Con lo sviluppo della tecnologia, la lingua inglese da tempo, ormai, è entrata di prepotenza nel linguaggio di tutti i giorni. E gli addetti ai lavori spesso ricorrono all’inglese perché esprime in modo più conciso concetti e tecniche.
Il boom di Internet, poi, ha ulteriormente ampliato l’impiego dell’inglese a tutti i livelli.
In questo dizionario troverete la traduzione corretta di molti termini fotografici dall’una o dall’altra lingua. Questo aiuterà certamente ad interpretare meglio manuali, libri o cataloghi, sia testi scaricati dalla rete.
Noterete che i termini sono quasi del tutto riferiti alla fotografia tradizionale. Poiché la terminologia del mondo digitale è quasi del tutto in inglese, la traduzione di termini tecnici ormai acquisiti, sarebbe inutile, se non ridicola.
Aberration, aberrazione
Acessory, accessorio
- shoe, slitta portaccessori
Acetate film base, supporto in acetato
Acetic acid, acido acetico
Achromatic, acromatico
Actinic, attinico
Acutance, acutanza
Adapter ring, anello adattatore
Additive, additivo
Additive printing, stampa additiva
Additive synthesis, sintesi additiva
Advance lever, leva avanzamento
Advertising, pubblicità
AE-lock, blocco della memoria
Aerial photography, fotografia aerea
Agitation, agitazione
Airbrush, aerografo
Amateur photographer, fotoamatore
Ammonia, ammoniaca
Anaglyph, anaglifo
Anamorphic attachment, aggiuntivo anamorfico
Angle of light, inclinazione della luce
Angle of view (field), angolo di campo
Antihalation backing, strato antialone
Antistatic brush, pennello antistatico
Aperture, apertura diaframma
Aperture priority, priorità diaframmi
Archival storage, stabilità potenziale
Artificial light, luce artificiale
Artwork, bozzetto, disegno definitivo
Aspherical lens, lente asferica
Astigmatism, astigmatismo
Attachment, aggiuntivo, accessorio
Autoexposure, esposizione automatica
Automatic, automatico
Available light, luce ambiente
Average metering, misurazione media
Axis, asse
NUOVA RICERCA
B
Backdrop, fondale
Back focus, profondità di fuoco
Back projection, retroproiezione
Background, sfondo
- roll, fondale in rullo
Backlight, controluce
Backpack, zaino
Bag, borsa
Balance, bilanciamento
Band, banda
Bandwidth, ampiezza di banda
Bank, gruppo illuminazione diffusa
Bare-bulb, lampada flash nuda, usata senza rifelttore
Barn door, aletta taglialuce
Barrel distortion, distorsione a barilotto
Barrier, imballo barriera
Baryta paper, carta baritata
Bas-relief, effetto bassorilievo
Base, supporto pellicola
Batch, lotto di produzione
Battery, pila, batteria
- check, test pila
- exhausted, pila scarica
- pack, alimentatore a pile
Bayonet mount, innesto a baionetta
Beam, raggio
Bellows, soffietto
Benchmark, valore di riferimento
Between-the-lens shutter, ott. centrale
Bias, influenza
Binder, raccoglitore (ad anelli)
Black-and-white, bianconero
Black-and-white film, pellicola bianconero
Black-and-white paper, carta bianconero
Blackbody, corpo nero
Black, nero
- light, luce nera, ultravioletta
Bleach, sbianca
Bleed, immagine al vivo
Blimp, silenziatore
Blind, capanno mimetico
Blow-up, ingrandimento di un dettaglio
Blower brush, pennello a pompetta
Blue, blu
Blur, mosso
Boom, giraffa
Bounce flash, flash riflesso
Bounce light, luce indiretta
Bracketing, esposizione a forcella
Brand, marca
Brightness, luminosità
Bright sun, sole brillante
Bubble jet printer, stampante a getto d’inchiostro
Bubble level, livella a bolla
Buffered, tamponato, di cartone per passe-partout con riserva alcalina
Built-in meter, esposimetro incorporato
Bulb, lampada
- exposure, posa B
Bulk cassette, caricatore per pellicola a metraggio
Bulk film loader, bobinatrice
Bulk film, pellicola a metraggio
Burning in, bruciatura in stampa
Button, bottone
NUOVA RICERCA
C
Cable, cavo, cavetto
Cable release, scatto flessibile
Calculator dial, regolo circolare
Camera, fotocamera
- angle, angolazione di ripresa
- back, dorso
- bag, borsa
care, manutenzione
- movements, movimenti fotocamera grande formato
- shake, vibrazione fotocamera
Candid photography, fotografia istantanea, -di nascosto
Cap, coperchietto, di obiettivo, ecc.
Capacitor, condensatore
Caption, didascalia
Carrying case, valigia
Cartridge, caricatore
Case, astuccio
Cassette, caricatore 35mm
Catadioptric lens, obiettivo catadiottrico
Cell, cellula, pila
Center weighted metering, misurazione a preferenza centrale
Changing bag, manicotto a tenuta di luce
Characteristic curve, curva caratteristica
Charged battery, pila carica
Check, controllo, verifica
- list, lista di controllo
- up, controllo tecnico generale
Chemicals, prodotti chimici
Chromatic aberration, ab. cromatica
Circular magazine, caricatore circolare
Clamp, morsetto
Classic camera, fotocamera da collezione
Click stop, arresto a scatto
Close-up, ripresa ravvicinata
- lens, lente addizionale
Cloudy bright, cielo nuvoloso chiaro
Coating, trattamento superficiale, rivestimento
Code, codice
Coil, spirale
Cold color, colore freddo
- light, luce fredda
Collapsible hood, cappuccio pieghevole
Colour, colore
- analyzer, analizzatore colore
- balance, bilanciamento colore
compensating filter, filtro compensatore di colore
convertion filter, filtro di conversione colore
- film, pellicola a colori
- temperature, temperatura colore
- print, stampa a colori
Colouring, coloritura
Coma, coma
Commercial photography, fotografia pubblicitaria
Complementary colour, colore complementare
Composition, composizione
Compression, compressione
Condensation, condensa
Condenser, condensatore
Contact paper, carta per contatti
- print, stampa a contatto
- sheet, provino a contato
Continous shooting, scatto continuo
Contrast, contrasto
- range, gamma di contrasto
Conversion filter, filtro di conversione
Converter, moltiplicatore di focale
Convex lens, lente convessa
Cool color, colore freddo
- filter, filtro freddo
Copying, riproduzione
Copyright, diritto d’autore
Coving, limbo, fondo continuo
Credit, accredito, firma di una fotografia
Cropping, taglio dell’inquadratura
Curtain, tendina
Curvature of field, curvatura di campo
Custom made, fatto a misura
Customs, dogana
Cut, taglio
Cutter, taglierino
Cyan, ciano
NUOVA RICERCA
D
Dark cloth, panno nero
Dark filter, filtro scuro
Dark slide, volet
Darkroom, camera oscura
Darkroom apron, grembiule
Data back, dorso data
- display, pannello dati
Day-for-night, effetto notte
Daylight film, pellicola per luce diurna
Dawn, alba
Dealer, negoziante
Definition, definizione
Densitometer, densitometro
Density, densità
Depth of field, profondità di campo
Detail, dettaglio
Develop before..., sviluppare prima del...
Developer, rivelatore
Developing tank, sviluppatrice
Dial, ghiera, selettore
Diaphragm, diaframma
Diaphragm blades, lamelle diaframma
Dichroic fog, velo dicroico
Digital back, dorso digitale
- camera, fotocamera digitale
Diffraction, diffrazione
Diffused lighting, luce diffusa
Diffuser, diffusore
Diffusion filter, filtro diffusore
Digitalisation, digitalizzazione
Dim light, luce scarsa
Diopter, diottria
Dioptric adjustment, reg. diottrica
Dispersion, dispersione
Dissolve, dissolvenza
- projection, proiezione in dissolvenza
Distance scale, scala distanze
Distortion, distorsione
Diverging lens, lente divergente
Dodging, mascheratura in stampa
Dome port (sub.), oblò correttore
Double exposure, doppia esposizione
- film holder, chassis doppio
Downloading, trasferimento di file via modem
Dry, secco
Dry bench, banco secco
Dry mounting, montaggio a secco
Dry plate, lastra
Dryer glazer, smaltatrice
Drying, essiccamento
Drying cabinet, essiccatrice
Dupe, duplicato
Duplicating, duplicazione
Duplicating film, pellicola per duplicati
Dust, polvere
Dye, colorante
Dye-cast, pressofusione
NUOVA RICERCA
E
Easel, marginatore
Editing, revisione dei testi
Effect, effetto
Electronic easel, marginatore elettronico
- flash, flash elettronico
Emulsion, emulsione
- number, numero di emulsione
Enclosure (plastic), plasticone
Enlargement, ingrandimento
Enlarger, ingranditore
Enlarging lens, ob. da ingrandimento
- meter, esposimetro da ingrandimento
- paper, carta da ingrandimento
Envelope, busta
Environment, ambiente
Equipment, attrezzatura
Ever-ready case, borsa pronto
Exhibition, mostra
Existing light, luce ambiente
Expiry date, data di scadenza
Exposure, esposizione
- compensation, correzione dell'esposizione
- control, controllo esposizione
- latitude, latitudine di posa
- lock, blocco dell’esposizione
- reading, misurazione esposizione
Extension tube, tubo di prolunga
Eyecup, conchiglia oculare
Eyepiece, oculare
- magnifier, oculare ingranditore
- correction lens, lente di correzione per oculare
Eyesight correction, correzione diottrica
NUOVA RICERCA
F
F-numbers, numeri f/
F-stop, apertura del diaframma
Fade, dissolvenza in chiusura
Fading, scolorimento immagine
Fan, ventilatore
Fannypack, marsupio
Fashion photography, f. di moda
Fast film, pellicola molto sensibile
Features, caratteristiche
Field camera, fotocamera da campagna
File, archivio
Fill flash, flash schiarita
Fill-in light, luce riempimento
Film, pellicola
- cassette, caricatore 35mm
- clip, pinza per pellicola
- coating, stesa emulsione
- dryer, essiccatore
- holder, chassis
- leader, coda
- loading, caricamento
- magazine, magazzino intercambiabile
- plane, piano pellicola
- rewind, riavvolgimento
- speed, sensibilità
- speed setting, impostazione della sensibilità
- sprocket, rocchetto dentato
- unloading, scaricare la pellicola
- wind, avanzamento
- winder, bobinatrice
Filmstrip, striscia di pellicola
Filter drawer, cassetto portafiltri
- factor, fattore filtro
- holder, portafiltri
Fine grain, grana fine
Finisher, laboratorio colore industriale
Fireworks, fuochi artificiali
First curtain, prima tendina
Fisheye lens, obiettivo fisheye
Fixed focus, fuoco fisso
Fixer, fissaggio
Flag, bandiera taglialuce
Flare, luce parassita
Flash, lampeggiatore
- ready, pronto flash
- synchronization, sincronizzazione lampo
- tube, lampada flash
Flashbulb, lampada lampo
Flashlight, torcia elettrica
Flat lighting, luce piatta
Flood lamp, lampada con riflettore
Fluorescent filter, filtro correttore per luce fluorescente
- light, luce fluorescente
Focal length, lunghezza focale
- plane, piano focale
- plane shutter, ott. sul piano focale
Focus, fuoco
Focusing, messa a fuoco
- magnifier, focheggiatore
- rail, rotaia di messa a fuoco
- ring, anello messa a fuoco
- screen, schermo messa a fuoco
Fog, velo chimico, nebbia
Folding camera, fotocamera a cassetta
Foot, piede (30,48cm)
Foreground, primo piano
Format, formato
- coverage, copertura
Frame, fotogramma, cornice
counter, contafotogrammi
Framing, inquadratura, incorniciatura
Freelance photographer, fotografo indipendente
Freezing action, congelare l’azione
Fresnel lens, lente di Fresnel
Front lighting, luce frontale
Front projection unit, frontifondografo
NUOVA RICERCA
G
Gallon, gallone (4,54 litri)
Gauge, passo, strumento di misura, calibro
Gear, attrezzatura, corredo
Gelatin, gelatina
Gelatin (gel) filter, filtro in gelatina
Glare, riflesso
Glass, vetro
Glaze, smaltatura
Glossy paper, carta lucida
Grade, gradazione
Graduated filter, filtro graduato
Grain, grana
Gram, grammo
Gray card, cartoncino grigio neutro
Gray-scale, scala dei grigi
Green, verde
Grip, impugnatura
Ground-glass screen, schermo smerigliato
Guide number, numero guida
Gyro stabilizer, stabilizzarore giroscopico
NUOVA RICERCA
H
Half-frame, mezzo formato, 18x24mm
- mirror, specchio semiriflettente
- tone, mezzatinta
Halo, alone
Handcoloring, coloritura a mano
Hand held, ripresa a mano libera
Hand-held meter, esposimetro separato
Hand-viewer, visore dia a mano
Hard disk, disco rigido
- light, luce dura
Hardener, agente induritore
Hardening fixer, fissaggio induritore
Haze, foschia
Hazy sun, sole velato
Heat, calore
Heat filter, filtro anticalore
Heavy overcast, cielo molto nuvoloso
High contrast, alto contrasto
- definition, alta definizione
key, tono alto
High-speed film, pellicola ad alta sensibilità
- motor, motore ad alta cadenza di ripresa
Highlights, alte luci
Hinged back, dorso a cerniera
Holography, olografia
Hood, paraluce
Horizon, orizzonte
Hotshoe, contatto caldo
Hue, tinta
Humidity, umidità
Hyperfocal distance, distanza iperfocale
Hypo, fissaggio al tiosolfato di sodio
NUOVA RICERCA
I
Image, immagine
Image size, dimensioni immagine
In focus, a fuoco
Inch, pollice (2,54cm)
Incident light, luce incidente
Incident-light meter, esposimetro a luce incidente
Indoors, interni
Industrial photography, fotografia industriale
Infinity, infinito
Infrared, infrarosso
Instant camera, fotocamera a sviluppo immediato
Instant film, pellicola a sviluppo immediato
Interchangeable back, dorso intercambiabile
Interchangeable lens, obiettivo intercambiabile
Internal focusing, messa a fuoco interna
Internegative, internegativo
Intervalometer, temporizzatore, timer
Inverted lens, obiettivo invertito
Inverted telephoto, teleobiettivo invertito
Iris diaphragm, diaframma ad iride
NUOVA RICERCA
K, L
Kelvin scale, scala gradi Kelvin
Key light, luce principale
Knob, bottone
Lamp, lampada
Landscape, paesaggio
Large format camera, fotocamera grande formato
Latent image, immagine latente
Latitude, latitudine di posa
Layout, bozzetto
Liquid cristal display, pannello a cristalli liquidi
Leaf shutter, otturatore a lamelle
Length, lunghezza
Lens, obiettivo
- aperture, diaframma
- attachment, aggiuntivo ottico
- axis, asse dell'obiettivo
- barrel, barilotto
- cap, coperchietto obiettivo
- element, lente
- hood, paraluce
- mount, innesto obiettivo
- panel, piastra portaobiettivo
- release, sblocco obiettivo
- speed, luminosità
- tissue, cartina per obiettivi
Life size, dimensione reale
Light box, illuminatore a luce diffusa
- emitting diode (Led), diodo emettitore luce
- fall-off, caduta di luce
- filter, filtro chiaro
- meter, esposimetro
- metering, misurazione luce
- source, sorgente di luce
- table, tavolo luminoso
- tent, gabbia di luce
- transmission, trasmissione della luce
- value, valori luce
Lighting, illuminazione
Line film, pellicola ad alto contrasto
Linear magazine, caricatore lineare
Lith film, pellicola fotomeccanica
Location, luogo della ripresa
Lock, blocco
Long exposure, esposizione lunga
Long-focus lens, obiettivo lungo fuoco
Loupe, lente contafili
Low key, tono basso
Low light, luce scarsa
Low relief, effetto bassorilievo
Luminance, luminanza
Lux, lux
NUOVA RICERCA
M
Macro lens, obiettivo macro
Macrophotography, macrofotografia
Magazine, rivista
Magnification, ingrandimento
Magnifying eyepiece, lente d’ingrandimento
Mail order, acquisto per corrispondenza
Main light, luce principale
Maintenance, manutenzione
Make-up, trucco
Manual, manuale
Manufacturer, fabbricante
Mask, maschera
Mat (matte), opaco
Matboard, passe-partout
Match-needle, collimazione ago
Medium format camera, fotocamera medio formato
Medium-speed film, pellicola sensibilità media
Medium tone, tono medio
Meter, metro, strumento di misurazione
Metering range, campo di misurazione
Microprism, microsprismi
Microscope adaptor, adattatore per microscopio
Miniature camera, fotocamera 35mm
Mired values, valori Mired
Mirror, specchio
- lens, obiettivo a specchio
- lock-up, sollevamento specchio
Mixed lighting, luce mista
Mode, modo
Model, modello/a
Modelling lamp, lampada di effetto
Model release, liberatoria modelli
Moisture, umidità
Monobath, monobagno
Monochromatic, monocromatico
Monopod, monopiede
Monorail view camera, fotocamera a banco ottico
Moon, luna
Moonlight, luce lunare
Moonrise, sorgere della luna
Motion, movimento
Motion picture, cinema
Motor drive, motore
Mount, montatura
Movie camera, cinepresa
Multicoating, trattamento multistrato
Multiple exposure, esposizioni multiple
Multiple flash, flash multipli
Multiple images, immagini multiple
NUOVA RICERCA
N
Neckstrap, tracolla
Negative, negativo
- carrier, portanegativi di ingranditore
- film, pellicola negativa
- thick, negativo denso
- thin, negativo leggero
Neutral density filter, filtro grigio neutro
Nodal plane, piano nodale
Notch code, tacca di codice
NUOVA RICERCA
O
Opacity, opacità
Open flash, open flash
Open shade, ombra aperta
Optical axis, asse ottico
Optical glass, vetro ottico
Orange, arancione
O-ring, guarnizione a tenuta stagna
Orthochromatic film, pellicola ortocromatica
Ounce, oncia (28,34g)
Out-of-focus, fuori fuoco, sfocato
Outdoors, esterni
Over development, sovrasviluppo
Overcast sky, cielo nuvoloso
Overexposure, sovraesposizione
Overlap, sovrapposizione
Override, esclusione dell’automatismo
NUOVA RICERCA
P
Panchromatic film, pellicola pancromatica
Panning, panoramica
Panorama head, testa panoramica
- camera, fotocamera panorama
Paper, carta
- glossy, carta lucida
- mat, carta opaca
Parallax, parallasse
Pattern, modello, schema
Peel-apart film, pellicola a distacco
Pentaprism, pentaprisma
Permanence, stabilità (nel tempo)
Perspective, prospettiva
Perspective-control lens, obiettivo per controllo prospettiva
Photoflood light, lampada con diffusore
Photogram, fotogramma (immagine diretta su carta)
Photographer, fotografo
Photography, fotografia
Photojournalism, fotogiornalismo
Photomicrography, fotomicrografia
Picture, fotografia, immmagine
- area, area inquadrata
Pincushion distortion, distorsione a cuscinetto
Pinhole camera, fotocamera con foro stenopeico
Pinpoint light, luce puntiforme
Pistol grip, impugnatura a pistola
Pixel, elemento dell'immagine elettronica
Plate, lastra
Pneumatic release, scatto pneumatico
Pocessing rollers, rulli trattamento
Pocket camera, fotocamera tascabile
Polarized light, luce polarizzata
Polarizing filter, filtro polarizzatore
Polaroid back, dorso Polaroid
Pollution, inquinamento
Portfolio, cartella, selezione di immagini
Portrait, ritratto
- lens, obiettivo da ritratto
Positive, positivo
Posterization, separazione toni
Pound, libbra (453,59g)
Power cord, cavo di alimentazione
- source, alimentazione
Pressure plate, pressapellicola
Preview, previsione
Primary colors, colori primari
Print, stampa
Printed circuit, circuito stampato
Printing paper, carta sensibile
Prism, prisma
Process, trattamento
Processed film, pellicola sviluppata
Processing, trattamento
- drum, sviluppatrice a tamburo
- tray, bacinella
Processor, sviluppatrice automatica
Programmed shutter, otturatore programmato
Projection, proiezione
Proof, provino
Pull processing, trattamento ridotto
Push processing, trattamento forzato
NUOVA RICERCA
Q
Quartz lamp, lampada al quarzo
Quartz light, luce al quarzo
NUOVA RICERCA
R
Rack, cremagliera, rastrelliera
Radio control, telecomando radio
Rainbow, arcobaleno
Range, campo di applicazione, gamma
Rangefinder, telemetro
Rating, classificazione, valore
Ratio, rapporto
Reading, misurazione dell'esposizione
Rear curtain, seconda tendina
Rear lens cap, coperchietto posteriore
Rebate, bordo nero fotogramma, sconto
Recicling time, tempo di ricarica
Reciprocity data, dati di reciprocità
Reciprocity failure, difetto di reciprocità
Red, rosso
Red-eye reduction, riduzione occhi rossi
Reducer, agente riduttore
Reel, bobina
Reflected light, luce riflessa
Reflected-light meter, esposimetro a luce riflessa
Reflection, riflesso
Reflector, pannello riflettente
Reflex camera, fotocamera reflex
- mirror, specchio reflex
Relief effect, effetto rilievo
Remote control, comando a distanza
Replenishment, rinforzo
Repro copy stand, stativo per riprod.
Reproduction ratio, rapporto di riproduzione
Reset, azzeramento
Resin-coated paper, carta politenata
Resolution, risoluzione
Resolving power, potere risolvente
Reticulation, reticolazione
Retouching, ritocco
Reversal film, pellicola invertibile
- process, trattamento inversione
Reversed lens, obiettivo invertito
Rewind crank, manovella riavvolgimento
Right angle finder, mirino angolare
Rim lighting, effetto luce bordo
Ring, anello, ghiera
Ring-flash, flash anulare
Rinse, risciacquo breve
Rise, decentramento verticale
Roll-film, pellicola in rullo
- holder, portarulli
Rule, regola
Ruler, righello
NUOVA RICERCA
S
Safelight, luce di sicurezza
Safety film, pellicola ininfiammabile
Safety light, luce di sicurezza
Safety lock, blocco di sicurezza
Saturation, saturazione
Scale, scala di misura
Scoop, limbo
Screen, schermo
Screw mount, innesto a vite
Second hand camera, fotocamera usata
Selective focusing, messa a fuoco selettiva
Selenium meter, esposimetro al selenio
- toner, viraggio al selenio
Self portrait, autoritratto
Self-timer, autoscatto
Sensitive material, materiale sensibile
Sensitometry, sensitometria
Sepia toning, viraggio seppia
Sequence, sequenza
Set, scena, allestimeto per ripresa
Setting, regolazione
Shadow, ombra
Sharpness, nitidezza
Sheet film, pellicola piana
Shelf life, durata di prodotto in magazzino
Shift, decentramento orizzontale
- lens, obiettivo decentrabile
Shooting, ripresa
Shot, scatto
Shutter, otturatore
- blinds, tendine
- curtains, tendine
- priority, priorità tempi
- release, pulsante scatto
- speed dial, bottone dei tempi
- speed, tempo di otturazione
Sidelight, luce radente
Sidelighting, illuminazione radente
Silicon cell, cellula al silicio
Silkscreen printing, serigrafia
Silver, argento
- bromide, bromuro d’argento
- halide, alogenuro d’argento
- iodide, ioduro d’argento
- nitrate, nitrato d’argento
- recovery, recupero argento
Single frame, scatto singolo
Size, dimensione, formato
Skin tone, incarnato
Sky, cielo
Skylight filter, filtro skylight
Slave unit, unità autocomandata
Sleever, portanegativi
Slide, diapositiva
- carrier, magazzino dia
- copy attachment, riproduttore dia
- film, pellicola per diapositive
- mount, telaino per dia
Slow-speed film, pellicola a bassa sensibilità
SLR, single lens reflex, reflex monobiettivo
Snoot, cono di luce
Sodium-vapor light, luce ai vapori di sodio
Soft focus picture, immagine morbida
- focus lens, obiettivo flou
- light, luce morbida
Solarization, solarizzazione
Sorter, visore inclinato per diapositive
Spare battery, pila di riserva
- parts, ricambi
Special effects, effetti speciali
Specification, caratteristiche tecniche
Speed, sensibilità, luminosità obiettivo
Speedlight, lampeggiatore elettronico
Spectrum, spettro solare
Spherical aberration, aberrazione sferica
Split image focusing, messa a fuoco ad immagine spezzata
Spool, rocchetto
Spot, luce concentrata, macchia
- meter, esposimetro spot
- metering, misurazione spot
Spotlight, luce concentrata
Spotting, spuntinatura
Spring, molla
Stand, stativo
Standard, standarta
- lens, obiettivo normale
Stereo photography, fotografia stereo
Still, immagine fissa
Still life, foto di oggetti, natura morta
- table, tavolo da ripresa
- video camera, fotocamera elettronica analogica
Stop, apertura diaframma
Stop-bath, bagno di arresto
Stop-down, chiudere il diaframma
Storage, magazzinaggio, conservazione
Storing, immagazzinamento
Strap, cinghia a tracolla
Street lighting, illuminazione stradale
Strobe, flash elettronico
Stroboscopic lamp, lampada stroboscopica
- photography, fotografia stroboscopica
Studio stand, colonna da studio
Subject, soggetto
Subminiature camera, microcamera
Substitute reading, misurazione per sostituzione
Subtractive printing, stampa sottrattiva
Sun, sole
Sunlight, luce solare
Sunrise, alba
Sunset, tramonto
Sunshade, paraluce
Superimposed images, immagini sovrapposte
Superimposition, sovrapposizione
Surface, superficie
Surveillance camera, fotocamera di sicurezza
Swing, basculaggio asse verticale
Switch, interruttore
Synch terminal, presa sincro
Synchro cord, cavetto sincro
NUOVA RICERCA
T
Table tripod, minitreppiedi
Take-up spool, rocchetto ricevitore
Tape, nastro, nastro adesivo
Technical data, dati tecnici, caratteristiche
Teleconverter, moltiplicatore di focale
Telephoto lens, teleobiettivo
Telescope adapter, adattatore telescopio
Test, prova
- shot, scatto di prova
- strip, striscia test
Texture, trama, disegno superficiale
- screen, retino
Theater, teatro, cinema
Tilt, baculaggio asse orizzontale
Time exposure, posa T
Time-lapse, ripresa temporizzata
Timer, temporizzatore
TLR, twin lens reflex, reflex biottica
Tone, tono
Tone separation, separazione di toni
Toning, viraggio
Tool, strumento di lavoro
Top lighting, illuminazione dall'alto
Transparency, diapositiva
Triacetate film base, supporto in triacetato
Trimmer, taglierina
Tripack film, pellicola a colori a tre strati
Tripod socket, attacco treppiede
Tripod, treppiedi
TTL, through-the-lens, attraverso l'obiettivo
Tungsten film, p. per luce artificiale
Twilight, crepuscolo
NUOVA RICERCA
U
Ultra-violet, ultravioletto
Ultrawide lens, ob. ultragrandangolare
Umbrella, ombrello
Underdevelopment, sottosviluppo
Underexposure, sottoesposizione
Underwater camera, fotocamera subacquea
- flash, flash subacqueo
- housing, custodia subacquea
- photography, fotografia subacquea
Unexposed film, pellicola vergine
Unloading, scaricare la pellicola
Unprocessed film, pellicola non sviluppata
NUOVA RICERCA
V
Variable contrast paper, carta a contrasto variabile
Vertical format, inquadratura verticale
View camera, fotocamera grande formato
Viewfinder, mirino
Viewpoint, punto di vista
Vignetting, vignettatura
Vintage camera, fotocamera antica
Vintage print, stampa antica
Virtual image, immagine virtuale
Waist level finder, mirino a pozzetto
Warm color, colore caldo
Warm filter, filtro a tonalità calda
Warranty, garanzia
Wash, lavaggio
Waterproof, impermeabile
Wavelength, lunghezza d’onda
Weight, peso
Wet bench, banco umido
Wet plate, lastra umida
Wetting agent, emolliente
Wholesaler, grossista
Wideangle lens, grandangolare
Width, larghezza
Wind lever, leva di avanzamento
Winterizing, preparazione invernale
Wireless control, comando radio
Working distance, distanza di lavoro
NUOVA RICERCA ED INIZIO PAGINA
X-ray, raggi X
- film, pellicola radiografica
X-setting, sincronizzazione X
Yellow, giallo
Zone focusing, messa a fuoco a zona
Zone system, sistema zonale
Zoom lens, obiettivo zoom Aberrazione cromatica, chromatic aberration
Aberrazione, aberration
Aberrazione sferica, spherical aberration
Accessorio, accessory, attachment
Accredito, credit
Acido acetico, acetic acid
Acquisto per corrispondenza, mail order
Acromatico, achromatic
Acutanza, acutance
Adattatore telescopio, telescope adapter
- per microscopio, microscope adapter
Additivo, additive
Aerografo, airbrush
Agente induritore, hardener
Agente riduttore, reducer
Aggiuntivo anamorfico, anamorphic attachment
Aggiuntivo ottico, lens attachment
Agitazione, agitation
Alba, dawn, sunrise
Aletta taglialuce, barn door
Alimentatore a pile, battery pack
Alimentazione, power source
Alogenuro d’argento, silver halide
Alone, halo
Alta definizione, high definition
Alte luci, highlights
Alto contrasto, high contrast
Ambiente, environment
Ammoniaca, ammonia
Ampiezza di banda, bandwidth
Anaglifo, anaglyph
Analizzatore colore, colour analyzer
Anello adattatore, adapter ring
Anello messa a fuoco, focusing ring
Angolazione di ripresa, camera angle
Angolo di campo, angle of view (field)
Apertura del diaframma, f-stop, aperture
Arancione, orange
Archivio, file
Arcobaleno, rainbow
Area inquadrata, picture area
Argento, silver
- recupero dell’, silver recovery
Arresto a scatto, click stop
Asse, axis
Asse dell’obiettivo, lens axis
- ottico, optical axis
Astigmatismo, astigmatism
Astuccio, case
Attacco treppiedi, tripod socket
Attinico, actinic
Attrezzatura, equipment, gear
Automatico, automatic
Autoritratto, self portrait
Autoscatto, self-timer
Avanzamento, film wind
Azzeramento, reset
NUOVA RICERCA
B
Bacinella, processing tray
Bagno di arresto, stop-bath
Banco secco, dry bench
Banco umido, wet bench
Banda, band
Bandiera taglialuce, flag
Barilotto, lens barrel
Basculaggio asse orizzontale, tilt
- asse verticale, swing
Bianconero, black-and-white
Bilanciamento, balance
Bilanciamento colore, colour balance
Blocco, lock
- dell’esposizione, exposure lock
- della memoria, AE-lock
- di sicurezza, safety lock
Blu, blue
Bobina, reel
Bobinatrice, bulk film loader, film winder
Bordo nero fotogramma, rebate
Borsa, bag, camera bag
Borsa pronto, ever-ready case
Bottone, knob, button
Bottone dei tempi, shutter speed dial
Bozzetto, artwork, layout
Bromuro d’argento, silver bromide
Bruciatura (in stampa), burning-in
Busta, envelope
NUOVA RICERCA
C
Caduta di luce, light fall off
Calore, heat
Camera oscura, darkroom
Campo di applicazione, range
Campo di misurazione, metering range
Capanno mimetico, blind
Cappuccio pieghevole, collapsible hood
Caratteristiche, features
Caratteristiche tecniche, specification, technical data
Caricamento (pellicola), film loading
Caricatore, cartridge
Caricatore 35mm, film cassette
Caricatore circolare, circular magazine
Caricatore lineare, linear magazine
Caricatore per pellicola a metraggio, bulk cassette
Carta a contrasto variabile, variable contrast paper
- baritata, baryta paper
- bianconero, black-and-white paper
- da ingrandimento, enlarging paper
- lucida, glossy paper
- per stampa a contatto, contact paper
- politenata, resin-coated paper
- sensibile, printing paper
Cartella per foto, portfolio
Cartine per obiettivi, lens tissue
Cartoncino grigio neutro, gray card
Cassetto portafiltri, filter drawer
Cavetto sincro, synchro cord
Cavo, cable
Cavo di alimentazione, power cord
Cellula, cell
Cellula al silicio, silicon cell
Chassis, film holder
Chassis doppio, double film holder
Chiusura diaframma, stop-down
Ciano, cyan
Cielo, sky
- molto nuvoloso, heavy overcast
- nuvoloso, overcast sky
- nuvoloso chiaro, cloudy bright
Cinema, motion picture, movie theater
Cinghia a tracolla, strap
Circuito stampato, printed circuit
Classificazione, rating
Coda (pellicola), film leader
Codice, code
Collimazione ago, match-needle
Colonna da studio, studio stand
Colorante, dye
Colore, colour, color (am.)
Colore caldo, warm colour
Colore complementare, complementary colour
Colore freddo, cold colour, cool colour
Colori primari, primary colours
Coloritura, coloring
- a mano, handcoloring
Coma, coma
Comando a distanza, remote control
Comando radio, wireless control
Composizione, composition
Compressione, compression
Conchiglia oculare, eyecup
Condensa, condensation
Condensatore, capacitor, condenser
Congelare l’azione, freezing action
Cono di luce, snoot
Conservazione, conservation, storage
Contafili (lente), loupe
Contafotogrammi, frame counter
Contatto caldo, hotshoe
Contrasto, contrast
Controllo, check
- tecnico, check-up
Controluce, backlight
Coperchietto, cap
- obiettivo, lens cap
- posteriore, rear lens cap
Copertura, format coverage
Cornice, frame
Corpo nero, blackbody
Correzione diottrica, eyesight correction
Cremagliera, rack
Crepuscolo, twilight
Curva caratteristica, characteristic curve
Curvatura di campo, curvature of field
Custodia subacquea, underwater housing
NUOVA RICERCA
D
Data di scadenza, expiry date
Dati di reciprocità, reciprocity data
Dati tecnici, technical data
Decentramento anteriore (orizz.), front-shift
- anteriore (vert.), front-rise, -fall
- posteriore (orizz.), back-shift
- posteriore (vert.), back-rise, -fall
Definizione, definition
Densità, density
Densitometro, densitometer
Dettaglio, detail
Diaframma, diaphragm, lens aperture
- ad iride, iris diaphragm
Diapositiva, slide, transparency
Didascalia, caption
Difetto di reciprocità, reciprocity failure
Diffrazione, diffraction
Diffusore, diffuser
Digitalizzazione, digitalisation
Dimensione, size
- immagine, image size
- reale, life size
Diodo emettitore luce, light emitting diode (led)
Diottria, diopter
Diritto d’autore, copyright
Disco rigido, hard disk
Disegno superficiale, texture
Dispersione, dispersion
Dissolvenza, dissolve
- in apertura, fade-in
- in chiusura, fade-out
- incrociata, cross-fade
Distanza di lavoro, working distance
- iperfocale, hyperfocal distance
Distorsione, distortion
- a barilotto, barrel distortion
- a cuscinetto, pincushion distortion
Dogana, customs
Doppia esposizione, double exposure
Dorso, camera back
- a cerniera, hinged back
- data, data back
- digitale, digital back
- intercambiabile, interchangeable back
- Polaroid, Polaroid back
Duplicato, dupe
Duplicazione, duplicating
NUOVA RICERCA
E
Effetti speciali, special effects
Effetto, effect
- bassorilievo, bas-relief, low relief
- luce bordo, rim lighting
- notte, day-for-night
- rilievo, relief effect
Emolliente, wetting agent
Emulsione, emulsion
- numero, emulsion number
Esclusione dell’automatismo, override
Esposimetro, light meter
- a luce incidente, incident-light meter
- a luce riflessa, reflected-light meter
- al selenio, selenium meter
- da ingrandimento, enlarging meter
- incorporato, built-in meter
- separato, hand-held meter
- spot, spot meter
Esposizione, exposure
- a forcella, bracketing
- controllo, exposure control
- correzione, exposure compensation
- automatica, autoexposure
- lunga, long exposure
Esposizioni multiple, multiple exposure
Essiccamento, drying
Essiccatore, film dryer, paper -
Essiccatrice, drying cabinet
Esterni, outdoors
NUOVA RICERCA
F
Fabbricante, manufacturer
Fatto a misura, custom made
Fattore filtro, filter factor
Filtro a tonalità calda, warm filter
- anticalore, heat filter
- chiaro, light filter
- compensatore di colore, colour compensating filter
- correttore per luce fluorescente, fluorescent filter
- di conversione colore, colour conversion filter
- diffusore, diffusion filter
- freddo, cool filter
- graduato, graduated filter
- grigio neutro, neutral density filter
- in gelatina, gel filter
- polarizzatore, polarizing filter
- scuro, dark filter
- skylight, skylight filter
Fissaggio, fixer
Fissaggio al tiosolfato di sodio, hypo
Fissaggio induritore, hardening fixer
Flash anulare, ring-flash
- di schiarita, fill flash
- elettronico, electronic flash, strobe, speedlight
- multipli, multiple flash
- riflesso, bounce flash
- subacqueo, underwater flash
Focheggiatore, focusing magnifier
Fondale, backdrop
- in rullo, background roll
Formato, format, size
Foschia, haze
Foto di oggetti, still life
- di moda, fashion photography
Fotoamatore, amateur photographer
Fotocamera, camera
- 35mm, 35mm camera, miniature camera
- a banco ottico, monorail view camera
- a cassetta, folding camera
- a sviluppo immediato, instant camera
- antica, vintage camera, classic camera
- compatta, compact camera, point-and-shoot
- con foro stenopeico, pinhole camera
- da campagna, field camera
- da collezione, collector camera
- digitale, digital camera
- elettronica analogica, still-video camera
- grande formato, large format camera, view camera
- medio formato, medium format camera
- panorama, panoramic camera
- per controllo di sicurezza, surveillance camera
- reflex biottica, twin lens camera, TLR
- reflex monobiettivo, single lens reflex , SLR
- stereoscopica, stereo camera
- subacquea, underwater camera
- tascabile, pocket camera
Fotogiornalismo, photojournalism
Fotografia, photography, picture, still
- aerea, aerial photography
- digitale, digital photography
- industriale, industrial photography
- pubblicitaria, commercial photography
- stereo, stereo photography
- stroboscopica, stroboscopic photography
- subacquea, underwater photography
Fotografo, photographer
- indipendente, freelance photographer
Fotogramma, frame
Fotogramma (stampa diretta su carta), photogram
Fotomicrografia, photomicrography
Frontifondografo, front projection unit
Fuochi artificiali, fireworks
Fuoco, focus
Fuoco fisso, fixed focus
Fuori fuoco, out-of-focus
NUOVA RICERCA
G
Gabbia di luce, light tent
Gallone, gallon (4,54 litri)
Gamma, range
- di contrasto, contrast range
Garanzia, warranty
Gelatina, gelatin
Ghiera, dial, ring
Giallo, yellow
Giraffa, boom
Gradazione, grade
Gradi Kelvin, Kelvin scale
Grammo, gram
Grana, grain
Grana fine, fine grain
Grandangolare, wideangle lens
Grembiule, darkroom apron
Grossista, wholesaler
Gruppo illuminazione diffusa, bank
Guarnizione a tenuta stagna, O-ring
NUOVA RICERCA
I
Illuminatore, light box
Illuminazione, lighting
- dall’alto, top lighting
- radente, sidelighting
- stradale, street lighting
Imballo barriera, barrier
Immagazzinamento, storing
Immagine, image
Immagine al vivo, bleed
- fissa, still
- latente, latent image
- morbida, soft focus
- virtuale, virtual image
Immagini multiple, multiple images
- sovrapposte, superimposed images
Impermeabile, waterproof
Impostazione sensibilità, film speed setting
Impugnatura, grip
Impugnatura a pistola, pistol grip
Incarnato, skin tone
Incorniciatura, framing
Infinito, infinity
Influenza, bias
Infrarosso, infrared
Ingrandimento, enlargement, magnification
- di dettaglio, blow-up
Ingranditore, enlarger
Innesto a baionetta, bayonet mount
- a vite, screw mount
- obiettivo, lens mount
Inquadratura, frame, framing
Inquadratura verticale, vertical format
Inquinamento, pollution
Internegativo, internegative
Interni, indoors
Interruttore, switch
Ioduro d’argento, silver iodide
Istantanea, candid picture
NUOVA RICERCA
L
Laboratorio colore industriale, finisher
Lamelle diaframma, diaphragm blades
Lampada, bulb, lamp
- al quarzo, quartz lamp
- con diffusore, photoflood light
- con riflettore, flood lamp
- di effetto, modelling lamp
- flash, flash tube
- flash nuda, bare-bulb
- lampo, flashbulb
- stroboscopica, stroboscopic lamp
Lampeggiatore, flash
Larghezza, width
Lastra, dry plate, plate
Lastra umida, wet plate
Latitudine di posa, exposure latitude
Lavaggio, wash
Lente, lens element
- addizionale, close-up lens
- asferica, aspherical lens
- convessa, convex lens
- d’ingrandimento, magnifying eyepiece
- di Fresnel, Fresnel lens
- divergente, diverging lens
- di correzione diottrica, eyepiece correction lens
Leva avanzamento, advance lever, wind lever
Libbra, pound (453,59g)
Liberatoria modelli, model release
Limbo, coving, limbo, scoop
Lista di controllo, check list
Livella a bolla, bubble level
Lotto di produzione, batch
Luce ai vapori di sodio, sodium-vapour light
- al quarzo, quartz light
- ambiente, available light, existing -
- artificiale, artificial light
- concentrata, spotlight
- di sicurezza, safelight, safety light
- diffusa, diffused lighting
- dura, hard light
- fluorescente, fluorescent light
- fredda, cold light
- frontale, front lighting
- incidente, incident light
- indiretta, bounce light
- lunare, moonlight
- mista, mixed lighting
- morbida, soft light
- nera, black light
- parassita, flare
- piatta, flat lighting
- polarizzata, polarized light
- principale, key light, main light
- puntiforme, pinpoint light
- radente, sidelight
- riempimento, fill-in light
- riflessa, reflected light
- scarsa, dim light, low light
- solare, sunlight
Luminanza, luminance
Luminosità (della luce), brightness
Luminosità (dell’obiettivo), lens speed
Luna, moon
Lunghezza, length
- d’onda, wavelength
- focale, focal length
Luogo della ripresa, location
Lux, lux
NUOVA RICERCA
M
Macrofotografia, macrophotography
Magazzinaggio, storage
Magazzino dia, slide carrier
- intercambiabile, film magazine
Manicotto a tenuta di luce, changing bag
Mano libera (ripresa a), hand held shot
Manovella riavvolgimento, rewind crank
Manuale, manual
Manutenzione, maintenance, camera care
Marca, brand
Marginatore, easel
Marginatore elettronico, electronic easel
Marsupio, fannypack
Maschera, mask
Mascheratura in stampa, dodging
Materiale sensibile, sensitive material
Messa a fuoco, focusing
- a zona, zone focusing
- ad immagine spezzata, split image focusing
- interna, internal focusing
- selettiva, selective focusing
Metro, meter
Mezzatinta, half-tone
Mezzo formato, half-frame
Microcamera, subminiature camera
Microsprismi, microprism
Minitreppiedi, table tripod
Mirino, viewfinder
- a pozzetto, waist level finder
- angolare, right angle finder
Misurazione a preferenza centrale, center weighted metering
- dell’esposizione, exposure reading
- della luce, light metering
- media, average metering
- per sostituzione, substitute reading
- spot, spot metering
Modello, pattern
Modello/a, model
Modo, mode
Molla, spring
Moltiplicatore di focale, converter, tele-
Monobagno, monobath
Monocromatico, monochromatic
Monopiede, monopod
Montaggio a secco, dry mounting
Montatura, mount
Morsetto, clamp
Mosso, blur, blurred
Mostra, exhibition
Motore, motor drive
Motore ad alta cadenza, high-speed motor
Movimenti fotocamera (grande formato), camera movements
Movimento, motion
Multivisione, multivision
NUOVA RICERCA
N
Nastro, tape
Negativo, negative
Negoziante, dealer
Nero, black
Nitidezza, sharpness
Nitrato d’argento, silver nitrate
Numeri f/, f-numbers
Numero di emulsione, emulsion number
Numero guida, guide number
NUOVA RICERCA
O
Obiettivo, lens
- a specchio, mirror lens
- da ingrandimento, enlarging lens
- ultragrandangolare, ultrawide lens
- catadiottrico, catadioptric lens
- da ritratto, portrait lens
- decentrabile, shift lens
- fisheye, fisheye lens
- flou, soft focus lens
- intercambiabile, interchangeable lens
- invertito, inverted lens, reversed lens
- lungo fuoco, long-focus lens
- macro, macro lens
- normale, standard lens
- controllo prospettiva, perspective-control lens
- zoom, zoom lens
Oblò correttore (sub.), dome port
Oculare, eyepiece
Oculare ingranditore, eyepiece magnifier
Olografia, holography
Ombra, shadow
Ombra aperta, open shade
Ombrello, umbrella
Oncia, ounce (28,34g)
Opacità, opacity
Opaco, mat (matte)
Open flash, open flash
Orizzonte, horizon
Otturatore, shutter
- a lamelle, leaf shutter
- centrale, between-the-lens shutter
- sul piano focale, focal plane shutter
- programmato, programmed shutter
NUOVA RICERCA
P
Paesaggio, landscape
Pannello a cristalli liquidi, liquid cristal display
Pannello dati, data display
Pannello riflettente, reflector
Panno nero, dark cloth
Panoramica, panning
Parallasse, parallax
Paraluce, lens hood, sunshade
Passe-partout, matboard
Passo, gauge
Pellicola, film
- a colori, colour film
- a colori a tre strati, tripack film
- a distacco, peel-apart film
- alta sensibilità, high-speed film, fast film
- alto contrasto, line film
- a metraggio, bulk film
- a sviluppo immediato, instant film
- bassa sensibilità, slow-speed film
- bianconero, black-and-white film
- fotomeccanica, lith film
- in rullo, roll-film
- ininfiammabile, safety film
- invertibile, reversal film
- media sensibilità, medium-speed film
- negativa, negative film
- non sviluppata, unprocessed film
- ortocromatica, orthochromatic film
- pancromatica, panchromatic film
- per diapositive, slide film
- per duplicati, duplicating film
- per luce artificiale, tungsten film
- per luce diurna, daylight film
- piana, sheet film
- radiografica, X-ray film
- sviluppata, processed film
- vergine, unexposed film
Pennello con pompetta, blower brush
Pennello antistatico, antistatic brush
Pentaprisma, pentaprism
Peso, weight
Piano focale, focal plane
Piano nodale, nodal plane
Piano pellicola, film plane
Piastra portaobiettivo, lens panel
Piede, foot (30,48cm)
Pila, battery
- carica, charged battery
- di riserva, spare battery
- scarica, exhausted battery
Pinza per pellicola, film clip
Plasticone, plastic enclosure
Pollice, inch (2,54cm)
Polvere, dust
Portafiltri, filter holder
Portanegativi, negative enclosure, sleever
Portarulli, roll-film holder
Posa B, bulb exposure
Posa T, time exposure
Positivo, positive
Potere risolvente, resolving power
Preparazione invernale, winterizing
Presa sincro, synch terminal
Pressapellicola, pressure plate
Pressofusione, dye-cast
Previsione, preview
Prima tendina, first curtain
Primo piano, foreground
Priorità diaframmi, aperture priority
Priorità tempi, shutter priority
Prisma, prism
Prodotti chimici, chemicals
Profondità di campo, depth of field
- di fuoco, back focus
Proiezione, projection
Proiezione in dissolvenza, dissolve projection
Pronto flash, flash ready
Prospettiva, perspective
Prova, test
Provino, contact sheet, proof,
Pubblicità, advertising
Pulsante scatto, shutter release
Punto di vista, viewpoint
NUOVA RICERCA
R
Raccoglitore, binder
Raggio, beam, ray
Rapporto, ratio
- di riproduzione, reproduction ratio
- di scala, scale ratio
Rastrelliera, rack
Reflex biottica, twin lens reflex, TLR
Reflex monobiettivo, single lens reflex, SLR
Regola, rule
Regolazione, setting
Regolazione diottrica, dioptric adjustment
Regolo circolare, calculator dial
Reticolazione, reticulation
Retino, texture screen
Retroproiezione, back projection
Revisione dei testi, editing
Riavvolgimento, film rewind
Ricambi, spare parts
Riduzione occhi rossi, red-eye reduction
Riflesso, glare, reflection
Righello, ruler
Rinforzo (rivelatore), replenishment
Ripresa, shooting
- ravvicinata, close-up
- temporizzata, time-lapse
Riproduttore dia, slide copy attachment
Riproduzione, copying
Risciacquo breve, rinse
Risoluzione, resolution
Ritocco, retouching
Ritratto, portrait
Rivelatore, developer
Rivista, magazine
Rocchetto, spool
- dentato, film sprocket
- ricevitore, take-up spool
Rosso, red
Rotaia di messa a fuoco, focusing rail
Rulli trattamento, pocessing rollers
NUOVA RICERCA
S
Saturazione, saturation
Sbianca, bleach
Sblocco obiettivo, lens release
Scala dei grigi, gray-scale
- di misura, scale
- distanze, distance scale
Scaricare (la pellicola), film unloading
Scatto, shot
- a distanza, remote control
- continuo, continous shooting
- di prova, test shot
- flessibile, cable release
- pneumatico, pneumatic release
- singolo, single frame
Scena, set
Schermo, screen
- di messa a fuoco, focusing screen
- smerigliato, ground-glass screen
Scolorimento immagine, fading
Sconto, rebate
Secco, dry
Seconda tendina, rear curtain
Selettore, dial
Sensibilità, film speed, speed
Sensitometria, sensitometry
Separazione di toni, tone separation, posterization
Sequenza, sequence
Serigrafia, silkscreen printing
Sfocato, out-of-focus
Sfondo, background
Silenziatore, blimp
Sincronizzazione lampo, flash synchronization
Sincronizzazione X, X-setting
Sintesi additiva, additive synthesis
Sistema zonale, zone system
Slitta portaccessori, accessory shoe
Smaltatrice, dryer glazer
Smaltatura, glaze
Soffietto, bellows
Soggetto, subject
Solarizzazione, solarization
Sole, sun
- brillante, bright sun
- velato, hazy sun
Sollevamento specchio, mirror lock-up
Sorgente luce, light source
Sorgere della luna, moonrise
Sottoesposizione, underexposure
Sottosviluppo, underdevelopment
Sovraesposizione, overexposure
Sovrapposizione, overlap, superimposition
Sovrasviluppo, over development
Specchio, mirror
- reflex, reflex mirror
- semiriflettente, half-mirror
Spettro solare, spectrum
Spirale, coil
Spuntinatura, spotting
Stabilità (potenziale,) archival storage, permanence
Stabilizzarore giroscopico, gyro stabilizer
Stampa, print
- a colori, color print
- a contatto, contact print
- additiva, additive printing
- antica, vintage print
- sottrattiva, subtractive printing
Stampante a getto d’inchiostro, bubble jet printer
Standarta, standard
Stativo, stand
Stativo per riproduzione, repro copy stand
Stesa dell’emulsione, film coating
Stoccaggio, storage
Strato antialone, antihalation backing
Striscia (di pellicola), film-strip
- test, test strip
Strumento di lavoro, tool
- di misurazione, meter
Superficie, surface
Supporto in acetato, acetate film base
- in triacetato, triacetate film base
- pellicola, base
Sviluppare prima del..., develop before...
Sviluppatrice, developing tank
- automatica, processor
Sviluppatrice a tamburo, processing drum
NUOVA RICERCA
T
Tacca di codice, notch code
Taglierina, trimmer
Taglierino, cutter
Taglio, cut
Taglio dell’inquadratura, cropping
Tamponato, buffered
Tavolo da ripresa, still life table
Tavolo luminoso, light table
Telaino per dia, slide mount
Telecomando radio, radio control
Telemetro, rangefinder
Teleobiettivo, telephoto lens
Teleobiettivo invertito, inverted telephoto
Temperatura colore, colour temperature
Tempo di otturazione, shutter speed
Tempo di ricarica, recicling time
Temporizzatore, intervalometer, timer
Tendine, shutter blinds, shutter curtains
Test pila, battery check
Testa panoramica, panorama head
Tinta, hue
Tono, tone
- alto, high key
- basso, low key
- medio, medium tone
Torcia elettrica, flashlight
Tracolla, neckstrap
Trama, texture
Tramonto, sunset
Trasferimento di file via modem, downloading
Trasmissione della luce, light transmission
Trattamento, process, processing
- forzato, push processing
- inversione, reversal process
- multistrato, multicoating
- ridotto, pull processing
- superficiale, coating
Treppiedi, tripod
Trucco, make-up
Tubo di prolunga, extension tube
NUOVA RICERCA
Ultravioletto, ultra-violet
Umidità, humidity, moisture
Unità autocomandata, slave unit
Valigia, carrying case
Valori luce, light value
Valori mired, mired values
Velo chimico, fog
Velo dicroico, dichroic fog
Ventilatore, fan
Verde, green
Verifica, check
Vetro, glass
Vetro ottico, optical glass
Vibrazione fotocamera, camera shake
Vignettatura, vignetting
Viraggio, toning
- al selenio, selenium toner
- seppia, sepia toning
Visore dia a mano, hand-viewer
Visore inclinato per dia, sorter
Volet, dark slide
Zaino, backpack
La fotografia è nata per caso, ma inevitabilmente. Ed è figlia delle osservazioni sulla luce e sull’ottica di Pitagora, Aristotele ed Euclide. Ad essa, però, si è giunti dopo lunghi periodi contraddistinti da una lenta evoluzione tecnologica contrapposta ad una formidabile spinta della scienza, dell’arte e dell’architettura. Fin dal ponderoso De Architectura di Vitruvio (I sec. A.C.), è il tema della prospettiva che avvicina matematici ed architetti. Tra l’osservazione ad occhio nudo e l’osservazione meccanica il passo è breve tanto che la camera obscura si diffonde a cavallo del Cinquecento e del Seicento più di quanto non si possa immaginare. Da vera e propria stanza con un foro al centro di una parete dentro la quale si entrava fisicamente per osservare e ricalcare su grandi fogli la proiezione dello scenario esterno, si è arrivati a modelli piccoli, trasportabili e reflex. La camera oscura portatile di fine Seicento, che riproduceva sul vetro smerigliato quanto inquadrato dal foro stenopeico e poi da una vera e propria lente, diventò lo strumento di molti pittori per il disegno dal vero.
Piano piano, mentre le conoscenze della chimica e il caso (collaboratore fisso di tutte le grandi invenzioni) evolvono positivamente, molti artisti cominciano a sentire l’esigenza di fissare quella comoda, impalpabile immagine della camera oscura. Ma come?
CRONOLOGIA DELLA FOTOGRAFIA
* Da Aristotele a Wedgwood
* 1807-1838. Niépce, Daguerre e Talbot
* 1839. La politica incorona Daguerre
* 1840-1888. Verso la fotografia di massa
* 1889-1912. Il colore diventa realtà
* 1913-1936. Dalle lastre al 35mm
* 1937-1963. Ascesa e caduta dell’industria tedesca
* 1964-1981. Il Giappone sbaraglia il campo
* 1981... Dall’autofocus alla fotografia digitale
Da Aristotele a Wedgwood
Aristotele (IV sec. A.C.) osserva che i raggi del sole che passano per una piccola apertura producono un’immagine circolare. Ma da Aristotele a Ruggero Bacone passano 17 secoli. Nel 1267, infatti, il monaco inglese descrive la camera oscura e l’uso dello specchio da anteporre al "forame" per raddrizzare le immagini. Nel Quattrocento, gli artisti mostrano uno spiccato interesse per l’ottica, ma solo come tecnica per gestire la prospettiva dei loro quadri. Nel 1515, alla camera oscura si riferisce Leonardo da Vinci.
Chi inventò la camera oscura "moderna"? Di sicuro, c’è il disegno dell’olandese Rainer Frisius (1545) che illustra la grande camera oscura utilizzata per l’osservazione dell’eclissi di sole dell’anno precedente. Girolamo Cardano, invece, nel 1550 applica una lente alla camera oscura ed ottiene un’immagine più luminosa, mentre Daniele Barbaro adotta il diaframma per ridurre le aberrazioni.
Il salto di qualità arriva dopo cento anni, quando il monaco Johann Zahn (1685), progetta una camera oscura con specchio a 45° dietro la lente per rinviare l’immagine verso l’alto e consentire un più facile ricalco sul vetro smerigliato. Con il Settecento, lo scenario cambia. Il boom della camera oscura è ormai consolidato, ma anche la chimica fa i suoi progressi. Nel 1725 Johann Heinrich Schultze scopre che il nitrato d’argento annerisce con l’esposizione alla luce.
Il primo tentativo di fissare un’immagine su un supporto alla luce della scoperta di Schultze, fu quello di Thomas Wedgwood, figlio del famoso ceramista inglese. Probabilmente, il suo scopo era quello di industrializzare l’uso della camera oscura di cui si servivano gli artigiani della ditta paterna per riprodurre su piatti e zuppiere le ville ed i castelli della clientela. Dopo vari esperimenti condotti tra il 1796 ed il 1802, riesce a registrare i profili degli oggetti che appoggiava su piccoli pezzi di pelle bianca sensibilizzata e che esponeva alla luce del sole. Ma le immagini non erano permanenti e Wedgwood poteva osservarle solo per pochi minuti a lume di candela.
IV Secolo A.C. Aristotele osserva un'eclissi con una sorta di camera oscura.
1039. L’erudito Alhazan Ibn Al-Haitham descrive il principio della camera oscura riferendosi ad Aristotele.
1267. Anche Bacone parla della camera oscura.
1472. Leonardo da Vinci scopre la natura multicolore della luce
1515. Leonardo da Vinci spiega il funzionamento dell’occhio ricorrendo all’esempio della camera oscura
1521. Cesare Cesariano attribuisce l’invenzione della camera oscura al monaco Pafnuzio.
1545. Reiner Frisius pubblica la prima illustrazione della camera oscura.
1550. Girolamo Cardano elabora la lente convessa e la applica al foro della camera oscura; migliora la qualità dell’immagine.
1556. L’alchimista Georgius Fabricius rileva che la "luna cornea" (cloruro d’argento) annerisce con l’esposizione alla luce.
1558. Giovanni Battista della Porta descrive il principio della camera oscura con foro stenopeico come ausilio al disegno.
1586. Daniele Barbaro dell’Università di Padova dimostra che l’applicazione di un diaframma di diametro inferiore a quello della lente migliora la qualità dell’immagine.
1589. della Porta descrive la camera oscura dotata di lente.
1609. Galileo costruisce il telescopio.
1620. Giovanni Keplero usa una tenda da campo come camera oscura per i suoi rilievi topografici, una lente ed uno specchio sulla sommità della tenda rinviano l’immagine su un piano all’interno.
1676. Johann Christoph Sturm ipotizza la camera oscura reflex.
1685. La camera oscura reflex con schermo smerigliato e portatile, 23x61cm, viene realizzata dal monaco Johann Zahan.
1704. Isacco Newton pubblica "Opticks" dove spiega la sua teoria corpuscolare della luce.
1725. Johann Heinrich Schultze scopre che l’annerimento dei sali d’argento è dovuto all’azione della luce ottiene immagini a contatto (stencils) ma non può fissarle.
1757. Giovanni Battista Beccaria dimostra che l’annerimento dei sali d’argento è dovuto all’azione della luce e non dell’aria.
1758. John Dolland realizza l’obiettivo acromatico.
1777. Carl Wilhelm Scheele applica il prisma solare per studiare la sensibilità ai colori dei sali d’argento.
1788. Lo scienziato Bansui Otzuki descrive la camera oscura che chiama "shashin-kyo", specchio del vero. Shashin significa tutt’ora fotografia in giapponese.
1793. I fratelli Joseph-Nicéphore e Claude Niépce tentano di fissare chimicamente l’immagine nella camera oscura mentre, militari, erano di stanza a Cagliari.
1800. Sir John F. Herschel scopre la radiazione infrarossa.
1802. Thomas Wedgwood realizza profili con la camera oscura su cuoio bianco sensibilizzato. Non potendoli fissare possono essere osservati per breve tempo solo a lume di candela.
1807. William H. Wollaston inventa la camera lucida come ausilio al disegno dal vero.
1812. Wollaston progetta una semplice lente a menisco: dà una buona definizione a f/16 con un campo di 50°.
1815. David Brewster inventa il sistema ottico per la visione stereoscopica che furoreggerà trent’anni dopo.
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1807-1838. Niépce, Daguerre e Talbot
Falliti gli esperimenti di Wedgwood, è il francese Joseph-Nicéphore Niépce a dare impulso alla soluzione del problema. Niépce aveva il pallino delle invenzioni e già nel 1796, quando era militare a Cagliari, ipotizzò di poterla fissare chimicamente: l’idea della fotografia, dunque, sarebbe stata concepita in Italia. La sua idea, in realtà era quella di ottenere lastre litografiche in modo facile ed economico e quindi pensa di sfruttare la camera oscura per impressionare una lastra da incisori e, nel 1826, ottiene la riproduzione su peltro di una stampa del cardinale George d’Amboise. Gli esperimenti avanzano e Niépce è ad una svolta. Mette la camera oscura alla finestra del suo studio decine di volte, esponendo numerose lastre finché, dopo una posa di 8 ore non ottiene un’immagine ben visibile. Si tratta della fotografia più antica mai ritrovata conservata!
Louis Mandé Daguerre era un pittore che stava facendo fortuna col un grande spettacolo ad effetti con giochi di luci e fondali mobili che lui stesso dipingeva con l’ausilio della camera oscura. Entra in contato con Niépce e fanno società, ma nel 1833 Niépce muore. Daguerre continua ed ottiene i primi successi. Anche in Inghilterra qualcuno lavorava attorno alla stessa idea:è William Henry Fox Talbot che nel 1833 riesce a fissare un’immagine negativa di 2,5x2,5cm con una piccola camera oscura e che chiama disegno fotogenico .
C’è un altro oscuro personaggio che gli storici francesi della fotografia amano citare e di cui si sono scoperte le ricerche nel 1973. Hercule Florence, tipografo emigrato in Brasile avrebbe utilizzato fin dal 1832 lastre sensibilizzate con nitrato d’argento per realizzare a contatto etichette per bottiglie e per la stampa di diplomi onorifici.
1816. Il 5 maggio Niépce scrive al fratello dei nuovi tentativi annunciando di aver ottenuto una debole immagine su carta e di averla parzialmente fissata. E’ insoddisfatto perché l’immagine è una negativa! Continuerà i suoi esperimenti per altri dieci anni.
1819. Herschel scopre che l’iposolfito di sodio scioglie i sali d’argento. Il fissaggio nasce prima della fotografia.
1822. Il pittore Louis Mandé Daguerre inaugura il Diorama, uno spettacolare teatro nel quale attraverso fondali mobili e giochi di luce vengono proposte agli spettatori suggestive vedute.
1826. Niépce ottiene una buona copia a contatto su lastra di peltro spalmata di bitume di Giudea del ritratto del cardinale di Reims. È il primo esempio di riproduzione fotomeccanica.
1826. Niépce espone una lastra per eliografia nella camera oscura ed ottiene la prima fotografia conosciuta. Tempo di posa, 8 ore. La lastra, ritrovata da Helmut Gernsheim, è conservata presso l’Università del Texas ad Austin.
1827. Daguerre lavora per fissare le immagini della camera oscura e viene informato dall’ottico Chevalier degli esperimenti di Niépce cui forniva le lenti.
1829. Niépce è deluso perché la Royal Society non prende atto dell’invenzione di cui non vuole rivelare il segreto.
1829. Charles Chevalier realizza un obiettivo acromatico (corretto per il colore) con una lente positiva di crown ed una negativa di flint.
1829. Niépce fotografa su vetro una natura morta utilizzando il suo procedimento col bitume di giudea.
1829. Il 4 dicembre Niépce e Daguerre firmano un contratto della durata di dieci anni per sviluppare le loro invenzioni.
1832 (1833?). In Brasile, Hercules Florence, continuando le esperienze già iniziate con Daguerre, ottiene immagini negative che stampa a contatto che, secondo alcuni, chiama "fotografie". I suoi esperimenti, però, furono scoperti dallo storico brasiliano Boris Kossoy solo nel 1977.
1833. William Henry Fox Talbot disegna sul lago di Como con l’aiuto della camera lucida di Wollaston: i cattivi risultati lo fanno lavorare di fantasia.
1833. Talbot espone al sole una foglia a contatto con carta imbevuta in soluzione di sale da cucina e nitrato d’argento; ottiene una macchia bianca su un fondo nero, la prima vera "negativa".
1833. Muore Niépce e nella società con Daguerre subentra il figlio Isidore che non porta alcun concreto contributo.
1835. In estate, nella residenza di Lacock Abbey, usando un apparecchio soprannominato "trappola per topi", Talbot ottiene su carta al nitrato e cloruro d’argento l’immagine negativa (6x6cm circa) di una finestra. Chiama l’immagine "disegno fotogenico".
1835. Talbot spiega che è possibile ottenere un’immagine positiva da una negativa: nasce il concetto della stampa a contatto.
1837. Daguerre, con il suo procedimento, ottiene una perfetta natura morta su lastra di rame allo ioduro d’argento di 16x21cm. L’immagine ha i lati invertiti.
1837. Hippolyte Bayard, funzionario del Ministero delle Finanze francese, inizia i suoi esperimenti ottenendo deboli negative.
1838. Parigi. Daguerre fotografa il Boulevard du Temple e fissa la prima immagine umana: un gentiluomo fermo dal lustrascarpe.
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1839. La politica incorona Daguerre
L’anno fatidico per la storia della fotografia è il 1839. È quello della nascita della fotografia ed il padre ufficiale è Daguerre appoggiato dall’accademico Arago. Il dagherrotipo non era la migliore proposta: era costoso e l’immagine non era facilmente visibile sulla lastra a specchio, la copia era unica ed appariva con i lati invertiti.
Oltre Talbot, che già nel 1835 era arrivato al concetto della riproducibilità infinita dell’immagine fotografica, nella stessa Parigi di Daguerre, il funzionario del Ministero delle finanze Hippolyte Bayard aveva messo a punto un sistema decisamente più avanzato del dagherrotipo. Le immagini erano ottenute esponendo nella camera oscura un foglio di carta al cloruro d’argento che veniva sviluppato in una soluzione di ioduro di potassio.
Sempre nel 1939 nasce ufficialmente la parola fotografia. La suggerisce Herschel in una lettera del 28 febbraio indirizzata a Talbot fondendo le parole greche phos (luce) e grapho, (scrittura) come alternativa al termine eliografia di Niépce.
1839. Parigi. Il 7 gennaio François Arago presenta all’Accademia di Francia i dettagli del processo dagherrotipico. Nasce ufficialmente la fotografia.
1839. Parigi. L’annuncio dell’invenzione di Daguerre ha un effetto bomba nel mondo dell’arte: "Da oggi la pittura è morta", è il mesto commento di Paul Delaroche.
1839. Parigi. Il 20 gennaio Bayard migliora la sua tecnica della ripresa positiva diretta su carta.
1839. Londra. Il 25 gennaio Michael Faraday mostra ai membri della Royal Institution i disegni fotogenici di Talbot.
1839. Londra. Il 29 gennaio Talbot scrive all’accademico François Arago padrino di Daguerre per rivendicare la priorità del suoi esperimenti.
1839. Londra. Il 31 gennaio Talbot tiene una relazione sui suoi disegni fotogenici alla Royal Society.
1839. Londra. Il primo febbraio Herschel dimostra a Talbot l’efficacia del fissaggio a base di iposolfito di sodio.
1839. Londra. In una lettera a Talbot del 28 febbraio Herschel usa per la prima volta il termine "fotografia".
1839. Parigi. Il giorno 8 marzo il Diorama di Daguerre viene distrutto da un incendio.
1839. Monaco. Il 9 marzo la tecnica di Talbot giunge all’Accademia delle scienze bavarese. Partono i primi esperimenti tedeschi di Franz von Kobell e Carl August von Steinheil.
1839. Napoli. Il 12 marzo Macedonio Melloni tiene la sua relazione sul dagherrotipo all’Accademia delle Scienze.
1839. Parigi. Il 20 marzo Bayard raggiunge risultati notevoli utilizzando il suo metodo positivo diretto.
1839. Parigi. Il 2 maggio Arago scrive al Ministro degli Interni per raccomandare Niépce e Daguerre; meritano un sussidio. Lo Stato propone un vitalizio in cambio della pubblicazione di tutti i segreti del dagherrotipo.
1839. New York. Il 20 maggio Samuel Morse, l’inventore del telegrafo, esegue la prima immagine dagherrotipica oltre Atlantico.
1839. Dopo dimostrazioni alla Camera dei Deputati e dei Pari, il governo francese decide di acquistare i diritti dell’invenzione di Daguerre e di liberalizzarne l’uso.
1839. Parigi. Il 14 luglio Bayard espone trenta immagini eseguite con il suo metodo positivo su carta: è polemica con Arago.
1839. Parigi. Il 7 agosto Luigi Filippo firma il decreto per l’acquisto e la pubblicazione delle tecniche di Daguerre: 6000 franchi l’anno per lui e 4000 per Isidore Niépce.
1839. Parigi. Il 10 agosto Alphonse Giroux, ottico e cognato di Daguerre, inizia a vendere gli apparecchi per dagherrotipia.
1839. Londra. Il 14 agosto il procedimento di Daguerre viene brevettato col numero 8194.
1839. Parigi. Il 19 agosto fu reso di pubblico dominio il procedimento di Daguerre.
1839. Parigi. Il 19 agosto Talbot protegge la sua tecnica fotogenica con un brevetto francese.
1839. In estate Talbot espone 93 disegni fotogenici a Birmingham.
1839. Nel mese di ottobre Enrico Jest fabbrica a Torino il primo apparecchio italiano per dagherrotipi. In novembre Alessandro Duroni importa a Milano i primi apparecchi Daguerre-Giroux.
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1840-1888. Verso la fotografia di massa
I 49 anni che vanno dall’ufficializzazione del dagherrotipo da parte dell’Accademia di Francia all’introduzione della Kodak N.1 nel 1888, sono fondamentali nell’evoluzione della tecnica della fotografia. In questo periodo infatti vengono poste le basi dell’industria fotografica moderna.
Fino a George Eastman, lo sforzo è mirato al miglioramento dei materiali sensibili. Dal dagherrotipo al collodio umido, il salto è grande perché la sensibilità dell’emulsione aumenta di dieci volte. Se il calotipo di Talbot non era in grado di offrire un’immagine perfettamente nitida, così non fu per il negativo di vetro all’albumina introdotto nel 1847 da Abel Niépce de Saint-Victor. Nel 1851, un determinante impulso alla qualità viene offerto da Frederick Scott Archer con la tecnica del collodio umido. Il procedimento prevede la sensibilizzazione della lastra poco prima dell’uso, ciò richiedeva però l’esposizione con la lastra ancora umida. Ma l’alta sensibilità e la definizione delle lastre al collodio umido, fanno sparire dalla circolazione le negative di carta e quelle all’albume. Il grande balzo tecnico, però, è del 1871 quando Richard Leach Maddox, annuncia un sistema per la produzione delle lastre a secco al bromuro d’argento.
Acquisita la tecnologia per fermare le immagini, ha inizio la corsa verso il colore. Dopo anni di coloriture a mano all’anilina, nel 1861 il fisico scozzese James Clerk Maxwell ottiene la prima immagine a colori visibile solo proiettando contemporaneamente tre negativi ottenuti attraverso i filtri rosso, verde e blu (oggi diremmo in RGB). Qualche anno dopo, Louis Ducos du Hauron ottiene la prima stampa fotografica a colori con la tecnica della tricromia; du Hauron, al contrario di Maxwell, usa per la ripresa filtri nei colori complementari stampando, poi, su carta al carbone con pigmenti dei tre colori primari.
Sono, questi, gli anni di Gaspard-Félix Tournachon, in arte Nadar. Ma anche della fotografia stereoscopica, dei primi reportage di guerra, della fondazione di moltissime industrie: Voigtlaender, Zeiss, Steinheil, Dallmeyer, Agfa, llford, Kodak, Konica, Leitz. L’ottica fa passi da gigante, tanto che già qualcuno pensa alla scansione dell’immagine: Paul Nipkow, padre della televisione, che nel 1884 realizza un disco per la trasmissione delle immagini. Anche l’Italia, benché in condizioni di arretratezza industriale, ha le sue firme: Michele Cappelli, i Murer, gli Alinari, l’appassionato Francesco Negri, Carlo Ponti e tanti altri.
Nel 1888, George Eastman, uomo di frontiera e capitano d’industria, capisce che il momento è venuto, e lancia la Kodak N.1. A lui va riconosciuto il merito di aver reso popolare l’uso della macchina fotografica. Da quel momento non fu più necessario essere alchimisti per scattare una fotografia. Bastò "premere il bottone", proprio come ricordava l’astuto slogan pubblicitario.
1840. John William Draper scatta con successo un ritratto dagherrotipico e fotografa per la prima volta la luna.
1840. Herschel conia i termini negativo e positivo.
1840. Josef Max Petzval progetta per Voigtlaender un obiettivo specifico per ritratto con luminosità f/3,6.
1840. Il 20 settembre Talbot formula le prime teorie sull’immagine latente con le carte allo ioduro d’argento.
1840. John Frederick Goddard scopre che i vapori di bromuro e ioduro d’argento aumentano la sensibilità; il tempo di posa, sempre in pieno sole, è di 20 secondi.
1840. Il chimico Toshinoyo Ueno acquista nel porto di Nagasaki un apparecchio per dagherrotipi da un olandese. Ueno è considerato il padre della fotografia giapponese.
1840. Bayard protesta con un autoritratto in posa da affogato perché lo Stato francese, complice l’affarista Arago, ha finanziato Daguerre e lui è senza un soldo.
1840. Apre il primo studio fotografico a New York, quello di Wolcott e Johnson.
1841. In vendita la Voigtlaender progettata per l’obiettivo di Petzval. Fornisce lastre dagherrotipiche circolari.
1841. L’8 febbraio Talbot brevetta il "calotipo". La negativa su carta al nitrato d’argento e ioduro di potassio richiede tempi di esposizione di 60-120 secondi.
1841. R. Beard apre il primo studio fotografico in Europa.
1841. La lastra dagherrotipica diventa più sensibile, il tempo di posa richiesto è di soli 30-90 secondi.
1842. Il religioso jugoslavo Janez Puhar non disponendo di lastre adatte alla dagherrotipia utilizza per la prima volta il vetro.
1842. Alexander Bain dimostra che è possibile trasmettere immagini a distanza via cavo.
1843. Benkichi Ohno costruisce quello che è ritenuto il primo apparecchio per dagherrotipi giapponese.
1843. Talbot apre uno studio a Reading, l’attuale Baker Street di Londra.
1843. David Octavius Hill e Robert Adamson usano la fotografia per i volti di un quadro con 457 personaggi.
1844. Talbot pubblica la prima parte de The pencil of Nature, il primo libro illustrato con fotografie applicate.
1844. Fizeau e Foucault scoprono il difetto di reciprocità con il dagherrotipi, nasce la sensitometria.
1844. Friederich von Martens realizza la prima fotocamera panoramica da 150° con obiettivo rotante e lastra dagherrotipica.
1845. Il dagherrotipo viene usato in microfotografia.
1845. F. von Martens realizza una fotocamera panoramica per dagherrotipi.
1846. Carl Zeiss fonda la famosa fabbrica a Jena.
1847. Abel Niépce de St. Victor, nipote di Nicéphore, migliora il procedimento del calotipo di Talbot.
1847. Abel Niépce de St. Victor produce negative su vetro all’albumina (bianco d’uovo) e alogenuro d’argento. Tempo di esposizione: 10 minuti.
1848. Niépce de St. Victor realizza immagini a colori che, però, non possono essere fissate.
1848. Edmond Becquerel tenta di fissare immagini a colori su lastra d’argento; eliocromia è il nome della sua tecnica.
1848. Abel Niépce mette a punto il processo all’albumina.
1849. Solo a Parigi i fotografi scattano 100.000 dagherrotipi.
1849. Sir David Brewster perfeziona con l’applicazione di lenti lo stereoscopio per la visione di immagini stereo.
1849. Peter von Voigtlaender fonda a Vienna la Voigtlaender che si trasferirà più tardi a Braunschweig.
1849. Un anonimo scatta le immagini dell’assedio della Repubblica Romana tra cui il Ponte Milvio distrutto ed una panoramica di 4,7 metri composta da undici tavole di 40cm. È uno dei primi reportage di guerra.
1850. Esce a New York il primo giornale per fotografi, The Daguerreian Journal.
1850. Louis Blanquart-Evrard inventa la carta all’albume al cloruro d’argento.
1851. Muore Daguerre.
1851. Archer lancia l’ambrotipo; su un fondo nero il negativo al collodio umido su vetro acquista un effetto positivo simile al dagherrotipo.
1851. Frederick Scott Archer descrive il processo al "collodio umido": la sensibilità è dieci volte superiore rispetto all’albume. Il tempo di posa è di 30 secondi, ma la lastra dev’essere sensibilizzata poco prima dell’esposizione.
1851. Talbot fotografa nitidamente un foglio del Times fissato su una ruota in movimento sfruttando una potente scintilla elettrica.
1851. Il piemontese Ignazio Porro progetta il primo teleobiettivo il cui disegno verrà poi ripreso da Dallmeyer.
1851. La ditta Christofle produce lastre dagherrotipiche oltre ai piatti ed alle posate d’argento.
1852. Arriva il ferrotipo di Adolphe Alexandre Martin. È simile all’ambrotipo, ma l’emulsione è stesa su una lastra di latta. È il dagherrotipo dei poveri, ma serve anche per la realizzazione dei cammei.
1852. Inizia l’attività dei fratelli Leopoldo, Giuseppe e Romualdo Alinari.
1853. Viene fondata a Londra la Photographic Society che pubblica il primo giornale in argomento The Photographic Journal.
1853. J.B. Dancer mette a punto un prototipo di fotocamera stereo e scatta microfotografie al collodio umido.
1853. Herschel suggerisce di microfotografare i documenti di pubblico interesse.
1854. Il giudice dà torto a Talbot che sosteneva la violazione del suo brevetto da parte di Archer con il suo processo al collodio umido.
1854. Viene fondata a Parigi la Sociètè Françoise de Photographie.
1854. André Disdéri brevetta il suo sistema per ritratti: esplode la moda della carte-de-visite.
1854. Ambrose Cutting brevetta il processo all’albumina.
1854. Nasce il British Journal of Photography.
1855. J.M. Taupenot prepara lastre al collodio secco. Tempo di posa: 2-8 minuti.
1855. P.M. Lafon de Camarsac mette a punto la tecnica di fotoceramica.
1855. Roger Fenton parte da Londra per fotografare la guerra di Crimea; l’attrezzatura è sul carro fotografico. E’ il primo fotografo di guerra.
1856. Vengono commercializzate le prime lastre al collodio secco. Tempo di posa: 10-90 secondi.
1856. Le prime fotografie subacquee sono ottenute dall’inglese Thompson che immerge la fotocamera a 5m di profondità.
1857. Woodward realizza l’ingranditore solare.
1857. Oscar Gustave Rejlander realizza uno dei primi fotomontaggi utilizzando 30 negativi per un’immagine di sapore classico: "Two ways of life" (Due modi di vivere).
1858. Gaspard Felix Tournachon, in arte Nadar, fotografa Parigi dal pallone aerostatico.
1858. John Pouncy inventa il trattamento alla gomma bicromata.
1859. Bunsen e Roscoe usano il magnesio per illuminare gli ambienti.
1860. Antonio Beato fotografa in Cina la Guerra dell’oppio.
1861. L’italiano Carlo Ponti costruisce l’Aletoscopio per la visione delle immagini stereoscopiche.
1861. L’uso del tannino introdotto da Charles Russel prolunga la durata delle lastre al collodio secco, ma la sensibilità si riduce.
1861. William England realizza il primo otturatore sul piano focale.
1861. James Clerk Maxwell ottiene per proiezione la prima immagine a colori separando i tre colori: è una coccarda.
1861. Il Cardinal Vicario di Roma vieta la fotografia di nudo ed obbliga i fotografi all’autorizzazione di polizia tuttora in vigore in Italia.
1861. Mathew Brady organizza le riprese della guerra di Secessione. Sono con lui Timothy O’ Sullivan e Alexander Gardner.
1862. Thomas Sutton costruisce la prima reflex monobiettivo.
1864. La fotocamera Dubroni consente di preparare le lastre umide all’interno dell’apparecchio. Non ebbe fortuna commerciale.
1864. Alphonse-Louis Poitevin lancia il procedimento di stampa al carbone: offre un’ampia gamma tonale e grande stabilità nel tempo.
1865. Il lampo al magnesio diventa una realtà.
1865. I fratelli Hyatt inventano la celluloide.
1866. Steinheil progetta l’obiettivo aplanatico, due lenti simmetriche correggono l’aberrazione sferica.
1866. Dallmeyer introduce l’obiettivo doppietto simmetrico Rapido Rettolineare corretto contro le distorsioni.
1866. Il fisico Ernst Abbe diventa socio di Carl Zeiss, il suo ingresso consente alla fabbrica di prosperare.
1867. La fotografia è la regina dell’Esposizione Universale di Parigi.
1867. La Liverpool Dry Plate Co. mette in vendita lastre al collodio e bromuro d’argento.
1867. Nei pressi di Berlino nasce la Aktiengesellshaft für Anilinfabrikation, una fabbrica di coloranti e aniline che più tardi diventerà l’Agfa.
1868. Louis Ducos du Hauron scatta la prima vera fotografia a colori col metodo della tricromia.
1868. A Piazza del Popolo, a Roma, vengono ghigliottinati i rivoluzionari Monti e Tognetti. Il fotografo era presente.
1869. Ernst Leitz rileva l’industria di Carl Keller cambiandole il nome. È l’inizio di una leggenda.
1870. Piccioni viaggiatori trasportano messaggi microfotografati dai comunardi durante l’assedio di Parigi.
1870. Giovanni Ganzini apre il primo studio fotografico di Milano.
1870. Un anonimo fotografa le fasi dell’ingresso a Roma delle truppe piemontesi e la breccia di Porta Pia.
1871. Richard Leach Maddox realizza le prime negative in gelatina al bromuro d’argento. La sensibilità è bassissima.
1871. Apre il primo esercizio commerciale giapponese, la Asanuma Trading.
1872. Eadweard Muybridge fotografa la corsa dei cavalli e dimostra che per un attimo restano sollevati da terra.
1873. Vengono scoperte le proprietà fotoconduttive del selenio, ma ci vorranno sessant’anni perché venga prodotto il primo esposimetro.
1873. Rokuemon Sugiura apre a Tokyo un negozio di fotografia. È la pietra su cui verrà costruita la Konishiroku, oggi Konica.
1875. Leon Warnerke inventa la pellicola in rullo su supporto di carta.
1877. Eadweard Muybridge inizia i suoi studi sul movimento usando una batteria di apparecchi fotografici.
1877. Il 17 settembre Talbot muore a Lacock Abbey.
1878. Le negative con emulsione alla gelatina secca sono in vendita. Tempo di posa: 1/25 di secondo in pieno sole.
1879. George Eastman brevetta la prima macchina per la stesa dell’emulsione: la produzione diventa di massa.
1879. Alfred Hugh Harman fonda a Ilford, nelle vicinanze di Londra, la Britannia Works che diventerà poco dopo la Ilford Limited.
1880. Vanno di moda le detective, microcamere nascoste in libri, cappelli, cravatte, bastoni da passeggio.
1880. Muybridge realizza lo zoopraxiscope: l’effetto stroboscopico fa... volare un uccello di gesso.
1881. Eastman e Henry A. Strong costituiscono la Eastman Dry Plate Company.
1882. Vengono commercializzate le lastre ortocromatiche al bromuro d’argento (sensibilità al verde).
1882. Il fotorevolver di Enjalbert con 12 lastre è pratico ma spaventa la gente: un fallimento commerciale.
1882. Etienne Marey costruisce il fotofucile per riprendere gli animali. Usa una lastra circolare con 12 fotogrammi, otturatore con tempo breve di 1/720 di sec. e motore ad orologeria.
1882. Alphonse Bertillion, prefetto di polizia di Parigi, ha un’idea: e nasce la foto segnaletica.
1884. Paul Nipkow brevetta un disco per la trasmissione a scansione delle immagini, siamo alla tv in embrione.
1885. A Milano Michele Cappelli inizia a produrre lastre al bromuro d’argento secco.
1885. Francesco Negri fotografa al microscopio il bacillo del colera e sperimenta la ripresa a colori in tricromia con il metodo di De Hauron.
1886. Murer e Duroni iniziano l’attività comune. Resteranno i maggiori produttori italiani di apparecchi fotografici fino agli anni Trenta.
1886. Francesco Negri progetta il teleobiettivo che verrà fabbricato a Milano da Francesco Koristka.
1887. Si diffondono gli apparecchi reflex 9x12cm come la Kinégraphe.
1888. Nasce il marchio Kodak e la Kodak N.1 è il primo apparecchio di massa. La pellicola per 100 pose circolari deve essere caricata in fabbrica. "Voi premete il bottone, noi facciamo il resto" è lo slogan inventato da Eastman.
1888. La Photosphere è un apparecchio metallico con magazzino per 12 lastre 8x9cm; compatto, ebbe ampio successo e moltissimi imitatori.
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1889-1912. Il colore diventa realtà
La riproduzione fotografica del colore è stata una ossessione per molti decenni dell’Ottocento. Acquisita la tecnica primaria di fissare l’immagine, si poteva cominciare a lavorare ad altro. Dopo tanti esperimenti, nel 1891, Gabriel Lippmann, professore alla Sorbona, perfeziona il suo sistema di cromofotografia interferenziale di riproduzione del colore. Il procedimento è di estrema complicazione, ciò nonostante, gli varrà, nel 1908, il premio Nobel per la fisica: l’unico alto riconoscimento ad un rappresentante del mondo dell’immagine, se si esclude il Nobel del 1971 a Dennis Gabor per l’olografia.
Il salto tecnico avviene nel 1907 con il lancio dell’Autochrome dei fratelli Auguste e Louis Lumière quelli stessi che, 12 anni prima, avevano dato vita al cinematografo. Sulla scia dei Lumière, molti altri lavorarono alla lastra a colori sia con la tecnica della sintesi additiva che sottrattiva. La prima ebbe più successo, in particolare con il sistema Dufay che venne usato fin dopo l’avvento del Kodachrome, la pellicola per diapositive tutt’ora in produzione che fu messa a punto nel 1933.
1889. Edison, dopo aver inventato il fonografo e la lampadina, usa pellicola Eastman 35mm per il suo Kinetograph.
1889. La Zeiss introduce il Protar f/7,5, si tratta del primo obiettivo che corregge l’astigmatismo.
1889. Nasce a Firenze la Società Fotografica Italiana.
1889. Kodak commercializza la prima pellicola in rullo su supporto trasparente di celluloide (nitrato di cellulosa).
1889. Si svolge a Parigi il primo Congresso mondiale di fotografia per stabilire gli standard industriali e tecnici dei prodotti fotografici.
1889. L’Agfa inizia a produrre materiale fotografico.
1890. F. Hurter e V.C. Driffeld creano le basi della sensitometria.
1890. Si diffonde il pittorialismo: per essere considerata arte la fotografia richiede manipolazioni ed elaborazioni.
1890. Liévin Gevaert fonda ad Anversa la Gevaert Photo Produkten.
1891. La Kodak lancia la pellicola in rullo caricabile in luce diurna.
1891. Il Kinetoscope di Edison, versione a gettone del Kinetograph, consente di vedere brevi sequenze di animazione; è la preistoria del cinema.
1891. Gabriel Lippmann ottiene la prima immagine a colori stabile col complicato metodo interferenziale.
1891. Ducos du Hauron inventa il metodo anaglifo per la visione stereoscopica con occhiali con filtri rosso e blu-verde.
1891. Lamperti e Garbagnati producono apparecchi per carte-de-visite.
1891. La Photo-cravatte è una delle più curiose fotocamere detective prodotte nel periodo.
1893. Louis Boutan con tuta da palombaro e macchina scafandrata è il primo fotografo subacqueo.
1893. Zeiss realizza l’obiettivo Planar a sei lenti.
1893. Il tripletto di Cooke della Taylor & Hobson utilizza nuove lenti al bario, buona correzione e grande luminosità: f/3.
1893. John Joly pone un reticolo a strisce sottilissime (9 per mm) nei colori rosso-verde-ciano davanti alla lastra; osservando la positiva a contatto a registro col reticolo ottiene una visione additiva a colori. Da questo metodo deriverà, il sistema Polavision lanciato dalla Polaroid nel 1977.
1893. Leo Baekeland, futuro inventore della bakelite (1909), produce la Velox, carta per ingrandimenti usabile con luce di sicurezza gialla.
1894. È di gran moda la stampa alla gomma bicromata per effetti pittorici.
1894. L’inglese Photographic Society diventa la Royal Photographic Society.
1894. Viene pubblicato in Italia Il Progresso Fotografico.
1895. I fratelli Lumière realizzano il Cinematografo. Usa pellicola 35mm come il Kinetoscope di Edison, ma le immagini sono visibili per proiezione.
1895. La carta all’albumina ha sempre più successo. Una fabbrica di Dresda consuma 60.000 uova al giorno per la sua produzione.
1897. Joly offre al fondatore della Ilford Harman, che rifiuta, di acquistare il brevetto per la fotografia a colori.
1897. K.F. Braun realizza il primo tubo catodico con schermo fluorescente.
1898. Secondo Pia esegue la prima ripresa fotografica della sindone.
1899. Valentino Linhof brevetta un apparecchio grande formato fabbricato completamente in metallo.
1899. Nasce a Torino la Società Fotografica Subalpina.
1899. Per un milione di dollari, Baekland vende a Eastman il brevetto della carta Velox.
1900. Il Photorama dei Lumière proietta immagini a 360°.
1900. Il Mammut è l’apparecchio più grande mai costruito. La lastra misura 1,35x2,40m e pesa 225 chili. Servì a fotografare un treno negli Stati Uniti.
1900. L’obiettivo Goertz Hypergon con due menischi simmetrici controlla il coma e riduce la distorsione.
1900. La Kodak lancia la prima Brownie, un nome che verrà utilizzato per centinaia di modelli fino agli anni Cinquanta.
1901. Si studia un supporto non infiammabile per le pellicole.
1902. Alfred Stieglitz fonda il movimento Photo Secession per contestare il pittorialismo: la fotografia è arte in se stessa. Lo seguono Edward Steichen, Clarence White e Gertrude Kaesebier.
1902. Kodak lancia la sviluppatrice diurna per pellicola.
1902. Paul Rudolf progetta per la Zeiss l’obiettivo Tessar f/6,3 a quattro lenti. Lo schema è tutt’ora utilizzato.
1902. Viene lanciata la Graflex, reflex monobiettivo 4x5". Prodotta negli Usa è considerata la migliore fotocamera per oltre un ventennio.
1903. Esce il primo dei 50 numeri di Camera Work, la rivista americana d’arte fotografica fondata da Stieglitz.
1904. Otto Perutz mette a punto un’emulsione pancromatica.
1905. La rivista National Geographic inizia a pubblicare sistematicamente fotografie come parte dei suoi servizi da tutto il mondo, ma è scandalo.
1905. A Milano nasce la Tensi per la produzione di carte e cartoncino al bromuro.
1905. Stieglitz fotografa a colori il famoso Flatiron, il primo grattacielo di New York.
1906. Viene commercializzata la carta da stampa pancromatica.
1907. I Lumière presentano il sistema Autochrome per la fotografia a colori. Il retino è realizzato con fecola di patate: 6000 grani da 10-15 micron per millimetro quadrato.
1907. La foto artistica impazza grazie alla carta al bromolio.
1908. Gabriel Lippmann è premio Nobel per la sua tecnica di ripresa a colori con il metodo interferenziale.
1908. Viene commercializzata la pellicola "safety", il supporto in acetato è meno infiammabile della cellulosa.
1908. Louis Dufay commercializza le lastre Dufaycolor per fotografia a colori con sintesi additiva. Il sistema avrà successo per più di vent’anni.
1908. Edouard Belin tenta l’invio di immagini via telefono. Il suo belinografo è l’antenato del fax.
1910. Muore Nadar.
1911. Primi passi per il cinema sonoro.
1912. Appare l’otturatore centrale Compur.
1912. Gaumont presenta il cinema a colori per sintesi additiva simultanea.
1912. Da un poligono di Dresda viene lanciato il primo razzo con ogiva fotografica per riprese aeree.
1912. Va in produzione la Speed Graphic, la fotocamera dei fotoreporter americani fino agli anni Cinquanta.
1912. Anton Giulio e Arturo Bragaglia presentano i concetti del Fotodinamismo a Marinetti e ai futuristi.
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1913-1936. Dalle lastre al 35mm
Dopo quasi un secolo speso nella ricerca della lastra migliore possibile, l’industria comincia a pensare alla praticità degli apparecchi, agli obiettivi e agli accessori. Nel 1913, Oskar Barnack, un tecnico della Leitz di Wetzlar disegna un apparecchio fotografico tascabile adatto alla pellicola 35mm perforata per cinematografia. Scoppia la guerra e si pensa ad altro, ma poi l’idea viene ripresa e la Leica I (Lei-tz Ca-mera) viene lanciata nel 1925. Sulle prime, i professionisti snobbano la Leica perché la pellicola ha troppa grana; poi, man mano che le caratteristiche vengono perfezionate e la qualità delle emulsioni consente di ottenere un dettaglio migliore, i fotoreporter cominciano ad apprezzarne la leggerezza. La Rolleiflex, in questo, è avvantaggiata; il 6x6 cm non è un grande formato, ma è ben più grande di quello Leica. Ciò non toglie che il successo della piccola fotocamera spinga la grande Zeiss a rispondere con la Contax. La rivalità tra le due case tedesche porta il 35mm all’attenzione di tutti. Terzo incomodo, la la Jhagee di Dresda che nel 1936 presenta la Kine-Exakta, la prima reflex 35mm. Un primato che verrà cancellato dalla Sport della sovietica Gomz di Leningrado, dimenticato e poi riscoperto alla caduta del muro di Berlino.
Mentre alla fotografia viene riconosciuto un valore culturale e giornalistico (in questi anni nascono riviste come Fortune e Life), l’industria giapponese muove i suoi passi, ma sono tutti volti al mercato interno. Allo stesso tempo, il Kodachrome e l’Agfacolor aprono timidamente la strada al boom della fotografia a colori.
1913. Con la Kodak Vest Pocket nasce il formato 127.
1913. Oskar Barnack costruisce il prototipo UR-Leica; inizia l’era della fotografia 35mm.
1913. Joseph Schneider fonda a Bad Kreuznach l’omonima ditta per la fabbricazione di obiettivi.
1914. Kodak l’Autographic, con speciali pellicole con uno stilo si possono scrivere note direttamente sul negativo.
1916. L’Agfa presenta la sua lastra Agfacolor basata sul procedimento a retino granulare con sintesi additiva.
1916. La giapponese Lily N.2 della Konishi (Konica) viene esportata in Gran Bretagna. È solo l’inizio.
1917. Rivoluzione: un anonimo fotografa l’assalto al Palazzo d’Inverno.
1917. Dalla fusione di tre piccole ditte giapponesi nasce la Nippon Kogaku K.K., che fabbricherà le Nikon.
1919. Viene fondata la Olympus per produrre microscopi.
1919. Viene fondata la Asahi Optical, che diventerà la Asahi Optical Pentax.
1920. La Film, Fabbrica Italiana Lamine Milano, produce le prime emulsioni fotografiche. Diventerà la Ferrania.
1920. Eastman visita in Giappone la Konishi Honten (Konica) e fa la conoscenza del fondatore Sugiura.
1921. Belin sperimenta la telefoto via radio.
1921. Paul Franke e Reinhold Heidecke fondano la ditta omonima, che produrrà la Rollei.
1921. Man Ray fa i suoi primi esperimenti surrealisti con la fotografia.
1922. Goerz presenta il primo sistema di photo-finish per le gare sportive.
1923. La prima fotografia viene teletrasmessa da New York a Londra.
1923. La Pathè inizia a produrre un sistema cinematografico amatoriale con pellicola da 9,5mm.
1923. Il cinema amatoriale è una realtà: Kodak mette in vendita la prima pellicola 16mm invertibile con cinepresa e proiettore.
1924. La Leica va in produzione.
1925. La prima lampada lampo in commercio è la Vacublitz della Osram; l’ha inventata il dottor Paul Vierkotter.
1925. La Ernemann lancia la Ermanox che consente la ripresa a luce ambiente grazie all’obiettivo con apertura f/2.
1926. Nasce la Zeiss-Ikon AG dalla fusione di Zeiss con Ika, Ernemann, Contessa, Nettel e Goerz.
1927. Il cinema parla.
1928. Kazuo Tashima fonda la ditta che diventerà la Minolta (Machinery and Instrument Optical by Tashima).
1928. La Kodak introduce la pellicola cinematografica 16mm a colori Kodacolor.
1929. Nasce la Rolleiflex biottica prodotta a Braunschweig da Franke & Heidecke.
1930. La Ilford Panchromatic è offerta in caricatori 35mm da 36 pose, sensibilità 32 Asa.
1931. Schmidt progetta il primo obiettivo catadiottrico.
1932. Kodak introduce il primo sistema cinematografico 8mm per dilettanti.
1932. Il Weston Universal è il primo esposimetro munito di cellula fotoelettrica.
1932. Michele Cappelli cede la sua fabbrica di lastre alla Film.
1932. Nasce il gruppo F64 fondato da Ansel Adams per celebrare il genio di Weston: la fotografia sfocata o manipolata è "impura".
1932. La Nippon Kogaku sforna i primi obiettivi Nikkor.
1932. Con la Contax I, ha inizio la grande rivalità di Zeiss-Ikon con Leica.
1932. Alla Leica II viene finalmente applicato il telemetro.
1932. "Il mio lavoro è fatto, perché aspettare?". È questo l’appunto che lascia George Eastman, vecchio e malato, prima di togliersi la vita.
1933. Finalmente la Ilford si decide a produrre la pellicola Dufaycolor, ma non è più un grande affare.
1933. Agfa lancia l’Agfacolor a retino granulare per il formato Leica, ma occorrono filtri speciali.
1933. Leopold Mannes e Leopold Godowski, due musicisti, mettono a punto una pellicola a colori sottrattiva che diventerà famosa: il Kodachrome.
1933. Dalla Ihagee nasce la prima Exakta reflex monobiettivo per il formato 127.
1933. La Agfa Superpan e la Kodak Super Sensitive 35mm hanno una sensibilità di 100 Asa.
1934. Inizia l’attività della Fuji.
1934. Edwin Land brevetta il filtro polarizzatore.
1934. Canon annuncia la sua prima 35mm. La Kwanon è una brutta copia della Leica II.
1935. La Farm Security Administration incarica un gruppo di fotografi di indagare sulle condizioni di vita nelle campagne americane. In 8 anni furono scattate 200.000 immagini.
1935. A Riga Walter Zapp progetta e costruisce la Minox.
1935. Dalle stazioni di Berlino hanno inizio le prime trasmissioni regolari tv: 180 linee di definizione.
1935. Su ordine di Hitler la Zeiss realizza l’Olympia Sonnar 180mm f/2,8 per la fotografa delle Olimpiadi di Berlino Leni Riefensthal.
1935. Il trattamento delle lenti a più strati viene sviluppato dalla Zeiss.
1935. A Leningrado la Gomz produce la Cnopm (Sport), che non ebbe alcuna diffusione in occidente. Scoperta, dopo il crollo dell’Urss, è virtualmente la prima reflex 35mm mai prodotta.
1936. Il Kodachrome.debutta sul mercato nel formato cinematografico 16mm.
1936. Nel mese di Agosto la Kodak lancia il Kodachrome per il 35mm.
1936. In ottobre l’Agfa è la volta della pellicola invertibile Agfacolor.
1936. A Bolzano nasce la Durst.
1936. Esce il primo numero di Life, la foto di copertina è di Margaret Bourke-White.
1936. E’ l’anno della reflex 35mm. A Dresda la Ihagee lancia la Kine-Exakta con mirino a pozzetto. Per anni considerata la prima fotocamera del genere, è certamente quella che ha avuto un vero seguito industriale.
1936. È commercializzata la pellicola Agfacolor-Neu in caricatori da 36 pose, sensibilità 7 Asa.
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1937-1963. Ascesa e caduta dell’industria tedesca
Negli anni Trenta, nessuno avrebbe inserito il Giappone nella lista dei poli fotografici. Invece, con un regime militare che pensava solo ad armarsi e ad espandere il proprio dominio, l’industria ottica giapponese prosperò anche se solo la Canon, nel 1935, trova il tempo di presentare la prima fotocamera 35mm a telemetro giapponese.
Nello stesso momento, in Europa e negli Stati Uniti le industrie fotografiche migliorano le proprie produzioni. Harold E. Edgerton lavora al flash elettronico, l’Agfa e la Gevaert alla tecnica del trasferimento dell’immagine da cui deriveranno i sistemi di fotocopiatura usati fino agli anni Sessanta e la fotografia a sviluppo immediato. L’Agfa lavora anche al processo Agfacolor negativo-positivo mentre la Konishiroku introduce la prima pellicola invertibile a colori made-in-Japan.
La fotografia dispone di materiali decisamente avanzati: dal grande formato alle Brownie della Kodak, passando per Rolleiflex, Leica, Contax ed Exakta. Anche l’Italia si distingue con gli apparecchi Murer, gli obiettivi Koritska, le lastre Cappelli. Le pellicole migliorano costantemente in definizione ed in sensibilità.
Finita la guerra, l’industria è pronta a riprendere il suo cammino. Già nel 1948 Edwin Land lancia la macchina fotografica a sviluppo immediato, Victor Hasselblad presenta a New York la sua reflex 6x6cm monobiettivo ed alla Fiera di Milano viene esposto il modello di quella che sarà l’italiana Rectaflex. L’industria italiana è particolarmente attiva. Viene lanciata la prima negativa a colori nazionale, la Ferraniacolor. Nasce il fenomeno Rectaflex, la prima reflex con pentaprisma presentata in contemporeanea con la Contax D della Zeiss di Dresda. Ma anche le Janua della San Giorgio, le piccole Ducati mezzo formato, la Ga.Mi. 16 mm della Galileo, le Closter, la Sonne a telemetro, le Gamma, le Iso, le Durst. Una panoramica ricca, quasi giapponese, svanita nel nulla. Di tutte le case italiane, solo la Bencini, la più commerciale, ha continuato fino agli anni Ottanta a produrre macchine fotografiche molto modeste. Quella italiana, purtroppo, è una storia industriale finita non già per scarsa qualità dei prodotti, ma per l’assoluta ignoranza del marketing e, in alcuni casi, per i migliori profitti garantiti dalle produzioni militari, scientifiche o di precisione sotto l’ala protettrice dello stato.
Fino a tutti gli anni Sessanta i tedeschi tengono banco. La potenza industriale ritrovata consente a Zeiss, Leitz, Rollei, Exakta ed Agfa di imporre i loro prodotti. Il Giappone non preoccupa. L’industria tedesca è così convinta di essere irraggiungibile che, caparbiamente, si rifiuta di prendere atto della realtà. Leitz e Contax sottovalutano quelle copie giapponesi: le Nikon e le Canon. Poi con la Nikon F è il boom per le reflex. La Leitz, ferma sulle sue convinzioni, sostiene imperterrita la supremazia del telemetro, poi capitola con la Leicaflex, ma ormai i giapponesi si sono fatti la fama di bravi produttori e offrono ottimi apparecchi a prezzi imbattibili.
La Kodak nel 1963 lancia il sistema Instamatic e cioè la macchina fotografica facile da caricare che modificherà il rapporto della massa dei consumatori con la fotografia. L’anno successivo, l’Agfa cerca di rispondere alla casa gialla col suo sistema Rapid, ma senza risultati. Anche la fotografia immediata ha il suo momento magico: Land annuncia il Polacolor. Un labile segno delle cose che avverranno, lo offre nello stesso anno la Canon con un prototipo, una compatta che mette a fuoco da sé; un oggetto da baraccone cui nessuno dà peso.
1937. Alla presentazione, viene venduta per errore la Olympus Standard 4x5cm, ad ottica intercambiabile. Pochi giorni dopo veniva smontata dai tecnici Leitz a Wetzlar.
1937. Canon produce il modello Hansa, la prima 35mm a telemetro giapponese. L’obiettivo standard è il Nikkor 50mm f/3,5.
1937. La fondazione Guggenheim assegna a Weston una borsa di ricerca di 2000 dollari: non era mai successo prima ad un fotografo.
1937. A Milano viene fondata la Icaf, che negli anni diventerà la famosa Bencini.
1937. La Compass, prodotta dall’orologeria svizzera Jaeger LeCoultre, è la più tecnologica fotocamera 24x36mm sin qui prodotta.
1937. Harold Edgerton perfeziona il flash elettronico.
1938. Edith Weyde (Agfa) e Andre Rott (Gevaert) lavorano al trasferimento dell’immagine per diffusione alla base della fotocopiatura fino agli anni Sessanta. Ai loro studi si rifece Land per la fotografia immediata.
1938. La Contaflex della Zeiss Ikon è la prima fotocamera dotata di esposimetro incorporato.
1938. La Ducati presenta il modello Sogno: una microcamera formato 18x24mm, telemetro ed ottica intercambiabile.
1938. Per le Leica Standard è disponibile un potente winder a molla.
1939. L’Agfa mette a punto la stampa a colori negativo-positivo.
1939. In Giappone una notevole imitazione Leica, la Leotax. Ma solo poche decine vengono prodotte fino al 1942.
1940. La Konishiroku produce la prima pellicola a colori invertibile giapponese: si tratta della Sakura Natural Color.
1940. Il flash elettronico diventa finalmente una realtà.
1940. Gli otturatori sincronizzano con il flash.
1940. Ansel Adams pubblica i suoi studi sul Sistema Zonale.
1940. Frank Foster Renwick presenta alla Royal Photographic Society di Londra la sua carta a contrasto variabile. La produrrà la Ilford.
1942. Nasce il negativo a colori Kodacolor.
1942. La Ferrania produce la prima pellicola a colori invertibile italiana basata sul procedimento Agfacolor.
1944. D-day, il 6 giugno Bob Capa fotografa lo sbarco degli Alleati in Normandia. Il suo vero nome è Andreas Friedman.
1944. Land ottiene i primi risultati con il sistema di fotografia immediata. Sembra di tornare ai tempi di Hippolyte Bayard.
1945. A seguito della sconfitta tedesca decadono i brevetti dell’Agfacolor: tutti possono approfittarne.
1945. Gli americani trasferiscono 127 scienziati della Zeiss da Jena, controllata dall’Urss, a Oberkochen dove sorgerà la nuova Zeiss occidentale. Due Zeiss, ma qual è la vera erede di Carl?
1945. La Kodak introduce il costoso sistema Dye Transfer per la stampa su carta con selezione dei tre colori: la sua qualità resterà insuperata.
1946. La Kodak introduce la pellicola invertibile Ektachrome.
1947. Edwin Land presenta alla Optical Society of America il suo sistema di fotografia a sviluppo immediato, formato 8x10 pollici.
1947. Bob Capa, Henri Cartier-Bresson, David "Chim" Seymour e George Roger fondano a Parigi l’agenzia Magnum.
1947. Alla prima Fiera di Milano del dopoguerra Telemaco Corsi presenta il modello in legno di quella che sarà la Rectaflex.
1947. La Gamma I, 35mm a telemetro, viene presentata alla Fiera di Milano dalla omonima ditta romana.
1947. Gli americani pongono un limite alla produzione di pellicole in rullo giapponesi.
1948. L’ungherese Duflex è la prima reflex dotata di specchio a ritorno istantaneo. La fabbrica viene confiscata dallo stato e solo 1000 pezzi vengono prodotti.
1948. Presso i grandi magazzini Jordan Marsh di Boston, la Polaroid lancia l’apparecchio Modello 95 e pellicola Tipo 40 tono seppia per la fotografia immediata.
1948. Victor Hasselblad presenta a New York la sua reflex monobiettivo formato 6x6cm: la 1600F.
1948. La Praktica adotta l’innesto a vite per gli obiettivi. Utilizzato anche dalla Asahi Pentax, diventerà l’innesto universale per più di vent’anni.
1948. La Rectaflex, la prima reflex 35mm dotata di pentaprisma, è presentata con successo alla Fiera di Milano.
1948. La Nippon Kogaku produce la sua prima telemetro, la Nikon I.
1948. La San Giorgio di Genova annuncia la Janua: un’ottima 35mm a telemetro con obiettivi dotati di innesto a baionetta.
1948. La Fuji introduce la prima pellicola negativa a colori giapponese.
1949. Arriva la Contax S reflex con pentaprisma. La Zeiss di Dresda si attribuisce il primato nonostante la Rectaflex fosse stata presentata un anno prima.
1949. L’Unione Sovietica produce la sua prima pellicola a colori invertibile: sigla CO-1.
1949. In Italia, Ferrania presenta la pellicola Ferraniacolor.
1949. A Rochester la casa del fondatore della Kodak diventa un museo, The George Eastman House of Photography.
1950. David D. Duncan fotografo di Life sperimenta durante la guerra di Corea gli obiettivi Nikkor sulla sua Leica IIIF. Nasce il mito Nikon.
1950. Il supporto in poliestere inizia a sostituire il vetro nella fabbricazione delle lastre.
1950. Pierre Angénieux produce il primo grandangolare retrofocus.
1950. Prima edizione della Photokina di Colonia.
1950. La Exakta Varex è la prima reflex 35mm dotata di mirini intercambiabili.
1950. Polaroid abbandona il tono seppia, ma la pellicola Tipo 41 ha un terribile difetto: l’immagine svanisce.
1953. La Asahiflex I è la prima reflex 35mm made in Japan.
1953. La Praktina FX reflex può montare un motore a molla.
1954. La Leica M3 ha l’innesto degli obiettivi a baionetta.
1954. Anche la Asahiflex IIB ha lo specchio a ritorno istantaneo. E’ stata per molti anni considerata la prima ad avere questa funzione.
1954. Le Officine Galileo producono la Gami 16.
1954. Tiranti di Roma propone l’apparecchio tipo press italiano: la Summa Report.
1954. Il Japan Camera Inspection Institute controlla la qualità degli apparecchi fotografici da esportazione.
1954. Il grande fotografo Bob Capa muore in Indocina ucciso da una mina.
1954. L’Agfacolor Ultra, prodotta a Wolfen, nella DDR, è la pellicola a colori più sensibile: 17 Asa.
1954. Kodak introduce la Tri-X, da 400 Asa. E’ ancora in produzione.
1954. In Italia iniziano le trasmissioni tv della Rai, negli Stati Uniti la tv è già a colori.
1955. Al Museum of Modern art di New York, apre la grande mostra The Family of Man organizzata da Steichen.
1955. Nel film Vacanze romane il "giornalista" Gregory Peck fotografa Audrey Hepburn con una microcamera accendino: la giapponese Echo-8.
1955. Il supporto delle pellicole è di triacetato scarsamente infiammabile.
1955. Kodak lancia la pellicola per diapositive Ektachrome High Speed: 32 Asa è il massimo del momento.
1956. Polaroid ha prodotto un milione di apparecchi instant.
1956. La Praktica FX2 è la prima reflex dotata di meccanismo interno per la chiusura del diaframma degli obiettivi a preselezione.
1956. Inizia a produrre fotocamere la fabbrica cinese di Tianjin.
1957. Hasselblad presenta a New York il modello 500C.
1957. Arriva sul mercato l’esposimetro Weston Master III.
1958. La Bell & Howell realizza un apparecchio completamente automatico, ma resta a livello di prototipo.
1958. Viene costruita a Shanghai la prima fabbrica cinese per pellicole. Entrerà in funzione solo dopo dieci anni.
1958. La pellicola più sensibile in assoluto è la Royal-X Pan della Kodak: da 650 a 1600 Asa.
1959. In commercio la pellicola Polaroid 3000 (3000 Iso) per apparecchi Polaroid Land, è la più sensibile mai realizzata: 26 diaframmi più sensibile delle lastre di Daguerre.
1959. La Kodak introduce la pellicola per diapositive ad alta sensibilità High Speed Ektachrome: 160 Asa in luce diurna.
1959. La sonda sovietica Lunik III fotografa l’altra faccia della Luna.
1959. Voigtlaender introduce il primo zoom fotografico, lo Zoomar 35-83mm f/2,8.
1959. Nasce la reflex 35mm professionale per eccellenza: è la Nikon F.
1959. L’Agfa commercializza la Optima, la prima fotocamera completamente automatica.
1959. L’industria fotografica cinese propone la Seagull DF-1, una fedele copia della Minolta SR-2 del 1956.
1959. La prima reflex 35mm dotata di zoom è la Voigtlaender Bessamatic Zoomar: obiettivo 36-82mm f/2,8.
1960. Col raggio laser si ottengono i primi ologrammi e viene dimostrata la teoria descritta nel 1948 da Dennis Gabor.
1960. La Canon presenta la RM-2000, la prima reflex 35mm con otturatore fino a 1/2000 di secondo.
1960. La francese Spirotechnique produce la Calypsophot anfibia. Il progetto, acquistato dalla Nikon, porterà alla Nikonos.
1961. Il Kodachrome II ha 25 Asa, ma molti rimpiangono l’originale di venticinque anni prima.
1961. La Canon 7 monta l’obiettivo normale più luminoso mai commercializzato: il 50mm f/0.95. Qualità scadente.
1963. Un nuovo sistema semplifica il caricamento degli apparecchi: Kodak annuncia l’Instamatic.
1963. Land lancia la pellicola a colori a sviluppo immediato Polacolor. La negativa colore è prodotta dalla Kodak.
1963. La Topcon RE Super è la prima reflex 35mm ad essere dotata di esposimetro TTL.
1963. La Canon presenta alla Photokina il prototipo di un apparecchio compatto autofocus.
1963. La Nikon lancia il suo curioso obiettivo fish-eye per fotografie con un campo di 180°.
1963. Giunge sul mercato la Olympus Pen F reflex, produce immagini mezzo formato su pellicola 35mm.
1963. John Glenn vola nello spazio con la sua fotocamera Ansco, cioè la Minolta Hi-Matic.
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1964-1981. Il Giappone sbaraglia il campo
Gli anni Sessanta sono quelli del super-8, della conquista dello spazio, delle reflex meccaniche. L’evoluzione tecnica non è violenta, ma il mercato si allarga a macchia d’olio. Il made-in-Japan mostra tutta la sua potenzialità e l’elettronica comincia a fare capolino in fotografia. Nel 1972, mentre di dibatte tra il valore dell’automatismo contro il manuale, la Kodak introduce il formato Pocket Instamatic (110). E mentre la Zeiss, decide di abbandonare la produzione di apparecchi fotografici, Polaroid preme sull’acceleratore.
A metà anni Settanta, la Sony apre l’era della videoregistrazione domestica con il Betamax. Certa di conquistare il monopolio mondiale del settore, ma non concede licenze ai concorrenti ed in dieci anni il suo sistema scompare, sconfitto dal VHS della rivale Matsushita. Fuji presenta la prima pellicola a colori negativa da 400 Iso. Fra la curiosità, proseguono gli studi sulla messa a fuoco automatica. Quello della Honeywell non è convincente per le reflex, ma funziona egregiamente sulle compatte.
Spira, però, aria di crisi. In Giappone alcune case hanno problemi finanziari, ma in Germania è peggio. La Rollei è boccheggiante dopo il trasferimento della produzione a Singapore, ma anche Agfa non presenta bilanci eccellenti. Due ignoti personaggi decidono di dare una svolta alla fotografia: Jerry Nims e Harry Lo, incantano finanzieri e banchieri annunciando la soluzione all’antico sogno degli inventori: la fotografia 3D con la fotocamera a quattro obiettivi Nimslo. Se solo qualcuno di loro avesse letto le opinioni di una rivista di fotografia, avrebbe scoperto che la fotografia stereo è stata e sempre sarà un fallimento commerciale.
La Kodak, sempre potente ed arrogante quanto basta, decide che il mercato della fotografia a sviluppo immediato avrà un grande futuro. Così, da fornitrice della Polaroid, nel 1976, diventa sua concorrente commettendo due grossi errori di valutazione: la fotografia immediata non era destinata ad uno sviluppo così grande, né i profitti potevano più essere quelli immaginati a causa della feroce concorrenza sui prezzi che si sarebbe sviluppata. L’affare è tutto in perdita e finirà ancor peggio poiché la Polaroid cita la Kodak in giudizio per violazione di brevetti e vince dopo dieci anni di estenuanti battaglie legali. La casa gialla è costretta ad abbandonare il settore della fotografia immediata pagando alla Polaroid un forte risarcimento. Un successo amaro per la vincitrice, che si ritroverà sola a sostenere un mercato in forte flessione ed in affanno per un’altra brutta avventura.
Nel 1978, Edwin Land, padre padrone della Polaroid, dopo vent’anni di ricerche e di indecisioni, lancia il cinema a sviluppo immediato. Un dramma: il Polavision è costoso, la qualità dell’immagine sul piccolo schermo di un player è scadente. Soprattutto è muto. Il tutto mentre il video bussa alle porte. Un simile errore, commette l’Agfa in un periodo nel quale più volte ha rischiato la bancarotta. La casa tedesca presenta pomposamente il Family: un assurdo sistema foto-cinematografico, costituito da una cinepresa super-8 capace di filmare e scattare "fotografie" (o meglio, fotogrammi singoli) ed un proiettore con un piccolo schermo incorporato davanti al quale tutte le famiglie si sarebbero raccolte per rivivere i bei giorni delle vacanze. Trattandosi di un prodotto concettualmente vecchio e senza senso, per di più accompagnato da una pessima qualità, il fallimento del Family fu prontamente assicurato.
Mentre, il sistema autofocus conquista nuovi adepti tra i produttori di compatte, la Ricoh realizza un obiettivo 50 mm che incorpora il sistema Honeywell, ma è Pentax con la sua reflex ME-F a presentare nel 1981 la proposta più avanzata piazzando il modulo autofocus all’interno dell’apparecchio che poteva, così, comandare la regolazione della messa a fuoco di uno zoom motorizzato. In quello stesso anno, una notizia scuote con la potenza di un terremoto il mondo della fotografia. Il fondatore della Sony Akio Morita presenta la Mavica, una brutta reflex che registra 50 immagini a colori su un floppy-disk e consente di rivederle immediatamente su un televisore. A quasi 150 anni dal dagherrotipo, a Tokyo, si apriva un nuovo capitolo della storia della fotografia: quello dell’immagine elettronica.
1964. La tedesca Agfa e la belga Gevaert fondono le loro attività.
1964. La Ferrania diventa americana, la IFI della famiglia Agnelli vende (bene) alla 3M che acquista anche la Dynacolor.
1964. L’Agfa introduce il sistema Rapid in risposta all’Instamatic, ma nessuno la segue.
1964. La Voigtlaender lancia la Vitrona, la prima 35mm dotata di flash elettronico incorporato.
1965. La Leitz si apre al sistema reflex e produce la Leicaflex con l’esposimetro accoppiato, ma cellula esterna.
1965. La Canon introduce la Pellix, reflex dotata di specchio fisso semiriflettente. Molte ombre e poche luci.
1965. La Konica Autoreflex è la prima reflex 35mm ad esposizione automatica con priorità dei tempi.
1965. Kodak lancia il super-8.
1965. Fuji risponde alla Kodak col suo sistema single-8 per il cinema amatoriale, avrà successo solo in Giappone.
1965. Nella Polaroid Swinger una cellula dice Yes o No a seconda del livello di luce. Economicissima è un successo.
1965. La Sylvania lancia un sistema lampo rivoluzionario: il Cuboflash a quattro lampade.
1966. Michelangelo Antonioni gira Blow-up.
1966. La Zeiss-Ikon produce il grandangolare Hologon 15mm f/8.
1967. La Anscochrome (Gaf) è la pellicola invertibile a colori più sensibile: promette 500 Asa.
1967. La Ilford lancia un prodotto rivoluzionario per la stampa a colori da diapositive: è il Cibachrome Print.
1968. Dalla Konica arriva a prima reflex automatica, la Autoreflex T.
1969. La Praktica LLC adotta contatti elettrici per la simulazione del diaframma.
1969. Con Armstrong a Aldrin la Hasselblad sbarca sulla Luna.
1969. A Milano debutta il Sicof, la vera fiera della fotografia in Italia.
1970. Rollei in crisi si trasferisce a Singapore per combattere i giapponesi. Le speranze di rilancio durano poco.
1970. La Sylvania introduce il rivoluzionario Cuboflash-X. Con l’innesco piezoelettrico non ha più bisogno di pile.
1971. Canon F-1 e Nikon F2 vanno alla conquista dei professionisti.
1971. La Pentax Electro Spotmatic è la prima reflex 35mm automatica a priorità dei diaframmi.
1971. Gabor, il teorico dell’olografia, viene insignito del premio Nobel.
1971. Kodak presenta le cineprese XL per filmare a lume di candela.
1971. La Zeiss abbandona la produzione di apparecchi fotografici.
1971. La Leica M5 a telemetro ha l’esposimetro TTL.
1972. Kodak lancia un nuovo formato il 110 Pocket Instamatic. Un miliardo di questi apparecchi verranno prodotti in tutto il mondo.
1972. La Olympus presenta la M-1 (OM-1), la prima delle reflex 35mm compatte diffuse negli anni Settanta.
1972. La Polaroid presenta il nuovo sistema SX-70 con pellicola integrale. L’apparecchio reflex e pieghevole si ispira ampiamente a progetti ottocenteschi.
1973. Chiude la fabbrica italiana di materiale sensibile Tensi.
1973. La Leica introduce la compatta CL fabbricata in Giappone da Minolta. Problemi tecnici e scarso successo commerciale.
1974. Kodak lancia il super-8 sonoro, il cinema amatoriale si complica. È l’inizio del declino.
1974. La svizzera Wild (microscopi) acquista la concorrente Leitz.
1975. La Olympus OM-2 effettua la misurazione automatica dell’esposizione sul piano focale. Il brevetto è di Minolta.
1975. Minolta presenta una reflex 110, solo la Asahi Pentax la seguirà, ma non c’è mercato per nessuna delle due.
1975. Le banche salvano Yashica dal fallimento.
1975. Sony lancia sul mercato il Betamax, il primo videoregistratore domestico.
1975. La Honeywell brevetta il Visitronic, il primo sistema per la messa a fuoco automatica.
1976. Fuji introduce la prima pellicola negativa a colori da 400 Asa.
1976. La Canon AE-1 è il primo apparecchio con unità centrale CPU. Costruito parzialmente con robot, sarà prodotto in 8 milioni di pezzi.
1976. La prima fotocamera 110 usa e getta, la Lure, è commercializzata dalla Bic col nome Blick. È troppo presto.
1976. La Honeywell cede il suo reparto fotografico alla Pentax.
1976. La Yashica rilancia la sua immagine con la linea Contax. La RTS è disegnata da Porsche Design.
1976. La Kodak presenta la sua linea di fotocamere EK2 a sviluppo immediato. La Polaroid le fa causa per violazione di dieci brevetti.
1977. La produzione super-8 raggiunge il massimo storico, ma è l’inizio di un declino fatale.
1977. Minolta introduce la reflex XD-7, la prima con esposizione automatica a priorità dei tempi e dei diaframmi.
1977. Konica mette sul mercato la C35AF, la prima compatta autofocus.
1977. Fallisce la Miranda produttrice di buone reflex 35mm. Qualcosa sta cambiando in Giappone.
1977. Kodak annuncia il trattamento invertibile E-6 che diventerà lo standard per tutti i fabbricanti occidentali.
1977. Guai finanziari per la Petri, e non si risolleverà.
1977. Al Forte Belvedere di Firenze apre la grande mostra sugli Alinari: 600.000 la visitano.
1978. Jerry Nims e Harry Lo rilanciano la fotografia tridimensionale con il sistema Nimslo. Qualcuno ci crede.
1978. La Canon A-1 è la prima reflex munita di esposizione programmata.
1978. Dopo dieci anni di attese arriva il cinema immediato. Il Polavision sarà un fiasco ed in pochi mesi la Polaroid lo ritirerà dal mercato.
1978. Polaroid introduce anche il modello SX-70 Sonar con autofocus ad ultrasuoni.
1978. Ilford rilancia la Multigrade, la carta a contrasto variabile.
1979. La Konica FS-1 è la prima reflex 35mm con motore incorporato.
1979. A Venezia si tiene la grande mostra Venezia 79: La Fotografia.
1980. Agfa lancia il sistema Family: un po’ super-8, un po’ fotografia, non interessa a nessuno. Un fiasco come il Polavision.
1980. Ilford introduce la pellicola cromogenica bianconero XP-1. Si sviluppa nei bagni del colore. Agfa segue con la XL-Vario ma solo per un breve periodo.
1980. Ecco la Nimslo per fotografie tridimensionali. Gli investitori della Cityci credono e fanno un bagno di sangue.
1980. Chiude la Weston Instruments, il famoso produttore degli omonimi esposimetri.
1980. Sony presenta il prototipo di videocamera 8mm.
1980. Chiude la Heurtier: produceva proiettori cine.
1980. La Ricoh presenta un obiettivo 50mm autofocus usabile sulle reflex dotate di innesto K.
1980. La speculazione sull’argento dei fratelli Hunt porta i prezzi delle pellicole alle stelle.
1980. Nuova professionale Nikon. Per la F3 la casa giapponese coinvolge un designer esterno, Giorgio Giugiaro.
1981. Akio Morita, fondatore della Sony, sconvolge la fotografia presentando il prototipo della Mavica, la prima fotocamera per fotografia elettronica. Usa un floppy disc.
1981. La Gaf abbandona il settore fotografico.
1981. Un collezionista di Los Angeles avrebbe pagato 71.000 dollari per la celeberrima foto di Adams "Moonrise at Hernandez".
1981. Fallisce la Eumig. Già in cattive acque, aveva puntato tutto sulla produzione del sistema Polavision.
1981. L’Agfacolor diventa compatibile col trattamento Kodak C-41.
1981. Kis presenta a Parigi il primo minilab: idea geniale, prodotto scadente. Dopo il boom, arrivano le cause.
1981. La Kodak lancia l’Ektaflex per la stampa a colori amatoriale con la tecnologia della fotografia a sviluppo immediato. Avrà vita breve.
1981. La Pentax annuncia la ME-F, la prima reflex autofocus con sensore AF incorporato. Usa uno zoom motorizzato.
1981. Anno record per la produzione di apparecchi reflex giapponesi: si tratta di 7,8 milioni di pezzi.
1981... Dall’autofocus alla fotografia digitale
Quello della messa a fuoco automatica era un vecchio sogno dell’industria fotografica. Già nel 1963, la Canon presentò un prototipo del genere, mentre, nel 1971, la Nikon propose un 80 mm f/4,5 autofocus grande come una scatola da scarpe. Tuttavia, solo nel 1977 la prima macchina fotografica, la compatta Konica C35-AF viene messa in commercio.
L’onda lunga del boom per la fotografia si esaurisce nel 1982. La produzione giapponese scende, le vendite si riducono, la gente ed i giovani sono attratti da altro. Le crisi valutarie e la forza dello yen costringono i giapponesi a cercare nuovi sbocchi produttivi per restare competitivi. Ne consegue che la produzione delle fotocamere viene distribuita fra Taiwan, Corea, Cina, Thailandia e Malaysia.
Di colpo, la fotografia sembra vecchissima, come effettivamente è: occorre uno shock tecnologico per attrarre di nuovo l’attenzione del pubblico. E l’industria fa perno sulla reflex autofocus e lo still-video, cioè l’immagine elettronica. Nel 1985, la Minolta 7000 sconvolse realmente la concorrenza ed aprì un nuovo mercato. Da allora, molte cose sono cambiate ed i sistemi autofocus sono diventati davvero affidabili, velocissimi e, sempre più spesso, insostituibili anche per i professionisti. E con lo sviluppo dell’autofocus sono stati perfezionati i sistemi di misurazione dell’esposizione.
Intanto, la Kodak scopre di non essere più la corazzata d’un tempo come dimostra lo scarso successo del formato Disc che doveva sostituire il 110. Il sistema non offre una qualità sufficiente e poi, il 35mm, con le compatte dotate di flash, autofocus e motore, non lascia spazio ad altre proposte. Lo sforzo dell’industria del sensibile punta al miglioramento delle emulsioni delle pellicole, ed il balzo in avanti è formidabile.
Purtroppo la fotografia elettronica non si è sviluppata così rapidamente come si pensava. Nel 1996, mentre in commercio cominciano a giungere nelle vetrine le prime fotocamere digitali di prezzo medio, cinque case lanciano l’Advanced Photo System. Un sistema che mostra alcune novità, come la scelta del formato di stampa, ma che non è riuscito a superare una quota del 20% del mercato mondiale come previsto e che ormai è in declino, abbandonato da clienti e fabbricanti e compresso tra la forza del 35mm e la novità del digitale.
Con prezzi abbordabili e qualità nettamente migliorata, il digitale attira l’interesse di un mercato che è ormai avvezzo al computer e alle nuove tecnologie. Il fatto di poter scattare, vedere l’immagine sul piccolo monitor e poi stampare in casa delle copie a colori, è un argomento vincente. Nell’anno 2000, sono 10 milioni le fotocamere vendute. Ciò detto, il digitale non soppianterà la fotografia tradizionale. In primo luogo perché questa è fortemente radicata nella cultura e nelle abitudini della gente e perché esiste un sistema diffuso di servizi cui la gente è abituata e di cui è soddisfatta, ma anche perché è dalla pellicola che le case traggono i loro profitti. A metà 2001, nessun produttore (sono circa una trentina) può vantarsi di aver guadagnato nel settore delle fotocamere digitali.
1982. Kodak lancia il formato Disc: le tecnologie sono d’avanguardia, ma la qualità delle stampe lascia a desiderare. Non ha il successo sperato.
1982. La Bayer acquista l’intero pacchetto azionario dell’Agfa-Gevaert.
1982. Gli indici della sensibilità Asa e Din, si unificano nei nuovi, ma invariati, indici Iso partoriti dalla International Standard Organization di Ginevra.
1982. Polaroid lancia le pellicole Polachrome e Polapan Autoprocess 35mm a sviluppo immediato. Derivano dalla tecnologia del Polavision. Sono di uso molto limitato.
1982. A causa del fallimento del Polavision, Edwin Land lascia il timone della Polaroid e vende le sue azioni.
1982. La Schneider in crisi viene acquistata dal finanziere Heinrich Manderman.
1982. L’Agfa chiude la fabbrica di apparecchi fotografici di Monaco e vende quella dei proiettori di Coimbra alla Reflecta.
1982. È boom per i videogiochi.
1982. La 3M 640T è la diapositiva più sensibile per luce artificiale.
1982. La Jvc lancia il VHS-C, la cassetta compatta compatibile con il VHS.
1982. L’Agfachrome Speed consente facili ed ottime stampe da diapositive. Ma il prodotto, troppo costoso, uscirà ben presto di produzione.
1983. Il sistema DX (Kodak) per l’impostazione automatica della sensibilità viene adottato da fabbricanti di pellicole e di apparecchi 35mm.
1983. La Kyocera di Kyoto acquista la Yashica.
1983. Venti aziende definiscono lo standard per lo still-video, la fotografia elettronica analogica.
1983. Kodak sospende la produzione di cineprese super-8.
1983. La sensibilità del negativo a colori arriva a 1000 Iso con la Kodak VR. La struttura piatta dei grani d’argento assicura un’elevata definizione.
1984. Negli Usa Kodak introduce un sistema video-8 (Matsushita). L’esperimento dura solo un anno.
1984. Il crac della trading company Osawa trascina la Mamiya in una grave crisi superata solo dopo qualche anno.
1984. Kodak entra nel capitale Chinon e torna a distribuire apparecchi 35mm.
1984. Fuji produce la prima pellicola negativa a colori 1600 Iso.
1985. Minolta lancia inaspettatamente la 7000, la prima reflex autofocus che risveglierà il mercato.
1985. La Kodak diversifica e compra un’industria farmaceutica per oltre 5 miliardi di dollari; la rivenderà per ripianare i debiti nel 1994.
1985. La 3M lancia il marchio Scotch sulle sue pellicole prodotte a Ferrania.
1986. Il giudice sentenzia che la Kodak ha violato sette brevetti Polaroid e la costringe ad abbandonare il settore della fotografia immediata. Le perdite sono elevatissime.
1986. Polaroid ravviva la fotografia immediata con il modello Image.
1986. Con la F501, la Nikon è la prima a seguire la via dell’autofocus aperta da Minolta.
1986. Le linee tondeggianti della Canon T90 escono dalla matita dello svizzero Luigi Colani. È l’ultima Canon meccanica.
1986. Canon introduce il primo sistema per fotografia elettronica analogica professionale.
1986. La Carl Zeiss di Jena assume il controllo della Pentacon di Dresda: una kombinate da 60.000 dipendenti.
1986. Novità per le compatte. La Asahi Pentax annuncia la prima fotocamera dotata di zoom.
1986. La Kodak realizza un CCD per usi industriali da 1,4 milioni di pixel.
1987. La Fuji lancia in Giappone la Utsurundesu, la prima usa-e-getta con pellicola formato 110.
1987. Due nuove reflex autofocus: la Canon EOS 650 e la Pentax SFX.
1987. Rollei passa alla Schneider.
1987. Nel mese di aprile il Giappone produce una sola cinepresa.
1988. In negozio i dilettanti possono realizzare i propri ingrandimenti a colori con il Create-a-Print della Kodak. Ma pochi ne approfittano.
1988. Kodak sospende la produzione di apparecchi disc.
1988. La Nikon F-801 ha un otturatore che raggiunge 1/8000 di secondo.
1988. La tecnologia T-grain viene adottata nel bianconero; Dopo le T-Max 100 e 400 Kodak annuncia la T-Max 3200 Iso.
1988. Canon e Sony introducono in Giappone i primi apparecchi still-video: la fotografia magnetica sembra realtà.
1988. La Ciba-Geigy vende il gruppo Ilford all’americana International Paper Corporation, maggior produttore del mondo di carta.
1988. La finanziaria Shamrock Holding tenta la scalata alla Polaroid.
1988. Vincenzo Silvestri propone un apparecchio medio formato decentrabile. È made-in-Italy, ma ha successo in tutto il mondo.
1988. Kodak presenta lo studio del futuro, apparecchio e pellicola tradizionali combinati allo still-video.
1988. Kodak porta la risoluzione di un CCD a 4 milioni di pixel. Il costo di un solo pezzo si aggira sui 50 milioni.
1989. La Mitsubishi lancia il videotelefono commerciale, la scansione dell’immagine è lenta e in bianconero.
1989. Le pile al litio si fanno largo per alimentare reflex e compatte.
1989. Per il quarto anno consecutivo le Minolta sono le reflex più vendute in Giappone.
1990. La Kodak lancia la prima usa-e-getta panoramica.
1990. La Honeywell fa causa a tutti i maggiori fabbricanti giapponesi, primo fra tutti Minolta, per violazione dei brevetti del sistema autofocus.
1990. Revival: Minolta presenta la Prod 20, una compatta con un nostalgico design anni Venti.
1990. La Ilford lancia una nuova pellicola 400 Iso bianconero: la Delta.
1990. Si riunifica la Germania e a Dresda la Pentacon chiude i battenti.
1990. Trapelano le prime indiscrezioni su un nuovo formato fotografico allo studio della Kodak.
1990. Kodak lancia il Photo CD. Diretto agli amatori, si rivelerà un prodotto professionale.
1991. La produzione giapponese di apparecchi fotografici supera i 30 milioni di pezzi, ma quasi la metà proviene dall’estero.
1991. Il giudice stabilisce in 925 milioni di dollari il risarcimento che Kodak deve pagare alla Polaroid per aver violato i suoi brevetti instant.
1991. La giapponese Da Vinci è una macchina fotografica elettronica dotata di stampante incorporata.
1991. È il momento degli zoom programmati: li presentano Minolta e Pentax, un tentativo di breve durata.
1992. Scompare il famoso marchio Cibachrome; la Ilford, che non appartiene più al gruppo svizzero Ciba-Geigy, ripiega su Ilfochrome.
1992. Attesa per oltre venti anni, ecco la Nikon RS, la reflex subacquea.
1992. Minolta deve pagare 130 milioni di dollari alla Honeywell per violazione dei brevetti autofocus. Toccherà poi a Canon, Nikon, Pentax, Ricoh...
1992. Un nuovo nome alla ribalta nel mondo reflex: la Sigma presenta il suo modello SA 300.
1992. La Konica introduce il formato 35mm mini usando un caricatore di diametro più piccolo per le sue usa-e-getta.
1992. La Logitech Fotoman è la fotocamera elettronica da collegare al computer.
1992. Canon perfeziona il suo sistema di stabilizzazione dell’immagine.
1992. La Konica lancia la Hexar, una 35mm autofocus di grande qualità.
1992. La Polaroid propone la Vision con mirino reflex: usa un formato più piccolo e rettangolare.
1992. La Canon batte tutti i record con lo zoom 35-350mm.
1992. Anche Sony lavora in fotografia e brevetta un suo sistema 35mm.
1992. Ora anche la messa a fuoco si controlla con la pupilla: è l’originalità della Canon EOS 5.
1992. Dopo il Gruppo Manfrotto la Vinten acquista la francese Gitzo, famosa per i suoi treppiedi.
1992. Kodak annuncia la reflex con dorso digitale DCS 200: deriva dalla Nikon F801.
1992. Nasce un pool per lo sviluppo di un nuovo formato fotografico. Ne fanno parte Kodak, Fuji, Canon, Minolta e Nikon.
1992. La Noble panoramica viene prodotta a Dresda dalla famiglia antica proprietaria della Praktica.
1992. Anaglifo fai da te: Vivitar presenta l’obiettivo Q-Dos per ottenere fotografie 3D. È l’ennesima illusione.
1992. Il mercato giapponese impazzisce per il formato panorama.
1993. La fotografia digitale avanza e la Leaf offre un dorso adattabile a molti apparecchi tradizionali.
1993. La Durst lancia l’ingranditore Magico per rinverdire la camera oscura amatoriale.
1993. All’asta di Christie’s una Nikon S3M (telemetro mezzo formato) viene venduta per oltre 70 milioni di lire.
1993. Canon presenta il suo prototipo di reflex digitale.
1993. La produzione di reflex giapponesi scende a 2,6 milioni di pezzi: esattamente un terzo di quella del 1982.
1993. La Xerox annuncia una pellicola al selenio. Rumore in borsa, ma il sistema è vecchio e non ha mai funzionato industrialmente.
1993. Alla testa della Kodak un presidente che viene da fuori: si chiama George Fisher e ha grande esperienza elettronica.
1994. La casa americana Dicomed introduce un dorso digitale a scansione lineare di elevatissima qualità. Produce immagini da 128 mega. venduta ai giapponesi la ditta chiuderà nel 1999.
1994. La Contax G1 rilancia il concetto do fotocamera a telemetro, ma questa volta è autofocus.
1994. Una fotografia di Alfred Stieglitz, "Le mani di Georgia O’Keeffe con ditale", supera ogni record. Ad un’asta di Christie’s è battuta a 398.500 dollari.
1994. Nikon e Fuji si alleano per sviluppare una reflex digitale.
1995. Kodak e Canon collaborano alla reflex digitale. Nascono tre modelli su piattaforma EOS 1n.
1995. In difficoltà la Orwo, produttrice di pellicola della ex-Germania est e la giapponese Oriental produttrice della carta bianconero preferita da Ansel Adams.
1995. Kodak accusa Fuji di aver tramato con il governo impedendole di entrare nel mercato giapponese.
1995. Il sistema a stabilizzazione della Canon viene commercializzato su uno zoom 75-300mm.
1995. Crolla l'Unione Sovietica e l’Europa viene invasa da un gran numero di fotocamere del tutto sconosciute per la felicità dei collezionisti.
1996. Il 22 aprile Fuji, Kodak, Canon, Minolta e Nikon lanciano ufficialmente sul mercvato l’Advan ced Photo System. Ma il sistema non viene supportato dai produttori ed è malvisto dai laboratori. Non raggiungerà i traguardi promessi. Si distinguono la Canon per la sua compatta Ixus e la Minolta con la Vectis S-1 prima reflex APS a obiettivi intercambiabili.
1996. Arriva la nuova professionale di Nikon la F5. Sostituisce la F4 per competere con la Canon Eos 1.
1996. Il rullo 120, quasi centenario, viene riproposto dalla Fuji con un sistema protettiva e tantop di codice a barre per la lettura automatica della sensibilità.
1996. La 3M scorpora l’attività imaging e costituisce la Imation a cui passa la fabbrica di Ferrania.
1996. Seconda versone della Serie Contax G. La G2 è migliorata.
1996. Ancora Contax propone nuovità. Si tratta della AX autofocus. La regolazione però non avviene spostando i gruppi ottici, ma il piano pellicola.
1996. La R8 della Leica è una reflex di buona fattura e dall’originale design. Ma non sfonda sul mercato.
1997. La Pentax 645N è la prima reflex monobiettivo 4,5x6cm autofocus.
1998. Alla Photokina la Konica presenta la sua molto attesa fotocamera a telemetro. Con innesto compatibile Leica M, piace subito.
1998. Hasselblad, in collaborazione con Fuji, si esibisce nella Xpan. Una 35mm a telemetro capace di offrire un doppio formato: lo standard 24x36mm ed uno panorama 24x65mm.
1998. Anche la Contax 645 è una medio formato 4,5x6cm autofocus.
1998. Leica si rinnova. La M6 viene dotata di esposimetro TTL per flash.
1999. Nikon si esercita in una accoppiata. Lancia la reflex F100 dalla quale pochi mesi dopo nascerà la D1 digitale professionale. E’ offerta ad un prezzo pari alla metà dei modelli concorrenti.
1999. Terza medio formato reflex autofocus è la Mamiya 645AF.
1999. Alla d’aste Sotheby’s si raggiunge il record per una fotografia. E’ un’albumina di Gustave Le Gray, venduta per 507.000 sterline pari a oltre 1,5 miliardi di lire.
1999. Minolta torna alla reflex professionale con la Dynax 9, sarà seguita l’anno dopo dalla 7.
1999. Sembra una scommessa, ma la Cosina con la sua Bessa L senza mirino e innesto a vite per obiettivi Leica, ha un grande successo tra il pubblico.
1999. La Imation scorpora le attività fotografiche e la Ferrania diventa una società autonoma finanziata da un gruppo inglese, la Schroder Ventures, lancerà il nuovo marchio Solaris.
2000. La Nikon manda in pensione la F3, dalle proteste ci si accorge che aveva ancora una schiera di sostenitori.
2001. La Hermès di Parigi acquista il 30 per cento delle azioni della Leica diventando il singolo maggior azionista.