<BR>continentale e sull'isola di Lesbo.<BR>FIGURA 11<BR>43<BR>FIGURA 12<BR>La metafora della sala di consultazione che abbiamo utilizzato<BR>in apertura di questo paragrafo è dunque quanto mai<BR>appropriata per un database delle dimensioni e della struttura<BR>di Perseus sia nella sua versione in CD-ROM sia in quella in<BR>rete. L'ultimo strumento che questo progetto mette a<BR>disposizione, nella consueta forma ipertestuale, è infatti<BR>un'enciclopedia del mondo antico alle cui voci si ac cede<BR>facilmente da diverse entrate.<BR>Il Perseus Project rappresenta certamente la raccolta più vasta<BR>e più generale ed uno degli strumenti didattici più efficaci per<BR>lo studio del mondo greco tramite i siti della rete. Esistono però<BR>numerosi altri progetti, solitamente di argomento più<BR>circoscritto ma assai ricchi di contenuti.<BR>Un'iniziativa dell'Universtità di Evansville rende disponibile in<BR>rete un manuale<BR>ipertestuale sul<BR>mondo antico,<BR>destinato a studenti di college ed intitolato Exploring Ancient<BR>World Cultures [http://eawc.evansville.edu/grpage.htm]: il sito non<BR>è limitato al mondo classico ma abbraccia anche il Vicino<BR>Oriente, l'India, l'Egitto, la Cina, l'Islam delle origini, l'Europa<BR>medievale. L'organizzazione dei contenuti sfrutta bene le<BR>caratteristiche dell'ipertestualità. Il sito è infatti fruibile a<BR>diversi livelli: il più generale contiene un saggio di Bill<BR>Hemminger che si apre con un'introduzione sul perché studiare<BR>44<BR>le culture antiche, prosegue con profili sintetici di tutte le<BR>culture considerate, termina con una conclusione<BR>sull'accettazione del diverso che può essere facilitata dallo<BR>studio storico di culture lontane nello spazio e nel tempo. Dalle<BR>pagine introduttive di Hemminger sulle varie culture si può<BR>passare ad approfondimenti successivi su ognuna di esse. In<BR>questo modo il testo può essere letto e consultato o in maniera<BR>sequenziale, rimanendo al livello più generale, oppure<BR>scendendo a livelli di approfondimenti successivi.<BR>Il settore della Grecia antica contiene un'antologia di<BR>traduzioni inglesi di alcuni testi (Lisistrata di Aristofane,<BR>Eutifrone, Apologia di Socrate e Critone di Platone, Politica di<BR>Aristotele), un'introduzione di Bernard F. Suzanne (in inglese e<BR>francese) su Platone e i suoi dialoghi e materiali didattici vari.<BR>Questi sono costituiti da:<BR>¨  una batteria di dieci quesiti a scelta multipla sulla<BR>mitologia greca, ai quali è possibile rispondere on line, con<BR>valutazione della risposta;<BR>¨  una dettagliata cronologia della storia greca con<BR>collegamenti ad una ricca serie di immagini riferentisi ai<BR>vari periodi e rinvii a voci che trattano più<BR>dettagliatamente vicende, personaggi, città;<BR>¨  collegamenti ad una serie di articoli consultabili in rete su<BR>molti argomenti diversi (ad esempio, sulla Sessualità<BR>nell'Atene del V secolo, su I misteri eleusini, su Tucidide ed<BR>Euripide, su La poesia omerica e il suo significato per il<BR>mondo moderno e molti altri);<BR>¨  un elenco di altri siti Internet di interesse per lo studioso<BR>del mondo greco antico;<BR>¨  un elenco di traduzioni inglesi di testi greci antichi<BR>reperibili in rete.<BR>Una raccolta stimolante e ben strutturata è contenuta nel sito<BR>Diotima [http://www.stoa.org/diotima/],<BR>dedicato allo studio del ruolo delle<BR>donne e ai problemi del genere nel<BR>mondo antico, soprattutto in quello<BR>greco e romano. Dalla pagina iniziale si può passare ad<BR>un'illustrazione della filosofia del progetto (Wellcome), ad una<BR>rassegna delle novità, a un motore di ricerca che consente di<BR>individuare indicazioni bibliografiche su argomenti attinenti al<BR>tema del sito, a un elenco dei corsi tenuti nelle università degli<BR>45<BR>Stati Uniti sui temi del genere nel mondo antico, ad una<BR>bibliografia, e ad un catalogo di immagini. Per questa parte<BR>Diotima si presenta quindi sostanzialmente come una rassegna<BR>di risorse. Le altre sezioni in cui il sito è strutturato<BR>contengono invece materiali attinenti alle problematiche del<BR>genere e comprendono un'antologia di testi greci, latini ed egizi<BR>tradotti, una selezione del fortunato manuale di Mary<BR>Lefkowitz e Maureen Fant, Women's Life in Greece and Rome,<BR>una ricca sezione di saggi accessibili direttamente in rete.<BR>Questi sono organizzati per aree (Vicino Oriente, Grecia, Roma,<BR>Tardo antico, Teoria) e il settore dedicato alla Grecia<BR>comprende molti articoli, alcuni pubblicati o ristampati<BR>espressamente per Diotima, altri presenti su riviste<BR>elettroniche, altri ancora che costituiscono testi di conferenze<BR>tenute negli Stati Uniti.<BR>Altri siti sono strumenti di consultazione di argomento ancor<BR>più ristretto ma non per questo meno interessanti.<BR>Naturalmente il loro interesse è legato alla soggettività delle<BR>motivazioni dei diversi navigatori, che potranno trovarne<BR>facilmente gli indirizzi nei motori di ricerca e nelle rassegne già<BR>ricordate. Iniziamo la rassegna di questi strumenti di<BR>consultazione particolari ricordando alcuni repertori relativi a<BR>papiri e iscrizioni, per sottolineare come la consultazione di<BR>materiale on line possa colmare il divario fra ricerca e<BR>divulgazione dei risultati della stessa, grazie all'accesso 'a<BR>portata di mouse' anche a fonti normalmente poco presenti<BR>nella scuola secondaria, ma di alta specializzazione anche per<BR>l'università.<BR>Una banca data dei papiri conservati nel Duke<BR>Archive è consultabile, oltre che su CD-ROM,<BR>anche in rete [http://odyssey.lib.duke.edu/papyrus/<BR>texts/homepage.html].<BR>Dalla pagina iniziale si può passare ad un'introduzione alla<BR>papirologia oppure sfogliare l'archivio per argomenti che<BR>comprendono, ad esempio, aspetti culturali (cibo,<BR>abbigliamento ecc.), aspetti religiosi (dei e feste pagane,<BR>sacerdoti pagani, papiri magici, testi liturgici del cristianesimo<BR>primitivo ecc.), aspetti sociali (schiavitù, donne e bambini). È<BR>anche possibile selezionare i papiri in base alle lingue, fra le<BR>quali è presente naturalmente anche il greco: scegliendo questa<BR>lingua, i papiri sono poi catalogati per genere (papiri letterari,<BR>46<BR>documentari, magici e scolastici) e cronologicamente.<BR>Selezionando un particolare papiro da uno di questi cataloghi,<BR>se ne può avere la descrizione e vedere una riproduzione. Nella<BR>figura 13 si vede la scheda catalografica del papiro Duke 59<BR>contenente un frustulo del libro ottavo dell'Iliade (vv. 3-12), la<BR>sua immagine ed il testo esportato dal TLG tramite Musaios e<BR>scritto con il font Sgreek, in cui sono sottolineate le lettere<BR>leggibili sul papiro.<BR>FIGURA 13<BR>Title: Iliad 8, 3-12, [not before 99 B.C.]<BR>Uniform title: Iliad. Book 8<BR>Author: Homer.<BR>Subject: Literary papyri --Egypt --30 B.C.-640 A.D.<BR>Material: 1 item : papyrus, mounted in glass, very incomplete ; 6 cm.<BR>Note: Actual dimensions of item are 5.8 x 3.5 cm.<BR>9 lines.<BR>Written along the fibers on the recto in a literary<BR>hand with serifs.<BR>P.Duk.inv. 59 was formerly P.Duk.inv. G 59.<BR>Literary text from Egypt, written on papyrus. Contains<BR>verse 3-12 from Book 8 from Homer's Iliad. Line 6<BR>is not included.<BR>In Greek.<BR>'Hëj m.n krokÒpeploj Tk.dnato p©san Tp' a.an,<BR>ZeÝj d. qeîn ¢gor¾n poi»sato terpiksraunoj<BR>¢krot£tV korufÍ poludeir£doj OÙlÚmpoio·<BR>aÙtÕj ds sf' ¢gÒreue, qeo^ d' ØpÕ p£ntej ¥kouon·<BR>kskluts meu p£ntsj te qeo^ p©sa. te qsainai,<BR>[Ôfr' e?pw t£ me qumÕj Tn^ st»qessi keleÚei.]<BR>m»ts tij oân q»leia qeÕj tÒ ge m»ts tij ¥rshn<BR>peir£tw diaksrsai TmÕn opoj, ¢ll' ¤ma p£ntej<BR>a"ne&lt;t', Ôfra t£cista teleut»sw t£de orga.<BR>Ön d' ¨n Tgën ¢p£neuqe qeîn Tqslonta no»sw<BR>TlqÒnt' À Trèessin ¢rhgsmen À Danao&lt;si<BR>47<BR>Papiri ed iscrizioni sono riprodotti in forma graficamente molto<BR>accurata nel sito del Centre for the Study of Ancient Documents<BR>(CSAD) [http://www.csad.ox.<BR>ac.uk/] di Oxford, in cui<BR>sono raccolte numerose<BR>epigrafi soprattutto<BR>provenienti dall'Attica,<BR>l'indice completo degli Oxyrinchus Papyri, con le immagini dei<BR>papiri dei volumi 44-66, i collegamenti ad altri importanti siti e<BR>progetti di papirologia ed epigrafia greca.<BR>Si avvale bene della multimedialità un sito dedicato alla<BR>musica greca: Ancient Greek Music [http://www.oeaw.ac.<BR>at/kal/agm/] curato da Stefan Hagel per l'Accademia<BR>Austriaca delle Scienze. Vi è contenuta una esecuzione<BR>di tutti i frammenti di musica greca antica di qualche<BR>consistenza pubblicati nei volumi di E. Pöhlmann (Denkmäler<BR>Altgriechischer Musik. Sammlung, Übertragung und<BR>Erläuterung aller Fragmente und Fälschungen, Nürnberg<BR>1970) e di M. L. West (Ancient Greek Music, Oxford 1992). I file<BR>musicali sono scaricabili sul proprio computer ed eseguibili<BR>tramite un software appropriato (Real Player) o semplicemente<BR>tramite il lettore multimediale di Windows. Se poi si dispone di<BR>un sequencer capace di visualizzare le partiture, è possibile<BR>vedere la trascrizione su pentagramma delle esecuzioni, perché<BR>queste sono presenti sul sito anche in formato midi. Dallo<BR>stesso sito è anche possibile ascoltare una lettura delle righe<BR>iniziali del Simposio platonico ed una recitazione omerica.<BR>Fra i repertori di consultazione si possono annoverare anche i<BR>numerosi siti dedicati alla mitologia<BR>greca presenti in rete. Fra i più<BR>accattivanti è il Mythology Project<BR>dell'Università di Princeton<BR>[http://www.princeton.edu/~rhwebb/myth.html]. Nato come<BR>supplemento ad un corso sulla mitologia classica, il sito è<BR>organizzato in capitoli che trattano delle divinità, dei primi<BR>esseri e dei Titani, dei mostri (Gorgoni, Centauri, Sirene,<BR>Amazzoni ecc.), degli eroi, della casa degli Atridi, delle<BR>leggende tebane, della guerra di Troia, delle eroine del mito, di<BR>altri personaggi mitici (Narciso, Orfeo ecc.) Non tutte le voci<BR>sono completate, ma una caratteristica interessante del sito è<BR>l'apparato iconografico che, anche se in parte ad accesso<BR>48<BR>riservato, raccoglie comunque interessanti rappresentazioni<BR>mitiche, soprattutto vascolari e scultoree greche ma, a volte,<BR>anche delle arti figurative posteriori. La figura 14 presenta la<BR>schermata che si ottiene selezionando le immagini riguardanti<BR>gli dei Pan e Zeus.<BR>FIGURA 14<BR>È inoltre possibile accedere a tavole genealogiche degli dei e<BR>degli eroi. La figura 15 mostra la schermata che contiene la<BR>tavola genealogica di Cadmo e dei Labdacidi.<BR>FIGURA 15<BR>49<BR>Un repertorio per certi aspetti più corposo è contenuto nel sito<BR>Classical Myth - The Ancient<BR>Sources [http://web.uvic.ca/grs/<BR>bowman/myth/index.html]creato per la<BR>Victoria University della California<BR>da Laurel Bowman. Benché il<BR>contenuto sia limitato alle figure delle divinità olimpiche, per<BR>ognuna di esse viene elencato il materiale reperibile in rete,<BR>distinto in testi e immagini. I primi, raccolti per ogni divinità<BR>secondo rubriche (ad esempio, per Ares: nascita, ambito,<BR>rapporti sessuali e discendenza, altri rapporti) sono consultabili<BR>tramite un collegamento a Perseus; le seconde attingono a varie<BR>fonti e presentano immagini sia classiche sia dell'arte<BR>posteriore. La figura 16 mostra due delle immagini relative ad<BR>Ares: la prima è una raffigurazione vascolare di Ares ed<BR>Afrodite della fine del VI secolo, la seconda un quadro di<BR>Martin van Heemskerk del 1536 rappresentante Ares e<BR>Afrodite sorpresi in adulterio da Efesto.<BR>FIGURA 16<BR>Una raccolta di molti articoli<BR>sulla mitologia universale, ma<BR>con una parte assai consistente<BR>dedicata alla mitologia greca<BR>classica si può trovare nella Encyclopedia Mythica<BR>[http://www.pantheon.org/mythica/] che percorre l'intero patrimonio<BR>dei miti greci con oltre 1200 voci ordinate alfabeticamente<BR>50<BR>all'interno di due categorie. Alcune delle voci sono anche<BR>collegate ad immagini dell'arte greco-romana e delle arti<BR>figurative posteriori o a disegni.<BR>Altri due ambiti per i quali in rete si possono trovare strumenti<BR>di consultazione sono la filosofia e la storia.<BR>A parte i siti dedicati<BR>ai singoli filosofi, ai<BR>quali accenneremo<BR>parlando dei siti<BR>tematici, un repertorio di notevole livello di approfondimento è<BR>costituito dalla Internet Encyclopedia of Philosophy<BR>[http://www.utm.edu/research/iep]: non esplicitamente focalizzata<BR>sulla filosofia greca, presenta tuttavia numerosi articoli, anche<BR>abbastanza particolareggiati, su tutti i filosofi e le scuole<BR>dell'antichità.<BR>La storia antica è ampiamente presente in rete. Esistono<BR>cronologie, che vanno da una rappresentazione a grandi linee<BR>delle date fondamentali della storia greca ad un resoconto<BR>abbastanza analitico degli avvenimenti. Fra le prime si possono<BR>ricordare:<BR>¨  la Timeline of Ancient Greece [http://web.uvic.ca/grs/bowman/<BR>myth/info/timeline.html] di un'Università texana, che<BR>presenta gli avvenimenti essenziali dal 2300 al 399 a.C.<BR>disposti su tre colonne, una relativa alla storia politica<BR>greca, la seconda ai rapporti con la Persia, la terza agli<BR>avvenimenti culturali;<BR>¨  l a Timeline of Greek History and Literature<BR>[http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/timeline.html] collegata al<BR>sito Classical Myth - The Ancient Sources, anch'essa<BR>distribuita su tre colonne: la prima contenente l'indicazione<BR>del periodo (minoico, geometrico-arcaico, classico ecc.), la<BR>seconda gli avvenimenti salienti, la terza i nomi degli autori<BR>del periodo particolarmente importanti per le narrazioni<BR>mitiche, con un collegamento alla relativa voce<BR>dell'enciclopedia di Perseus.<BR>Più dettagliata è la Detailed Chronology of Greek History<BR>[http://www.filetron.com/grkmanual/detailgreekchrono.html],<BR>composta da Charlie Kyriakou, che si proclama né storico di<BR>professione né accademico, ma interessato alla storia greca per<BR>i suoi studi sul folklore e la danza greci. Si tratta di una grande<BR>tabella che elenca in ordine cronologico i fatti salienti della<BR>51<BR>storia greca dal paleolitico ai giorni nostri. La parte dedicata al<BR>mondo greco antico è sufficientemente dettagliata per<BR>costituire un buon orientamento sia per la Grecia arcaica,<BR>classica ed ellenistica sia per il periodo romano e bizantino.<BR>Più interattiva, quindi più consona<BR>alle caratteristiche della rete, è la<BR>timeline del sito didattico The<BR>Greeks Crucible of Civilization<BR>[http://www.pbs.org/empires/thegreeks<BR>/htmlver/index.html], curato dalla<BR>compagnia non-profit televisiva<BR>americana PBS. Molto selettiva,<BR>questa cronologia ha però il<BR>vantaggio di associare ad ogni<BR>indicazione di data compresa fra il<BR>1400 e il 337 a.C. una breve scheda<BR>che sintetizza l'avvenimento politico o culturale che ad essa si<BR>riferisce. Può essere quindi didatticamente utile per formare<BR>l'impalcatura delle date essenziali come base per eventuali<BR>espansioni. La figura 17 mostra la timeline di questo sito:<BR>cliccando su ognuna delle date si apre la scheda ad essa<BR>relativa, mentre muovendosi con la barra lungo l'asse del<BR>tempo ci si sposta a date anteriori o posteriori rispetto a quelle<BR>rappresentate in figura.<BR>FIGURA 17<BR>Oltre alle cronologie, si possono consultare in rete comode<BR>sintesi di storia greca, alcune relative a singoli periodi, altre di<BR>carattere generale. Anche i livelli di approfondimento sono<BR>assai diversi.<BR>52<BR>Sulla preistoria greca esiste un sito assai ricco, sponsorizzato<BR>dalla Foundation of the Hellenic World e<BR>dal Dartmouth College. Denominato The<BR>Prehistoric Archaeology of the Aegean<BR>[http://devlab.dartmouth.edu/history/bronze_<BR>age/], contiene una dettagliata descrizione delle culture<BR>avvicendatesi nel bacino dell'Egeo dalle più antiche tracce della<BR>grotta di Franchthi (paleolitico) alla fine della civiltà micenea.<BR>L'esposizione è organizzata in una serie di 29 lezioni precedute<BR>da un'introduzione, prevalentemente bibliografica, su<BR>Cronologia, Ambiente, Storia della disciplina. Le lezioni sono<BR>articolate in brevi paragrafi che consentono di reperire<BR>facilmente l'informazione di cui si sia eventualmente in cerca e<BR>sono tutte strutturate secondo uno schema uniforme che<BR>comprende: testo della lezione, immagini (non presenti tuttavia<BR>in tutte le lezioni), bibliografia.<BR>Quasi all'estremo cronologico opposto della lunga parabola<BR>della storia greca si colloca un altro sito monografico, che non è<BR>un vero e p roprio repertorio di consultazione, ma<BR>una rassegna di risorse, tuttavia fortemente<BR>tematizzata: l'argomento è infatti l'Egitto<BR>tolemaico, greco-romano e bizantino. Il titolo del<BR>sito è The House of Ptolemy [http://www.houseof<BR>ptolemy.org/] e i collegamenti cui esso rimanda sono<BR>dettagliatamente organizzati per argomento, a partire dalle<BR>esposizioni d'insieme sull'Egitto tolemaico per scendere a temi<BR>specifici quali, ad esempio, la numismatica dell'Egitto<BR>tolemaico, le genealogie della dinastia dei Tolomei, la cultura<BR>dell'Egitto ellenistico, la stele di Rosetta, l'urbanistica di<BR>Alessandria, ecc. Ripercorrendo i links di questo sito è quindi<BR>possibile condurre un'indagine abbastanza approfondita su<BR>questo importante periodo storico. È abbastanza indicativo<BR>della logica ipertestuale di Internet il fatto che uno dei<BR>collegamenti di questo sito rinvii ad una pagina in via di<BR>costruzione sulle genealogie delle dinastie dell'antico Egitto,<BR>che per ora comprende soltanto la dinastia dei Tolomei. È<BR>intitolata Egyptian Royal Genealogy [http://www.geocities.com/<BR>christopherjbennett/] e il suo autore, Chris Bennett, chiede<BR>anche l'aiuto dei lettori per completarla. La genealogia<BR>tolemaica è esposta con grande ricchezza di particolari, poiché<BR>da ogni nome di regnante collocato su un albero genealogico è<BR>53<BR>possibile raggiungere una scheda informativa dettagliata su di<BR>esso. La figura 18 mostra come appare in questa pagina la<BR>genealogia dei Tolomei. Nella figura 19 è invece riprodotta una<BR>parte della schermata che si ottiene cliccando sul nome di<BR>Tolomeo II.<BR>FIGURA 18<BR>FIGURA 19<BR>54<BR>Accanto a repertori storici così particolareggiati, benché<BR>sempre di livello divulgativo, come quelli sulla preistoria<BR>dell'Egeo e sull'Egitto tolemaico, ne esistono altri di livello<BR>assai più semplice, alcuni pensati espressamente per le scuole<BR>preuniversitarie. È il caso di History for kids ,<BR>[http://www.historyforkids.org/] una raccolta di esposizioni<BR>divulgative, in formato ipertestuale, che abbracciano la storia<BR>antica e medievale, pensate per studenti della middle school<BR>americana e scritte da professori universitari. Oltre alle<BR>esposizioni dei fatti, il sito contiene anche schede tematiche<BR>relative a: arte, economia, ambiente, politica, architettura,<BR>giochi, abbigliamento, lingue e letteratura, tecnica militare,<BR>filosofia, scienza, alimentazione, religione, relazioni sociali.<BR>Alcune di queste schede sono accompagnate da indicazioni<BR>didattiche per genitori ed insegnanti, a volte con spunti<BR>interessanti. Le immagini sono numerose e di buona qualità.<BR>Tutti i materiali possono essere liberamente scaricati e<BR>distribuiti, citandone la fonte.<BR>La navigazione in questi siti Internet che abbiamo definito<BR>'Grandi repertori di consultazione' è quindi effettivamente<BR>paragonabile alla permanenza nella sala di consultazione di<BR>una biblioteca di filologia classica di buon livello, fra<BR>seriamente divulgativo e propriamente scientifico: una risorsa<BR>di cui probabilmente dispongono pochi studenti e forse neppure<BR>molti docenti di scuola secondaria e che diviene facilmente<BR>utilizzabile tramite le nuove tecnologie della comunicazione.<BR>55<BR>7. Siti tematici<BR>Anche queste risorse sono in realtà strumenti di consultazione.<BR>Vengono qui presentate in un paragrafo a parte perché<BR>l'argomento di cui si occupano è meno generale di quelli<BR>affrontati nei siti ricordati finora. In questo ambito, più che<BR>altrove, le indicazioni che si forniscono sono puramente<BR>esemplificative e il criterio di selezione assolutamente<BR>soggettivo.<BR>I siti dedicati ad un singolo autore sono facilmente reperibili<BR>sulle rassegne di risorse. La Rassegna degli strumenti<BR>informatici per lo studio dell'antichità classica riporta per i<BR>singoli autori greci non solo i siti che contengono i loro testi in<BR>originale e in traduzione, ma anche quelli, per la verità asssai<BR>meno numerosi, che contengono biografie, bibliografie o saggi<BR>su di essi.<BR>Per Omero uno strumento di alta specializzazione è<BR>Homer and the Papyri [http://chs.harvard.edu/<BR>homerpapyri/index.html]. Il sito, curato in prima edizione<BR>da Dana F. Sutton ed ora da altri editori sotto l'egida<BR>del Center for Hellenic Studies di Harvard, contiene una<BR>lista dei papiri pubblicati contenenti versi dell'Iliade e<BR>dell'Odissea e un repertorio delle varianti testuali<BR>testimoniate in tali papiri. Quest'ultimo presenta, in<BR>forma molto comoda, i versi dell'Iliade e dell'Odissea,<BR>elencando per ciascuno le varianti con l'indicazione del<BR>papiro che le contiene, la cui descrizione è raggiungibile<BR>in forma ipertestuale. La figura 20 presenta le varianti<BR>del primo verso dell'Iliade: le sigle dei papiri<BR>(sottolineate nella figura) sono collegamenti ipertestuali<BR>che rinviano alla loro descrizione, al cui interno si<BR>trovano le abbreviazioni delle pubblicazioni, che<BR>rinviano anch'esse in forma ipertestuale alla loro spiegazione.<BR>56<BR>FIGURA 20<BR>A 1 Phliade (l. -ev) h4I Phil`hi:a[d]e:v p265III | Axillho! (l. -l-) h2Vh4 P. Mich. inv. 1588 + 4832c + 5451a (edited by T. Renner, H. S. C. P. 83<BR>[1979] 313-21, I/II A. D.), scholia minora to A 1-9.<BR>p265 P. Rein.2.65 (P. Sorbonne inv 2089) (Pack2 558, school exercise on the<BR>verso of an official letter, first edited by A. Bataille and P. Collart,<BR>Aegyptus 11<BR>[1930-31] 169f., III A. D.), A 1-8 (latter parts).<BR>h2 P. Berol. inv. 5014 (Pack2 1158, opisthographic leaf, school exercise,<BR>from<BR>Panopolis?, edited by U. Wilcken, S. B. Berl. [1887] 818f., V A. D.),<BR>glossary to<BR>A 1-6, 8-12H. S. C . P.: Harvard Studies in Classical Philology<BR>P. Berol.: papyri originally owned by the Königlischen Museen, Berlin<BR>P. Mich. inv.: papyri in the possession of the General Library of the<BR>University<BR>of Michigan, Ann Arbor<BR>P. Rein. 2: P. Collart, Les Papyrus Theodore Reinach, Tome 2 (Bulletin de l'<BR>Institut Français d'Archéologie Orientale, vol. 39) (Cairo, 1940)<BR>Pack2: Roger Pack, The Greek and Latin Literary Texts from Graeco-Roman<BR>Egypt (Ann Arbor, 1965)<BR>S. B. Berl.: Sitzungsberichte der königlich preußischen Akademie der<BR>Wißenschaften zu Berlin<BR>Le figure dei filosofi greci suscitano interesse fra i costruttori di<BR>pagine Internet: i due più studiati sembrano essere Platone ed<BR>Epicuro. Al filosofo dei Dialoghi è dedicato un amplissimo sito<BR>curato da Bernard<BR>Suzanne ed ospitato<BR>presso l'Università di<BR>Evansville, intitolato<BR>Plato and his Dialogues<BR>[http://phd.evansville.edu/<BR>plato.htm]. Il cuore del<BR>sito è costituito da una<BR>tabella in cui sono elencate le tetralogie platoniche (figura 21).<BR>57<BR>FIGURA 21<BR>Da questa si può partire per un'esplorazione dei temi generali<BR>delle prime tre tetralogie oppure del contenuto di alcune delle<BR>opere che la compongono (il sito è in continua costruzione).<BR>Intorno a questa pagina centrale se ne collocano numerose<BR>altre per costituire una sorta di Companion o piccola<BR>enciclopedia platonica, che fornisce informazioni sulla vita e le<BR>opere di Platone, sulla storia dell'interpretazione dei dialoghi,<BR>sulla possibilità di nuove interpretazioni, e che contiene un<BR>ampio repertorio di nomi di luoghi e di persone collegate alla<BR>filosofia platonica, una cronologia della storia politica e<BR>culturale greca del V e IV secolo, un atlante del mondo greco,<BR>con mappe particolarmente buone della città di Atene ed un<BR>elenco dei monumenti presenti nella mappa stessa. La figura<BR>22 mostra la pianta dell'acropoli e due delle venti schede che ne<BR>illustrano i monumenti.<BR>58<BR>FIGURA 22<BR>Le citazioni dei passi platonici che si trovano nel sito sono<BR>collegate ai testi del Perseus Project, per cui è possibile<BR>visualizzarne immediatamente il testo originale.<BR>Un sito interamente in italiano si occupa di Epicuro.<BR>Epicuro.org [http://www.epicuro.org/] è curato da Michele Pinto<BR>che, affascinato dalla filosofia del Giardino, ha raccolto, oltre ai<BR>collegamenti ad altri siti epicurei, una biografia di Epicuro,<BR>una scelta di testi tradotti (fra i quali la Lettera a Meneceo<BR>presentata con testo greco a fronte), alcuni articoli scritti<BR>appositamente per il sito e un riassunto del volumetto di D.<BR>Pesce, Introduzione a Epicuro. Uno degli aspetti più utili di<BR>questo sito è un motore di ricerca interno: immettendo una<BR>parola, in italiano, si ottiene la lista ed un breve contesto dei<BR>brani di Epicuro e degli altri autori presenti sul sito in cui la<BR>parola compare. La figura 23 presenta i primi quattro dei nove<BR>testi che si ottengono digitando la parola "dolore".<BR>59<BR>FIGURA 23<BR>Oltre agli aiuti per un primo approccio alla filosofia di Epicuro,<BR>in questa pagina si può trovare anche il modo di instaurare<BR>scambi con i giovani curatori del sito, che vogliono far rivivere<BR>il senso dell'amicizia epicurea, utilizzando i mezzi della posta<BR>elettronica e del forum telematico.<BR>Più accademici e meno disinvolti, ma ricchissimi di<BR>informazioni, sono altri due siti che presentano il filosofo di<BR>Samo agli utenti di Internet. Il primo, intitolato The Philosphy<BR>Garden [http://www.atomic-swerve.net/tpg/index.html] è articolato<BR>su diverse sezioni:<BR>¨  Epicurus in Brief, riproduce gli<BR>articoli dell'Enciclopedia elettronica<BR>Encarta relativi a Epicuro,<BR>epicureismo, Democrito, Lucrezio,<BR>Luciano, Gassendi;<BR>¨  E-Text Library e WWW Articles of Interest, consentono di<BR>leggere on line in traduzione inglese sia una consistente<BR>serie di testi antichi di Epicuro o comunque attinenti<BR>all'epicureismo (fra essi anche una larghissima selezione<BR>dei frammenti dell'iscrizione di Diogene di Enoanda), sia<BR>alcuni saggi sull'antico filosofo o considerazioni di autori<BR>moderni su di lui;<BR>60<BR>¨  Pictorials, contiene immagini di interesse epicureo:<BR>l'iscrizione di Enoanda, fotografie di Ercolano e di statue di<BR>filosofi del Museo Capitolino di Roma.<BR>Dal Philosophy Garden un rinvio esplicito porta al secondo sito,<BR>i n t i t o l a t o Epicurus and Epicurean Philosophy<BR>[http://www.epicurus.net/], destinato, come è testualmente<BR>precisato, "tanto allo studente serio di filosofia quanto a<BR>chiunque cerchi idee utili ed ispirazioni". I materiali<BR>consultabili comprendono:<BR>¨  testi epicurei antichi (Epicuro, Diogene Laerzio, Lucrezio,<BR>tre componimenti oraziani, la vita di Attico di Cornelio<BR>Nepote, brani del De finibus e del De natura deorum di<BR>Cicerone, dello Iuppiter tragoedus e dell'Alexander di<BR>Luciano, dell'Adversus Coloten di Plutarco, delle Divinae<BR>Institutiones e del De ira Dei di Lattanzio) in traduzione<BR>inglese;<BR>¨  un'ampia storia dell'epicureismo dall'antichità all'età<BR>moderna.<BR>Interessante, sempre in ambito epicureo, è anche il sito<BR>dedicato ad un Philodemus Project [http://www.humnet.ucla.edu/<BR>humnet/classics/Philodemus/philhome.htm] sponsorizzato dalla<BR>californiana università di Los Angeles con la collaborazione di<BR>altre università statunitensi ed europee. Dalla pagina iniziale,<BR>attraente per le buone immagini attinenti alla Villa dei Papiri<BR>di Ercolano e ad altre tematiche epicuree, si può passare ad<BR>approfondimenti sui frammenti dei libri della Retorica di<BR>Filodemo leggibili nei rotoli ercolanesi, di cui sono anche<BR>riprodotti alcuni frammenti.<BR>Forse più stimolanti, almeno da un punto di vista didattico, dei<BR>siti dedicati a singoli autori possono apparire quelli che si<BR>occupano di un tema o problema particolare. Sono assai<BR>numerosi ed abbracciano gli argomenti più disparati: dalla<BR>storia delle catapulte [http://home.t-online.de/home/d.baatz/<BR>catapult.htm] e degli elmi [http://perso.wanadoo.fr/samuel/] antichi<BR>alle ricostruzioni in scala reale delle triremi [http://www.atm.<BR>ox.ac.uk/rowing/trireme.html] greche, per citarne soltanto alcuni.<BR>Risulta quindi confermato il carattere di assoluta arbitrarietà<BR>in base alla quale è effettuata la selezione che segue. Il non<BR>trovare in queste righe elencato un sito che risponda a propri<BR>interessi non significa che quel sito non esista: è sempre<BR>raccomandabile, prima di abbandonare la ricerca di qualsiasi<BR>61<BR>materiale, consultare le rassegne di risorse e i motori di ricerca<BR>generali e speciali.<BR>Al rapporto fra tradizione orale e tradizione scritta, un tema di<BR>particolare interesse per gli utenti di Internet, è dedicato un<BR>bel sito che consente di raggiungere una serie di immagini<BR>illustranti scene di recitazione e di lettura desunte per lo più<BR>da rappresentazioni vascolari analiticamente commentate. La<BR>pagina di partenza è intitolata Images of Orality and Literacy<BR>in Greek Iconography of the Fifth, Fourth and Third Centuries<BR>BCE [http://ccat.sas.upenn.edu/~awiesner/oralit.html]. La figura 24<BR>fornisce un esempio delle immagini.<BR>FIGURA 24<BR>Il testo che accompagna le due figure (A in alto e B in basso) è<BR>il seguente:<BR>From Furtwängler (1904), series 3 pl. 136<BR>View a color image. (University of Pennsylvania slide).<BR>View a drawing of side A. (Birt (1907), abbildung 76).<BR>Berlin 2285<BR>red-figure cup by Douris<BR>AVR(2) 431.48 and 1653<BR>about 490-480 bce<BR>Exterior: On A, in the center, a boy before his seated teacher who looks<BR>into<BR>his opened roll. The boy seems to be reciting, the teacher checking. On the<BR>roll: MOISA MOI / A[N]PHI SKAMANDRON / EUR[R]WN ARCHOMAI /<BR>AEI[N]DEIN vac. This scans as hexameter, but conflates two ideas: Muse, to<BR>me . . . and, I begin to sing of wide flowing Scamander (cf. Buschor in<BR>Furtwängler [1904]). On B, on the left, another boy stands similarly before<BR>a<BR>flute teacher. Above, a closed bookroll and closed tablet are hung on the<BR>wall.<BR>In the center, a third boy stands before a writing teacher who holds the<BR>stylus poised to write in his tablet (or to check the student's exercise).<BR>Thus,<BR>62<BR>the recitation, flute lesson, and writing exercise are distinct aspects of<BR>life in<BR>the school. Three other inscriptions on the vase are in the Attic alphabet:<BR>DOURIS EGRAPSEN (internal); HIPODAMAS KALOS (A); HIPODAMAS<BR>KALOS (B). (From Immerwahr, [1964], 18-19)]<BR>All'estremo opposto della storia della ricezione dei testi greci,<BR>cioè al loro influsso sulla letteratura moderna e sul cinema,<BR>troviamo un interessante sito, curato da Nick Lowe della Royal<BR>Holloway University of London e dedicato ad Ancient Greece in<BR>Fiction [http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/NJL/novels.html] e ad<BR>Ancient Greece in the Cinema [http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/<BR>NJL/films.html]. Entrambe le rassegne sono organizzate<BR>cronologicamente e comprendono elenchi, rispettivamente di<BR>romanzi e di film, catalogati a seconda dei diversi momenti<BR>della storia greca in cui sono ambientati, dall'età mitica e<BR>preistorica a quella ellenistica. Nella pagina sul cinema una<BR>sezione speciale è dedicata ai film il cui soggetto è desunto da<BR>opere drammatiche greche. Il gran numero di testi letterari e<BR>di opere cinematografiche ispirate al mondo greco è abbastanza<BR>sorprendente e costituisce un interessante spunto di riflessione<BR>sulla permanenza dell'antico nel moderno.<BR>Sulla ricezione della grecità esistono due siti che rendono<BR>disponibili due interessanti serie di lezioni-conferenze del<BR>Dipartimento di Studi Classici della Open<BR>University inglese. Il tema della prima serie,<BR>che risale al gennaio 1996 è The Reception of<BR>Classical Texts and Images [http://www.open.<BR>ac.uk/Arts/CC96/ccfrontpage.htm]; l'argomento<BR>della seconda serie, del gennaio 1999, è<BR>Theatre : Ancient &amp; Modern [http://www.open.<BR>ac.uk/Arts/CC99/contents.htm]. Sono due siti graficamente molto<BR>sobri, che consentono di accedere agli abstract e ai testi<BR>integrali delle conferenze, i cui contenuti riguardano la<BR>ricezione dei testi antichi e delle opere d'arte figurative sia<BR>nella stessa antichità sia in età medievale e moderna.<BR>Sempre la Open University sta portando avanti un progetto<BR>sulla Reception of the Texts and Images of Ancient Greece in<BR>late Twentieth-century Drama and Poetry in English<BR>[http://www2.open.ac.uk/ClassicalStudies/GreekPlays/], che raccoglie<BR>in un database le riprese di temi e opere greche classiche nella<BR>produzione teatrale e poetica contemporanea in lingua inglese.<BR>Il repertorio è consultabile on line secondo categorie diverse,<BR>che comprendono tra l'altro il nome originale dell'opera greca o<BR>63<BR>anche elementi concettuali; la figura 25 mostra una parte d ella<BR>schermata che si ottiene chiedendo informazioni su chorus. La<BR>risposta del database fa vedere in quali rappresentazioni<BR>moderne in inglese delle tragedie greche è stato usato il coro,<BR>come è stato costituito, i suoi costumi ecc.<BR>FIGURA 25<BR>Ovviamente le sigle come Ajax(1), Ajax(6) e simili sono<BR>collegamenti a schede che contengono tutte le informazioni per<BR>identificare una particolare rappresentazione della tragedia<BR>greca che porta quel titolo. Uno degli aspetti più interessanti di<BR>questo sito è dato dal fatto che esso sollecita la collaborazione<BR>degli utenti: chi abbia notizie da fornire sull'argomento può<BR>compilare una scheda ed inviarla direttamente via Internet.<BR>Il teatro antico, e quello greco in particolare, cui fanno<BR>riferimento anche i siti della Open University appena citati,<BR>costituisce naturalmente un terreno privilegiato per i siti<BR>tematici presenti su Internet.<BR>Un'esposizione divulgativa, essenziale ma molto corretta, è una<BR>Introduction to Greek and Roman Comedy<BR>[http://depthome.brooklyn.cuny.edu/classics/dunkle/co<BR>medy/index.htm] dell'Università di Brooklyn: si<BR>tratta di ventotto capitoletti, ognuno dei quali<BR>ricopre all'incirca una schermata. Il sito è<BR>focalizzato soprattutto sull'aspetto architettonico e scenografico<BR>del teatro antico, con schizzi della mechanè e dell'ekkyklema, ed<BR>è completato da un apparato iconografico scarno ma ben<BR>64<BR>selezionato. La figura 26 mostra la schermata relativa alle<BR>processioni falliche, inserita nel capitolo sulle origini della<BR>commedia.<BR>FIGURA 26<BR>Dimensioni maggiori ed un impianto<BR>originale ha un sito che è innanzi tutto<BR>una rivista elettronica sul teatro antico,<BR>con particolare attenzione alla sua<BR>rappresentazione moderna. Il suo nome<BR>è Didaskalia [http://didaskalia.berkeley.edu/index.html]: nata<BR>presso l'Università australiana della Tasmania, è ora seguita<BR>dall'Università inglese di Warwick. La pagina iniziale è<BR>suddivisa in due colonne: la prima contiene rinvii ad<BR>informazioni sulla rivista, i cui numeri normali e speciali sono<BR>tutti leggibili in rete; la seconda contiene i collegamenti alle<BR>diverse sezioni in cui si articola il sito, i cui punti di forza sono:<BR>¨  un'introduzione al teatro antico;<BR>¨  una serie di immagini che ricostruiscono, con procedimenti<BR>di grafica computerizzata, il teatro di Dioniso ad Atene<BR>come doveva presentarsi nel periodo romano;<BR>¨  una pagina di collegamenti ad altri siti relativi al teatro<BR>antico;<BR>¨  una bibliografia in forma di bookshop, cioè l'indicazione di<BR>una serie di titoli sul teatro antico catalogati per argomento<BR>che è possibile acquistare on line da due delle maggiori<BR>librerie operanti in rete (Amazon e IBS).<BR>65<BR>Le immagini che ricostruiscono il teatro di Dioniso sono fra le<BR>più suggestive rintracciabili in Internet sul mondo greco. La<BR>figura 27 mostra una vista aerea del teatro con lo sfondo del<BR>Partenone; la figura 28 una vista della scena dalla zona destra<BR>del theatron.<BR>FIGURA 27<BR>FIGURA 28<BR>66<BR>Altro campo frequentato dagli estensori di pagine Internet è<BR>quello della scienza greca antica.<BR>Alla medicina antica in genere, quindi con pagine su quella<BR>greca in particolare è dedicato The Asclepion [http://www.indiana.<BR>edu/~ancmed/intro.HTM], curato da Nancy Demand dell'Università<BR>di Bloomington (Indiana) anche come<BR>supporto ad un corso della primavera<BR>2000, del quale è fornito il programma.<BR>Questo costituisce un interessante<BR>esempio delle procedure didattiche<BR>delle università statunitensi, basate su<BR>una programmazione molto precisa, che potrebbe essere<BR>utilizzata anche nelle secondarie superiori italiane. Quanto ai<BR>suoi contenuti, il sito presenta un'introduzione metodologica<BR>allo studio della medicina antica ed un nucleo intitolato Salute<BR>e medicina nelle culture antiche, in cui sono esposti gli<BR>argomenti trattati nel corso, che abbracciano la medicina<BR>egizia, mesopotamica e greca. Il capitolo sulla medicina greca è<BR>particolarmente articolato e comprende un paragrafo sulla<BR>medicina in Omero, uno sulla fondazione della medicina<BR>ippocratica e la traduzione inglese del Giuramento e di alcuni<BR>trattati del corpus ippocratico. Una Picture Gallery contiene<BR>infine immagini commentate di strumenti medici antichi, per<BR>lo più provenienti da Pompei.<BR>Anche gli altri ambiti fondamentali della scienza greca, la<BR>matematica e l'astronomia, sono rappresentati sulla rete. Fra i<BR>siti che si occupano di storia della matematica, dedica ampio<BR>spazio all'antica Grecia The MacTutor History of<BR>Mathematics archive [http://www-groups.dcs.st-and.ac.<BR>uk/%7Ehistory/index.html] dell'Università scozzese di<BR>St. Andrews, dalla cui pagina principale si accede a<BR>un indice storico che elenca i materiali disponibili sul<BR>sito. Questi comprendono una ricca serie di biografie<BR>di matematici greci (inclusi naturalmente, i<BR>matematici filosofi e i matematici astronomi) ed alcuni<BR>approfondimenti sui problemi fondamentali della matematica<BR>greca, quali la quadratura del cerchio, la duplicazione del cubo,<BR>la trisezione dell'angolo, due capitoli sulle fonti per la<BR>ricostruzione del pensiero matematico greco e una pagina sui<BR>sistemi di numerazione dei Greci, esposti nella loro varietà e<BR>67<BR>con comode tavole per la decifrazione del sistema alfabetico. La<BR>figura 29 mostra una parte di schermata con queste tavole.<BR>FIGURA 29<BR>Molto piacevole e composito è il sito dedicato da Chris Rorres<BR>ad Archimede [http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/<BR>contents.html], un bell'esempio di seria<BR>divulgazione e intelligenti variazioni<BR>sul tema. Dalla pagina iniziale si può<BR>passare ad una serie di diciotto<BR>sezioni (ma il numero può ampliarsi<BR>nel tempo) che trattano aspetti della<BR>vita e dei problemi scientifici e<BR>tecnologici affrontati e risolti da<BR>Archimede. Le sezioni comprendono, fra l'altro:<BR>¨  una timeline che colloca Archimede nel suo tempo e lo pone<BR>in relazione con altri personaggi contemporanei;<BR>¨  la storia dell'assedio di Siracusa, con la traduzione inglese<BR>dei brani di Polibio, Livio e Plutarco relativi all'argomento;<BR>¨  l'illustrazione delle macchine la cui invenzione è attribuita<BR>ad Archimede, come l'artiglio meccanico usato per sollevare<BR>e affondare le navi assedianti romane, la vite per il<BR>sollevamento dell'acqua, la leva, gli specchi ustori; in queste<BR>sezioni sono contenute anche gradevoli animazioni;<BR>68<BR>¨  i problemi scientifici affrontati da Archimede, come quello<BR>della determinazione della quantità d'oro contenuto nella<BR>corona di Gerone II e una descrizione dei solidi archimedei;<BR>¨  elementi della storia di Siracusa, illustrata tramite una<BR>genealogia della casata di Gerone ed una scelta di monete;<BR>Del carattere composito del sito sono testimonianza due sezioni<BR>dedicate una al cratere lunare che porta il nome dello<BR>scienziato siracusano l'altra ad una selezione di francobolli<BR>commemorativi di Archimede.<BR>Euclide è il protagonista di una pagina di Donald Lancon Jr.<BR>(An Introduction to the Works of Euclid) [http://www.obkb.com/<BR>dcljr/euclidhs.html] che si propone come un'articolata<BR>introduzione in particolare agli Elementi; dell'opera euclidea<BR>viene esplicitata la struttura generale e vengono riassunti<BR>dettagliatamente i libri.<BR>Abbastanza sorprendentemente, non si trova un sito<BR>esplicitamente dedicato all'astronomia greca, benché notizie su<BR>di essa siano rintracciabili in numerose pagine dedicate alla<BR>storia della scienza o ai singoli pensatori. Un comodo riassunto<BR>è contenuto in una sezione del sito di Douglas Cock, che ha<BR>come tema generale The Creation Concept [http://www.sentex.<BR>net/~tcc/index.html]. La sezione riguarda The Rigid Sky in Greek<BR>Philosophy [http://www.sentex.net/~tcc/fgreek.html]: l'esposizione<BR>in essa contenuta può essere approfondita con collegamenti ad<BR>altri siti, in particolare a Perseus e al MacTutor History of<BR>Mathematics archive. Un'esposizione più dettagliata, arricchita<BR>anche da disegni, è curata da Michael Fowler che, nel sito<BR>intitolato Galileo and Einstein, pubblica una serie di ventisette<BR>conferenze (lectures) [http://galileoandeinstein.physics.virginia.<BR>edu/lectures/lecturelist.html] sulla storia della fisica e<BR>dell'astronomia. Sette di queste sono dedicate alla storia della<BR>scienza greca e tre in particolare (Motion in the Heavens,<BR>Measuring the Solar System, How the Greeks used Geometry to<BR>Understand the Stars) all'astronomia. La figura 30 riproduce la<BR>chiara illustrazione con cui è spiegata la concezione tolemaica<BR>degli epicicli.<BR>69<BR>FIGURA 30<BR>Abbastanza numerose sono le pagine che si occupano di<BR>numismatica: molte di esse sono siti di commercianti in monete<BR>antiche, ma in alcuni si trovano notizie interessanti e<BR>riproduzioni utili anche per illustrare momenti storici ed<BR>ideologie. Ancient Greek and Roman Coins [http://www.geocities.<BR>com/Athens/Acropolis/6193/index.html], curato da Doug Smith, si<BR>propone scopi educational e contiene una pagina introduttiva<BR>alla monetazione antica, partendo da quella greca, della quale<BR>è tracciata una sintetica storia. Altre sezioni riguardano<BR>periodi, tipi e temi particolari della monetazione greca<BR>(Alessandro, I Tolomei, Monetazione di piccolo taglio, Taras e il<BR>delfino). Il tutto è illustrato con immagini di buona qualità: la<BR>figura 31 ne fornisce un esempio riportando riproduzioni di<BR>monete che raffigurano il tema del giovane sul delfino.<BR>70<BR>FIGURA 31<BR>Dello stesso tipo delle pagine numismatiche si può considerare<BR>Greek Jewellery - Five Thousand Years of Tradition<BR>[http://www.addgr.com/jewel/elka/index.html] un<BR>sito dedicato all'orificeria greca dal neolitico<BR>ai giorni nostri, che presenta numerosi<BR>gioielli risalenti alla Grecia antica, molti dei<BR>quali poco conosciuti e tutti ben fotografati,<BR>oltre ad alcune schede sulle tecniche di<BR>oreficeria.<BR>71<BR>8. Musei e mostre virtuali<BR>Una delle caratteristiche positive della rete è quella di rendere<BR>possibile la consultazione di cataloghi di musei e di mostre, a<BR>volte organizzati in modo da consentire una visita virtuale.<BR>Tutti i maggiori musei del mondo hanno una loro pagina in<BR>rete, ma le caratteristiche dei loro siti sono profondamente<BR>diverse. Si va dai musei che forniscono poco più delle<BR>indicazioni degli orari di apertura e della pianta delle sale<BR>a quelli che invece rendono<BR>generosamente disponibili immagini<BR>dei pezzi più significativi custoditi al<BR>loro interno. Fra questi ultimi, il<BR>British Museum [http://www.britishmuseum.<BR>ac.uk/] offre una scelta molto<BR>ampia delle opere della propria collezione<BR>greca. Grazie ad un motore di ricerca interno,<BR>detto Compass, è possibile individuare le immagini disponibili<BR>relative ad una parola chiave. Selezionando la parola "Greece"<BR>si ottiene un elenco di ben 213 icone di oggetti, che possono<BR>essere singoli manufatti o schede di approfondimento. Da<BR>ognuna di queste icone si accede ad altre pagine. Nel caso di<BR>oggetti singoli, queste contengono un'immagine ingrandita e<BR>ulteriormente ingrandibile dell'oggetto, la sua descrizione, il<BR>collegamento ad altri oggetti che hanno con esso qualche<BR>attinenza. Si tratta quindi di un database molto ricco, che<BR>consente percorsi anche assai differenziati. Ad esempio,<BR>selezionando la scheda di approfondimento relativa a Dioniso<BR>(figura 32), si ottiene una schermata che comprende diciotto<BR>oggetti che hanno attinenza con la figura del dio, illustrata con<BR>un breve testo.<BR>72<BR>FIGURA 32<BR>Da ognuna delle icone dei diciotto oggetti è poi possibile<BR>accedere a una pagina di approfondimento sull'oggetto stesso e<BR>da questo ad altri.<BR>Sempre ai materiali greci del British Museum è dedicato anche<BR>un sito costruito da una scuola britannica, la All Souls School<BR>[http://atschool.eduweb.co.uk/allsouls/bm/ag1.html] che ha messo in<BR>rete un percorso di visita virtuale, interessante perché rispetta<BR>la collocazione delle opere nelle singole stanze del Museo e con<BR>alcune immagini fornisce una buona idea di come i manufatti si<BR>presentano effettivamente al visitatore. La figura 33 mostra,<BR>ad esempio, un particolare della sala 7 in cui è esposto il<BR>monumento delle Nereidi.<BR>FIGURA 33<BR>73<BR>Molto curata è l'impostazione anche del sito del Metropolitan<BR>Museum of Arts di New York, [http://www.metmuseum.org/] che<BR>seleziona per la visione virtuale 3500 immagini del suo<BR>immenso patrimonio,<BR>cinquanta delle quali<BR>riservate all'arte greca e<BR>romana. Queste cinquanta immagini possono essere viste tutte<BR>insieme, come un indice di quanto visualizzabile sul sito,<BR>oppure a gruppi di dieci o infine anche singolarmente. In<BR>quest'ultimo caso si ha un'immagine dell'opera, che può essere<BR>ulteriormente ingrandita ed è accompagnata da una scheda<BR>catalografica. Spesso del medesimo oggetto sono disponibili<BR>anche viste diverse. Uno degli elementi più interessanti del sito<BR>del Metropolitan è dato dalla sua timeline della storia dell'arte.<BR>È uno strumento fortemente interattivo, che consente<BR>all'utente di selezionare, attraverso zoom successivi sempre più<BR>ristretti, l'area geografica e l'intervallo temporale di cui vuole<BR>avere la cronologia. Anche le immagini che accompagnano<BR>l'operazione di zoomate successive divengono più circostanziate<BR>man mano che la ricerca si approfondisce. Selezionando l'area<BR>geografica della Grecia e il periodo dal 1000 all'1 a.C. si ottiene<BR>la schermata parzialmente rappresentata nella figura 34.<BR>FIGURA 34<BR>74<BR>Alla raffigurazione iconica della cronologia se ne affianca una<BR>verbale, visibile in minima parte nella figura, ma che fa parte<BR>della stessa schermata.<BR>Anche i Musei Vaticani [http://www.<BR>christusrex.org/www1/vaticano/0-Musei.html]<BR>hanno un sito abbastanza ricco, che<BR>consente la visualizzazione di un numero<BR>consistente di immagini delle collezioni di<BR>arte greca e romana. Dalla pagina<BR>principale sono accessibili il Museo Pio Clementino (contiene<BR>un erma di Pericle e l'Apollo Musagete), il Museo Cristiano, il<BR>Museo delle Sculture (contiene, fra l'altro, il Laocoonte,<BR>l'Apoxyomenos e l'Apollo del Belvedere), il Museo Gregoriano<BR>Profano (contiene fra l'altro il celebre rilievo votivo con<BR>cavaliere), il Museo Gregoriano Etrusco (che ospita alcuni dei<BR>pezzi più noti della ceramica greca). Ogni raccolta è presentata<BR>con immagini delle sale che la ospitano e con una scelta degli<BR>oggetti più famosi in esse contenuti. Il sito, attivo dal 1994, ha<BR>immagini di diversa qualità ed ospita sia pagine senza<BR>commenti sia altre, quelle dedicate al Museo Gregoriano<BR>Etrusco, in cui ogni oggetto è accompagnato da una scheda<BR>esplicativa ampia, che consente anche la visualizzazione di<BR>particolari. La figura 35 mostra la parte della seconda pagina<BR>introduttiva al Museo Gregoriano Etrusco relativa alla coppa<BR>attica contenente la raffigurazione di Edipo di fronte alla<BR>Sfinge.<BR>FIGURA 35<BR>75<BR>I collegamenti rinviano a particolari della rappresentazione<BR>vascolare; anche l'immagine dell'intera kylix è di ottima<BR>qualità, come si vede dalla figura 36.<BR>FIGURA 36<BR>Il Musée du Louvre [http://mistral.culture.fr/louvre/] dà il<BR>benvenuto al visitatore virtuale con una accattivante pagina<BR>iniziale e, per quanto riguarda<BR>l'arte greca antica, presenta<BR>una serie di immagini della<BR>propria collezione di buona<BR>qualità grafica e ben<BR>commentate. Esse sono disposte<BR>cronologicamente ad illustrare i vari periodi della grecità<BR>dall'età del bronzo a quella ellenistica, con oggetti<BR>particolarmente significativi. Ne risulta un sintetico ma<BR>efficace racconto della storia dell'arte greca a zoom successivi,<BR>secondo una buona tecnica ipertestuale che va dalla cronologia<BR>generale alla singola opera e di cui può dare un'idea la<BR>sequenza delle figure 37-39.<BR>76<BR>FIGURA 37<BR>FIGURA 38<BR>77<BR>FIGURA 39<BR>Una selezione di alcuni<BR>pezzi della collezione di<BR>antichità greco-romane del<BR>Kunsthistorisches Museum<BR>[http://www.khm.at/staticE/<BR>page1.html] di Vienna è<BR>accessibile con facilità. Il<BR>sito del grande museo<BR>austriaco, consultabile in<BR>inglese oltre che in tedesco,<BR>ha un semplice motore di<BR>ricerca che consente di<BR>scegliere la collezione di cui si vogliono visualizzare le<BR>immagini e successivamente, al suo interno, i singoli oggetti.<BR>Una selezione dei più importanti è comunque già predisposta<BR>non appena si entra nella collezione prescelta. Le immagini<BR>sono di buona qualità ed accompagnate ciascuna da una scheda<BR>esplicativa. La figura 40 mostra parte della schermata di<BR>illustrazione di una statuetta ellenistica di Artemide rinvenuta<BR>a Cipro nel 1881, che conserva ancora pallide tracce<BR>dell'originaria policromia. A lato compaiono le piccole icone di<BR>alcuni altri degli oggetti selezionati dalla collezione di antichità<BR>greco-romane del Museo.<BR>78<BR>FIGURA 40<BR>Secondo gli stessi criteri adottati per i musei americani,<BR>inglesi, francesi ed austriaci è impostato<BR>il sito del Museo dell'Acropoli di Atene<BR>[http://www.culture.gr/2/21/211/21101m/e211a<BR>m01.html], che mostra i suoi pezzi più<BR>celebri (Moscoforo, Korai e Kouroi, frontone del tempio arcaico,<BR>fregi e metope del Partenone, Loggia delle Cariatidi, balaustra<BR>del tempietto di Atena Nike) con buone riproduzioni<BR>ingrandibili e dal quale si può accedere ad una pagina di<BR>approfondimento sulle statuette arcaiche di cavalieri rinvenute<BR>sull'acropoli.<BR>Del tutto simile al Museo dell'Acropoli è<BR>la struttura delle pagine del Museo<BR>Archeologico Nazionale di Atene<BR>[http://www.culture.gr/2/21/214/21405m/e214<BR>05m1.html]: con buone immagini sono<BR>presentati i pezzi più celebri dell'arte<BR>greca antica, accompagnati da brevi<BR>schede e distinti, su base cronologica e tipologica, in oggetti<BR>preistorici, scultura, ceramica e arti minori, bronzi. Dalla<BR>sezione sulla ceramica e le arti minori è possibile accedere ad<BR>una pagina dedicata alla collezione Stathatos, un recente<BR>acquisto del Museo, ricca di oggetti straordinari e poco noti, in<BR>particolare di oreficeria. La figura 41 mostra una parte della<BR>schermata dedicata a questa collezione, di cui la figura 42<BR>79<BR>presenta un bronzetto del V secolo a.C. raffigurante una<BR>cerbiatta.<BR>FIGURA 41<BR>FIGURA 42<BR>Oltre ai siti dei principali musei del mondo, ne esistono molti<BR>altri che presentano raccolte di minore ampiezza. I loro elenchi<BR>ed indirizzi sono reperibili nelle Rassegne e tramite i motori di<BR>80<BR>ricerca già citati. Prima di lasciare questo argomento è però il<BR>caso di ricordare che i musei, grandi e meno grandi, ed anche<BR>altri siti ospitano pagine dedicate alle mostre temporanee che<BR>si sono tenute nelle loro sedi. Ciò consente, oltre che di<BR>informare sulle mostre in corso, di mantenere in vita in modo<BR>virtuale le mostre del passato. È evidente che gli argomenti<BR>delle esposizioni temporanee possono rientrare fra quelli cui<BR>sono dedicati anche siti tematici.<BR>Così, ad esempio, una delle mostre virtuali più suggestive ha<BR>come tema la medicina antica. Si tratta della<BR>continuazione in rete di una mostra organizzata<BR>dall'Università della Virginia in occasione di un<BR>convegno del 1997 su "Antiqua Medicina" ed<BR>intitolata appunto Antiqua Medicina - From<BR>Homer to Vesalius [http://www.med.virginia.edu/hs-library/<BR>historical/antiqua/anthome.html]. Molto gradevole nella<BR>presentazione, la mostra virtuale è articolata in sezioni che<BR>trattano in semplici schede, a volte arricchite da belle<BR>immagini, la storia della medicina greca, etrusca, romana e<BR>bizantina ed alcuni temi specifici quali: la medicina nel mito e<BR>nella letteratura, l'iconografia medica, la ginecologia antica, i<BR>culti e i santuari legati alla medicina, la chirurgia e gli<BR>strumenti chirurgici. La figura 43 mostra l'inizio della scheda<BR>relativa ai culti e ai santuari.<BR>FIGURA 43<BR>81<BR>Di argomento molto più generale, ma anch'essa assai godibile<BR>per la presentazione accurata è una mostra virtuale<BR>dell'Università di Pennsylvania, intitolata The<BR>Ancient Greek World [http://www.museum.upenn.edu/<BR>Greek_World/Index.html]. Si tratta di un percorso<BR>ipertestuale relativo ad alcuni aspetti della civiltà greca: il<BR>paesaggio e le epoche; la vita quotidiana; l'economia; la<BR>religione e la morte. Ogni argomento, articolato in numerosi<BR>paragrafi, è illustrato con materiali archeologici esposti in<BR>mostra e in parte posseduti dal Museo dell'Università. La<BR>grafica delle immagini, che sono inserite in un discorso<BR>continuo sui vari aspetti della civiltà greca antica e sono<BR>ingrandibili, è ottima. Gli oggetti presentati sono spesso poco<BR>noti, ma tutti assai interessanti. Nella figura 44 si può vedere,<BR>ad esempio, l'inizio della scheda relativa al commercio di<BR>ungenti, illustrato con immagini di contenitori per cosmetici.<BR>FIGURA 44<BR>Esposizioni di questo genere hanno scopo didascalico e<BR>divulgativo. In tale prospettiva è naturalmente possibile<BR>costruire anche una mostra totalmente<BR>virtuale, senza cioè che ve ne sia stata<BR>in qualche luogo o momento una reale.<BR>Di questo tipo è Le Musée Vivant de<BR>l'Antiquité [http://www.ac-versailles.fr/<BR>pedagogi/anti/musee0.htm]. Curato<BR>dall'Académie de Versailles, il sito presenta, naturalmente in<BR>82<BR>francese, tre sezioni dedicate rispettivamente al mito, alla vita<BR>in città e fuori della città, ad esercitazioni linguistiche. Le due<BR>prime sezioni sono costituite da una serie di brevi schede che<BR>illustrano figure e argomenti mitici (ad esempio: Achille, Gli<BR>Argonauti, La guerra di Troia) o grandi temi della cultura<BR>classica (ad esempio: Greci e Persiani, Le scienze, L'educazione,<BR>L'abbigliamento, I luoghi). Ogni scheda contiene collegamenti a<BR>traduzioni francesi di testi greci e latini pertinenti<BR>all'argomento. La scheda su I luoghi rimanda per ora, in<BR>ambito greco, soltanto ad un approfondimento su Delfi, che<BR>comprende paragrafi dedicati al luogo, ai monumenti, alla<BR>leggenda, all'oracolo, all'amministrazione del santuario e ai<BR>giochi pitici, alla fine di Delfi. Sono previste ulteriori sezioni<BR>dedicate a Epidauro e ad Olimpia. La sezione linguistica,<BR>intitolata Gymnastique linguistique, è per il greco limitata ad<BR>un capitolo su Grec et Vocabulaire français che comprende<BR>un'esposizione introduttiva, leggibile in versione sintetica o<BR>completa, ed una serie di esercizi sugli elementi del lessico<BR>francese collegati al greco antico. Il sito può essere adatto a<BR>livello del nostro biennio.<BR>83<BR>9. Curiosità<BR>Il mondo antico, tanto quello greco quanto quello romano, è<BR>ancora in grado di suscitare curiosità. Non sono poche le pagine<BR>in cui gli internauti manifestano il loro interesse per aspetti<BR>solitamente poco frequentati della grecità classica.<BR>Edoardo e Daniele Mori, che si interessano di letteratura<BR>umoristica, hanno creato un sito di testi rari e<BR>curiosi intitolato Mori's Humour Page<BR>[http://www.geocities.com/Athens/Olympus/3656/ind<BR>ex.htm]. Oltre a testi latini e italiani, sono state<BR>inserite traduzioni italiane di pagine della<BR>letteratura greca antica. È così possibile<BR>leggere:<BR>¨  Una storia vera di Luciano nella traduzione di Luigi<BR>Settembrini;<BR>¨  I Mimiambi di Eroda nella traduzione di Giovanni Setti;<BR>¨  Frammenti della Gastronomia di Archestrato di Gela nella<BR>traduzione in versi di Domenico Scinà (1765-1837);<BR>¨  I caratteri di Teofrasto in una nuova traduzione di Edoardo<BR>Mori.<BR>Fra bibliofilia e studio della moda femminile nella Grecia<BR>antica si colloca una pagina del sito Diotima che contiene la<BR>riproduzione delle 112 tavole di un volume pubblicato a Londra<BR>nel 1882 e dedicato all'abbigliamento femminile nella Grecia<BR>antica (Ancient Greek Female Costume [http://www.uky.edu/<BR>ArtsSciences/Classics/agfc-moyrsmith.html]: Illustrated by<BR>One Hundred and Twelve Plates and Numerous Smaller<BR>Illustrations with Explanatory Letterpress, and Descriptive<BR>Passages from the Works of Homer, Hesiod, Herodotus,<BR>Aeschylus, Euripides, Aristophanes, Theocritus, Xenophon,<BR>Lucian, and other Greek Authors. Selected by J. Moyr Smith,<BR>London Sampson Low, Marston, Searle, and Rivington, 1882).<BR>La pagina iniziale, molto severa, contiene l'elenco delle 112<BR>tavole con la spiegazione del tipo di abbigliamento raffigurato<BR>in ciascuna. Ad ogni numero di tavola è associata la relativa<BR>immagine, di gusto molto neoclassico: ne è un esempio la figura<BR>45 cui corrisponde la didascalia "Baccante con canna di sesamo<BR>vestita di chitone e himation".<BR>84<BR>FIGURA 45<BR>L'Università di Miami sta costruendo un sito che vuole miscere<BR>utile dulci. Si chiama MOO [http://miamimoo.mcs.muohio.edu/] e<BR>si basa sull'idea di utilizzare le tecniche dei giochi di ruolo o di<BR>avventura per motivare all'esplorazione di località della Grecia<BR>antica, in particolare Atene, Delfi, Epidauro. In questi luoghi ci<BR>si può aggirare sfruttando le descrizioni testuali e talvolta i<BR>collegamenti ad immagini soprattutto del sito Perseus o si può<BR>assumere un ruolo, per esempio di sacerdote del tempio di<BR>Asclepio ad Epidauro.<BR>85<BR>10. Didattica della lingua<BR>Di fronte all'abbondanza di strumenti presenti in rete per<BR>l'insegnamento del latino, il numero di quelli veramente utili<BR>dedicati al greco antico è assai inferiore. Un'ampia ed ottima<BR>guida ragionata ai siti Web<BR>dedicati all'apprendimento del<BR>greco classico e biblico è stata<BR>compilata da Mark Huys,<BR>professore di Studi Classici<BR>all'Università Cattolica di<BR>Lovanio. Scritta in inglese, ed intitolata Greek Grammar on<BR>the Web [http://perswww.kuleuven.ac.be/~p3481184/greekg.htm],<BR>la guida è articolata nelle voci: Perché un sito Web sulla<BR>grammatica del greco antico? Novità. Caratteri greci. Alfabeto,<BR>segni numerici, accentazione e pronuncia. Corsi introduttivi<BR>(inglesi e americani, tedeschi, francesi, italiani, portoghesi,<BR>giapponesi e coreani). Eserciziari elementari (inglesi e<BR>americani, tedeschi, francesi). Dizionari e lessici. Grammatiche<BR>sistematiche: morfologia e sintassi. Storia della lingua greca.<BR>Studi linguistici avanzati. Lettura dei testi greci antichi. Altri<BR>resoconti in linea e Bibliografie. Per ognuna di queste voci è<BR>fornito un elenco di tutte le risorse relative all'argomento<BR>disponibili in Internet, una loro accurata descrizione e in molti<BR>casi una valutazione da "eccellente" a "buono".<BR>In italiano è ricordato il solo sito Grammatica greca<BR>[http://members.it.tripod.de/latinogreco/grammgr/grammgr.html]. Si<BR>tratta di una grammatica che per ora contiene soltanto la<BR>fonetica e la morfologia dell'articolo, delle declinazioni dei<BR>sostantivi e degli aggettivi della prima classe. Mentre la parte<BR>di fonetica è esposta con un discorso continuo, quella<BR>morfologica si limita a fornire tavole di paradigmi della<BR>declinazione nominale. La scelta dei vocaboli usati come<BR>modelli non è sempre felice per la rarità dei lemmi, mentre<BR>nella fonetica si riscontrano alcune imprecisioni di battitura<BR>che a volte sono di intralcio all'esemplificazione.<BR>86<BR>Benché non ricordato da Huys, in italiano<BR>e s i s t e a n c h e i l s i t o I l filo di Arianna<BR>[http://www.latinovivo.com/arianna1.htm], curato da<BR>Enrica Ciabatti e Adriana Mistrota, autrici di<BR>sussidi per l'acquisizione di una tecnica della<BR>versione dal latino e dal greco, che presentano<BR>alcuni esempi commentati di versioni greche.<BR>Altro sito italiano relativo alla lingua greca antica è La<BR>pronuncia del greco antico<BR>[http://users.iol.it/ostraca/pronunzia_grec<BR>o/index.html], curato da Luisa Cocci,<BR>insegnante al Liceo del Convitto<BR>Nazionale di Napoli, che presenta una<BR>storia del problema, una tavola<BR>comparativa delle pronunce erasmiana e reuchliniana,<BR>un'analisi delle difficoltà ed incongruenze delle letture del<BR>greco antico, una bibliografia essenziale sull'argomento. Le<BR>pagine sono illustrate da gradevoli immagini.<BR>Altri siti in italiano dedicati alla lingua greca antica non<BR>risultano. Sono invece assai numerosi quelli<BR>stranieri, in particolare in lingua inglese, ma anche<BR>tedesca, francese e spagnola. Spesso si tratta di<BR>pagine utilizzate per corsi elementari di greco, a<BR>livello di secondaria o di università. Alcuni di questi siti si<BR>configurano come appoggi didattici a volumi a stampa adottati<BR>come libri di testo per i corsi stessi. Fra i manuali più usati nei<BR>paesi di lingua inglese vi sono Reading Greek della Cambridge<BR>University Press e Athenaze della Oxford University Press. Su<BR>entrambi questi corsi sono basati siti on line. Uno dei più<BR>interessanti, per la precisione della programmazione didattica<BR>con la quale è strutturato, è il supporto al corso Greek 101<BR>[http://mkatz.web.wesleyan.edu/grk101/homepage/grk101.homepage.<BR>html] tenuto nell'autunno 2000 al Wesley College da Marilyn A.<BR>Katz. La pagina iniziale presenta gli elementi fondamentali del<BR>corso, cioè i testi obbligatori (Reading Greek) e facoltativi, le<BR>attività richieste per ogni giornata di lezione agli studenti, la<BR>distribuzione dei punteggi delle prove intermedie e finali.<BR>Passando al syllabus [http://mkatz.web.wesleyan.edu/grk101/<BR>syllabus/grk101.syllabus.html] del corso, vengono visualizzate le<BR>date delle lezioni teoriche e pratiche e quanto per ogni singola<BR>data gli studenti sono tenuti a preparare. Vengono poi forniti<BR>87<BR>anche aiuti on line per facilitare la preparazione, fra i quali<BR>esercizi di grammatica e lessico, che possono essere anche<BR>valutati automaticamente. Le figure 46 e 47 mostrano due<BR>schermate di esercitazione per l'apprendimento del lessico<BR>tramite le cosiddette flashcards1.<BR>FIGURA 46<BR>FIGURA 47<BR>1 Le flashcards sono carte usate nell'insegnamento delle lingue<BR>straniere moderne come aiuto per la memorizzazione del lessico: sono<BR>carte a doppia faccia, una con il vocabolo della lingua madre, l'altra<BR>con quello della lingua da apprendere. Possono essere usate anche<BR>come gioco. In versione elettronica, un clic del mouse su una carta ne<BR>fa apparire l'altra faccia.<BR>88<BR>Nella figura 48 si vede invece un modulo di esercitazione sulla<BR>formazione e il significato delle parole. Ogni studente può<BR>inviare entro il termine stabilito le sue risposte ed essere così<BR>seguito nella preparazione.<BR>FIGURA 48<BR>A supporto di Athenaze esiste un sito basato, come del resto il<BR>corso cui funge da aiuto, su un apprendimento "situazionale". Il<BR>nome del sito è: Greek Course Athenaze - Study Aids<BR>[http://planeta.clix.pt/LesErables/] e la pagina iniziale si presenta<BR>con una fotografia del gatto dell'autore che riposa in giardino<BR>accompagnata da una frasetta in greco che descrive la<BR>situazione (figura 49).<BR>FIGURA 49<BR>89<BR>Gli aiuti cui si riferisce il nome del sito sono ottenibili<BR>soprattutto come chiarimenti morfologici e sintattici, divisi per<BR>argomento. Anche in queste pagine le forme non sono<BR>considerate in sé, ma sempre inserite in frasette che<BR>chiariscono contemporaneamente forma e funzione. La figura<BR>50 mostra la schermata che si ottiene chiedendo un aiuto sulla<BR>declinazione dei nomi maschili della 1ª declinazione.<BR>FIGURA 50<BR>Un altro aiuto che si può ottenere da queste pagine riguarda la<BR>lettura del greco antico. Una sezione è dedicata esplicitamente<BR>a questo argomento. La pagina scritta presenta una serie di<BR>parole ed è possibile, tramite un lettore di file multimediali<BR>come Real Player, sentirle pronunciare sull'altoparlante del<BR>proprio computer.<BR>Lo sfruttamento di questa caratteristica della multimedialità,<BR>che è uno dei tratti caratterizzanti la comunicazione in rete, è<BR>anche alla base della parte relativa alla pronuncia degli<BR>Ancient Greek Tutorials [http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/<BR>ancient_greek_start.html], un aiuto in rete per gli utenti del corso<BR>di greco di Donald J. Mastronarde, Introduction to Attic Greek,<BR>University of California Press, Berkeley and Los Angeles, 1993.<BR>Si tratta di un sito centrato sugli aspetti fonetici e morfologici<BR>del greco antico. Ampio spazio è dedicato alla pronuncia e alla<BR>caratterizzazione dei singoli suoni e alla lettura delle parole,<BR>che può essere udita da una voce sia maschile sia femminile ed<BR>è sempre molto chiara e corretta. La figura 51 mostra la guida<BR>alla pronuncia del suono di epsilon; schermate simili si possono<BR>90<BR>ottenere per tutte le lettere dell'alfabeto greco e per categorie<BR>di nomi o verbi.<BR>FIGURA 51<BR>Un testo diverso (Thrasymachus di C. W. E. Peckett and A. R.<BR>Munday, Bristol Classical Press, 1990) costituisce lo sfondo<BR>delle pagine di aiuto allo studio del greco curate da Ann<BR>Thomas Wilkins e Alison Willard Barker ed intitolate appunto<BR>Ancient Greek with Thrasymachus [http://www.vroma.org/<BR>~abarker/thrascontents.html]. Il corso è preceduto da<BR>un'introduzione sulla scrittura e la pronuncia del greco antico,<BR>interessante soprattutto per il materiale iconografico che<BR>riproduce anche antiche iscrizioni e si sviluppa poi seguendo i<BR>capitoli del testo di riferimento, con spiegazioni abbastanza<BR>semplici e chiare. La figura 52 riproduce una delle iscrizioni<BR>presentate nell'introduzione, mentre la figura 53 riproduce<BR>parte degli aiuti al cap. IV del manuale con una chiara<BR>spiegazione del concetto di diatesi media.<BR>FIGURA 52<BR>91<BR>FIGURA 53<BR>Tre studenti di un collegio brasiliano hanno scritto, in inglese,<BR>un divertente corso introduttivo di greco antico, fondato sul<BR>principio dell'apprendimento della grammatica dai testi. La<BR>pagina di partenza è Greek Lessons [http://palaia.ufu.br/aesop/]: i<BR>testi sono favolette esopiche, illustrate d a un simpatico disegno<BR>spesso animato. A partire da essi vengono fornite le nozioni<BR>morfosintattiche necessarie per la loro interpretazione. Una<BR>particolarità di questo corso è l'uso della terminologia<BR>grammaticale greca (ad esempio, metochv e oujsiastikhv<BR>rispettivamente per indicare il participio e il sostantivo).<BR>Divertente è anche un programma on line dedicato<BR>esclusivamente ad esercitazioni sugli accenti e gli spiriti.<BR>Accent Quiz Applet [http://www.java.utoronto.ca/~brucerob/<BR>Greek/accentquiz.html] presenta un box che contiene una parola<BR>greca senza accenti e spiriti e cinque bottoni per i diversi<BR>accenti e spiriti (figura 54).<BR>FIGURA 54<BR>92<BR>L'esercizio può essere eseguito semplicemente trascinando<BR>accento e spirito esatti sulla vocale corretta e la risposta verrà<BR>immediatamente valutata, segnando in verde le risposte<BR>corrette e in rosso gli errori (figure 55 e 56).<BR>FIGURA 55<BR>FIGURA 56<BR>Oltre alle pagine di supporto a corsi cartacei e agli eserciziari,<BR>esistono anche corsi espressamente pensati per la rete. Uno dei<BR>più ampi è in tedesco, dovuto a Franz Joseph Mehr, e si intitola<BR>Altgriechisch für Liebhaber, Ein Einführungskurs<BR>[http://www.geocities.com/Athens/Agora/6594/]. Consta di 48<BR>capitoli, che abbracciano gran parte del greco classico, con<BR>esclusione dell'alfabeto, la cui conoscenza è presupposta. Tutti i<BR>capitoli sono strutturati secondo un identico schema che<BR>comprende una breve introduzione, alcune regole di<BR>grammatica presentate con frasi spesso d'autore, alcuni<BR>esercizi relativi alle regole appena presentate, un passo<BR>dell'Anabasi senofontea tradotto e commentato ed un esercizio<BR>che comprende frasi esemplate su quelle dello stesso passo.<BR>93<BR>Di aspetto più accattivante è il<BR>francese Cours de grec en ligne<BR>[http://www.ac-versailles.fr/pedagogi/Lettres/rdgrec.htm], curato da<BR>Robin Delisle p er il sito dell'Académie de Versailles che<BR>comprende anche il già ricordato Musée vivant de l'antiquité. Il<BR>corso vero e proprio è preceduto da una guida pedagogica per<BR>l'insegnante che contiene consigli su come utilizzare la rete per<BR>corsi on line. L'insegnamento linguistico è articolato su due<BR>livelli, un Cours de troisième e un più avanzato Cours de<BR>seconde, che comprendono rispettivamente tredici e tre lezioni.<BR>Il percorso didattico parte, anche in questo caso, dal testo per<BR>giungere alla grammatica; i brani iniziali sono di contenuto<BR>filosofico e su di essi è impostato l'apprendimento<BR>morfosintattico e lessicale, accompagnato da brevi note sugli<BR>autori dei passi presentati e da collegamenti ad altri siti che se<BR>ne occupano. Alla parte teorica segue, nelle prime lezioni, una<BR>parte di esercizi di versione, che possono essere completati<BR>dall'utente ed inviati per la correzione; in un caso è disponibile<BR>anche una batteria di test di verifica a scelta multipla, di cui<BR>fornisce un esempio la figura 57.<BR>FIGURA 57<BR>La risposta inserita viene immediatamente valutata e, se<BR>corretta, ottiene l'esclamazione "KALA!", in caso contrario la<BR>riprovazione "KAKA!". Alcune lezioni sono sia in francese sia in<BR>greco moderno.<BR>In lingua francese sono anche disponibili alcuni strumenti per<BR>l'apprendimento del greco curati dal Département de Langues<BR>et Littératures Classiques de la Faculté de Philosophie et<BR>94<BR>Lettres des Facultés Universitaires Notre-Dame de la Paix e<BR>pubblicati su un sito intitolato Tablinum [http://www.fundp.<BR>ac.be/~ppietqui/tablinum.htm]. Non si tratta di pagine web, cioè<BR>visibili con un browser, ma di documenti in<BR>formato RTF, quindi leggibili con un word<BR>processor. I documenti più interessanti<BR>riguardanti il greco comprendono:<BR>¨  una serie di tavole morfologiche;<BR>¨  un interessante elenco di 106 frasi d'autore che illustrano<BR>l'uso delle preposizioni;<BR>¨  un elenco dei verbi greci di uso più frequente con i rispettivi<BR>paradigmi;<BR>¨  un elenco di quasi 1900 vocaboli greci con traduzione<BR>francese;<BR>¨  un ampio articolo di Jacques Poucet su Quelques papyrus<BR>grecs intéressants pour les élèves d'humanités, che contiene<BR>un'introduzione sull'importanza dei testi papiracei e testo<BR>greco, traduzione francese e commento di quattro<BR>documenti di vita quotidiana nell'Egitto tolemaico e<BR>romano;<BR>¨  un percorso curato da Th. Debrux sul tema del tempo, che<BR>seleziona e collega brani di Platone, Agostino, Cicerone,<BR>Marco Aurelio.<BR>13. Tabella riassuntiva<BR>Nella tabella che segue si sono riuniti per argomento quasi tutti i siti di<BR>cui si è discusso nella Guida.<BR>L'ordinamento vuole essere in ordine decrescente dai siti di interesse<BR>strumentale e generale a quelli<BR>di argomento via via più specifico e particolare.<BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Sgreek <A href="http://www.silvermnt.com/">http://www.silvermnt.com/</A><BR>SPIonic <A href="ftp://rosetta.atla-certr.org/pub/fonts">ftp://rosetta.atla-certr.org/pub/fonts</A><BR>Hellenica <A href="http://www.linguistsoftware.com/index.htm">http://www.linguistsoftware.com/index.htm</A><BR>Font di caratteri per la<BR>scrittura del greco antico<BR>A. Collins <A href="http://student.uq.edu.au/~s319349/greek.html">http://student.uq.edu.au/~s319349/greek.html</A><BR>C. Planeaux <A href="http://php.iupui.edu/~cplaneau/Copyright_Requiremen">http://php.iupui.edu/~cplaneau/Copyright_Requiremen</A><BR>ts/Greek_Site_NS.html<BR>Unicode e scrittura del<BR>greco antico<BR>P. Rourke <A href="http://www.ziplink.net/~ptrourke/fonts.htm">http://www.ziplink.net/~ptrourke/fonts.htm</A><BR>Perseus Project <A href="http://www.perseus.tufts.edu/">http://www.perseus.tufts.edu/</A><BR>Exploring Ancient World<BR>Cultures<BR><A href="http://eawc.evansville.edu/grpage.htm">http://eawc.evansville.edu/grpage.htm</A><BR>History for kids <A href="http://www.historyforkids.org/">http://www.historyforkids.org/</A><BR>The Ancient Greek World <A href="http://www.museum.upenn.edu/Greek_World/Index.ht">http://www.museum.upenn.edu/Greek_World/Index.ht</A><BR>ml<BR>Le Musée Vivant de<BR>l'Antiquité<BR><A href="http://www.ac-versailles.fr/pedagogi/anti/musee0.htm">http://www.ac-versailles.fr/pedagogi/anti/musee0.htm</A><BR>Enciclopedie generali sulla<BR>grecità<BR>Voyage Back in Time:<BR>Ancient Greece and Rome<BR><A href="http://www.richmond.edu/~ed344/webunits/greecerome">http://www.richmond.edu/~ed344/webunits/greecerome</A><BR>/civ.html<BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Greek Grammar on the<BR>Web<BR><A href="http://perswww.kuleuven.ac.be/~p3481184/greekg.htm">http://perswww.kuleuven.ac.be/~p3481184/greekg.htm</A><BR>Gramamtica greca <A href="http://members.it.tripod.de/latinogreco/grammgr/gram">http://members.it.tripod.de/latinogreco/grammgr/gram</A><BR>mgr.html<BR>Il filo di Arianna <A href="http://www.latinovivo.com/arianna1.htm">http://www.latinovivo.com/arianna1.htm</A><BR>La pronuncia del greco<BR>antico<BR><A href="http://users.iol.it/ostraca/pronunzia_greco/index.html">http://users.iol.it/ostraca/pronunzia_greco/index.html</A><BR>Greek 101 <A href="http://mkatz.web.wesleyan.edu/grk101/homepage/grk1">http://mkatz.web.wesleyan.edu/grk101/homepage/grk1</A><BR>01.homepage.html<BR>Greek Course Athenaze -<BR>Study Aids<BR><A href="http://planeta.clix.pt/LesErables/">http://planeta.clix.pt/LesErables/</A><BR>Ancient Greek Tutorials<BR><A href="http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/ancient_greek">http://socrates.berkeley.edu/~ancgreek/ancient_greek</A>_<BR>start.html<BR>Ancient Greek with<BR>Thrasymachus<BR><A href="http://www.vroma.org/~abarker/thrascontents.html">http://www.vroma.org/~abarker/thrascontents.html</A><BR>Greek Lessons <A href="http://palaia.ufu.br/aesop/">http://palaia.ufu.br/aesop/</A><BR>Accent Quiz Applet <A href="http://www.java.utoronto.ca/~brucerob/Greek/accentqu">http://www.java.utoronto.ca/~brucerob/Greek/accentqu</A><BR>iz.html<BR>Altgriechisch für<BR>Liebhaber, Ein<BR>Einführungskurs<BR><A href="http://www.geocities.com/Athens/Agora/6594/">http://www.geocities.com/Athens/Agora/6594/</A><BR>Cours de grec en ligne <A href="http://www.acversailles">http://www.acversailles</A>.<BR>fr/pedagogi/Lettres/rdgrec.htm<BR>Strumenti per lo studio<BR>della lingua greca antica<BR>Tablinum <A href="http://www.fundp.ac.be/~ppietqui/tablinum.htm">http://www.fundp.ac.be/~ppietqui/tablinum.htm</A><BR>Testi letterari greci (su<BR>CD-ROM e on line)<BR>Thesaurus Linguae<BR>Graecae<BR><A href="http://www.tlg.uci.edu/">http://www.tlg.uci.edu/</A><BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>CD-ROM e on line) Perseus Project <A href="http://www.perseus.tufts.edu/">http://www.perseus.tufts.edu/</A><BR>Mori's Humour Page <A href="http://www.geocities.com/Athens/Olympus/3656/index">http://www.geocities.com/Athens/Olympus/3656/index</A>.<BR>htm<BR>Epicuro.org <A href="http://www.epicuro.org/">http://www.epicuro.org/</A><BR>Testi letterari greci in<BR>traduzione italiana<BR>Il paesaggio<BR>nell'immaginario poetico<BR><A href="http://digilander.iol.it/ostraca/classico.htm">http://digilander.iol.it/ostraca/classico.htm</A><BR>Duke Archive <A href="http://odyssey.lib.duke.edu/papyrus/texts/homepage.ht">http://odyssey.lib.duke.edu/papyrus/texts/homepage.ht</A><BR>ml<BR>Centre for the Study of<BR>Ancient Documents<BR><A href="http://www.csad.ox.ac.uk/">http://www.csad.ox.ac.uk/</A><BR>Homer and the Papyri <A href="http://chs.harvard.edu/homerpapyri/index.html">http://chs.harvard.edu/homerpapyri/index.html</A><BR>Testi papiracei ed<BR>epigrafici<BR>Philodemus Project <A href="http://www.humnet.ucla.edu/humnet/classics/Philodem">http://www.humnet.ucla.edu/humnet/classics/Philodem</A><BR>us/philhome.htm<BR>Lector <A href="http://www.maierphil.de/ClasPhil/LECTOR.HTM">http://www.maierphil.de/ClasPhil/LECTOR.HTM</A><BR>Musaios <A href="http://www.maierphil.de/ClasPhil/LECTOR.HTM">http://www.maierphil.de/ClasPhil/LECTOR.HTM</A><BR>TLG Workplace <A href="http://silvermnt.com/">http://silvermnt.com/</A><BR>Programmi per la lettura<BR>di testi greci su CD-ROM<BR>Diogenes <A href="http://www.durham.ac.uk/p.j.heslin/diogenes/index.ht">http://www.durham.ac.uk/p.j.heslin/diogenes/index.ht</A><BR>ml<BR>ARGOS <A href="http://argos.evansville.edu">http://argos.evansville.edu</A><BR>Quaere <A href="http://www.uky.edu/ArtsSciences/Classics/lexindex.ht">http://www.uky.edu/ArtsSciences/Classics/lexindex.ht</A><BR>ml<BR>Strumenti per la ricerca di<BR>parole chiave attinenti alla<BR>grecità classica<BR>Cross Project Resource<BR>Discovery<BR><A href="http://www.stoa.org/finder/showlinks?kws=Augustus">http://www.stoa.org/finder/showlinks?kws=Augustus</A>+<BR>Caesar<BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Rassegna degli<BR>Strumenti Informatici<BR>per lo Studio<BR>dell'Antichità Classica<BR><A href="http://www.rassegna.unibo.it/index.html">http://www.rassegna.unibo.it/index.html</A><BR>Electronic Resources for<BR>Classicists: The Second<BR>Generation<BR><A href="http://www.tlg.uci.edu/~tlg/index/resources.html">http://www.tlg.uci.edu/~tlg/index/resources.html</A><BR>Ancient Greek Links <A href="http://www.showgate.com/medea/grklink.html">http://www.showgate.com/medea/grklink.html</A><BR>Links für klassische<BR>Philologen<BR><A href="http://www.graeca.de/start_graeca.htm">http://www.graeca.de/start_graeca.htm</A><BR>World-Wide Web Virtual<BR>Library<BR><A href="http://www.westernculture.com/ancientgreeks.html">http://www.westernculture.com/ancientgreeks.html</A><BR>Rassegne di siti attinenti<BR>alla grecità classica<BR>Telemaco <A href="http://www.telemaco.unibo.it/telemaco/database/index">http://www.telemaco.unibo.it/telemaco/database/index</A>.<BR>htm<BR>Timeline of Ancient<BR>Greece<BR><A href="http://ccwf.cc.utexas.edu/~kallet/greece/timeline.html">http://ccwf.cc.utexas.edu/~kallet/greece/timeline.html</A><BR>Timeline of Greek<BR>History and Literature<BR><A href="http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/info/timeline.html">http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/info/timeline.html</A><BR>Detailed Chronology of<BR>Greek History<BR><A href="http://www.filetron.com/grkmanual/detailgreekchrono">http://www.filetron.com/grkmanual/detailgreekchrono</A>.<BR>html<BR>Cronologia della civiltà<BR>greca antica<BR>The Greeks Crucible of<BR>Civilization<BR><A href="http://www.pbs.org/empires/thegreeks/htmlver/index.h">http://www.pbs.org/empires/thegreeks/htmlver/index.h</A><BR>tml<BR>British Museum <A href="http://www.british-museum.ac.uk/">http://www.british-museum.ac.uk/</A><BR>All Souls School <A href="http://atschool.eduweb.co.uk/allsouls/bm/ag1.html">http://atschool.eduweb.co.uk/allsouls/bm/ag1.html</A><BR>Arte e archeologia<BR>Metropolitan Museum of<BR>Arts<BR><A href="http://www.metmuseum.org/">http://www.metmuseum.org/</A><BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Musei Vaticani <A href="http://www.christusrex.org/www1/vaticano/0">http://www.christusrex.org/www1/vaticano/0</A>-<BR>Musei.html<BR>Musée du Louvre <A href="http://mistral.culture.fr/louvre/">http://mistral.culture.fr/louvre/</A><BR>Kunsthistorisches<BR>Museum<BR><A href="http://www.khm.at/staticE/page1.html">http://www.khm.at/staticE/page1.html</A><BR>Museo dell'Acropoli <A href="http://www.culture.gr/2/21/211/21101m/e211am01.htm">http://www.culture.gr/2/21/211/21101m/e211am01.htm</A><BR>l<BR>Museo Archeologico<BR>Nazionale di Atene<BR><A href="http://www.culture.gr/2/21/214/21405m/e21405m1.htm">http://www.culture.gr/2/21/214/21405m/e21405m1.htm</A><BR>l<BR>Soprintendenza<BR>Archeologica per la<BR>Toscana<BR><A href="http://www.comune.fi.it/soggetti/sat/didattica/greco.ht">http://www.comune.fi.it/soggetti/sat/didattica/greco.ht</A><BR>ml<BR>Ancient Greek and<BR>Roman Coins<BR><A href="http://www.geocities.com/Athens/Acropolis/6193/index">http://www.geocities.com/Athens/Acropolis/6193/index</A>.<BR>html<BR>Greek Jewellery - Five<BR>Thousand Years of<BR>Tradition<BR><A href="http://www.addgr.com/jewel/elka/index.html">http://www.addgr.com/jewel/elka/index.html</A><BR>The Prehistoric<BR>Archaeology of the<BR>Aegean<BR><A href="http://devlab.dartmouth.edu/history/bronze_age/">http://devlab.dartmouth.edu/history/bronze_age/</A><BR>The House of Ptolemy <A href="http://www.houseofptolemy.org/">http://www.houseofptolemy.org/</A><BR>Preistoria e storia greca<BR>Egyptian Royal<BR>Genealogy<BR><A href="http://www.geocities.com/christopherjbennett/">http://www.geocities.com/christopherjbennett/</A><BR>Mythology Project <A href="http://www.princeton.edu/~rhwebb/myth.html">http://www.princeton.edu/~rhwebb/myth.html</A><BR>Mitologia e religione<BR>Classical Myth - The<BR>Ancient Sources<BR><A href="http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/index.html">http://web.uvic.ca/grs/bowman/myth/index.html</A><BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Encyclopedia Mythica <A href="http://www.pantheon.org/mythica/">http://www.pantheon.org/mythica/</A><BR>Database of Greek<BR>Animal Sacrifice<BR><A href="http://www.emma.troy.ny.us/animal/">http://www.emma.troy.ny.us/animal/</A><BR>Internet Encyclopedia of<BR>Philosophy<BR><A href="http://www.utm.edu/research/iep">http://www.utm.edu/research/iep</A><BR>Plato and his Dialogues <A href="http://phd.evansville.edu/plato.htm">http://phd.evansville.edu/plato.htm</A><BR>Epicuro.org <A href="http://www.epicuro.org/">http://www.epicuro.org/</A><BR>The Philosphy Garden <A href="http://www.atomic-swerve.net/tpg/index.html">http://www.atomic-swerve.net/tpg/index.html</A><BR>Epicurus and Epicurean<BR>Philosophy<BR><A href="http://www.epicurus.net/">http://www.epicurus.net/</A><BR>Filosofia<BR>Philodemus Project <A href="http://www.humnet.ucla.edu/humnet/classics/Philodem">http://www.humnet.ucla.edu/humnet/classics/Philodem</A><BR>us/philhome.htm<BR>Antiqua Medicina - From<BR>Homer to Vesalius<BR><A href="http://www.med.virginia.edu/hslibrary/">http://www.med.virginia.edu/hslibrary/</A><BR>historical/antiqua/anthome.html<BR>The Asclepion <A href="http://www.indiana.edu/~ancmed/intro.HTM">http://www.indiana.edu/~ancmed/intro.HTM</A><BR>The MacTutor History of<BR>Mathematics archive<BR><A href="http://www-groups.dcs.stand">http://www-groups.dcs.stand</A>.<BR>ac.uk/%7Ehistory/index.html<BR>Archimede <A href="http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/conten">http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/conten</A><BR>ts.html<BR>An Introduction to the<BR>Works of Euclid<BR><A href="http://www.obkb.com/dcljr/euclidhs.html">http://www.obkb.com/dcljr/euclidhs.html</A><BR>The Creation Concept <A href="http://www.sentex.net/~tcc/index.html">http://www.sentex.net/~tcc/index.html</A><BR>The Rigid Sky in Greek<BR>Philosophy<BR><A href="http://www.sentex.net/~tcc/fgreek.html">http://www.sentex.net/~tcc/fgreek.html</A><BR>Scienza<BR>Galileo and Einstein<BR><A href="http://galileoandeinstein.physics.virginia.edu/lectures/l">http://galileoandeinstein.physics.virginia.edu/lectures/l</A><BR>ecturelist.html<BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>Rapporti di genere nella<BR>grecità classica<BR>Diotima <A href="http://www.stoa.org/diotima/">http://www.stoa.org/diotima/</A><BR>Introduction to Greek<BR>and Roman Comedy<BR><A href="http://depthome.brooklyn.cuny.edu/classics/dunkle/com">http://depthome.brooklyn.cuny.edu/classics/dunkle/com</A><BR>edy/index.htm<BR>Teatro greco antico<BR>Didaskalia <A href="http://didaskalia.berkeley.edu/index.html">http://didaskalia.berkeley.edu/index.html</A><BR>Musica Ancient Greek Music <A href="http://www.oeaw.ac.at/kal/agm/">http://www.oeaw.ac.at/kal/agm/</A><BR>Catapults in Greek and<BR>Roman Antiquity<BR><A href="http://home.t-on">http://home.t-on</A> line.de/home/d.baatz/catapult.htm<BR>Évolution de casque dans<BR>l'antiquité<BR><A href="http://perso.wanadoo.fr/samuel/">http://perso.wanadoo.fr/samuel/</A><BR>The Trireme Trust <A href="http://www.atm.ox.ac.uk/rowing/trireme.html">http://www.atm.ox.ac.uk/rowing/trireme.html</A><BR>Armi ed equipaggiamenti<BR>militari<BR>Archimede <A href="http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/conten">http://www.mcs.drexel.edu/~crorres/Archimedes/conten</A><BR>ts.html<BR>Abbigliamento femminile Ancient Greek Female<BR>Costume<BR><A href="http://www.uky.edu/ArtsSciences/Classics/agfcmoyrsmith">http://www.uky.edu/ArtsSciences/Classics/agfcmoyrsmith</A>.<BR>html<BR>Oralità e scrittura<BR>Images of Orality and<BR>Literacy in Greek<BR>Iconography of the Fifth,<BR>Fourth and Third<BR>Centuries BCE<BR><A href="http://ccat.sas.upenn.edu/~awiesner/oralit.html">http://ccat.sas.upenn.edu/~awiesner/oralit.html</A><BR>Recensioni bibliografiche Bryn Mawr Classical<BR>Review<BR><A href="http://ccat.sas.upenn.edu/bmcr/">http://ccat.sas.upenn.edu/bmcr/</A><BR>Ancient Greece in Fiction <A href="http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/NJL/novels.html">http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/NJL/novels.html</A><BR>Ricezione della grecità<BR>classica<BR>Ancient Greece in the<BR>Cinema<BR><A href="http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/NJL/films.html">http://www2.rhbnc.ac.uk/Classics/NJL/films.html</A><BR>Cerchiamo informazioni<BR>sull'argomento:<BR>Le informazioni sono<BR>fornite da:<BR>nel sito:<BR>The Reception of<BR>Classical Texts and<BR>Images<BR><A href="http://www.open.ac.uk/Arts/CC96/ccfrontpage.htm">http://www.open.ac.uk/Arts/CC96/ccfrontpage.htm</A><BR>Theatre : Ancient &amp;<BR>Modern<BR><A href="http://www.open.ac.uk/Arts/CC99/contents.htm">http://www.open.ac.uk/Arts/CC99/contents.htm</A><BR>Reception of the Texts<BR>and Images of Ancient<BR>Greece in late Twentiethcentury<BR>Drama and<BR>Poetry in English<BR><A href="http://www2.open.ac.uk/ClassicalStudies/GreekPlays/">http://www2.open.ac.uk/ClassicalStudies/GreekPlays/</A><BR>Il paesaggio<BR>nell'immaginario poetico<BR><A 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